Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 30-05-2016 17.35.30

Ehiss annuì a Dacey e dopo qualche istante in cui il cavaliere lasciò la zingara riposare, ritornarono sui loro passi.
Così percorsero a ritroso quello scorcio di bosco, poi il Cimitero, ritrovandosi infine di nuovo nella cittadina.
Era ormai il crepuscolo ed un cupo silenzio avvolgeva le stradine in balia di sterpi e rovi, le case vuote sibilanti di vento e le piazze in cui vegetavano piante incolte.
Ehiss e Dacey arrivarono alla locanda, trovandola senza nessuno al suo interno.
Né locandiere, né clienti.
Lui allora condusse la ragazza in camera loro per farla riposare.

Altea 30-05-2016 17.36.55

Sorrisi al pittore e andai nella mia stanza, levai i sandali e la corona che posi in uno sgabello, i bracciali e poi feci scivolare la tunica bianca.
Misi tutto in ordine per il giorno dopo, rimasi nuda ed indossai subito il corpetto e il vestito di Cramelide poggiato all' Alba sopra il letto.
Indossai nuovamente il ciondolo con la effige dei pirati e lo Scorpione e uscii di fretta andando verso la sala da pranzo, chiamando il pittore...sorrisi scommettendo ci sarebbe stato formaggio per cena.

Guisgard 30-05-2016 17.38.57

Clio controllò quella stanza, non trovando però né abiti nell'armadio, né acqua calda nella tinozza per lavarsi.
Su un basso tavolino tuttavia notò qualcosa.
Un campanellino.
http://www1.unipa.it/oadi/oadiriv/wp...0/12/sci18.jpg

Clio 30-05-2016 17.41.45

Curiosare in quella stanza non fu poi tanto entusiasmante.
Non trovai nulla di interessante.
Ma poi notai qualcosa, una campanellina sul basso tavolino.
Incuriosita mi avvicinai, e la scossi, facendola tintinnare.

Guisgard 30-05-2016 17.47.14

A quelle parole di Gaynor, Gozzone smise di mangiare, prendendo il calice per bere.
Guardò allora Sbroz incuriosito, ricevendo da questi la medesima occhiata.
“Dunque” disse fissando Gaynor “mi state dicendo che fino alla vostra partenza l'aristocrazia dominava le terre di cui siete natia?”
“Esattamente.” Annuì il pirata. “La cosa vi stupisce, dottore?”
Gozzone si appoggiò contro lo schienale della sedia, guardandoli perplesso.
“E ditemi...” mormorò “... come vi appare quest'isola? E il palazzo in cui ora dimoriamo? E gli abiti che vedete indosso a noi?”

Dacey Starklan 30-05-2016 17.47.46

Come mi aspettavo al nostro arrivo alla locanda non trovammo anima viva.
Saliti in camera mi sedetti sul letto e solo in quel momento mi resi conto che nessuno dei due aveva mangiato nulla per tutto il giorno.
" Ser volete che vado a cercare se c'è qualcosa nella dispensa? Magari posso prepararvi qualcosa da mangiare. Immagino sarete affamato"

Guisgard 30-05-2016 17.55.46

Il pasto proseguì in un cupo silenzio, rotto solo da qualche parola del dottore che si complimentava con le tre donne per l'ottimo cibo ed il buon vino.
La voce di quell'uomo però, bassa e melensa, al limite dell'indisponenza, risuonava nella stanza insopportabile e fuori luogo.
Alla fine Nepote ed il suo compare si alzarono e pretesero una camera in cui riposare.
Melina allora li accompagnò sopra, dando loro una stanza.
“Ditemi...” disse Zoren a Tunetta e a Sissi “... ma davvero quell'uomo è vostro nipote?”
“In verità” rispose Tunetta “io e le mie sorelle non abbiamo mai veduto il suo volto. Egli afferma di essere Nepote, ma noi lo sapevamo morto anni fa.”
“Morto come?” Il mago.
“In un manicomio prigione...” svelò Sissi “... rinchiuso anni fa per aver seviziato ed ucciso un'intera famiglia di coloni...”
Zoren allora si voltò verso Gwen.

Lady Gaynor 30-05-2016 17.56.18

Gozzone e Sbroz si scambiarono un'occhiata incuriosita, come se io stessi dicendo una sciocchezza.
"Io sono la regina Gaynor delle Flegee, sebbene spodestata, figlia del defunto re Scignone. Non avete mai sentito parlare di noi?" Guardai il dottore, sentendomi a disagio. "In effetti la villa ha uno stile particolare che non mi è noto ed i vostri vestiti sono di una foggia strana. Ma del resto, su quest'isola niente è normale... i fiori, ad esempio, sono bellissimi e sconosciuti... o quelle creature che vedo, anch'esse non si sono mai viste..."

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Lady Gwen 30-05-2016 18.01.30

La cena andò avanti avvolta da un cupo ed inquietante silenzio, intervallato da alcuni melensi ed insopportabili complimenti del medico.
Quando i due andarono via, Zoren ne approfittò per parlare con le sorelle.
Impallidii a quello che risposero e ricambiai, sconvolta ed impaurita, lo sguardo del mago.
Il pensiero di restare lì con quel soggetto in giro mi terrorizzava, ma sapevo che Zoren non si sarebbe mosso di lì, e fuori per giunta era già sera, dunque avremmo dovuto aspettare la mattina seguente se fossimo andati via, ma non ci speravo più di tanto.

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Guisgard 30-05-2016 18.01.41

Tintus attese Altea nel corridoio, per poi condurla in una vasta sala dove trovarono una tavola imbandita.
C'era pane bianco, alto e soffice, insieme a verdure e pesce grigliato.
In un ampio vassoio faceva bella mostra frutta di stagione, colorata e matura, il tutto accompagnato da un buon vino bianco.
Poi le porte si aprirono ed entrò il barone, col suo volto rugose, il pallore cadaverico e le movenze impacciate, come chi è troppo dolorante per muoversi liberamente.
“Buonasera, madama...” disse ad Altea “... siete ancora più bella di come rammentavo... prego, accomodatevi e servitevi pure... mi auguro che il tutto sia degno del vostro aristocratico gusto...”


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