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Altea indossò quel costume e poi lasciò la sua camera in cerca di Tintus.
Percorrendo il lungo corridoio, intravide una luce in fondo a delle scale. Era lo studio in cui il pittore aveva preparato il tutto per cominciare il dipinto. |
La mani sicure di Zoren fecero scendere lentamente le spalline della camicia di Gwen, scoprendo il suo petto.
Lui allora fissò le sue nudità, per poi guardare negli occhi la ragazza. Era uno sguardo carico di desiderio. Allora, stando sempre sopra di lei, chinò il viso sul petto nudo della giovane. E lei cominciò a gemere intensamente e a vibrare tutta fra le braccia di lui. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...b158f9c34f.jpg |
Mentre abbassavano le spalline, le sue mani erano sicure, come quando fecero scendere ancora la mia camicia.
Vidi il suo sguardo posarsi sulle mie nudità, per poi cercare i mi ei occhi e fu come se volesse che io vedessi quel desiderio, venendo inebriata. Allora io ricambiai quello sguardo con lo stesso desiderio, finché il suo viso non si chinò sul mio petto nudo. A quel contatto, i miei occhi si chiusero, le mie mani si intrecciarono con decisione nei suoi capelli e intensi gemiti affiorarono dalle mie labbra, mentre il mio corpo vibrava come le corde di uno strumento fra le sua braccia. http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...1b4b29da37.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Scoppiai a ridere a quelle parole di Guisgard, per poi portarmi la mano al petto e assumere un'espressione seria.
"Mi hai beccata!" ammusi, per poi ridere di nuovo "Fare innamorare gli uomini così.." schioccando le dita "È la mia specialità.. dopotutto con questi modi così sensuali e aggraziati uno come fa resistermi?" alzando gli occhi al cielo. Scossi la testa, divertita. "Beh, ma se non ti serve per ingannare la Gioia, che te ne fai di un sosia?" pensierosa "Voglio dire, qual'è il tuo piano?". |
La locanda, come del resto l'intera città, sulle prime pareva disabitata.
Fummo accolti dal locandiere, dal volto un po' assonnato. Ehiss fu lesto a ordinare una sola stanza e non mi dispiacque la sua iniziativa, come gli dissi una volta da soli. "Avete fatto bene. In realtà avrei voluto proporlo io ma temevo di risultarvi troppo sfacciata" dissi guardando la camera, anch'essa piuttosto modesta in tono con la locanda stessa. Ovviamente il letto era uno solo, al centro della camera, una piccola finestrella dava sul cortile e su alcune case vicine. " Sul pavimento? Come potrei mai lasciare che mio marito dorma sul pavimento? Non sono una moglie così terribile" scherzai in merito a come Ehiss ci aveva presentati al locandiere. Quella battuta serviva anche ad alleggerire un po' l'atmosfera, tra la città cupa e la gente ancora più cupa. " Sarà una coincidenza ma... Avete notato che sia l'uomo alla chiesa che il locandiere erano intenti entrambi a trascinare qualcosa? Come se fosse l'unica attività di queste persone, trascinare robe pesanti e pregare a notte fonda!" Alzai le spalle mettendomi di schiena mentre mi scioglievo i capelli che ricaddero dolcemente sulle spalle. " Dico sul serio Ser" sedendomi sul letto, " non vi lascerò dormire per terra. Abbiamo passato abbastanza tempo insieme e se aveste voluto approfittare di me lo avreste già fatto. Mi fido di voi... E poi ricordate che dormo armata" con un leggero sorriso prima di sfilare il pugnale dallo stivale e metterlo sotto il cuscino. " E ora se foste così gentile da voltarvi o chiudere gli occhi" chiesi per poi sfilarmi il corsetto che stringeva la camicia, che sbottonai con calma. Appoggiai tutto su una sedia e poi lasciai scivolare la gonna lungo le gambe. Ripiegata anch'essa sulla sedia cercai si lisciare al meglio la sottoveste a maniche corte che portavo. " Potete girarvi ora" mormorai con un filo di titubanza della voce e infine mi sedetti sul bordo del letto. " Domani mattina sarà bene chiedere come si chiama questa desolata città e ottenere delle indicazioni per tornare a Sant'Agata. Il vescovo e Ammone saranno preoccupati" |
"Ti dico che era una donna! Ed anche molto bella... strana, ma bella..." risposi al pirata, seccata del fatto che ancora una volta non credesse a ciò che avevo visto. "L'ho sentita anche cantare, una voce alta e squillante, indubbiamente di donna..."
Mi rimisi a letto, continuando a pensare alla stranezza a cui avevo assistito. "Si, speriamo di conoscerlo, questo dottore..." Passai ancora un po' di tempo sveglia a causa di un senso di inquietudine che non voleva lasciarmi, ma poi finalmente mi riaddormentai. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Vidi una stanza in lontananza e lentamente mi avvicinai, aprii la porta e vidi era proprio la stanza del pittore e tutto era pronto.
"Siete qui Tintus...è tutto pronto? Pensavo andassimo fuori a dipingere, l' estro vi fa immaginare in una stanza chiusa" domandai mentre mi guardavo attorno e se vi fossero altri modelli...il dio innamorato...era già sulla tela o se lo sarebbe immaginato. |
Furono lunghi attimi di piacere.
Il viso di Zoren e la sua bocca, i suoi baci, sul petto nudo di Gwen. Lunghi attimi che fecero gemere la ragazza a lungo. E quel piacere divenne intenso, quasi insopportabile, quando lui destinò quei giochi fatti di baci a tutto il suo giovane corpo. Ed allora Gwen fu travolta da un godimento profondo e prolungato. |
Guisgard sorrise.
“Qualunque bella donna può far innamorare un uomo...” disse a Clio “... sbaglio? Anche un maschiaccio impertinente come te. Io mi innamorerei...” fissandola negli occhi, per poi avvicinarsi a lei. |
Quei giochi caldi e intensi durarono a lungo, molto a lungo, spostandosi poi su tutto il mio corpo e ciò mi riportò a quella bellissima mattinata al palazzo.
Era un piacere quasi insopportabile di quanto era intenso e profondo. Non sapevo cosa gli fosse preso quel giorno, prima il pomeriggio nel bagno e ora qui, ma non ra il momento di farsi certe domande, mentre i miei sospiri sfociavano in intensi gemiti. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
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