Camelot, la patria della cavalleria

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Hastatus77 25-10-2009 19.57.22

Mi risvegliai e vidi che ad accudirmi c'erano la mia amica llamrei e il monaco che era arrivato con noi a Camelot.
"Che mi è successo? La donna! La bambina! Llamrei avevate ragione voi... ma dove sono? Le avete prese? Sono stato stupido, sono stato sopraffatto come uno sciocco."

llamrei 25-10-2009 20.52.14

"Ah bene! Come ho potuto vedere, cavaliere, pure voi siete debole davanti alle grazie delle donne. Ben vi sta! Dovevate darmi ascolto e ora non saremo qui, tutti inginocchiati per terra, attorno a voi, per riportarvi in salute. Come vi sentite? Ce la fate ad alzarvi e a riprendere il vostro compito? Vengo con voi...nel caso incontraste un'altra avvenente fanciulla con qualche altro intruglio da sottoporvi: ci penserò io a discantarvi!"

Ridendo riuscimmo a mettere di nuovo in piedi Hastatus

Morris 25-10-2009 21.02.35

Sulla strada del ritorno.. discuto allegramente con Dunmer di quello che è successo.
Ammone.. si affianca a noi e sta per aggiungere una sillaba quando.. bloccandolo..gli urlo: "Voi avete disubbidito ai miei ordini per ben due volte, sapete benissimo di cosa parlo..non voglio avere più a che fare con voi per nessuna ragione al mondo..statemi lontano e, anzi, tornate dal vostro caro padrone...credo che ha più bisogno lui di voi che io...via dalla mia vista"!
I miei soldati, preoccupati per la mia ira, lo accompagnano davanti al drappello...proseguendo verso Camelot.. fieri ed orgogliosi!

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Sir Morris

Guisgard 25-10-2009 22.49.29

Oltre quella porta, Elisabeth era come sospesa in una dimensione senza tempo.
Caitli ormai, oltre ad una voce demoniaca, aveva anche assunto sembianze indescrivibili, come se fosse stata partorita dal peggiore degli incubi.
Dal fondo del corridoio giungevano poi risate e lamenti che sembravano confondersi
"Il tempo è compiuto, ormai" disse Caitli avvicinandosi "prendi la mia mano e seguimi..."
Ma, avvicinandosi troppo, il medaglione di Elisabeth iniziò ad emanare un mistico alone, facendo indietraggiare, per un momento, Caitli...
Fuori intanto, i tre cavalieri erano ormai pronti ad attaccare Guisgard.
Questi li assalì e comiciò a colpirne uno che perse il suo elmo.
Ma, incredibilmente, il cavaliere riprese l'elmo e se lo rimise in testa.
"Sono quindi invincibili?" Urlò Guisgard.
"Nulla di quello che vive su questa terra è indistruttibile" disse frate Elia "il seme vitale è posto in uno soltanto di questi cavalieri...trova quello giusto e colpiscilo!"

elisabeth 25-10-2009 23.01.22

Non conoscevo il potere di Caitli, ma conoscevo le mie debolezze....li' era tutto illusione e malia.......ero attaccata dalle mie stesse paure, incominciai a pensare che niente e nessuno poteva farmi del male perche' io ero piu' forte....il medaglione prese a funzionare e un alone di luce calda mi fece da schermo.....La nebbia che mi avvolgeva incominciava a diradarsi...e tutto sembrava piu' chiaro.........ero messa tra il portone e Caitli....mentre la luce mi faceva da scudo.........

Guisgard 25-10-2009 23.12.09

Quel medaglione sembrava impedire a Caitli di avvicinarsi ad Elisabeth.
Inoltre il suo alone sembrava capace di illuminare quel buio corridoio...
Intanto fuori, Guisgard cercava di comprendere ciuò che gli aveva detto frate Elia.
I cavalieri erano davanti a lui. Il tempo scorreva via veloce...doveva scegliere chi colpire.
Ad un tratto il frate estrasse dalla tasca alcune foglie di acacia.
"La conoscenza" gridò "è ciò che occorre. Solo così siamo in grado di riconoscere il male..."
Guisgard prese quelle foglie e le strinse fra la sua mano e l'elsa della spada.
Chiuse gli occhi per un momento e poi colpì il cavaliere alla sua sinistra.
Non sapeva neanche lui perchè colpì proprio quel cavaliere.
Un attimo dopo, i tre cavalieri si smontarono davanti ai suoi occhi, lasciando solo vuote corazze.
Neanche il tempo di capire tutto ciò e Guisgard si lanciò verso quella porta.
In quel momento si udirono pesanti passi di cavalli...

elisabeth 25-10-2009 23.23.28

Avevo il portone alle spalle, dovevo uscire uscire da quel posto......mi voltai e cominciai a muovere il pesante chiavistello , possibile che tutto era tremendamente difficile.........riuscii ad aprire un solo lato di quel portone e uscii fuori, e mi resi conto che fuori o dentro lo spettacolo non cambiava....

Guisgard 25-10-2009 23.26.29

Il portone all'improvviso si aprì e da esso uscì una donna.
"Elisabeth!" Gridò Guisgard. "Come state? Vi credevo perduta li dentro!"

elisabeth 25-10-2009 23.30.28

" Sir Guisgard, non so se stavo peggio dentro o fuori, ma credo che tra un po' si scateneranno tutte e forze dell' inferno.......e io ho solo l'Abracadabra,voi una spada e Frate Elia tanto buon senso......e non so se queste cose ci tireranno fuori dai guai......"

Guisgard 25-10-2009 23.34.48

Infatti un attimo dopo da quella porta uscirono Caitli ed il lupo.
Questo ringhiava e schiumava.
"Hai rifiutato ciò che ti ho offerto" disse Caitli "allora morirai con questi infedeli! Sciocca...avresti potuto chiedermi il mondo intero...invece fra un momento vedrai l'Inferno. Quello vero!"
Guisgard si mise davanti ad Elisabeth con la spada in pugno.
"Sembra che ci toccherà morire insieme" disse con una sottile e forzata ironia "forse speravate nella compagnia di un amico a voi più gradito...ma tranquilla...i morti non badano a queste differenze..."


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