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Continuammo a passeggiare, giungendo preso una fontana dall'acqua cristallina e azzurra.
Una visione rinfrescante e corroborante sotto il calore del sole. Ma lì vicino, vidi una strana lapide. "Non ti sembra uscita da un romanzo per ragazzi?" perplessa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Interessante...” disse Ardea prendendo un foglietto e cominciando a disegnarci sopra mentre Altea gli parlava “... e mi dica... questa regina è buona o cattiva? In che modo regna? Come tratta i suoi sudditi? E gli uomini?”
“Io invece la trovo lugubre...” disse Elv fissando la misteriosa lapide “... e comunque oggi il fantasy ed il New Age dominano ovunque.” Ridacchiando e guardando Gwen. Poi si chinò e lesse ad alta voce ciò che c'era inciso sulla lapide: “Qui si è consumato l'ultimo rogo per stregoneria nelle terre Fleegesi. In questo luogo fu bruciata l'avventuriera Ipazias, donna colta, affascinante, artista e poetessa, amante della vita e della libertà, messa a morte tra le fiamme e seppellita in terra sconsacrata.” |
Risi divertita alla sua risposta.
"Non hai torto..." convenni. Poi, ascoltai l'epitaffio. "Ipazias..." ripetei "È la donna a cui è intitolata la nostra camera" notai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"E' buona con il popolo e i giusti, odia gli idioti e saccenti e questi la temono. I suoi sudditi la venerano ma non la odiano, sa ascoltare ed essere giusta ma se viene fatto un sacrilegio a lei diventa perfida" risposi come se veramente fossi quella Regina.
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“Si, è vero...” disse Elv a Gwen “... si vede che questa lapide in qualche modo cerca di rievocare la morte di quella donna per riabilitarlo dopo l'assurda morte...”
“In questo luogo da sempre sono accadute cose non troppo belle.” Ad un tratto una voce alle loro spalle. “Ed il loro ricordo non è facile da cancellare.” Era l'uomo visto in precedenza che dava indicazioni ai giardinieri. Ardea continuava a disegnare. “E mi dica...” disse ad Altea “... oltre ad avere aspetti quasi divini... come vive la sua femminilità? E' vergine come alcune dee antiche, oppure vide le passioni terrene?” Guardandola. |
A quella frase lo guardai negli occhi azzurri e limpidi "Vide le passioni terrene, come gli dei greci" e sorrisi enigmaticamente.
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A quelle parole di Altea, Ardea alzò lo sguardo dal suo foglietto e li fissò negli occhi di lei.
Per un lungo istante non parlò, restando a guardarla. I suoi occhi chiari, luminosi e di un azzurro primordiale, sembrarono per un attimo smarrirsi nello sguardo di Altea, come se in qualche modo la sua giovanè età potesse essere in balia del fascino di lei. "Bene..." disse piano, con un sorriso ampio, mentre il vento, lieve e salato, accarezzava la spiaggia intorno a loro. |
"Già, è probabile" annuii.
Poi sobbalzai sentendo una voce. Era l'uomo di prima. "È per questo che le è stata dedicata una stanza?" chiesi, più per conferma che altro. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Osservai per un attimo il suo sguardo alla mia risposta, come se avesse captato più del dovuto, come fosse ricordasse dell' ultima volta ci vedemmo...in un sogno o visione.
Distolsi lo sguardo da lui ma era lo stesso del padrone, la sensazione era quella...solo con Ardea vi fu qualcosa di più di un bacio ma non col padrone. Rimasi ad osservare il mare mentre la brezza salata muoveva i lunghi capelli biondi "Però lei ama un uomo" aggiunsi ad un tratto "Di un folle ardore, lui è l'unico per quanti uomini magari potrà incontrare, i suoi occhi possono essere del colore del mare e poi mutare in quello del cielo sopra di esso" sospirando. |
“Si.” Disse l'uomo a Gwen. “E' stata volontà del signor Fatten. Lui è il proprietario è ha il diritto di fare come meglio crede riguardo le sue proprietà.” Con un tono basso, distaccato, quasi apatico, mentre invece i suoi occhi scuri ed il suo volto senza nessun segno distintivo sembravano trasmettere un'espressione enigmatica.
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“Eh, allora molti saranno gelosi di quell'uomo...” disse Ardea tornando a disegnare sul foglietto bianco “... così fortunato, non può certo chiedere al Destino tutte le fortune.” Con tono scherzoso ad Altea. “Io se fossi in quella corte lo odierei...” con voce vaga, tra il serio ed il divertito “... ecco, ora ho un'idea su quella regina...” mostrandole il disegno che aveva fatto.
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Aggrottai appena la fronte.
Bah, erano tutti strani qui... "Sì, certo..." risposi, poco convinta. Quell'uomo aveva una stanza espressione, sul viso e nello sguardo. Distante, ma anche enigmatica. "Cosa sa lei di questa Ipazias?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ciò che tramandano le cronache del Tempo..." disse l'uomo "... era una donna molto bella, colta, amava viaggiare come amava essere libera. Nel corpo e nello spirito. Ma dietro queste belle cose gli annali parlano d'altro."
"Ossia?" Chiese Elv. Ad un tratto arrivò uno degli addetti e lo chiamò per un inventario. "Scusate, devo andare." L'uomo ad Elv ed a Gwen. Ed andò via. |
Ero lì, col fiato sospeso, in attesa di sapere cosa si dicesse su quella misteriosa donna, ma poi l'uomo fu chiamato altrove e sospirai.
"Beh, spero ce lo dica prima o poi, ero curiosa" con ironia. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv rise a quelle parole di Gwen.
"Magari è un romanzo a puntate." Disse ironico. "Beh, direi di riprendere la nostra passeggiata, no?" Sorridendole. "Goditi la vita..." una voce nel vento, intorno a Gwen "... lui ti vuole... ti desidera... mettilo alla prova... che ti dimostri quanto è forte ciò che prova per te..." |
Risi anche io a quelle parole.
"Ricordo che ne andavo matta quando ero all'università, rimanevo sulle spine per una settimana, prima di sapere come continuava la storia" divertita. Poi, sentii ancora quella voce. Ascoltai quelle parole molto attentamente. E stavolta riguardavano me, direttamente. Guardai Elv di sottecchi, mentre ancora ripensavo a quelle frasi. Beh, non erano proprio proprio deliri, questo era certo. "Posso chiederti una cosa? E prometti di essere sincero?" guardandolo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv guardò Gwen negli occhi.
"Certo." Disse annuendo. "Dimmi..." |
Presi un profondo respiro, durante il quale tacqui, pensando.
"Fra la sera della nostra cena e adesso, ora che tu sai tutto di me, davvero tutto, intendo il segreto che mi porto dentro, è cambiato qualcosa? E in quel caso, vorrei sapere cosa..." chiesi, osservando i suoi bellissimi occhi di ossidiana, in attesa. Era stato tutto piuttosto chiaro quella notte, dunque adesso dovevo sapere. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv guardò Gwen negli occhi.
"Non sentivi prima" disse prendendo la sua mano "mentre eravamo in camera cosa provavo nel toccarti? nel massaggiarti? Ti pare che in quei momenti fossi titubante? incerto? Che pensassi a chi sei? Io so chi sei..." con i suoi occhi neri fissi nei suoi "... sei una ragaza che mi piace da morire..." |
Sorrisi non con sollievo, perché sapevo cosa provava per me, ma con felicità.
Perché leggevo la sincerità nel suo sguardo scuro e la sentivo nelle sue parole. Feci toccare la mia fronte con la sua e accarezzai il suo viso. "Forse volevo solo sentirmelo dire..." risposi, con un vago sorriso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Le loro fronti si toccarono, i loro sguardi erano vicinissimi, così come i loro respiri.
Elv sorrise a Gwen. Un sorriso solare e profondo, vero che illuminò ancor più i suoi occhi neri. Allora la baciò, con tenerezza e passione. Un bacio dolce ed un pò salato, quasi portato da quel vento lieve di salsedine. Ad un tratto i due sentirono abbaiare. Arrivò un cane, era Bobby. Abbaiò ancora, poi si accucciò, restando ad una decina di metri da loro. "Ehi, bello..." disse Elv "... sei già in gran forma vedo!" Ridendo. "Su, vieni qui!" Chiamandolo. Ma il cane non si mosse, lanciando un basso latrato verso di loro. |
I nostri respiri si univano in quel contatto che incatenava i nostri sguardi.
Quasi mi emozionai per la bellezza dei suoi occhi illuminati da quel sorriso. Un sorriso luminoso e acceso come il Sole, uno spettacolo meraviglioso ed incantevole. I nostri respiri infine si fusero in quel bacio tenero tinto di passione. Quel bacio che avevo atteso disperatamente, da quando gli avevo rivelato la mia natura e gli avevo lasciato del tempo per accettarlo. Ma ora quel tempo era finito e potevamo abbandonarci senza remore l'una all'altro. Poi però sentimmo abbaiare e sorrisi nel vedere Bobby in forma, finalmente guarito grazie ad Elv. Lui provò a chiamarlo per farlo avvicinare, na il cane non si mosse, iniziando a latrare. "Forse è successo qualcosa. Pensi dovremmo andare a controllare Fatten?" dubbiosa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Mah... non credo...” disse Elv a Gwen “... il cane mi sembra spigliato... almeno lo ero fino ad un istante fa... poi venuto qui è diventato mogio... quasi inquieto...” fissando Bobby accucciato a fissarli.
Poi il cane si alzò ed andò via. Istintivamente Elv si voltò verso la lapide. “Forse è la forma di questa lapide a spaventarlo.” Mormorò un po' divertito. Solo in quel momento Gwen notò qualcosa. Era una strana parola, apparentemente senza senso, posta alla fine dell'incisione: “IOXD” |
"Mmm... In effetti sì... Hai ragione..." dissi, perplessa.
Poi, il cane andò via. Seguii lo sguardo di Elv verso la lapide e fu in quel momento che mi accorsi finalmente di un particolare. Mi avvicinai inginocchiandomi per leggere meglio. "Guarda queste lettere. Sembra una parola senza senso. Delle lettere messe insieme apparentemente a casaccio..." studiando ancora le lettere sulla pietra. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv guardò la strana parola indicata da Gwen.
"Si..." disse "... sembra incomprensibile... quasi fosse un ideogramma... o magari è un simbolo, visto sembra non avere un senso compiuto..." perplesso. |
"In ogni caso, faccio una foto, per poterlo riguardare e cercare di capire cosa potrebbe essere..."
Infatti feci la foto alle strane lettere. "Potrebbe anche essere un simbolo, certamente" annuii. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Beh, magari lo si potrebbe chiedere a qualcuno dell'albergo..." disse Elv a Gwen "... oppure allo stesso Fatten..."
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"Magari potremmo chiederli all'uomo di prima, quando lo avvicineremo di nuovo" proposi "Dopotutto, ci stava parlando di Ipazias. Magari lui sa cosa vuol dire" annuendo.
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"Si, giusto." Disse annuendo Elv a Gwen. "Quell'uomo sembrava ben informato sulla storia di questo posto." Fissandola. "Beh, direi di andare... l'atmosfera qui mi piace poco. Preferivo di gran lunga quella che c'era in camera." Facendole l'occhiolino.
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"È vero. Aspettiamo dunque di rivederlo e chiediamogli informazioni" annuii.
Poi sorrisi con malizia e mi avvicinai a lui, baciandolo di nuovo, in un gesto liberatorio che non vedevo l'ora di compiere. Sentire il suo sapore, il suo profumo, era un'estasi continua e senza fine a cui non avrei mai potuto rinunciare. "Penso allora che dovremmo tornarci... Anche solo per un po', prima di scendere a cena..." dissi piano. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv giocava con le labbra di Gwen, moedicchiandole, succhiandole e premendo la bocca contro di esse.
Lo faceva sorridendo e beandosi di quel contatto caldo e dal sapore dolce. "Si..." disse baciandola "... dovremmo tornare in camera... ma non solo per un pò..." ridacchiando sulle labbra di lei. |
Lasciavo che giocasse con le mie labbra gemendo appena con divertimento quando le mordicchiava con malizia, perché mi piaceva vedere la sua espressione mentre lo faceva.
Come se si beasse di quel contatto, totalmente inebriato, come anche me del resto. "Per me possiamo restarci anche per tutti i tre giorni, nessun problema..." con malizia "Ma ora credo che dovremmo sbrigarci..." sussurrai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv rise.
"Bene..." disse fissando Gwen "... mi piace vedere quanta fretta hai di voler tornare al nostro massaggio..." facendole l'occhiolino. La prese per mano e tornarono verso la hall. Qui videro, tra i vari addetti alle mansioni alberghiere, anche l'uomo incintrato vicino alla lapide di Ipazias. |
Risi scuotendo la testa, poi mi prese per mano e ci dirigemmo all'albergo.
Nella hall, vidi l'uomo di prima, quelli che ci stava parlando di Ipazias. "Guarda, eccolo lì" indicandolo ad Elv. Allora mi avvicinai. "Salve, ci stava parlando di Ipazias, poco fa" dissi "E inoltre, sulla sua lapide abbiamo trovato questa strana parola" a quel punto gli mostrai la fotografia che avevo fatto a quelle curiose lettere. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
L'uomo guardò Gwen, poi la foto che lei mostrava ed infine di nuovo la ragazza, senza che il suo sguardo e la sua espressione rivelasse una sensazione particolare.
"E' solo una vecchia tradizione..." disse "... perlopiù per attirare i clienti. Ora scusatemi, ma il mio lavoro mi attende. Buona continuazione, signori." e si allontanò. |
Lo guardai andare via sbattendo le palpebre.
"Sbaglio o era poco collaborativo?" sarcasticamente. "Bah... Si sarà pentito..." con tono sornione. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ed anche poco edcato direi..." disse Elv guardando l'uomo andare via.
In quel momento dall'ascensore sbucò un sorridente Fatten che salutò alcuni clienti, accomodò la giacca ad un cameriere e diede alcune indicazioni ad uno dei portieri. Poco si accorse di Elv e di Gwen e li salutò con fare cordiale. |
"Sì, infatti" con espressione contrariata.
Poi, vidi Fatten passare da lì. "Vieni, proviamo col padrone di casa." Mi diressi verso di lui. "Buonasera, signore" con un sorriso "Volevo intanto dirle che la nostra camera è a dir poco sublime, come tutto il resto" con espressione estatica. "E poi, volevamo anche chiederle notizie in più su questa lapide che ha attirato la nostra attenzione" mostrandogli la foto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Taddeon rise piano e prese un'altra sigaretta.
"Una donna come lei" disse fissando Destresya "va sempre trattata anche con galanteria." Calcando, con tono enigmatico, la parola anche. "Lei non crede di poter essere quella che sto cercando disperatamente?" Guardandola. |
"Ne sono lieto." Disse orgoglioso Fatten a Gwen.
Poi guardò la foto. "Oh, si." Annuì sorridendo. "Beh, il nostro albergo sorge su una zona storica." Compiaciuto. "Qui infatti ci fu un celebre processo per stregoneria. Proprio qui, dove ora sorge il nostro hotel. La lapide che avete visto" a lei e ad Elv "è proprio testimonianza di ciò che dico." |
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