Camelot, la patria della cavalleria

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-   -   Gli strani e misteriosi casi del professor Minsk (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2572)

Guisgard 06-05-2019 23.03.58

"E' una sala molto particolare..." disse il visconte a Gwen "... voglio farne il centro dell'intero castello... una sala importantissima..."
"Che genere di affreschi vorrebbe?" Chiese Elv.
"Questo lo lascerò decidere a lei." Fissandolo il visconte.
"Beh, la ringrazio" sorrise Elv "ma dovrei sapere che scopo avrà questa sala all'interno del castello, signor barone..."
"Naturalmente, signor Lebel." Annuì il visconte.

Lady Gwen 06-05-2019 23.07.38

Ero proprio curiosa di sapere che tipo di sala fosse, visto che voleva renderla il centro nevralgico dell'intera struttura.
Elv non avevo torto, comunque, a voler raccogliere più informazioni circa il lavoro che doveva svolgere.
"È possibile visitare la sala?" chiesi poi, curiosa.

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Guisgard 06-05-2019 23.11.35

"La troverà un pò monotona in questo momento, visto è tutta bianca, con solo intonaco sulle pareti e pavimenti in marco chiaro a terra." Disse il visconte a Gwen.
"E a cosa servirà quella sala, signor visconte?" hiese Elv.
"A custodire la pietra di Girellania, che ho ereditato da mia zia la baronessa di Fraulion." Svelò il visconte.

Lady Gwen 06-05-2019 23.13.44

"Capisco" annuii, alla sua risposta.
Poi, alla risposta che diede ad Elv, rimasi un po' interdetta.
"Sapevo che la pietra fosse stata rubata durante l'omicidio. È stata ritrovata?" chiesi a quel punto.

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Guisgard 06-05-2019 23.27.43

"No, ma la ritroveranno." Disse sicuro il visconte a Gwen. "Ho già preparato una lauta ricompensa a chi me la riporterà. Compreso l'assassino."
"Un pò cinico, con tutto il rispetto, signor visconte..." Elv.
"Ovvio che se l'assassino fosse così folle da presentarsi lo farei arrestare..." ridendo il visconte "... anzi, potrei fare di peggio." Divertito.

Lady Gwen 06-05-2019 23.35.39

Riflettei sulla discussione fra i due.
Sì, Elv non aveva torto a definirlo cinico.
Ma si parlava di eredità e in fatto di soldi, chiunque faceva carte false per aggiudicarsi la fetta più grande della torta.
"Beh, la pietra è certamente un ricercatissimo ed importantissimo artefatto, io stessa mi ci sono confrontata, durante i miei studi e capisco che per lei sia ancora più importante essendo un pezzo di famiglia" commentai "Ma dubito che chi l'ha rubata darà modo alla polizia o chicchessia di ritrovarla. Solitamente, questi oggetti tendono a sparire in fretta, subito dopo il furto, ma comprendo anche il suo ottimismo" aggiungendo poi un sorriso alle mie parole.

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Guisgard 06-05-2019 23.45.46

Il visconte sorrise a Gwen.
"Il mercato non accetterà mai un simile manufatto..." disse "... la farò pubblicizzare ovunque e nessuno sarà così pazzo da acquistarla... certo l'assassino potrà tentare di venderla al mercato nero, ma ci perderebbe troppo..."

Lady Gwen 06-05-2019 23.51.13

"Giusto. A meno che il ladro non sia stato ingaggiato da un collezionista facoltoso, cosa che spesso accade, sebbene sia più frequente nella pittura che non nei manufatti, ma mi creda, in due anni di lavoro per una casa d'aste, ne ho viste parecchie di follie per un qualsiasi pezzo d'arte di valore" asserii, con un sorriso.
"Se davvero fosse così, allora ha ben poche speranze di ritrovarla. Ma spero per lei che accada il contrario."

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Guisgard 06-05-2019 23.53.42

"Impiegherò ogni risorsa ed energia per riuscirci." Disse deciso il visconte a Gwen. "E ci riuscirò."

Lady Gwen 07-05-2019 00.00.31

"Sono certa che ci riuscirà, Visconte" annuendo.
In realtà, non ero molto ottimista, ma non ero nessuno per deluderli o fiaccare il suo entusiasmo e poi anche io speravo che la pietra venisse ritrovata.
Dopotutto, era giusto che tornasse al legittimo proprietario.

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Destresya 07-05-2019 00.15.04

Sorrisi, compiaciuta nello scoprire quelle parole nella mente di Minsk.
Dopotutto, la vanità è donna, come si dice.
Entrammo nel sontuoso castello, finché un maggiordomo non ci fece accomodare.
Io restai rispettosamente in silenzio accanto a Minsl, sempre più curiosa circa quella faccenda.

Guisgard 07-05-2019 00.18.32

Il visconte sorrise a Gwen, ma proprio in quel momento arrivò il maggiordomo per informare il signore del castello dell'arrivo di altre persone.
Era giunto Minsk, lo scienziato contattato dal visconte.
Con lui vi erano Destresya e Maday.
Il visconte lo accolse con gioia, salutando la sua assistente ed il braccio destro del valente scienziato.
"Di questo, professor Minsk, parlavo al signor Lebel ed alla signorina Gwen..." disse il visconte "... ossia sul ritrovare la Pietra di Girellania. E se c'è un uomo che può farlo è lei."
"Lusingato, signor visconte." Sorrise Minsk.

Lady Gwen 07-05-2019 00.25.19

In quel momento, il maggiordomo fece accomodare altre tre persone.
Vi erano un uomo, una donna ed uno scienziato che credevo di aver visto da qualche parte, forse in tv, un certo Minsk, che il Visconte salutò con calore.
Feci un cenno del capo in segno di saluto quando nominò me ed Elv ed a quanto pareva, il nipote della defunta baronessa di era rivolto a lui per trovare la pietra.
"Deve confidare molto nello scienziato, per affidargli un simile compito..." dissi piano ad Elv.

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Guisgard 07-05-2019 00.27.52

"Quel Minsk è famoso per il suo intuito e per come risolve casi misteriosi..." disse Elv a Gwen sottovoce "... pare sia infallibile..."

Destresya 07-05-2019 00.29.03

Seguimmo il maggiordomo che ci portò dal visconte in persona.
Qui, fu lui stesso a rivelarci il motivo per cui aveva chiesto il nostro aiuto.
Un motivo quntomai prevedibile, effettivamente.
C'erano anche una bella ragazza dai capelli rossi e il signor Label, che non avevo mai avuto occasione di vedere di persona.
Li salutai gentilmente, sfoderando un sorriso sincero, mentre ascoltavo Minsk e il visconte discutere della questione.
Il mio capo faceva il modesto, ma ero sicura che non vedesse l'ora di assumere l'incarico, e non mi servivano certo i poteri per saperlo.

Lady Gwen 07-05-2019 00.33.07

Ricambiai il saluto della donna bionda che accompagnava Minsk, forse la sua assistente.
"Beh, vedremo... Al momento, il Visconte sembra più interessato a scoprire dove sia la pietra che non chi abbia ucciso sua zia e non mi stupisce..." risposi sottovoce ad Elv, con sarcasmo.

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Guisgard 07-05-2019 00.39.38

"Mi dica tutto ciò che pensa sull'omicidio di mia zia e sul furto della pietra, signor Minsk." Disse il visconte.
"Beh..." fece Minsk "... Foros il giardiniere resta ancora il sospettato numero uno... almeno per la giustizia... io invece credo che possa essere implicato qualcun altro... ci sono tracce strane e non reputo Foros più di un ladro di mezza tacca... quindi ho tutto è avvenuto per caso, oppure qualcun altro c'è stato in quella camera all'ora del delitto..."
"Chi quindi?" Il visconte.
"Questo è il mistero..." mormorò Minsk "... ma la presenza di un qualche solvente sulla parete della camera mi fa pensare che qualcuno di esperto possa essersi introdotto lì... magari ha strappato un bottone appartenente a Foros, per poi lasciarlo volutamente nella stanza... quindi in tal caso saremmo davanti ad un professionista... e siccome, prendendo per buona questa ipotesi, la pietra non può che essere venduta ad un collezionista che ne conosca il valore, io credo che siamo davanti a 2 possibilità... un ladro esperto che ha rubato per vendere poi ad un collezionista, probabilmente da cercare... o un professionista ingaggiato proprio da un collezionista segreto... e personalmente ritengo che la prima ipotesi sia troppo complicata, poichè potrebbero volerci anni per trovare il giusto collezionista acquirente... no... tendo quindi a ritenere più probabile la seconda ipotesi... quindi un collezionista che ha commissionato il furto..."
"Ma in tal caso non troveremo mai la pietra!" Trasalendo il visconte.
"Purtroppo è così..." annuì Minsk.
Tutto ciò davanti a Destresya, a Gwen ed agli altri presenti.

Lady Gwen 07-05-2019 00.45.08

Ascoltai la ricostruzione ipotetica di Minsk e coincideva con la mia.
"È proprio ciò che ho detto poc'anzi al Visconte circa la pietra, signor Minsk" annuii convinta, sollevata che qualcuno la pensasse come me.

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Destresya 07-05-2019 00.46.40

Ascoltai affascinata le parole di Minsk, il suo ragionamento.
Anche io avevo pensato che si trattasse di un collezionista o qualcosa del genere, e sapevo bene come monitorare tutte le aste, clandestine e non per vedere se qualcuno voleva vendere la pietra.
Ma era assai improbabile che ciò avvenisse, proprio perchè così il nuovo "propietario" si sarebbe esposto.
Ma se chi l'aveva rubata aveva intenzione di tenersela in casa, allora diventava la proverbiale caccia dell'ago nel pagliaio.
Ma ero certa che Minsk sarebbe riuscito a risolvere la situazione, come sempre.

Guisgard 07-05-2019 00.49.01

"Esatto." Disse Minsk a Gwen. "Se due menti ragionano con il medesimo esito su una questione, è altamente probabile che sia esatto." Annuì.
"Non può essere!" Urlò il visconte.
Maday guardò Destresya.
"Credo il caso sia risolto..." sottovoce.

Lady Gwen 07-05-2019 00.51.12

Sorrisi ed annuii, vedendo che la pensavamo allo stesso modo.
Il Visconte non sembrava essere d'accordo, ma c'era poco da fare.
"Mi sa che non l'ha presa molto bene..." sottovoce ad Elv.

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Destresya 07-05-2019 01.00.27

Anche la bella ragazza era d'accordo con Minsk, e anche se non lo dissi ad alta voce, lo ero anche io.
La cosa si fece strana con la reazione del visconte.
Lo fissai incuriosita ma poi mi incuriosì anche di più la rivelazione fatta da Monday.
Il caso era risolto?
Di già?
Dovevo essermi persa qualcosa.
"Ah si?" gli chiesi, sottovoce, incredula.

Guisgard 07-05-2019 01.01.24

Elv annuì a Gwen, ma proprio in quel momento arrivò il maggiordomo che avvertì il visconte di una nuova visita.
Un uomo che chiedeva di parlare con urgenza al signore del castello.
Il visconte diede ordine che entrasse.

Lady Gwen 07-05-2019 01.03.07

In quel frangente, pieno di tensione e suspence, fu notificato l'arrivo di un uomo che chiedeva di parlare urgentemente al Visconte.
Allora tutti attendemmo ansiosi di vedere chi fosse.
Magari qualcuno con notizie della pietra, chi poteva dirlo?

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Guisgard 07-05-2019 15.57.52

"Credo di si." Disse sorridedo Maday a Destresya, certo che Minsk avesse fatto di nuovo centro.
Poi nella sala il maggiordomo condusse un uomo.
Elv lo indicò a Gwen.
Era alto e robusto, con capelli scuri ed occhiali.
"Signor visconte, i miei saluti." Quello al nobile.
"Chi è lei?" Chiese questi.
"Mi presento... sono il professor Satome." L'uomo. "Mi occupo di studi sul paranormale e sulla parapsicologia."
"Ed cosa l'ha spinta al mo castello?"
"E' cosa delicata..." mormorò Satome.
"Avanti, mi dica." Lo esortò il nobile.
"Ebbene..." annuì Satome "... io credo che la polizia ed i media siano completamente fuoristrada... non è stato un semplice ladro a rubare la Pietra Girellana..."
"Chi allora?" Domandò il signore del castello.
"Un individuo misterioso, a cui do la caccia da anni..." svelò Satome "... un individuo difficilmente inquadrabile ed indefinibile... un essere che nasconde ancora oggi profondi segreti..."
"Un attimo..." intervenne Minsk "... io so chi è lei, professore... uomo di cultura, molto in vista nel mondo accademico e di sicuro valore. Io stesso ho letto molti deisuoi libri... tuttavia concordo con chi afferma che lei si è lasciato suggestionare dai suoi stessi studi..."
"Spettramas non è suggestione!" Esclamò Satome, per poi scusarsi per il suo impeto.
"Vede?" Sorridendo Minsk. "Basta quel nome per farle perdere il controllo. Spettramas è un folclore... nulla di più... lei lo vede ovunque, in ogni teoria del complotto... un oscuro maestro, un vendicatore dell'assurdo, un vigilante di antichi segreti." Rise. "Andiamo, professore. Un uomo della sua caratura non può credere a simili fandonie."
"Spettramas è reale, le dico." Deciso Satome a Minsk. "Io l'ho incontrato più volte." Con occhi ardenti.
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Lady Gwen 07-05-2019 16.02.16

Elv mi indicò un uomo alto, abbastanza robusto e con degli occhiali scuri.
Era il professor Satome!
In ambito culturale era una personalità non da poco.
Però, il suo discorso mi fece un po' storcere il naso.
Davvero credeva che tali storie fossero vere?
No, dai...
Io ero fermamente convinta che chi aveva rubato la pietra fosse un criminale, ladro ed assassino, in carne ed ossa, non una leggenda folclorica è ancora una volta fui d'accordo con Minsk.
"Non posso credere che siamo arrivati al paranormale..." sottovoce io.

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Destresya 07-05-2019 16.17.04

L'arrivo di quel tipo mi incuriosì non poco.
Come Minsk, anche io conoscevo gli scritti del professore, ma contrariamente al mio capo non potevo certo essere scettica sul paranormale.
Anzi, fissando il professore mi concentrai in modo da entrare nella sua mente, curiosa di cosa vi averei trovato.
"Perchè lei pensa che sia proprio opera di Spettramas?" chiesi, gentilmente.
La cosa si faceva sempre più intricata, e non capivo come mani Moday fosse così sicuro del fatto che ormai il caso fosse risolto.

Guisgard 07-05-2019 16.27.01

Elv scisse il capo perplesso nel guardare GWen.
"A me sembrano tutte scemenze..." disse piano.
Destresya invece entrò nella mente di Satome.
Qui avvertì infinite immagini di un sapere profondo e di una conoscenza sterminata.
Negli anfratti della sua mente, Satome credeva ciecamente in ciò che diceva e Destresya percepì un odio assoluto verso colui che chiamava Spettramas.
"Perchè la Pietra di Girellania" Satome rivolto a Destresya "è ritenuto un manufatto mistico, persino maledetto. E tutto ciò che ha valore occulto e spirituale attrae Spettramas."
"Lei cosa ne pensa, professor Minsk?" Chiese il visconte.
Minsk rise di gusto.
"Milord..." fissando poi il nobile "... lei davvero mi sta chiedendo se esistano maledizioni e vendicatori mistici?"
"Mettetelo alla porta."Ordinò il visconte al maggiordomo indicando Satome.
"Sta commettendo un errore, milord..." Satome al visconte.
Ma fu sbattuto fuori dal castello.

Lady Gwen 07-05-2019 16.33.44

"Anche a me..." risposi ad Elv.
Ciò che Satome disse, mi fece pensare alle parole di quella telefonata anonima.
Ero sempre convinta che si trattasse di uno strano scherzo, ma era già la seconda volta in due giorni che sentivo discorsi simili in merito a quella Pietra.
Senza pensarci troppo, sotto consiglio di Minsk, il Visconte fece portare fuori il professore.
Non potevo dargli torto, dopotutto qui si aveva bisogno di prove tangibili per tentare di ritrovare quel gioiello e non si poteva certo dar credito ad un'ipotesi fondata sul nulla.
"Sono certa che Minsk abbia già le idee abbastanza chiare, su quanto è successo..." dissi ad Elv, ripensando a ciò di cui io e lo scienziato avevamo discusso poco prima.

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Guisgard 07-05-2019 16.38.01

Elv annuì a Gwen.
Beh, a questo punto credo che il mio compito qui sia terminato, signor visconte." Disse Minsk. "Purtroppo la sua pietra è in mano a qualche ricco ed anonimo collezionista che resterà tale per sempre."
"Assurdo..." contrariato il nobile.
"E' una storia vecchia come il mondo." Annuì Minsk, per poi guardare Destresya e Maday facendo loro segno di andare.
"La ringrazio, professore." Il visconte stringendo la mano a Minsk. "A questo punto" rivolgendosi ad Elv "credo sia inutile anche la mia commissione, visto che la pietra sembra ormai introvabile. Naturalmente avrà un compenso per il suo incomodamento." All'artista.

Lady Gwen 07-05-2019 16.40.51

Minsk, a quel punto, si congedò col Visconte, ribadendo che la pietra era ormai certamente introvabile.
Il nipote della baronessa allora informò Elv che la commissione dell'affresco era annullata, ma che gli avrebbe comunque elargito un compenso per il disturbo.
"Beh, meglio che niente" divertita ad Elv.

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Destresya 07-05-2019 17.01.04

La conoscenza che trovai in quella mente era impressionante, davvero impressaionente, sterminata, completa e senza i pregiudizi che invece ponevano freno a quella, seppur geniale, di Minsk.
Il modo in cui lo mise alla porta mi lasciò interdetta, ma cominciavo un po' a comprendere l'indole del mio capo, e giurai a me stessa che al momento giusto mi sarei tolta la soddisfazioe di far volare tutti gli oggetti della stanza così, solo per vedere la sua espressione e seguire tutti i ragionamenti della sua mente che cercavano disperatamente una spiegazione razionale a quel fenomeno!
Mi voltai nuovamente verso Minsk, sempre più curiosa di vedere che cosa avrebbe detto.
Ma restai sbigottita da quello che disse.
Tutto lì?
Non cercava quel collezionista, non si impegnava nella ricerca?

La cosa non mi piaceva proprio per niente, ma c'era poco che potessi fare.
Seguii Maday e Minsk fuori dalla villa, dopo aver salutato la bella ragazza dai capelli rossi e il signor Label.

Guisgard 07-05-2019 17.11.56

L'indomani, lungo un angolo secondario di Via San Michele, a ridosso di Piazza della Miglioria, che affiancava il lungo corso del Lagno, in un caffè appartato un uomo si godeva il proprio pomeriggio libero.
Lavorava come giardiniere presso una ricca duchessa e sembrava ben soddisfatto del nuovo impiego.
Ad un tratto un uomo dall'aspetto indefinito raggiunse uno dei tavolini accanto al suo, si sedette ed ordinò da bere.
Foros notò che costui, avvolto in un giubbotto leggero e scuro, col bavero alto che lasciava intravedere a stento i suoi occhi azzurri e profondi, lo fissava con una certa insistenza.
Il giardiniere che non voleva attirare l'attenzione, dato che di guai ne aveva avuti già troppo negli ultimi tempi, finse di non notare quegli sguardi su di lui.
Tuttavia il misterioso individuo non accennava a distogliere la sua attenzione dal giardiniere, al punto che questi cominciò ad avvertire un certo disagio.
“Foros...” disse ad un tratto finendo il suo bicchiere.
“Prego?”
“Allora ci ho visto giusto...” l'altro “... è proprio lei.”
“No, lei si sbaglia...” sorridendo Foros “... io mi chiamo Armand Lulec.” Mentendo.
“No, io una faccia non la dimentico” l'uomo “e lei è proprio Foros. Ho veduto molte volte la sua foto in tv negli ultimi tempi.”
“Temo si confonda...” finendo il suo caffè Foros e con una certa fretta di andare.
“Vorrà dire chiederò a quel poliziotto laggiù se ha la mia stessa impressione su di lei...”
“Ma chi è lei?” Seccato Foros.
L'uomo aprì parte del giubbotto e mostrò un colletto bianco.
“Un prete?”
“Si, Foros.” Annuì l'uomo. “Perchè tu sei Foros, vero? Non mentire al mio abito, altrimenti dovrai renderne conto a Dio. E la Sua giustizia è infallibile, non come quella degli uomini.”
“Cosa cerca da me?”
“Aiutarti a sfuggire alla giustizia terrena...” fissando l'uomo “... per quella Divina non avrai scampo, ma non è affar mio.”
“Non comprendo...”
“Sei un assassino ed un ladro, Foros.”
Il giardiniere sbiancò.
“No... sono stato rilasciato...”
“Solo perchè non c'erano prove...” rise l'uomo “... ma io credo di poterne fornire qualcuna, convincente, alla polizia... ad esempio l'impronta del tuo dito... essa ti inchioderebbe senza possibilità di salvezza.”
“Com'è possibile?”
“Sono stato in quella camera dopo di te...” raccontò l'uomo “... ho visto l'impronta del tuo dito sporco di sangue sulla parete... l'ho impressa su un foglio bianco e poi ho ripulito il tutto. Infine ho gettato uno dei tuoi bottoni, che avevi perso accanto al cadavere della povera baronessa dopo la colluttazione, vicino al letto, lontano da corpo della vittima.”
“Perchè tutto ciò?”
“Perchè volevo dar alla polizia indizi vaghi, ma non prove certe.”
“Perchè?” Ancora Foros.
“Per poterti incastrare, amico mio.” Divertito l'uomo. “Perchè mi è indifferente la tua Sorte, ma volevo la Pietra Girellara. E poiché tu l'avevi rubata, il solo modo di averla era ricattarti. Tutto un semplice piano.”
“E sentiamo...” ambiguo Foros “... quanto è disposta a darmi per averla?”
“Amico mio...” sbuffò l'altro “... ti sto dando qualcosa di infinitamente più prezioso... la tua libertà. Dammi retta, non sei nella condizione di chiedere o patteggiare. Consegnami la pietra ed io ti lascerò libero.”
“Neanche una cifra minima?”
“Nulla.”
“Non mi lascia scelta...”
“Non ne hai.” Con uno sguardo freddo e tagliente l'uomo dagli occhi azzurri.
“Pensavo voi preti provaste la pietà per i propri simili...”
“Non sei un mio simile, Foros.” Replicò l'altro. “Consegnami la pietra. Ora.”
“E' accanto a noi...”
“Ti burli di me, Foros?”
“No...” indicando col capo un vicoletto laterale, solitario e poco illuminato “... segua il marciapiede, al tredicesimo ciottolo... lì sotto c'è la pietra... era giunto apposta per recuperarla, visto le accuse erano cessate e non avevo più sbirri alle costole... avanti, paghi il conto, si prenda la pietra e mi lasci in pace...”
L'uomo pagò per entrambi, si alzò ed entrò nel vicoletto.
Contò i ciottoli e con un coltello sollevò il tredicesimo.
Uno scintillio rossastro liberò il suo riverbero magico e misterioso, brillando come Venere in un limpido crepuscolo.
L'uomo nascose la pietra in una tasca segreta del giubbotto ed andò via, tra i passanti della strada.
Chi era quel misterioso uomo?
La risposta, forse, restava celata nel chiarore limpido e profumato di quel pomeriggio ad Afragolopolis.
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FINE EPISODIO

Guisgard 07-05-2019 21.59.15

IL CASTELLO DELLE SELCI DORMIENTI


Strane e cupe leggende da tempi immemori i fanciulli di queste terre hanno imparato a conoscere sin dall'infanzia, a spaventarsi ed a fingere poi, una volta adulti, di non crederci più.
Dimora di tali sinistre tradizioni è l'antico Castello detto delle Selci Dormienti, che al solo vederlo non appare diverso dagli oltre 200 manieri che nella Bassa Caivania abbelliscono il paesaggio lungo il corso del Lagno.
Eppure oscuri misteri ne affliggono da sempre la nomea.
Come il VI° visconte di Afranbrook, dedito a pratiche sataniche ed orge sfrenate, finito poi sul capestro per volontà del Borgomastro dopo orripilanti testimonianze circa le sue innaturali passioni.
Ma anche lady Lasyn, sedicente strega finita sul rogo dopo aver assassino ben 6 mariti e bevuto il sangue dai feti frutto dei suoi aborti spontanei.
Senza dimenticare poi il più famigerato di tutti gli abitatori del castello, ossia lord Anylton Ubb, adoratore di innominabili creature che a suo dire reclamavano bambini per i loro pasti sacrileghi.
Lord Anylton fu celebre anche per aver offerto nella sua corte asilo ad un discusso scienziato ed alchimista del XVII secolo, il discusso e misterioso Roberto Minsker.
Oggi, in pieno 2019, il Castello delle Selci Dormienti non ha perso il suo fascino agli occhi dei tanti che ne ammirano, pur non credendo più a nessuna delle sue terribili leggende, la monumentale bellezza attraversando l'affascinante regione della Bassa Caivania.
https://www.castelliloira.it/wp-cont...de-Brissac.jpg






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Altea 07-05-2019 22.11.05

Iniziai a controllare ogni dettaglio prima di andarmene, se gli allarmi erano ben collegati, i gradi di umidità e la temperature nelle teche che contenevano i preziosi manoscritti miniati, e percorrendo il grande corridoio della Galleria Nazionale Afragolignonese mi diressi verso il mio ufficio personale.
Adoravo il mio lavoro, avevo dovuto lottare molto per essere in uno dei più
famosi musei al mondo come storica d' arte e me lo sarei tenuta ben stretta.
Chiusi nervosamente la finestra...quante volte avevo raccomandato alla mia segretaria di chiuderla, il tempo era cambiato e io odiavo il freddo.
Ma a rendermi nervosa era ben altro, ovvero la lettera che mi era stata affidata giorni fa da parte della mia defunta zia la quale mi nomiva, quale duchessa Altea de Bastian e una delle nipoti predilette e più affezionate, proprietaria del suo castello nella Bassa Caivania alla sua morte, che avvenne proprio due settimane fa.
Su quel castello si era detto molto e forse troppo, qualcuno della famiglia diceva vi era qualche mistero, altri che regnava una maledizione, altri era dannato; in poche parole non sarebbe stato preso in eredità da nessuno e questo mia zia lo sapeva.
Presi il portatile e lo accesi, entrai nella mail privata e scrissi all' avvocato:

"Gentile avvocato,
ho deciso dopo molte lotte interiori di accettare l' eredità di mia zia.
Ho preso alcuni giorni liberi per poter vedere le sue condizioni, se necessità di manutenzione, le chiederei di assumere nuova servitù...sapete che sono affezionata al mio maggiordomo e verrà con me. E poi assumete della security, visto ciò che si dice del castello
la prudenza non è mai troppa, inoltre sono una donna sola e per il valore del maniero e dell' interno non mi sentirei protetta. Vi ringrazio, tra poco esco e mi dirigo al castello, voi potete raggiungermi e contattatemi al cellulare se vi sono problemi...la firma deve essere redatta proprio lì, volontà di mia zia e io mi premurrò di soggiornare subito laggiù".


Spensi il portatile, una telefonata a Bafon dicendogli di raggiungermi al maniero con le mie cameriere personali e non mi interessava di licenziare quelle di mia zia, ora ero io la padrona.
Uscii dal mio ufficio personale, chiusi la porta a chiave e ripercorsi il largo corridoio dove si sentiva il tichettio delle scarpe a spillo.
Salii sulla Ferrari nera e iniziai a sfrecciare verso il castello di mia zia, la duchessa Cornelia Arzebierg de Bastian.

http://images6.fanpop.com/image/phot...50-340-440.jpg

Lady Gwen 07-05-2019 22.15.07

Dai finestrini, la campagna assolata scorreva come un dipinto impressionista, quelli che solo guardandoli sembra di sentire il rumore del pennello che traccia quelle macchie repentine e decise sulla tela.
Quasi un paesaggio di Monet, o Van Gogh.
Il sole era un po' velato, timidamente nascosto dietro un sottile strato di nuvole simile a tulle.
Ero diretta alla Bassa Caivania per conto del mensile d'arte per cui lavoravo.
Ero la fotografa della redazione e in questo mese avevano scelto di concentrarsi proprio sui castelli.
Dunque, quale posto migliore per trovarne di splendidi?
Avrei cominciato dal Castello delle Selci Dormienti.
Luogo di leggende, storie raccapriccianti e da brivido, che avevano aiutati, nei secoli, la fusione fra realtà e leggenda.
Arrivai nei pressi del Castello, parcheggiai la macchina e mi diressi a piedi fino al cancello, per trovare qualcuno e chiedergli di farmi entrare.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...b3af1ac355.jpg

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Guisgard 07-05-2019 22.32.00

Altea salì sulla sua Ferrari, lasciando così la Galleria d'Arte di Afragolopolis.
Ad un tratto però squillò il suo cellulare.
“Pronto, signora duchessa... sono l'avvocato di sua zia.” Disse lui al telefonino. “Ho ricevuto la sua mail e quindi mi sto occupando di avvertire il custode del castello, il signor Doig. Volevo informala che al servizio di sua zia vi era già un addetto alla sicurezza, che lei di certo ricorderà, avendo fatto visita a sua zia di tanto in tanto. Decida lei se rinnovargli il contratto licenziarlo.”

Guisgard 07-05-2019 22.35.49

Gwen arrivò al maestoso castello.
Era una struttura signorile, sebbene eretta con sontuosità e solidità.
Alte torri racchiudevano la parte nobile del maniero, con un architettura che sembrava preferire lo slancio verso l'alto, come se l'edificio ambisse a lasciare la terra per una dimensione diversa, misteriosa, quasi magica.
Tutt'intorno dominavano verdi prati ben curati, con faggi, pini, sicomori, ciliegi ed olmi.
Il cancello era socchiuso e prima che la bella fotografa lo varcasse apparve un uomo magro, con al guinzaglio due cani dall'aspetto feroce che abbaiavano sena sosta.
"Prego..." disse a lei. "... desidera?"

Altea 07-05-2019 22.37.23

Il telefonino suonò e misi il vivavoce e ascoltai l' avvocato "Ah si certo che so chi è, mia zia aveva una predilizione per lui e lui gli era fedele, a mio avviso per soldi. E' un po' particolare, vedrò di parlare con lui...e deciderò se tenerlo o meno, d' accordo? Sono quasi arrivata tra l' altro, per fortuna non vi era traffico" e vidi in lontananza il castello.

Guisgard 07-05-2019 22.39.58

La Ferrari di Altea arrivò al Castello delle Selci Dormienti poco dopo, trovando un'altra auto davanti al maniero.
Al cancello vide il custode, Doig con i suoi cani ed una ragazza dai capelli rossi.


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