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Fra' Godwin ci fece accomodare tutti nel grande stanzone adibito a cucina, con un enorme fuoco nel centro della stanza.
L'ambiente era ovviamente semplice, ma il calore del fuoco e la stessa presenza amichevole di Fra' Godwin, lo rendeva accogliente. A due voci, io e il prigioniero dalla maschera di ferro, raccontammo al buon frate tutta la storia, a partire dalla mia visita al carcere fino al arrivare all'evasione e alla morte di Pirros. "Frate, io e la Madre Superiora sappiamo che avete basato la vostra esistenza sull'aiuto del prossimo, di qualsiasi ceto e provenienza. Avete messo a repentaglio la vostra vita per curare centinaia di malati, con l'amore e la dedizione che solo un vero servo del signore possiede. Vi chiediamo quindi di dare ospitalità a questo prigioniero!" |
Era veramente una giornata estenuante......sembrava non finire mai...neanche cio' che diceva Cimmiero.....seppur parole lusinghiere mi fecero riprendere d'animo...." Cio' che mi avete appena detto e' molto galante ....infondo siete un uomo di cultura ed elegante....quale donna non sarebbe felice di starvi accanto......."...Mi lasciai baciare la mano...."Il Castello.......sarebbe un dono sperato..infondo ne fareste dono alla gente che continua a viverci.....e ve ne sarebbe grato quanto ve ne sono grata io....ve lo assicuro..."......Speravo che le mie bugie fossero volate via senza arrivare alle orecchie dell'Altissimo...o un fulmine mi avrebbe colpita all'istante.......
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La mano come la mia voce tremava leggendo quella lettera..non capivo il senso ma certe cose avevano un significato..un vassallo che fumentava contro i Taddei lo incontrammo...la torre maledetta dove vi era quel libro e i fiori che uccidevano..ma quel conte si uccise ma se ricordavo bene egli era preso da tremori come indemoniato e si tranquilizzava solo al suono della ocarina di Guisgard e narrai la storia a Frate Severo.
"Tredici anni fa...quindi voi volete dirmi nella brughiera vivrebbe un ragazzo ora adulto che sarebbe un sosia di Guisgard? Ma lo avrei visto..e poi sarebbe stato a vantaggio dell' Austero proprio darmi in sposa a quel ragazzo..visto era deciso." Ero perplessa..."Sembra quasi il passato si stia unendo al presente..voi avete visto questo ragazzo? E Dominus non era un pericolo? Beh, se ci fosse ancora quel ragazzo, ora uomo sarebbe utile usarlo contro lord Cimmiero..e comunque lord Gvineth è vivo, l' ho visto al Cimitero Longobardo e l'ho sentito io, si professa il vero erede al trono e Duca...ecco perchè la ha ignorata, forse voleva il potere e sembra un gruppo di uomini stiano assieme a lui tramando contro Cimmiero...ma ditemi voi che ne pensate Frate Severo..almeno spero Lord Guisgard era quello vero, ho sempre creduto non sia morto sapete?". |
Fra Gdwin ascoltò ogni parola ed infine si alzò, raggiungendo il camino acceso.
“Quella maschera” disse “è stata chiusa con tale dedizione che di sicuro nasconde un mistero. Un mistero grande a tal punto da poter cambiare molte cose evidentemente importanti. Ne siete conscio?” Rivolto all'ex galeotto. “A me interessa solo sapere chi sono.” Rispose il misterioso prigioniero. “Io voglio solo capire chi sono.” “E scoprire chi vi ha rubato la vita non vi interessa?” Domandò il religioso. “Magari eravate un uomo felice, forse sposato o innamorato.” A quelle parole, istintivamente, la maschera di ferro fissò per un attimo Tessa. “Comunque” continuò il frate “io qui posso ospitarvi anche per sempre e forse nessuno giungerà mai a trovarvi. Ma cosa posso offrirvi? Un'altra prigionia? Perchè questo sarebbe qui. Certo, uscirete, camminerete, ma senza potervi allontanare troppo. E di sicuro senza una meta da raggiungere oltre che arrivare ogni sera alla fine della giornata. Questo volete sia la vostra vita?” “Cosa devo fare?” Alzandosi anche l'ex galeotto. “Ditemelo voi.” “Non lontano da qui” rispose il religioso “vi è un piccolo borgo. Non è attraversato da strade importanti, né grandi mercati sono collocati nei suoi paraggi. Vi vive gente semplice e timorata di Dio. Potreste andare laggiù. Vi indirizzerei io nella casa di brave persone che vi accoglieranno. Cosa ne pensate?” “Si, potrebbe andare bene.” Annuì la maschera di ferro. |
Rodolfo annuì alle parole di Clio.
“Ben detto...” disse, sempre a bassa voce “... hai capito?” Rivolto poi a Icarius. “A corte troveremo nemici, ma i nostri veri avversari sono quegli uomini che ci stanno seguendo. Ricordalo sempre. Cimmiero è un porco e come tale non va al di là del fango in cui è abituato a sguazzare. Ma quelli... quelli sono serpenti della peggior specie...” Intanto il drappello dei Maruaniani li seguiva in silenzio. Era ormai il tramonto e finalmente spuntarono davanti a loro le torri delle mura fortificate della capitale. Rodolfo diede allora ordine di suonare il corno per annunciare il loro arrivo. |
Gwen e gli altri lasciarono la casa di Velven e tornarono al caravan.
Ozzillon ed i suoi erano ansiosi di riprendere le prove. Ma prima che tutto ricominciasse, si udì il suono i un corno. Tutta la gente in strada apparve animata da viva eccitazione. “Mi chiedo” disse Ozzillon agli altri “ cosa stia succedendo...” “Qualcosa di importante immagino...” mormorò Berio. “Si, lo credo anche io...” annuì Sbrizzo. |
Annuii a Rodolfo, senza aggiungere altro, per una volta condividevamo il medesimo pensiero.
Bel mondo quello in cui ti stiamo cacciando, Icarius... Cavalcammo per molto tempo, finché non ci apparvero le mura cittadine. Trattenni il fiato per un secondo. Era l'ora di entrare definitivamente in scena, e non avevo idea di cosa ci aspettasse al di là di quelle mura. |
"Siete sicuro che questo sia quello che volete?" chiesi all'uomo dalla maschera di ferro. "Se siete sicuro, non posso che appoggiare la vostra decisione e augurarvi buona fortuna, per tutto".
Mi avvicinai a lui e gli tesi la mano, per salutarlo. Avrei potuto fare il solito ed educato inchino, che più si confà alle donne, ma avevamo vissuto talmente tante vicissitudini insieme, che ignorai il galateo e gli strinsi la mano in modo deciso. "Io devo tornare al convento, adesso. Non esitate a contattare Mertin e Gunvald, nel caso aveste bisogno di qualcosa. E...mi raccomando, non mancate di farmi avere vostre notizie. Abbiate cura di voi!" Detto questo, mi voltai per andarmene. |
“Era quello che volevo udire, milady.” Disse Cimmiero ad Elisabeth. “Sono certo che riavrete il vostro castello molto presto. Ed anche, forse, ogni altro vostro desiderio sarà esaudito...” con tono ambiguo.
Ma proprio in quel momento si udì il suono di un corno. “Chi sarà?” Stupito Cimmiero. “Cosa significa?” “Sembra che qualcuno sia giunto nel ducato...” entrando Guanto nella sala “... qualcuno di importante...” |
Arrivammo al caravan e predisponemmo tutto per le prove.
Poco prima che iniziassimo, pero`, dalle porte citta`entro` un grande corteo. Di sicuro, doveva essere l'ambasciatore di Maruania in visita a Cimmiero, stando a cio` che avevo sentito in giro. Io e gli altri accantonammo le prove e seguimmo la scena. |
Cosa sarà mai stato quel suono di corno ?.......La mia salvezza o la mia disperazione ?..........non potevo saperlo, a quanto pare era qualcuno di molto importante ma nessuno sapeva chi o cosa......così...mio malgrado mi ritrovai in quella sala che avrebbe potuto rivelare un'altra parte di storia a me sconosciuta.....non rimasi accanto a Lord Cimmiero......ero un tantino in disparte in attesa degli eventi.....
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“Storia intricata...” disse Frate Severo ad Altea “... del sosia non saprei dirvi... è passato molto tempo e messer Albano è morto... quanto a lord Gwineth, si anche io credo ambisse da sempre a prendere il potere, così come lord Cimmiero... lord Guisgard vivo?” Stupito. “Perchè pensate questo? Cosa vi induce a crederlo, milady?”
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Suonato il corno, Rodolfo fece cenno ai suoi ed il gruppo raggiunse le porte della città.
Poco dopo erano pronti ad entrarvi. E una volta all'interno una folla oceanica li circondò. Tutti fissavano Icarius come stravolti, increduli. Poi qualcuno gridò e tutti esultarono nel salutare il ritorno del duca creduto morto. E nel sentirsi osannato così, il pastore fissò Clio come interdetto. |
"Lord Albano è morto..infatti volevo chiedervelo quindi non vi è possibilità di testimoni..chissà quel ragazzo se è ancora a Capomazda, sono davvero sbigottita..perchè penso sia vivo? Perchè non sono farneticazioni di una donna che ne era attratta...lo conoscevo bene e non credo alla storia della Gioia dei Taddei, ero con lui pure due ore prima della morte...lui era forte, il dottore di Corte dice una malattia contagiosa..fandonie..vi sono misteri grandi e dove qualcosa non è chiaro in mezzo vi sta una grande verità. Per me o ha dovuto nascondersi per qualche motivo o lo hanno imprigionato gli uomini di Cimmiero o Gvineth per prendere il potere...però prove non ne ho..eppure è una sensazione forte..troppo forte e nessuno mi crede..bene e ora che dovrei fare? Aspettare gli eventi vengano a me? Oh, certo non mi metterò a cercare quel sosia e serberò il segreto.." guardai il ciondolo mostrandoglielo "E questo..che pensate? Forse chi mi ha chiamata verrà a me?"
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L'ex galeotto strinse la mano di Tessa.
“Credo che il consiglio di questo pio frate sia il migliore possibile.” Disse alla ragazza. “Vi sarò sempre debitore, anche se non credo ci rivedremo. E forse è meglio così... avete già rischiato troppo per me e chiedervi ancora aiuto sarebbe da ingrati e da egoisti...” mormorò “... si, meglio che io sparisca e vada via...” “Riuscirete a raggiungere da solo quel borgo?” Fissandolo Fra' Godwin. “E' lontano?” Chiese la maschera di ferro. “Per chi conosce questi luoghi non tanto, ma per voi che ignorate queste strade forse non sarà semplice.” Fece il religioso. “Prendete il sentiero che taglia verso la foresta e non lasciatelo mai. Con un po' di fortuna vi giungerete. Ma badate di nascondervi bene il volto. Al borgo poi vi è un devoto uomo di nome Ernò. E' un fabbro molto abile. Magari potrà capire come funziona quella maschera.” “Grazie.” Sorridendo l'ex galeotto. “Dunque addio...” si voltò ancora verso Tessa che stava uscendo dalla chiesa “... addio anche a voi, Tessa...” |
Tutti erano felici di vedere icarius, tutti acclamavano il loro duca, osannavano Guisgard.
E la cosa non mi stupiva, sapevo quanto fosse amato dalla gente, vivendo in mezzo al popolo, senza che nessuno sapesse che lo conoscevo, sentivo i commenti per lo più carichi di ammirazione. Sorrisi appena, ricordandomi chi viaggiava dietro di noi. Poi incrociai lo sguardo di Icarius, annuii lentamente, con un vago sorriso. Doveva sembrargli tutto assurdo, ma non poteva avere tentennamenti. Non potevo dirgli niente, così mutai unicamente il mio sguardo, da rassicurante a fiero e distaccato anche se cordiale, sperando che capisse che anche lui doveva cambiare espressione del viso. |
“Prendi degli uomini” disse Cimmiero a Guanto “e va a controllare. Subito.”
Guanto obbedì. “Chi può essere?” Chiese Cimmiero a Samondo. “Lo sapremo presto, milord.” Rispose questi. “Nel frattempo assegnate degli alloggi a lady Elisabeth.” Ordinò Cimmiero. “Vicino ai miei.” Aggiunse poi. “Naturalmente sarete libera di girare a corte liberamente, milady.” Tornando a guardare Elisabeth. “Anzi, voglio siate la padrona qui. Magari vi farò commissionare un bel ritratto.” La donna fu così portata da una servitrice ai suoi nuovi alloggi, mentre tutto il ducato appariva eccitato per gli ultimi accadimenti. |
“Andiamo a vedere.” Disse Ozzillon agli altri.
Così Gwen ed il resto della compagnia uscirono in strada, dove c'era confusione ed eccitazione. “Cosa accade?” Chiese Berio ad un passante. “Lord Guisgard è vivo!” Gridò quello. “Vivo! Vivo!” Così gridavano tutti per le strade. Arrivarono poi dei militari e fra loro Gwen riconobbe Velven. |
“Io credo” disse Frate Severo ad Altea “che si debba scoprire di più su questa storia del sosia. Se davvero esiste potrebbe essere usato per scopi non proprio ortodossi. Questa lettera è un documento prezioso... ma bisogna essere accorti... serve qualcuno di cui poterci fidare e fargliela leggere.... qualcuno in grado di indagare in merito... e magari salterà fuori anche la storia del ciondolo... dopotutto abbiamo trovato la lettera proprio nel libro in cui si parla del ciondolo... strana coincidenza, non pensate?”
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"Si, avete ragione..mi sembra di capire quel ragazzo viveva nella brughiera, quindi se qualcuno lo avesse visto potrebbe usarlo per rimetterlo al trono, ma un ragazzo senza esperienza potrebbe subito essere manovrato o ucciso...si la coincidenza è strana...è come se avessero voluto darci un messaggio..ma con chi possiamo parlare? Messer Viscionne che mi ha mandato qui e conosceva l' Austero e mi ha cresciuta? Poi vi è quel priore..Priore Tommaso ma non so che fine abbia fatto, l' ultima volta l'ho visto a Corte prigioniero, poi vi sarebbero lady Sissi e sue sorelle...beh la Dama del Lagno ma questa è utopia..mio nonno Mandus poi ora è dalla parte di Cimmiero e non mi fido di Gvineth" e guardai il frate "il pastore Marion? Lui era molto legato ai Taddei e sognava Sygma legata a Capomazda e poi vive nella brughiera..ditemi voi" e poi ebbi un guizzo.."Oppure indago io, non vi fidate di me, ma indirizzate da qualcuno, io ho avuto il ciondolo d' altronde".
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Tentando di reprimere l'emozione ed il dispiacere di quell'addio, mi allontanai.
"Tornerò ai miei libri, alla mia vita" pensai. "Dimenticherò di avere un cognome, un passato e..." Improvvisamente tutto intorno a me fu buio e persi i sensi, cadendo al suolo. |
C' era molta confusione...ma non era uno stato di allarme quello che si sentiva venire dall'entrata del palazzo...sembrava festa...sembrava folla che esultava....che strano....Lord Cimmiero diede gli ordini...era nervoso.......ma dispose che fossi condotta nelle mie stanze e ne fui grata.....dovevo allontanarmi da l'...non sapevo che stava succedendo e comunque...dovevo muovermi con liberta'....." Vi ringrazio mio Signore...saprete dove trovarmi"..un inchino e sguii la donna che mi porto' nella mia stanza........finalmente sola......e a quanto pareva...avrei conosciuto il famoso pittore...certo che dovevo dare atto a quell'uomo che era un portento.....Nel suo Regno stava accadendo il finimondo.....eppure...aveva avuto il pensiero di farmi fare un ritratto...pero' non avrei mai immaginato...........Lamia stanza era distante dal salone ma potevo sentire ancora la gente urlare......mi sedetti accanto al camino...guardandomi intorno.........e poi...qualcuno busso' alla porta....
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In quella per lui incomprensibile confusione, Icarius cercò lo sguardo di Clio, che tentava di fargli capire come apparire.
Ma per lui era difficile, se non impossibile. Rodolfo allora, temendo che il pastore si tradisse, fece cenno al gruppo di proseguire e sebbene a fatica alla fine riuscirono a muoversi. Ma ad un tratto videro dei militari raggiungerli. “Messer Guanto.” Disse Rodolfo. “Cosa succede?” Con superbia il fratello di Cimmiero. “Perchè vi annunciate col suono di un corno?” “Secondo voi” rispose Rodolfo “come si annuncia il ritorno del duca? Quello vero.” Indicando Icarius. E nel vederlo Guanto quasi cadde da cavallo. “Volete farci strada per il palazzo?” Domandò Rodolfo. “Certo...” annuì Guanto, per poi condurli al palazzo. E quando vi giunsero di nuovo si udì il suono del corno. Da una delle torri apparve allora Cimmiero. “Fratello...” Guanto a lui “... Sua... Sua Signoria... lord Guisgard è vivo...” Rodolfo allora avanzò e fece cenno ad Icarius di seguirlo. “Lord Cimmiero, lo riconoscete?” Urlò al vassallo. “Se si, inchinatevi e rendete omaggio al legittimo signore di queste terre!” Cimmiero quasi impazzì ma poi, sconvolto si inginocchiò. “Onore a Sua Signoria Cattolica lord Guisgard!” Gridò a tutti Rodolfo. “Signore di Capomazda e prediletto del Cielo!” Tutti si inginocchiarono. Nel palazzo, in quello stesso momento, qualcuno bussò alla porta della stanza di Elisabeth. Era una servitrice. “Milady, correte fuori, presto!” Agitata questa. “Sua Signoria... lord Guisgard... è tornato! E' Vivo!” |
Una donna...con gli occhi lucidi di pianto venne a chiamarmi.....Ecco cos'erano quelle urla... Guisgard non era morto........corsi quindi fuori dalla mia stanza...e vidi la scena...Lord Cimmiero era in ginocchio dinanzi a lui........Quel volto....quell'uomo che avrebbe dovuto incutere timore solo con lo sguardo...in realtà sembrava essere smarrito.......Mi venne in mente il folle con cui avevo parlato al convento....lo aveva visto vivo...e così era...eppure...seppure non gli fossi stata così vicina...sembrava essere un uomo diverso.......Dovevo raggiungere il Priore.....c'era confusione quindi potevo scendere ed andare alla locanda.......e così feci cercando di sgattaiolare senza farmi vedere......quandomi sentii afferrare per un braccio......
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Le dolci colline, i cipressi, i girasoli, i casali dispersi sui poggi.
E poi le stradine zigzaganti, le alte torri merlate visibili in lontananza, simbolo di potere aristocratico e lo scorrere lieve del fiume. Tessa avanzava a piedi, mentre un lieve vento lambiva quel paesaggio incantato. Ad un tratto giunse ad una pieve. Sulla soglia apparve allora un prete. “Bentornata a casa.” Disse il religioso alla ragazza. Lei allora si guardò e si accorse che i suoi abiti erano tutti lacerati dai fori di proiettili. “Eh, la campagna di Sygma...” mormorò il prete “... là fuggì lady Gaya... per il dispiacere...” fissò Tessa e sorrise “... vieni, il ritratto è pronto... ho voluto farlo esporre nella cappella di palazzo, poiché la gente ama ancora la principessa Gaya...” Condusse Tessa dentro la chiesa e le mostrò un ritratto che raffigurava Gaya. http://www.visitingbologna.it/wp-con...hino_di_pe.jpg In quell'istante Tessa si svegliò di colpo. Era su un semplice giaciglio, adagiata accanto al fuoco. Vicino a lei c'era Fra' Godwin. “Come vi sentite?” Fissandola il religioso. “Avete perso i sensi. L'uomo dalla maschera di ferro vi ha soccorsa e portata su questo giaciglio. Spero sia abbastanza comodo. Prendete questa tisana, vi aiuterà a riprendervi del tutto.” Dall'esterno si sentivavano dei colpi. "E' quell'uomo misterioso..." annuendo il frate "... sta tagliando della legna per il camino." |
“A corte nessuno può imprigionare un uomo di Chiesa.” Disse Frate Severo ad Altea. “Le leggi ecclesiastiche sono superiori a quelle regali. Dunque immagino che il Priore Tommaso ora sia libero.” Si voltò verso il frate bibliotecario. “Fratello, conosci un certo Priore Tommaso?”
“Si, conobbi quell'uomo tempo fa, durante i miei studi a Suession.” Annuì il religioso. “E' un uomo eccezionale. Un genio.” “Sembra sia davvero speciale dunque.” Tornando Frate Severo a rivolgersi ad Altea. “Quanto a questo sosia, ovvio che mi fido di voi... ma da sola potrebbe essere pericoloso... provate a chiedere a lady Sissi... lei conosceva messer Albano... sono certo potrà darvi ottime indicazioni...” |
Elisabeth, approfittando della confusione che regnava ovunque nel palazzo, lasciò la nobile dimora Taddeide e sgattaiolò fuori da quella baraonda, raggiungendo così la locanda più vicina.
Anche qui regnava il caos e molti avevano anche ingaggiato risse. Ma ad un tratto una forte presa trasse la donna lontana da quegli schiamazzi. Un attimo dopo Elisabeth si ritrovò seduta ad un tavolo, in compagnia del Priore Tommaso. “Sembra che i colpi di scena qui non manchino...” disse il religioso “... avete saputo? Pare che il nostro duca di fare il morto non vuol saperne... ecco spiegato, forse, il mistero della tomba vuota...” |
"Si, io lo ho conosciuto ed era davvero un uomo eccezionale questo Priore..ma ormai trovarlo sembra impossibile..ecco assieme stavamo indagando proprio sulla morte di Guisgard..poi le nostre strade si divisero".
Ascoltai le parole del frate..."Si, chiederò consiglio a Lady Sissi...anche se questo milord è morto". Presi la lettera con me dicendo al Frate gliela avrei fatta riavere tramite Marion visto veniva spesso li e la avrei fatta leggere solo a lady Sissi appunto. Mi congedai, era buio e dovevo andare a casa.."Ci rivedremo comunque, perchè voglio pure il vostro parere..siete uomo saggio". Uscii dal santuario e io e Marion tornammo col carretto a Capomazda, avevo scoperto molto..forse troppo...e forse avrei scoperto ancora di più. "Potete portarmi a Corte, Marion, sono stanca e poi voglio parlare con mio nonno Mandus, voleva dirmi qualcosa e sebbene lui ora sta dalla parte di Cimmiero è sempre mio nonno e io temo lo abbiano soggiogato, devo sapere cosa voleva dirmi". Mi portò davanti al Palazzo Ducale, ma che stava succedendo..vi era confusione totale, ma la gente sembrava in festa ed entrai a Corte e mi sorpresi lo potevo fare tranquillamente, entrai per andare nelle mie stanze e anche riflettere prima di parlare con mio nonno e poi andare da lady Sissi ma mi bloccai perchè a Corte vi era davvero confusione. |
Sembrava la festa del Santo Patrono......c'era caos in ogni posto....raggiunsi la locanda, ma mettervi piede fu un vero incubo.....gente che si accalcava...chi scommetteva chi si prendeva a pugni...e poi quella presa al braccio mi porto'via da quell'incubo come una bambola di pezza....mi ritrovai seduta al tavolo col Priore......." Come sono felice di vedervi......pensavo di vivere giorni peggiori......Si...sembra che la tomba sia vuota perchè Lord Guisgard sia vivo.....ma io ho visto quell'uomo.......non aveva la sua sicurezza.....il suo portamento........io non l'ho conosciuto tanto da poter giurare che fosse Guisgard......ma comunque sia se così non fosse gli somiglia da morire.......lord Cimmiero e compagnia sembravano degli spettri.....e tutti in ginocchio dinanzi a lui.........saranno guai adesso...perchè a questo punto...bisognerà che qualcuno spieghi come mai l' Arciduca sia sparito per tutto questo tempo......."...c'era una brocca di acqua ne presi un sorso..." Dovevo conoscere il pittore...ma non ne ho avuto il tempo...niente ritratto......e ora che si fà.....ci accontentiamo di questo Guisgard ?......"......la gente stava andando via via a calmarsi...." Il Castello non e' stato confiscato......possiamo tornare lì se preferite.......anche perchè dopo essermi schierata dalla parte di Lord Cimmiero...anche se con tutte le buone ragioni.....non so cosa comporterà..."
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Ci avvicinammo alla folla e Berio chiese ad un passante cosa fosse successo.
Quello rispose che Lord Guisgard era vivo e lo ripete` piu` volte, con crescente enfasi. Mi torno` in mente la mia conversazione con la locandiera e il cantore riguardo i Taddei, la Gioia e la morte dell'ultimo esponente, appunto Guisgard. Non lo riconobbi tra la folla, poiche` non sapevo che aspetto fosse, ma vidi un uomo a cavallo, di bell'aspetto, che si guardava intorno con circospezione. Questo mi fece riflettere. Riconobbi qualcun'altro, pero`, tra la folla: Velven, parecchio distante da me, era schierato con gli altri ufficiali e sembrava piuttosto teso. |
Il volto di Fra' Godwin fu la prima cosa che vidi al mio risveglio.
Tentai di alzarmi, ma una fitta dolorosa alla caviglia mi fece ricadere sul giaciglio. Dovevo essermi rotta o slogata qualcosa quando ero svenuta. Avrei voluto chiedere subito del prigioniero, ma il frate mi precedette, dicendomi che stava tagliando la legna per il fuoco. Poco a poco stavo riacquistando il contatto con la realtà e più questa si faceva spazio, più si allontanavano le immagini che avevo visto, forse in sogno, mentre ero priva di sensi. Ma il ritratto della principessa Gaya, la chiesa ed il prete, me li ricordavo benissimo. Raccontai tutto a Fra' Godwin, mentre si prendeva cura di me. "Voi ricordate la principessa Gaya? Sapete niente di quella storia?" gli chiesi, cercando di ignorare il dolore alla caviglia. |
Arrivammo a palazzo ducale e tutti acclamavano il nome dell'arciduca di Capomazda.
Guardai Icarius, come tutti gli altri, sorridendo fieramente. Mi chiesi cosa stesse provando in quel momento, ma l'importante era non tradirsi. Cimmiero capitolò immediatamente, ma sapevamo che i veri avversari erano altri. |
Rodolfo guidò il drappello con il presunto duca e Clio fin sotto la monumentale Porta dei Leoni.
Essa si aprì ed il gruppo entrò nel palazzo, ritrovandosi nel grande cortile interno. Qui subito Cimmiero, seguito da Samondo ed Azable, si presentò al cospetto di colui che credeva essere discendente diretto di Ardealiano il Conquistatore. “Vi è un luogo” disse Rodolfo “in cui poter parlare?” “Certo...” annuì Cimmiero, ancora stravolto “... entriamo nel palazzo...” E mentre tutti loro raggiungevano un salone interno, l'usurpatore non riusciva a togliere gli occhi dal pastore, fissandolo quasi fosse un fantasma. Giunti nel salone, Rodolfo prese la parola. “Un miracolo.” Sentenziò. “Un miracolo. Questo è quanto è successo. Durante una battuta di caccia ci siamo imbattuti in un giovane uomo dall'aria persa e confusa. Ma nonostante gli abiti ed i modi, non ha potuto ingannarci. Era Sua Signoria. Il luogo del ritrovamento era il Gorgo del Lagno e lord Guisgard lì aveva avuto un incidente che gli ha causato poi l'amnesia di cui ancora soffre.” “Possibile?” Stupito Cimmiero. “Ed il funerale? La cripta?” “Qualcuno” mormorò Rodolfo “ha pensato bene di spacciare quella che era una sparizione in una troppo affrettata morte.” Con tono di sospetto. “Non penserete che...” impaurito Cimmiero. “Si.” Annuì astutamente Rodolfo. “Gwineth, chi altri. Lui ha organizzato tutto, ma grazie a voi egli ora è lontano e forse morto.” “Si, vero...” annuì Cimmiero, non capendo il gioco di Rodolfo “... ed io ho difeso il seggio in vostra assenza, milord...” rivolto poi ad Icarius. “Ve ne sarà dato merito.” Sorridendo Rodolfo. “Lasciate che ora vi presenti lady Clio, maestro d'armi di Sua Signoria. E' una mia fidata e saprà aiutare Sua Signoria a ritrovare la forma migliore. Dopotutto ha passato momenti non facili.” “Cosa volete che faccia io, milord?” Cimmiero al pastore. “Tornate pure alle vostre terre.” Intervenendo Rodolfo al posto di Icarius. “Sarete richiamato quanto prima per godere della riconoscenza di Sua Signoria.” “Grazie, milord.” Con un inchino Cimmiero a Icarius. “Io ed i miei uomini lasceremo subito il palazzo.” Ed uscì dal salone, portandosi dietro Guanto, Azable e Samondo. Gli uomini di Maruania, invece, non erano entrati nel palazzo, svanendo così nelle strade cittadine. http://mw2.google.com/mw-panoramio/p...um/9173566.jpg |
C'era confusione ovunque.
Gwen però riuscì, nonostante la ressa, ad intravedere colui che veniva indicato come duca. Vide così Guisgard. Ma la sua attenzione fu soprattutto per Velven, che riconobbe tra i militari al seguito di Guanto. Poi quei soldati scortarono il duca fin verso il palazzo, svanendo così tra la folla. “In questo posto” disse Ozzillon guardandosi intorno “sembra che i colpi di scena non abbiano nulla da invidiare alle trovate teatrali. Un duca morto che torna all'improvviso da un presunto Oltretomba.” Perplesso. “Bah, sarà meglio tornare alle nostre prove, ragazzi...” ai suoi. |
Il Priore Tommaso ascoltò Elisabeth con attenzione.
“Almeno non ci sarà da annoiarsi.” Disse. “Si, il duca sembra tornato magicamente per un lieto fine da fare invidia alla più celebre delle favole per bambini, ma a me restano diversi dubbi. Chi ha chiuso la tomba vuota, dunque? E perchè poi? Non so, ma credo che il mistero si infittisca ancor più... nel frattempo però voi dovete tornare al palazzo e capire cosa ne sarà del vostro castello ora... e direi che il nostro interesse per quel pittore non deve affatto calare, non vi pare? Dopotutto lui ha dipinto la campagna durante quella che fino a poco fa era la sera della presunta morte del duca. Anzi, toglierei pure la parola presunta...” |
Il Re di Cuori ed il Fiore meraviglioso
Rodolfo era più astuto di quanto pensassi, lo seguii in silenzio, con sguardo lontano.
Cimmiero si rivelò essere davvero un inietto, per nostra fortuna. Mi stupì vedere Samondo e Azable, e sperai che non avessero fatto caso a me. Ma d'altra parte, si sa che i mercenari cambiano spesso partito votandosi al miglior offerente, certo non potevano conoscere la mia storia, e il mio legame con Guisgard. E alla fine Cimmiero se ne andò, e io lo seguii con la coda dell'occhio. Mi chiesi quale sarebbe stata la mossa successiva. "Credete che ora Sua Signoria potrà riprendere possesso dei suoi alloggi? Dopotutto, immagino che l'intera corte desideri rendergli omaggio..." Annuendo. La corte era piena di spie e non potevamo abbassare la guardia nemmeno per un istante. Per un momento pensai che ci volesse un ballo per festeggiare il ritorno di Guisgard, ma non conoscevo bene quel mondo, dunque non dissi altro. |
Usciti Cimmiero ed i suoi, Rodolfo restò solo con i suoi uomini, oltre naturalmente che con Icarius e Clio.
“Sembra abbiano mangiato la foglia...” disse il pastore, visibilmente rasserenato. “Cimmiero è un idiota.” Mormorò Rodolfo. “Lui è l'ultimo dei nostri problemi. Ma evitiamo di parlare di questo. Per quanto ci riguarda potrebbero esserci spie ovunque. Man mano riempiremo il palazzo di uomini fidati.” Suonò il campanellino e giunse un servitore. “Deve riprendere subito possesso di ciò che è suo, milady.” Rodolfo a Clio. “Tu...” al servitore “... conduci lady Clio in alloggi degni del suo ruolo a corte. A Sua Signoria penseremo noi.” Così il servitore accompagnò la ragazza a prendere possesso dei suoi nuovi alloggi, seguita dallo sguardo di Icarius fino a quando uscì dal salone. Condotta poi nei suoi alloggi, davvero degni del nuovo ruolo che ricopriva, Clio fu lasciata sola dal servitore in quelle lussuose stanze. |
Altea tornò a Capomazda e raggiunse poi il Palazzo Ducale.
Ma nelle strade vi era grande confusione, continuando poi con un'insolita agitazione fin fra le mura della dimora Taddeide. Ed appena entrata nel palazzo, la dama de Bastian fu subito avvicina da suo nonno e condotta in una saletta appartata. E qui il vecchio raccontò tutto alla nipote. Del ritorno del duca vivo e non morto e di come era stato tratto in salvo da messer Rodolfo al Gorgo del Lagno, fino a rivelarle dell'amnesia che lo aveva colto. |
Mi lasciai condurre dal servitore nei miei nuovi alloggi, che erano davvero lussuosi ed eleganti.
Rimasta sola, mi guardai intorno spaesata. Era tutto così strano, così assurdo: in un certo senso mi sembrava di fare un torto a Guisgard stando lì, infondo non mi aveva mai voluto a corte. Ma continuavo a ripetere a me stessa che era per il bene suo e del ducato a cui naturalmente teneva così tanto. Avrei preferito essere lì con lui, anche se sapevo che era impossibile. Sistemai il mio misero bagaglio, e iniziai a curiosare in giro. |
Clio sistemò il suo semplice bagaglio ed iniziò a guardarsi intorno.
Ma da una stanzetta laterale, dove la finestra era semiaperta, le parve di sentire qualcosa. Erano delle voci. Ed anche concitate. E ad un tratto ne riconobbe qualcuna. Si trattava di Azable e di Samondo. Provenivano da una camera non troppo distante dalla sua evidentemente. “Vi dico che quella ragazza la conosciamo.” Disse Azable. “E' giunta a Capomazda insieme a noi, per poi sparire senza lasciare traccia.” “Ne siete certo?” Chiese Cimmiero. “Si, certo!” Annuì Azable. “Si, confermo, milord.” Fece Samondo. “Ora rammento...” mormorò Guanto “... si, la ricordo anche io... faceva tanto la sostenuta... non passa inosservata però...” “Era una mercenaria ed esperta d'armi.” Rivelò Azable. “Cosa diamine ci fa al seguito del duca?” “Avrà offerto i suoi servigi al duca, immagino.” Disse Samondo. “Dovrebbe offrire altro...” con tono lussurioso Guanto “... guadagnerebbe di certo molto meglio, quella sgualdinella...” “Comunque non mi convince il suo essere qui...” pensieroso Samondo “... non so, ma potrebbe esserci qualcosa sotto...” |
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