Camelot, la patria della cavalleria

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-   -   Accadde quel giorno (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2522)

Clio 08-01-2018 00.44.52

Il fumo bianco che si alzava sempre più, invadendo l'aria e portandomi in uno stato di semi incoscienza, dove avrei potuto essere un tutt'uno con l'oracolo, fondermi con lui e comprendere fino infondono il suo volere.
Mi abbandonai completamente, il leggero abito in seta scivolò a terra mentre venni sollevata in ara, in balia di quel fuoco rosso e intenso come le viscere della terra e dei vapori bianchi e candidi come le nubi in un giorno di sole.
Ogni secondo che passava perdevo coscienza di quanto stava accadendo per entrare nell'Oltre, quel mondo di spiriti e demoni da cui solo gli dei potevano entrare e uscire, un mortale che vi si fosse avventurato sarebbe morto ancor prima di poterne raggiungere il cuore.
Ma prima che la mia mente, il mio corpo e la mia anima divina fossero fusi in quella perfetta armonia con l'oracolo riuscii a porre la domanda che mi assillava, il motivo per cui ero lì, la ricerca delle risposte che le mie due accolite stavano aspettando.
"Nemici oscuri di nascondono nella galassia..." la mia mente stessa percepiva quel pensiero, senza bisogno che parlassi, perchè l'oracolo vedeva in me, sentiva in me, viveva davvero in me "Interferenze spirituali e politiche... parlami, Oracolo, del nostro destino...".
Dopo quell'ultimo momento di coscienza, mi lasciai completamente andare in suo potere.

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Guisgard 08-01-2018 01.08.04

Pian piano Gwen riaprì gli occhi.
Impiegò qualche istante a realizzare dove fosse.
Si accorse così di essere in una stanza arredata in modo esotico, con mobili intarsiati, lampade in vetro di Loons, oggetti di preziosa ceramica lunare e diverse armi, di ogni tipologia e fattura, che pendevano preziose dalle pareti in raso di Bruuma e velluto rosso di Baal.
Era stesa su un letto soffice a due piazze, con vistoso baldacchino barocco e lenzuola di finissima e bianca seta delle Yndhie.
C'era un oblò accanto al letto e fuori era ormai buio.

I leggeri abiti di Clio scivolarono a terra e lei si sentì come sollevata, portata in alto ed in balia dell'oracolo.
Allora i suoi sensi raggiunsero una stato d'estasi sempre più profondo, travolgente, intenso.
Il suo corpo reagiva a quegli stimoli, prima rilassandosi, poi eccitandosi sempre più.
Al punto da toccare vette altissime, quasi prossime a perdere ogni controllo.
Ed allora vide qualcosa.
Un immagine enigmatica ed inquietante.
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Lady Gwen 08-01-2018 01.17.06

Riaprii gli occhi, inizialmente piano, poi li spalancai, ricordandomi cos'era successo.
Ero in cabina, poi qualcuno mi era arrivato alle spalle, buio e ora ero qui.
Cioè, dovevo capire dove fosse "qui".
Era una stanza dal gusto esotico, orientale, anche nelle sere e nelle suppellettili, tutto rimandava all'Oriente.
Non mi risultava che ci fosse un posto simile, qui in città.
Bah...
Continuai a guardarmi intorno, mentre fuori era il crepuscolo e cercavo di capire dove accidenti fissi finita e come.
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Guisgard 08-01-2018 01.25.09

A poco a poco Gwen comprese.
Era a bordo di una nave.
Una nave molto ricca a quanto poteva vedere.
Una nave che di certo non poteva essere una delle tante della flotta governativa.
Mai aveva visto tanto sfarzo.
E da fuori si udivano voci, rumori e musica.

Lady Gwen 08-01-2018 01.28.08

Tutti gli indizi portavano ad una nave.
Il terrore iniziale fu quello di essere su una nave di quel maledetto governatore, ma poi capii che non era il suo stile e poi, diciamocelo, probabilmente sarei stata direttamente in prigione o sulla forca, non in una camera così lussuosa.
Sentivo provenire musica e voci da fuori, così, accertandomi di avere tutti i vestiti addosso, mi alzai dal letto per lasciare la stanza e vedere che razza di nave fosse e a chi appartenesse.

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Guisgard 08-01-2018 01.45.00

Gwen, che aveva indosso ancora i suoi abiti, si alzò dal letto per uscire dalla stanza.
La porta era stranamente aperta.
Si ritrovò così in un corridoio che conduceva ad una porta, oltre la quale presumibilmente si giungeva sul ponte della nave.

Lady Gwen 08-01-2018 01.48.01

La porta era aperta, così uscii e mi ritrovai in un corridoio.
Vidi una porta, presumibilmente per il ponte e cercai un oblò, per sbirciare oltre la porta prima di aprire.
Ancora non mi spiegavo questa cosa, ma insomma dannazione, se qualcuno voleva parlarmi poteva farlo come tutte le persone normali, non c'era bisogno di questa sceneggiata!

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Clio 08-01-2018 02.05.35

Il fuoco dell'oracolo mi avvolgeva tutta.
Non c'era parte del mio corpo che non fosse preda di quell'estasi mistica, il fuoco mi entrava dentro, mi sconvolgeva mi faceva perdere ogni controllo.
Solo così potevo entrare in contatto con lui.
Solo così le potenti piume dell'oracolo potevano avvolgermi, sollevarmi e farmi volare.
Quando inizio a sentirle attorno a me, quando percepisco la sua presenza tutto intorno, il becco sul collo, le ali che mi alzano, mi portano sempre più su, sempre più in alto.
È come un vortice, sempre più forte, sempre più potente, un crescendo infinito in quella stanza che non è una stanza ma un vortice continuo e senza fondo né soffitto, un luogo in cui il cielo e le viscere della terra si uniscono, si fondono l'un l'altro, dove ogni cosa esiste contemporaneamente.
Ogni battito d'ali mi porta più in alto, racchiusa in quell'abbraccio mi sembra di poter volare io stessa, in un crescendo disperato verso qualcosa di troppo intenso e forte da porter spiegare.
E lì, immersa in quell'estasi mistica ebbi la prima visione.
Una visione terribile, inquietante, che mi fece spalancare gli occhi per un momento. C'era un bambino che urlava, un viso inquietante, degli occhi terribili. Restai per un momento a fissare il fuoco e le immagini non c'erano più, ma erano scolpite a forza nella mia mente.
Allora chiusi di nuovo gli occhi e mi abbandonai nuovamente a quelle ali che mi tenevano, mi alzavano, mi portavano sempre più in alto, più in alto.
"Di più.." sussurrai presa dall'estasi "Mostrami di più..".

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Altea 08-01-2018 15.10.47

Mentre mangiavo la focaccia camminavo sul molo e la mia mente andò a Serenica, la sua bellezza e la sua storia...non poteva essere tutto finito. Non avrei accettato di vivere con i soldi macchiati di sangue della povera gente e forse del mio popolo, dovevo cercare una locanda e lavorarci e forse mi avrebbero dato vitto ed alloggio, non avevo paura della miseria, la Principessa di Serenica non aveva paura...eravamo un popolo colto, misterioso e coraggioso. Ma sarei rimasta la sua Principessa e futura Regina, e un giorno, sconfitta Svaroska, sarei tornata vittoriosa.

"Molti potrebbero pensarlo come un regno come le
migliori Corti, invece non era così.
Serenica era un regno sospeso tra il primordiale e pure
l'opalescenza.
Si trovava tra una radura ed era attraversato da un fiume
che portava acqua sulfurea alle terme piene di marmi policromi e
mosaici dai tasselli dorati, acqua ai rigogliosi campi e ciò
che bastava per sopravvivere.
Nel mezzo del piccolo regno o città svettava il nostro Castello,
all' apparenza era austero ma dentro era tempestato di pietre preziose,
diamanti e tutto era d' oro.
Vestivamo come l' epoca antica e la nostra Dea era Selene, la Luna
che portava prosperità anche se veniva professato pure il Cristianesimo
da una minoranza.
Serenica era armonia, sintonia, fratellanza...ma soprattutto abbondanza.
Sotto di essa, da delle caverne, si entrava nelle preziose miniere di
diamanti e oro di cui abbondavamo e altre gemme rare.

E questo era il motivo per cui Svaroska ci invase e ci depredò,
si presero oltre a questa merce preziosa pure i nostri mastri, i saggi. Serenica pullulava di letterati,
dei più bravi fabbri o mastri per forgiare le spade più forti e più preziose e molti studiosi astronomi e astrologi e dell' antichità.
Dopo una lotta sanguinosa, fui portata a Svaroska ed ignara di ciò che
era capitato alla mia famiglia e al popolo.
Mi vestirono in modo consono al posto, facendomi perdere la mia identità
mentre banchettavano con gli averi presi e ciò che Serenica fruttava e
obbligando i nostri saggi studiosi ai loro misteriosi studi."


Questo ero io....e avrei celato la mia identità vera.

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Guisgard 08-01-2018 17.10.01

Gwen sbirciò da quell'oblò.
Era sera ma sul ponte della nave c'erano molte lampade ed inoltre la luce del faro vicino investiva a cadenza regolare l'intera passerella da prua a poppa.
Gli uomini a bordo sembravano tutti di ottimo umore, cantando, ridendo e ballando.
Erano impegnati nelle varie mansioni ma parevano molto entusiasti di partire.

Altea mangiava quella focaccia dolce ed il suo pensiero ritornò all'antica Serenica.
Ai suoi fasti, alla sua civiltà evoluta ed alla sua cultura luminosa.
Ma era il passato.
Ora nella galassia di Svaroska sembrava non esserci più spazio per Serenica.
Cosa avrebbe fatto ora l'ex principessa?
Avrebbe accettato l'offerta del governatore?

Il caldo fuoco dell'oracolo avvolgeva Clio in maniera sempre più totale, assoluta.
Il suo calore la penetrava attraverso la pelle, per mezzo dei sensi, portandola ad uno stato estatico straordinario, dove non c'erano più controllo, né freni.
Si sentiva in balia di quella potenza, di quell'impeto mistico e virile insieme.
Poi lei chiese altre immagini, altri frammenti.
E di nuovo l'oracolo le mostrò qualcosa.
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Lady Gwen 08-01-2018 17.14.40

Fuori era buio, ma delle lampade illuminavano il ponte e gli uomini che c'erano fuori sembravano molto entusiasti, anche se non capivo per che cosa.
Così, provai ad uscire per saperne di più.

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Altea 08-01-2018 17.16.56

Entrai in una locanda e mi destai da quei pensieri, ma ero sicura di me....in un futuro avrei fatto rivivere il mio Regno a cui ero stata strappata e lo avrei reso più luminoso, fastoso ed evoluto.
Mi avvicinai al bancone e vidi un uomo dietro..."Mi scusi, volevo un' informazione, sto cercando un lavoro serio che mi dia pure in cambio vitto ed alloggio, voi sapete se qualche locanda qui in giro sta cercando cameriere...o qualche nobile dama che possiede un palazzo sul mare per una cameriera o dama di compagnia?".....non avrei accettato la proposta del Governatore, mangiare e vestirmi con denaro sporco e insanguinato non era per me, per i miei alti valori. Poi avrei sistemato Aos e le altre due cameriere.

Guisgard 08-01-2018 17.23.54

Gwen uscì dalla porta e si ritrovò sul ponte della nave, fra i marinai che allegramente svolgevano le proprie mansioni.
Per alcuni istanti nessuno si accorse di lei e tutti continuavano a divertirsi lavorando.
Poi finalmente qualcuno badò alla ragazza e richiamò l'attenzione degli altri.
Tutti allora la guardarono e scoppiarono a ridere.
“Eccola, ragazzi.” Disse uno di loro.
“Però, mica male!” Un altro.
“E ci credo, visto quanto è costata!” Un altro ancora.

Il locandiere gettò uno sguardo su Altea che poi divenne di colpo insistente.
“Qui non ho da pagare per una cameriera...” disse “... e non so se in altre bettole cercano sguattere... ma col fisico che ti ritrovi potresti lavorare ai 78 Meridiani... lì madama Ilaei cerca sempre nuove ragazze da ingaggiare.”

Altea 08-01-2018 17.27.45

"Madama Ilaei..."ebbi un sospetto...forse era un locale per soli uomini...cosa altro dovevo fare.."Grazie...siete stato molto gentile, dove devo andare per trovare questo locale?" osservandolo con occhi imperturbabili, ormai dentro me si stava formando una lastra di ghiaccio.

Lady Gwen 08-01-2018 17.35.54

Nei primi due o tre secondi nessuno fece caso a me, ma poi ecco la colorita atmosfera piratesca.
Se ne poteva fare a meno?
No, certo che no.
Anche se ora, dopo un bel po' di tempo, tutto iniziava ad essere così noioso, erano sempre così privi di fantasia che quasi mi facevano pena...
Ma quello no.
Quello non avrebbero dovuto dirlo.
Mi bloccai, poi mi voltai lentamente verso l'ultimo che aveva parlato e in mezzo secondo estrassi la spada, puntandogliela alla gola, proprio sotto il mento.
"Cos'è che hai detto?" sibilai, fissandolo truce.
Nessuno permetteva di comprarmi, non ero una schiava o una prostituta e qui mi sa che c'era qualche regola da far rispettare.
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Guisgard 08-01-2018 17.38.05

"Verso il faro..." disse indicando la strada il locandiere ad Altea "... dopo la Marina Vecchia... trovarai il locale... si chiama i 78 Meridiani..."

Il bucaniere guardò Gwen negli occhi.
“Ho detto che sei costata un bel po'.” Disse. “Forse anche troppo... ma i suoi capricci il capitano sa farseli passare.” E rise.

Altea 08-01-2018 17.42.27

Annuii ed uscii, fortunatamente mi ero ricordata di prendere la mia Volpe Ambrata che luminosa mi proteggeva sotto la ampia gonna.
Mi incamminai verso il faro, vi erano di locali e fermai un uomo chiedendo solo."Scusi è la strada giusta verso la Marina Vecchia?" scostando le ciocche ribelli di capelli che si insinuavano sulla fronte, lambita dalla brezza del profumo di mare. In tutto questo aveva un chè di romantico e pittoresco.

Lady Gwen 08-01-2018 17.45.04

"Un'altra battuta e la testa la perdi" dissi ancora, incidendo piano la pelle e facendo fuoriuscire una piccola goccia rossa.
Così, tanto per promemoria.
"Chi è il tuo capitano, che crede di essere tanto più furbo degli altri?" insistetti, senza abbassare la lama.

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Guisgard 08-01-2018 17.48.19

L'uomo rise ad Altea, guardandola in modo lascivo.
“Certo...” disse annuendo “... va sempre diritto e non potrai sbagliare... ha l'insegna grande e luminosa.”

Tutti i marinai estrassero le spade ed i coltelli, puntando ogni lama verso Gwen.
“Ora getta quello spadino o potresti farti balla, piccola.” Disse uno di quei filibustieri.

Lady Gwen 08-01-2018 17.53.14

Sentii le lame fuoriuscire dai foderi e le pistole che inserivano il colpo, ma non mi mossi.
Non ero una scolaretta alle prime armi, e ignorai bellamente quelle parole idiote.
"Ho detto" dissi, a voce alta, stavolta rivolta a tutti "Chi è il vostro capitano? Che osa trattarmi come una lurida schiava e non ha nemmeno il coraggio di mostrarsi in volto?" continuai, sempre ad alta voce e rimasi a tenere quello sotto tiro.
Non mi sarei mossa finché non avessi ottenuto risposta.

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Altea 08-01-2018 17.53.57

Rimasi indifferente a quella risata anche se un uomo in mare sarebbe stata una bella idea..a dire il vero io dovevo andare più avanti di Marina Vecchia ma lui aveva capito probabilmente la meta finale.
Proseguii e infatti apparve l' insegna ancora una camminata e trovai "78 Meridiani" ed entrai con orgoglio e sguardo austero, d' altronde non avendo accettato la proposta del Governatore avevo perso il mantenimento ma mi ero tenuta il titolo di Principessa.
"Guardai furtiva attorno e vidi una ragazza che si muoveva nel locale..."Scusate, mi chiamo Altea e sto cercando Madama Ilaei...ho bisogno di lavoro, vitto ed alloggio" e rimasi in silenzio...la mia bocca sarebbe rimasta serrata, avrebbe detto solo il minimo indispensabile per ora anche perché avevo perso parole da dire.

Guisgard 08-01-2018 17.59.14

Neanche i filibustieri abbassarono le loro lame, restando tutte puntate verso Gwen.
“Metti giù la spada, piccola...” disse con disprezzo uno di quelli.
Ad un tratto si udì un colpo di pistola, seguito da un cupo silenzio.

Altea trovò il locale e vi entrò.
All'interno vide una ragazza.
“Seguimi.” Disse quasi indifferente.
La portò in un salottino, dove c'era una donna avvenente abbigliata in modo molto liberale, diciamo.
Con lei cerano due uomini ben vestiti.
“Questa ragazza cerca lavoro, madama.” La ragazza alla donna.
“Vieni pure avanti...” madama Ilaei ad Altea fissandola.

Altea 08-01-2018 18.05.14

La ragazza mi portò in un salottino privato ed ebbi diciamo l' onore di conoscere Madama Ilaei, era vestita in modo succinto ed appariscente ma le parti scoperte non mi destarono scandalo, pure a Serenica l' abbigliamento era essenziale, se si poteva dire....solo che era elegante non volgare.
Stava vicino a due uomini e mi avvicinai e feci un inchino.."I miei omaggi Madama Ilaei, infatti sto cercando lavoro oltre che vitto ed alloggio" e mi soffermai sui due uomini, forse non erano clienti.
Lei mi fissava ma io sostenni lo sguardo pure su di lei, nulla mi spaventava dopo aver vissuto l' orrore di una guerra.

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Clio 08-01-2018 18.06.51

L’estasi era sempre più intensa e completa, sempre più forte, calda, penetrante.
Nessun umano avrebbe potuto resistere a tutto quello, a quell’ardore incontrollato, forte e potente.
Poi chiedi altre immagini, e l’oracolo non fu avaro.
Era così intenso e forte, così travolgente.
Poi quelle immagini tornarono.
Quella bambina mostruosa che si dimenava era lì, un essere spaventoso, immondo, orribile.
Chi era?
Cosa voleva da noi?
Come potevamo contrastarla?
Quelle domande echeggiavano nella mia mente collegata con l’oracolo.

Lady Gwen 08-01-2018 18.08.28

Insistevano a non rispondere.
"Quanta fedele omertà, fra questi uomini..." commentai, in tono beffardo.
Poi, un colpo di pistola.
Abbozzai un sorriso sarcastico.
"Finalmente, credevo che il capo di tutta la baracca avrebbe tardato ancora a farsi vivo" dissi, mentre abbassavo la spada e la pulivo dal sangue sulla camicia logora e consunta del bucaniere con nonchalance.
Poi, mi voltai in direzione dello sparo.

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Guisgard 09-01-2018 00.02.27

Ilaei squadrò da capo a piedi Altea.
“Hai un certo modo di apparire, ma ci dovremo lavorare su per renderti presentabile.” Disse. “Hai un bel fisico... si, potresti fare al caso nostro, mia cara... sappi che qui esigo massima serietà, rispetto ed educazione, chiaro? I nostri clienti sono tutti uomini di un certo ceto, dunque pagano bene ma chiedono ragazze di un certo livello. La paga correrà regolarmente ogni settimana. Domande?”

Pian piano il fuoco, l'ardore e l'estasi cominciarono a calare.
Clio pian piano tornò in sé, ritornando lentamente padrona dei sui sensi.
Avvertì il suo essere nuda quando infine l'oracolo si ritirò.

Gwen si voltò in direzione dello sparo.
Vide allora su castello di poppa una figura con in pugno ancora la pistola fumante.
Era un uomo, armato e con il cappuccio del mantello a coprirgli il capo.
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Lady Gwen 09-01-2018 00.05.47

Mi voltai e vidi un uomo col viso coperto dal cappuccio.
"Ah, scherzavo sul mostrarsi... O almeno, ci avevo preso solo a metà..." con tono sarcastico.
La spada era di nuovo nel fodero, ma la mano rimase salda sull'Elsa, non si poteva mai sapere.

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Guisgard 09-01-2018 00.18.36

Tutti a bordo si tolsero il cappello, il basco o la bandana per salutare il capitano.
Appena Gwen rinfoderò la spada anche lui rimase a posto la pistola.
Allora cominciò a scendere lentamente fino a raggiungere il ponte sottostante.
Qui si avvicinò a Gwen, sempre col volto semi celato dal cappuccio.
Allora la squadrò, da capo a piedi.
“La tua bellezza, sebbene pari al tuo carattere ribelle, merita ben altro che questi lerci abiti.” Disse. “Mairon.” Chiamò.
“Si, capitano!” Quello.
“Non trovi che somigli alla marchesina Loffette?” Chiese il capitano.
“Si, capitano!”
“Bene, allora quegli abiti rubati per lei dalla nave olandese credo siano perfetti per lei.”
“Si, capitano!” Annuì Mairon.

Lady Gwen 09-01-2018 00.24.42

Mise a posto la pistola quando rinfoderai la spada ed ebbi la conferma che era lui il capitano quando tutto si tolsero il cappello.
Scese giù e si fermò davanti a me, ma senza togliersi il cappuccio.
Ah, no no, cos'è questa maleducazione?
Inarcai un sopracciglio.
"No, forse io e voi non ci siamo capiti. Non metterò alcun abito, dato che non ne ho mai messi in vita mia e non inizierò certo ora, soprattutto per ordine di qualcun altro, inoltre si è fatto un po' tardi, i miei uomini si chiederanno dove io sia non vedendomi tornare alla nave, quindi cortesemente finiamo qui questa sceneggiata" con tono fintamente cortese.

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Guisgard 09-01-2018 00.30.01

Il cappuccio copriva il volto del corsaro, fatta eccezione per la bocca.
Gwen lo vide sorridere.
“Dici di avere un equipaggio eppure sembri ignorare ormai come ogni attività mercantile, rotta cosmica e guerra planetaria ruotino inesorabilmente attorno al denaro...” disse sarcastico “... il denaro è la cosa più preziosa,la sola per la quale valga la pena di morire... ebbene tu sei qui per denaro... molto denaro... tanto infatti ho dovuto sborsare a quei negrieri, i migliori a loro dire, per avere compagnia in questo mio viaggio... ma non temere, se continuerai ad essere acida, saccente ed irritante ti restituirò la libertà... al primo asteroide che incontreremo.”
E tutti risero.

Lady Gwen 09-01-2018 00.34.32

"Che carino... Ve le fate scrivere le cose che dite, o riuscite a pensarle da solo?" commentai, con tono scocciato.
Era una situazione allucinante, ma intanto avevo forti dubbi che a Griz e Liman venisse in mente di cercarmi proprio qui, capitava che uscissi per andare alla taverna la sera e quindi se era il caso, non avevano ancora iniziato a cercarmi.

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Guisgard 09-01-2018 00.38.13

Il capitano accennò di nuovo un sorriso, stavolta più scanzonato.
“Mairon...” disse.
“Si, capitano!”
“Riportala in cabina...” ordinò il capitano indicando Gwen “... una notte da sola ed un giorno a stomaco vuoto le faranno capire come sia sconveniente per una ragazza giocare a fare la bisbetica.”
“Si, capitano!” Annuì Marion.
Poi con altri due grossi bucanieri bloccarono la ragazza ed a forza la portarono in una cabina ben più squallida di quella in cui precedentemente si era svegliata.
Naturalmente le furono tolte tutte le armi che aveva indosso.

Lady Gwen 09-01-2018 00.44.55

Rimasi a fissarlo senza mostrare alcuna emozione e non fiatai, nemmeno quando a forza mi trascinarono in una cabina, di certo non sfarzosa come l'altra, ma non me ne fregava niente.
Nè di stare lì, nè di starci a stomaco vuoto o per una notte intera.
Voleva una sfida?
Benissimo, l'avrebbe avuta.
Non ero una di quelle stupide e inutili damine di corte a cui forse era abituato e lo avrebbe capito presto.

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Guisgard 09-01-2018 00.48.49

Gwen fu rinchiusa in quella cabina e ci restò tutta la notte.
Sentì ora dopo ora il mormorio del mare piatto, il sibilo lento di uno scirocco che soffiava dalle latitudini più meridionali del pianeta ed i canti dei filibustieri che lavoravano sul ponte.
Poi piano dall'oblò vide il cielo schiarirsi e farsi giorno, il canto dei primi gabbiani ed il rumore del porto che cominciava a destarsi.
Trascorsero la mattinata prima ed il Mezzogiorno poi, fino al primo pomeriggio.
Poi dall'oblò iniziò a vedere il cielo imbrunirsi.
Aveva fame, ma soprattutto sete.
Era determinata ma la debolezza cominciò ad affiorare e con essa qualche lieve capogiro.

Lady Gwen 09-01-2018 00.53.30

Trascorse tutta la notte.
Poi la mattina.
Poi mezzogiorno.
Poi di nuovo la sera.
Non potevo negare che si sentisse la mancanza di cibo e la sete.
Iniziavo ad avvertire qualche capogiro e qualche segnale di debolezza, ma non avrei fiatato, mai, avrei continuato a fissare ostinatamente la parete davanti in attesa di stramazzare al suolo, ma sempre in orgoglioso silenzio.

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Guisgard 09-01-2018 01.05.38

Gwen resisteva, nonostante la debolezza si manifestasse ogni istante in modo più concreto.
Ad un tratto la porta si aprì ed arrivarono Marion ed un altro bucaniere.
“Vieni.” Disse il primo alla ragazza.
La condussero così in un'altra cabina.
Sfarzosa quanto quella in cui lei si era svegliata.
Su un tavolino intarsiato e coperto da una tovaglia di seta bianca e celeste c'erano vari piatti, tutti contenenti cibi caldi, freddi e squisitamente invitanti.
Inoltre c'erano vino rosso, succo di frutti esotici e tè caldo.
I due filibustieri lasciarono Gwen in quella cabina ed andarono via.

Lady Gwen 09-01-2018 01.13.51

Ad un certo punto, la porta si aprì ed un tizio venne a prendermi.
Rimasi sorpresa quando vidi che mi aveva portato in una cabina sfarzosa quanto la prima e piena di buon cibo.
Rimasta sola, restai qualche istante a fissare il vassoio.
Beh, in fondo avevo vinto io, non avevo ceduto neanche un istante e ora meritavo la mia ricompensa.
Così, assaggiai un po' di tutto e accompagnai gli assaggi col vino rosso.


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Guisgard 09-01-2018 01.23.22

Gwen cominciò a mangiare ed a bere, sentendo pian piano le forze ritornarle.
Dopo un po' la porta si aprì ed entrò qualcuno.
Un uomo mascherato, abbigliato in modo molto sfarzoso, quasi fosse un nobile.
“Vedo che hai gradito...” disse sedendosi il capitano.

Lady Gwen 09-01-2018 01.28.02

La porta si aprì e lui entrò.
Mi urtava il fatto che si ostinasse a non farsi vedere in faccia.
"Non gradisco invece di non vedere la faccia della persona con cui parlo. Mi urta" dissi secca, guardandolo, poi presi un sorso di vino.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...627ca54643.jpg

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Guisgard 09-01-2018 01.40.23

Lui rise, fissando Gwen bere del vino.
“Non sei qui per gradire o meno...” disse il capitano assaggiando un acino d'uva “... ti ho comprata... come si fa con una spada, un cavallo o una nave... naturalmente più i capricci costano, più ci si è attenti a ben curarli...” guardandola tutta “... in quell'armadio ci sono gli abiti della marchesina... appena avrai terminato di mangiare indossane uno...”


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