Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gaynor 02-11-2017 19.40.35

Grazie amici [emoji4]

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Guisgard 07-11-2017 17.08.16

Maria indossava un abito scollato, fresco, leggero e molto semplice.
I corposi boccoli biondi si arricciavano gli sugli altri, scendendo come cascate selvagge lungo il collo bianco ed incorniciando il suo pallido viso dai tratti puliti e quasi infantili.
Era romantica ed insoddisfatta, ma non infelice.
Dopotutto aveva tutto ciò che poteva desiderare una giovane moglie che come lei viveva in un piccolo paesino che guardava verso le pendici dei monti, a due passi dal cielo, dall'infinito e dal nulla.
Maria era anche sensibile e soprattutto amava sognare.
O forse era un bisogno per sentirsi viva.
Era di certo la più bella del paese e suo marito l'uomo più invidiato.
Giovani e meno giovani ogni giorno gli lanciavano sguardi, gli dedicavano sospiri e desideri, qualcuno persino promesse.
Ma a che pro?
Nessuno di loro era migliore di suo marito, o meglio nessuno di loro poteva darle di più.
Forse perchè in quel paesino alle pendici delle Alpi non c'era nulla di più da poter dare e purtroppo neanche da sognare.
Forse per questo il solo diletto di Maria restava la poesia.
Solo nei versi dei poeti riusciva ad immaginare migliore la sua vita, anche se questo toccasana per il suo animo turbato non sembrava la destava da quell'angoscia ed apatia che spesso le prendeva il cuore.
Persino nei versi più sublimi, talvolta, le sembrava di scorgere qualcosa di artificioso, finto, scontato, opaco, come la polvere sul vetro di una finestra mentre si guarda un bellissimo tramonto rosso.
Ad un tratto sentì qualcosa.
Giungeva proprio dalla finestra, da fuori.
Era il suono di un'armonica.
Quelle note avevano qualcosa, un che di indefinito, di accattivante, ma anche di ramingo, malinconico, persino, pensò lei, maledetto.
Guardò allora fuori, attraverso le basse tendine e vide qualcuno.
Un giovane chierico vestito di nero, dallo sguardo assorto, i lineamenti bellissimi e rilassati.
Camminava in strada e suonava l'armonica.
Lei restò a guardarlo per qualche istante, poi lui si fermò e smise di suonare.
Si voltò e la guardò.
Aveva due occhi di un colore profondo, quasi magico.
Il suo sguardo sembrava diverso da tutto ciò che Maria avesse mai visto e pareva capace di penetrarla nel profondo.
Lui la guardava come se potesse spogliarla con gli occhi.
Fu una sensazione unica, incredibile, assurda.
E le provocava intensi brividi, non solo sessuali.
Si sentì donna come mai prima d'ora.
Il tutto durò un attimo.
Lui riprese a suonare la sua armonica e proseguì.
Il giorno passò stancamente.
Quella notte lei non chiuse occhio, ma suo marito non si accorse di nulla.
L'indomani, rimasta sola in casa, uscì per il paesino.
Non lo ammetteva a se stessa ma voleva rivedere quel misterioso chierico.
Attraversò le ammuffite stradine del posto, passando sotto i balconi di quelle casupole tutte accavallate, fino ad imboccare una viuzza che dava verso la campagna, tra castagni, agrifogli, faggi e vigorosi noci.
Ad un tratto sentì di nuovo quella musica.
Quell'armonica.
Sentì il cuore battere forte.
Cominciò a seguire quelle note.
Giunse così presso una torre ormai diroccata ed abbandonata.
La musica non si sentiva più.
Accanto alla torre c'era una vecchia lapide consumata, su cui erano incise alcune parole.
Maria guardò la lapide ma un calpestio la fece voltare.
“E' un enigma...” disse una voce ben impostata “... e molto antico pare...” era il misterioso chierico.
“Un enigma?” Ripetè lei.
“Si...” avvicinandosi lui “... secondo una leggenda nasconde un segreto... risolvendolo si può scoprire la strada per giungere in una città unica... speciale... eterna...”
Lei lo fissava rapita.
“Per questo sono arrivato fin qui.”
“Voi volete raggiungere quella città, monsignore?”
“Si.”
“Ha un nome quella città?”
“Uaarania.” Svelò lui.
“E nessuno ha saputo svelarlo?”
“Fino ad oggi nessuno.”
“Voi ci riuscirete?”
Lui sorrise appena.
“E' più semplice” mormorò piano “conquistare Uaarania o il tuo cuore, Maria?”
Conosceva il suo nome.
Ciò però non la stupì.
Perchè?
“Il mio cuore vale una città così importante?” Chiese lei.
Lui sorrise di nuovo, senza rispondere nulla.
“Ti prego, leggi la lapide...” il chierico.
“Le parole?”
“Sono verbi... leggili, ti prego...” annuì lui.
Lei cominciò a leggere:

Attraversare
Scremare

Congelare
Piluccare
Stimolare
Ammassare
Cromare
Masticare
Accennare
Sfoggiare
Accomodare
Scarpinare
Schiodare
Diserbare

Quel chierico ovviamente altri non era che Ordifren e risolvendo l'arcano scoprì la strada per giungere a Uaarania.
E Maria lasciò suo marito ed il suo paesino per andare con lui.

E voi, dame e cavalieri di Camelot, sapete risolvere l'arcano e scoprire come giungere a Uaarania?
https://orig00.deviantart.net/2daa/f...rd-d8a3ox7.jpg

Altea 07-11-2017 17.14.14

Certo che negli enigmi Ordifren è tutt' altro di come è nei Gdr..

Guardandolo a prima vista vedo tutti i verbi finiscono con la I coniugazione "are"

Lady Gaynor 07-11-2017 17.14.56

Bellissima storia, la più bella finora scritta su Ordifren...
Per l'enigma, in ogni verbo è nascosto il nome di una città...

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Clio 07-11-2017 17.15.30

Oh, le storie degli enigmi sono sempre speciali, e questo è davvero bello, anche se parla del cattivo per eccellenza.

Per l'enigma direi che c'è un intruso che è "Scarpinare", mi sembra l'unico verbo intransitivo.

Lady Gaynor 07-11-2017 17.21.00

Per essere più chiara, elenco le città:
Aversa
Crema
Gela
Lucca
Imola
Massa
Roma
Asti
Enna
Foggia
Como
Carpi
Schio
Erba

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Guisgard 07-11-2017 18.41.26

Lady Gaynor, io a raccontare storie di enigmi e voi a risolverli mi battete :neutral_doh:
Anche stavolta siete stata perspicace e velocissima!
Infatti è questa la soluzione all'enigma!
I miei complimenti :smile_clap:

Altea 07-11-2017 18.48.23

Bravissima lady Gaynor.....:smile_lol::smile_clap::smile_clap:

Lady Gaynor 07-11-2017 21.51.55

Grazie ancora una volta [emoji5]
Sono felice di averne indovinato un altro, gli enigmi mi piacciono tanto...

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Guisgard 07-11-2017 23.48.14

Citazione:

Originalmente inviato da Altea (Messaggio 111761)
Certo che negli enigmi Ordifren è tutt' altro di come è nei Gdr..

Perchè molto spesso negli enigmi si racconta la giovinezza di questo oscuro e cattivo figuro :silence_shhh:


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