Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 30-05-2016 18.41.18

Il servitore annuì a Clio ed uscì, senza dire nulla.
Tornò poco dopo con una brocca di acqua calda che versò poi nella tinozza, a cui aggiunse infine dei sali profumati.
Posò allora con attenzione un abito blu sul letto.
Era molto elegante il vestito, con le spalle appena scoperte, ampia scollatura ed uno spacco laterale alquanto audace.
Difficilmente Clio avrebbe potuto indossare tutte le sue armi con quell'abito.
“La cena sarà servita fra poco.” Disse il servitore. “E Sua Signoria gradirebbe vedervi con indosso quest'abito scelto appositamente per voi.” Ed uscì.

Guisgard 30-05-2016 18.45.37

Ehiss non disse nulla, continuando a massaggiare i piedi di Dacey.
Le sue mani si muovevano dolci ma sicure, quasi accarezzando l'ambrata pelle della zingara.
Era un massaggio rigenerante, che diede subito sollievo alla ragazza, ma che aveva anche un che di sensuale, di ardito.
Il cavaliere continuò fino a quando posò delicatamente i piedi di lei sul letto, restando poi a fissarla.

Clio 30-05-2016 18.50.07

Sorrisi all'uomo, limitandomi ad annuire.
Un bagno ci voleva proprio, dopo quei giorni in fuga.
Il profumo delle essenze, poi, rendeva l'aria soffusa e inebriante.
Guardai il vestito con un sorrisetto divertito.
"Scelto appositamente per me..." sussurrai, una volta sola "Ma non mi dire..." scuotendo piano la testa.
Era sicuramente molto bello, anche se avrei dovuto rinunciare alla spada e ai pugnali sulla coscia che traspariva dallo spacco.
Anche se... davvero si aspettavano che un soldato viaggiasse disarmato?
Ad ogni modo, meglio non sfidare la sorte, tenevo particolarmente alla mia Damasgrada, e farmela confiscare mi avrebbe dato parecchio fastidio.
Anche perché non sarei riuscita a lasciarla indietro.
Così, mi spogliai, lasciando cadere pezzo per pezzo vicino alla tinozza, prima il vestito, soffice, e poi le varie armi, una dopo l'altra.
Mi immersi nel bagno concedendomi di chiudere gli occhi per lunghi minuti.
Non sapevo quando avrei avuto un altro attimo di pace, anche se quello era effimero come uno sprazzo di cielo durante una tempesta.
Mi lavai, ed uscii dalla vasca, per poi indossare l'abito con le armi nascoste che riuscii a celare, nel corpetto e negli stivali.
Dopo aver sistemato i capelli, ero pronta per la cena.
Così uscii dalla mia camera, cercando la sala da pranzo.

Altea 30-05-2016 18.50.40

Infatti...gli spiriti non mangiano..pensai guardando il barone..Altea che vai a pensare.
Mi misi del pesce nel piatto, versai del vino bianco e mentre gustavo il vino e il pesce egli mi pose quella domanda, e tranquillamente risposi.."Ho già posato altre volte..non ho avuto problemi, messer Tintus sta facendo un ottimo lavoro. Ma ditemi barone, secondo voi, se quel dio fosse reale, un uomo come noi mi amerebbe come nel quadro..me lo chiedevo, sapete?" dissi sfidandolo e concludendo "Comunque quando parlai della somiglianza del dio Apollo a quella di un ragazzo di un quadro nella bottega di messer Tintus era vero tanto è vero lo stesso pittore mi ha detto si è ispirato a lui...un ragazzo normale ovvero non un dio pagano".

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Dacey Starklan 30-05-2016 18.53.09

Il suo tocco era delicato e piacevole, le sue mani emanavano un dolce calore ristoratore.
" Vi ringrazio"dissi a voce bassa alla fine, " sarebbe giusto che io ricambiassi il favore ora" con un leggero sorriso cercando così di scacciare quel lieve senso di imbarazzo che provavo.
Più volte lui aveva affermato che io non ero altro che la sua cameriera e non volevo darmi troppe illusioni, anche se gli ultimi giorni passati insieme mi avevano dato da pensare, a volte.

Guisgard 30-05-2016 18.59.36

Gozzone rise a quelle parole di Gaynor, per poi riprendere a mangiare.
“Lieto che troviate i nostri dubbi divertenti, dottore...” disse il pirata “... tuttavia continuiamo a non comprendere cosa vi sia di speciale in questa vostra passione. Tutti sembrate vaghi e persino misteriosi, tanto che arrivo a pensare come ciò forse non possa essere altro che un metodo per attirare l'attenzione e la curiosità verso ciò che tutti qui continuate a chiamare arte, ma che poi invece nessuno svela mai.” Con tono vagamente irriverente.
“Amico mio...” il dottore “... il fatto che tutto qui parli della mia arte e che invece voi continuate a non comprendere è forse un problema vostro, non certo mio o dei miei collaboratori. Lungi però da me la volontà di non tentare ancora di spiegarvi la mia passione.”
“Non aspettiamo di sapere altro, dottore.” Sorridendo Capitan Cuore.
“I fiori e poi gli animali di quest'isola...” spiegò Gozzone “... di tutto ciò io posso non soltanto cambiare la forma esteriore, ma anche la fisiologia ed il ritmo chimico, per mezzo di metodi di trasformazione durevoli, non troppo dissimili da vaccinazioni o inoculazioni. Ormai possiedo le conoscenze per mutare la forma animale o vegetale senza eccessiva difficoltà. Ma non solo. Per la legge transitiva, posso persino arrivare a trasformare la natura umana, giungendo ad ottenere immagini snelle e aggraziate, ma anche solide e forti.” Fissandoli con vaga soddisfazione.
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Lady Gaynor 30-05-2016 19.22.02

Le parole di Gozzone mi gelarono il sangue. Ci aveva appena svelato di effettuare esperimenti in laboratorio, probabilmente anche sugli essere umani, con la massima noncuranza. Avevamo dunque capito, io e il pirata, di trovarci di fronte un megalomane pazzo furioso, in pieno delirio di onnipotenza. Qualcosa mi diceva però che contrariarlo apertamente sarebbe stato un suicidio. Per questo, quando parlai fu con la medesima flemma con cui aveva parlato il dottore.
"Interessante, dottor Gozzone... la scienza ha fatto dei progressi enormi. Le Flegee sono evidentemente rimaste indietro in questo... Io però, per conto mio, mi vado bene come sono e non mi piacerebbe essere modificata in alcun modo. Quindi mi trovo costretta a declinare la sua offerta..."

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Guisgard 30-05-2016 19.26.19

“Su, ora torna a riposare, zio.” Disse Tunetta.
“Prima devo incontrare gli architetti.” Ribattè lo zio.
In quel momento scese il dottore.
“Domando scusa...” alle tre anziane “... ma per riposare io prendo sempre un bicchiere di vino. Sapete, mi stende i nervi.”
“Eccovi!” Esclamò lo zio.
“Dite a me?” Il dottore stupito.
“Certo.” Annuì lo zio. “Sono giorni che vi attendo.”
“Davvero?” Fissandolo il dottore.
“Si.” Rispose lo zio. “dov'è il vostro collega? Ho fatto venire due architetti da Smirne, non certo uno. Cosa pensate, che per costruire una chiesa basti un solo architetto? E non una chiesa normale, per tutti i parti, i galati ed i goti messi insieme!”
“Oh, beh, io non credo di...” fece il dottore.
“Ehm...” avvicinandosi a lui Tunetta “... assecondatelo... lo zio è un po'... confuso...” sottovoce.
“Ah, ora capisco...” annuì il dottore.
“Tutto ciò è surreale...” Zoren ad un orecchio di Gwen.

Lady Gwen 30-05-2016 19.28.30

Lo zio continuò a delirare, coinvolgendo ad un certo punto anche il dottore, sceso per avere un bicchiere di vino.
"Solo surreale? Sei gentile..." risposi sarcastica.

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Guisgard 30-05-2016 19.47.04

Clio uscì dalla camera con quell'abito indosso e non trovò nessuno.
Né nel corridoio, né sulle scale.
Raggiunse così il pianoterra, accorgendosi poi di una porta aperta.
All'interno della stanza vi era una tavola imbandita con salumi, formaggi, pane e vino.
Anche qui non c'era nessuno.
Come se tutti fossero andati via.
Ma non era così.
La ragazza infatti udì dei passi che si avvicinavano.


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