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In uno stato a metà fra il sonno e la veglia, sentii le labbra di Zoren posarsi dolcemente sul mio viso e poi sul mio collo, mentre mi dava il buongiorno.
Sorrisi, con gli occhi ancora chiusi, stiracchiandomi appena. "Buongiorno..." sussurrai, stringendo ancora di più il suo braccio attorno ai miei fianchi. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Magari domattina, con la luce del giorno, tutto avrà più senso...” disse Ehiss, sistemandosi al meglio su quel suo improbabile giaciglio “... sarà meglio dormire ora... buonanotte.” A Dacey.
La notte trascorse così, lenta ed inquieta, con lui che non riuscì a chiudere occhio, in balia com'era di pensieri e dubbi. Poi spuntò l'alba ed arrivò il nuovo giorno. |
“Ah...” disse piano Guisgard, con voce suadente “... davvero?” Fissando Clio nei suoi occhi chiari ed azzurri. “E perchè mai?” Sempre vicinissimo alla sua bocca rosata. “Cos'hai di speciale? Oltre ad essere così bella...” con tono caldo, per poi scendere con lo sguardo su tutto il suo corpo, quasi ad immaginarla nuda, quasi a volerla spogliare con gli occhi.
Occhi azzurri ed enigmatici, magnetici e penetranti. Come se avessero il potere di possederla. Era un uomo misterioso. Un uomo con un che di romantico e passionale, virile e deciso, ma anche a suo modo misterioso e tormentato. http://katushka.net/torrents/00190434/screenshot_2.jpg |
" Buona notte Ser" mormorai piano e soffiai sulla candela, così che la camera sprofondò nel buio più completo.
Mi rintanai sotto le coperte ma non dormii molto, sentivo il cavaliere muoversi nel suo scomodo giaciglio, forse turbato da qualche sogno. L'alba arrivò dopo una lunga attesa e io fui ben felice di intravedere qualche timido raggio di sole che tentava di farsi strada attraverso le ante in legno consumato. Mi alzai con parecchia stanchezza ancora addosso, lavai il viso nel catino dell'acqua che stava accanto alla sedia e presi a vestirmi. Quando avrei voluto un bel bagno caldo e degli abiti puliti. " Buongiorno Ser..." dissi piano prima di aprire del tutto la finestra |
Quella mano di lei sul petto di lui, poi la sua voce ed il pirata che aprì piano gli occhi azzurri, resi luminosi dal dorato Sole mattutino.
“Ehi... buongiorno...” disse assonnato, per poi sgranchirsi dal torpore del sonno “... sembra sia una bella giornata...” guardando verso la finestra “... riposato bene?” Tornando a guardare il bel viso di Gaynor. |
Sorrisi al Capitano, guardandolo con tenerezza. "Si, per fortuna niente più incubi insanguinati... La giornata è bella davvero, che ne dici di vestirci e scendere giù? Magari il nostro ospite ci onorerà della sua presenza a colazione..." finii posando un bacio sulle sue labbra.
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Allo spuntare del Sole, Dacey si alzò, dopo aver dormito pochissimo, si lavò il viso e poi si vestì.
Ehiss non aveva chiuso occhio e restò in silenzio a fissare la sagoma incerta della zingara che si muoveva nella penombra della stanza mentre si vestiva. La guardò e ne immagino le forme ed i tratti del suo corpo gitano. Poi lei gli diede il buongiorno ed aprì la finestra, scacciando la penombra dalla camera. “Buongiorno a voi...” disse lui “... vedo siete mattiniera...” sorridendo. |
" Non ho dormito granché a dire il vero e neanche voi da ciò che ho sentito..." lasciai la finestra per sedermi accanto al cavaliere, " c'è qualcosa che vi angoscia Ser? Potete confidarvi con me se lo desiderate, un peso é più leggero se condiviso con qualcuno" dissi con tono dolce allungando una mano a stringere la sua.
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Altea entrò e trovò Tintus.
“No, sfrutteremo la luce della stanza...” disse il pittore aprendo una tenda e lasciando che il Sole illuminasse l'ambiente “... e poi se vi ritraessi fuori qualche contadino potrebbe poi vedervi... il barone è molto attento alle sue modelle... non vuole che qualcuno ne approfitti per guardarle posare...” scoprì la tela e la dama vide ciò che del dipinto era già stato disegnato. Era un paesaggio pastorale ed incontaminato, con un cielo terso. E nel dipinto vi era già un personaggio. Si trattava di un bellissimo dio greco, cinto solo da una corta tunica. E quel dio pagano aveva lo stesso viso dell'uomo incontrato da Altea la notte prima. |
Annuii.."È anche vero..devo dirvi mi sentirei in imbarazzo a certi commenti".
Fu così che Tintus tolse la tela al quadro e mi avvicinai a guardarlo...rimasi senza parole..il Dio greco era..Andros. Osservai Tintus..."Da dove avete presa la immagine del dio greco? Avevate un modello?" chiesi ingenuamente.."Avrei voluto posare assieme a lui, rendeva meglio il quadro." |
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