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Sorrisi a Zoren e annuii.
Poi qualcuno bussò, Melina andò ad aprire ed io osservai gli uomini che c'erano oltre la porta d'ingresso. "Che strani tipi..."sussurrai. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Poco dopo Tintus tornò da Altea.
“Ecco qualcosa di buono da mangiare...” disse il pittore, mostrando alla dama un vassoio. E su di esso c'era del formaggio stagionato, pane di giornata e una bottiglia di vino. |
Sorrisi a Icarius.
Avevo più armi nascoste sotto il vestito che la guardia nella cella. Sentii quelle parole e annuii. "Arrivo subito!" Risposi prontamente. Poi, di slancio abbracciai Icarius per un lungo istante. "Fidati di me.." Sussurrai tra i suoi capelli. Poi mi alzai e mi diressi verso l'uscita della cella, con un pugno nello stomaco e una stretta al cuore. |
Tintus arrivò subito per fortuna.
"Ottimo" dissi guardando il piatto, presi il vino e lo versai nel bicchiere, spezzai il pane e iniziai a mangiare il formaggio sorseggiando il vino. "Il barone non è nel castello oggi? Ah, dimenticavo...egli non mangia" dissi perplessa.."Quella ninfa è stupenda, state facendo un ottimo lavoro sapete? Mi assomiglia..fisicamente" poggiando il bicchiere e sfiorando il vetro leggermente prendendo coraggio "Non nella espressione comunque" guardandolo. |
L'uomo alto, oltre ad un aspetto inquietante, aveva qualcosa di sinistro nello sguardo.
Quello basso invece appariva sorridente ed accomodante, ma anche lui mostrava un che di enigmatico nell'espressione. “Dunque...” disse quello alto a Melina “... così accogli il Figliol Prodigo?” “Prego?” Incuriosita Melina. “Non mi riconosci?” L'uomo. “E' la prima volta che vi vedo...” fissandolo Melina. “Pessima memoria, zia Melina...” con tono cupo l'uomo. “Come conoscete il mio nome?” “Si, alquanto strani...” Zoren a Gwen, osservandoli. |
Icarius strinse a sé Clio per un lungo istante.
Poi l'uomo la fece uscire dalla cella e risalirono al piano terra. Qui la ragazza trovò Affon ad attenderla. “Vieni, ti mostro la camera in cui dormirai...” disse. |
Entrambi gli uomini avevano qualcosa di strano nello sguardo, soprattutto quello più alto.
Seguii la discussione, ma mi sembrò molto strana, sebbene fossi riuscita a capire che Melina fosse la zia dell'uomo più alto, ma era comunque una situazione ambigua. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Il barone è in biblioteca.” Disse Tintus ad Altea. “Vi ringrazio e sono lieto che la ninfa sia di vostro gradimento. Ha il vostro aspetto, dunque è facile renderla bella.” Sorridendo. “Perchè dite che non possiede la vostra espressione?”
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Annuii portando il bicchiere sulle labbra assaggiando altro vino.."Il barone è un lettore...pure io amo la lettura.Non vorrei, comunque, scomodarlo..so che un lettore detesta essere interrotto" sorridendo a quel pensiero.
"Si, è straordinaria..eleva il mio ego, lo sapete sono una vanitosa per natura, purtroppo...infatti..un Narciso forse. Non ha la mia espressione perchè..io non conosco il Vero Amore..quella ninfa è perdutamente innamorata di Apollo...immagino come potrebbe passare le sue giornate aspettandolo...appunto...struggendosi oppure gioendo del Sole che egli dona e sapendo egli presto sarà solo suo..vorrei provare tutto questo, ma.." mi fermai "Forse è meglio continuiamo col lavoro, scusate..ma non sono solita aprirmi con uno qualsiasi" posando il bicchiere e tornando nella posizione di prima. |
“Voi...” disse Melina perplessa “... chi siete?”
“Sono tuo nipote, cara zia...” rispose l'uomo alto “... sono Nepote.” “Nepote?” Ripetè Melina. “Oh, no, sbagliate... si, siete in errore... riconoscerei di certo mio nipote Nepote e voi non gli somigliate affatto, signore...” “Ecco...” l'uomo alto a quello basso “... visto, dottore? Neanche le mie zie riconoscono più il mio volto... hai fatto un pessimo lavoro... pessimo... ed io odio i lavori fatti male...” fissandolo minaccioso. “Oh, no...” con voce calma quello basso “... Nepote, calmati... non è certo il modo questo di parlare... soprattutto nel giorno del tuo ritorno a casa... su, sta sereno... presto completerò il lavoro e vedrai che sarai soddisfatto...” “Prega che sia così, dottore.” Con tono cupo Nepote. “Ma che sta succedendo?” Confuso Zoren a Gwen. |
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