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Gwen e Theris salirono in carrozza e lasciarono il palazzo, dirigendosi verso la periferia cittadina.
Attraversarono i quartieri più popolosi, quelli ricchi di capannoni e fabbriche, dove la gente viveva ammassata in casupole tutte uguali, fumose e polverose, con i bambini costretti a giocare in strade fatiscenti, infestate dal cattivo e nocivo odore di qualche fogna ostruita. “Qui c'è solo miseria e degrado...” disse Theris guardando quel mondo proletario e dimenticato “... che differenza tra lo sfarzo di casa nostra...” https://secure.static.tumblr.com/d32...tatic__640.jpg |
Man mano che camminavo non sentivo altro che parlare dell'inaugurazione, come se in quella città non ci fosse mai stato nulla di nuovo da anni.
Soprattutto alla gente piaceva cercare di indovinare le caratteristiche del capo di tutta quella macchina che rispondeva al nome di Taddeus. E così mi concessi anche io di fantasticare sull'uomo misterioso. Per quanto mi riguardava doveva essere probabilmente un uomo sulla cinquantina, ben tenuto, con i capelli corti e gli abiti di un colore anonimo, ad esempio il grigio. Sentivo la sua voce avere un suono deciso, che non ammetteva compromessi. Una mano salda a tirare le fila dell'azienda e una mente lucida per gli affari, forse anche spregiudicata. In un certo senso lo figuravo come il prototipo del capitano d'industria. Avevo immaginato ma non ero soddisfatta e sperai di sbagliare con la costruzione del mio pensiero. |
Lasciammo il palazzo e attraversammo la periferia cittadina.
Ciò che vidi mi fece stringere il cuore; come si poteva permettere che ci fosse questo enorme divario fra le classi? Le condizioni di quella gente erano inumane, inimmaginabili. A quelle parole di Theris sospirai e poggiai la testa sulla sua spalla, stringendo la sua mano. "Come si può permettere che ciò accada..." mormorai. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
La vecchia sorrise a Vivian.
“Beh, dipende...” disse “... dipende dai vostri desideri... se volete divertirvi vi basterà apporre fra i capelli un tarassaco... se invece volete ben celare ogni emozione allora vi consiglio una rosa blu... oppure una ginestra per apparire umile, senza attirarvi l'invidia di nessuno... una rosa color corallo se ambite a trovare un cavaliere...infine non scarterei la possibilità di adornare i vostri capelli con un filo d'erica, in modo da non nascondere la vostra solitudine...” |
La faccenda si faceva interessante, e di una cosa ero sicura: di fiori proprio non mi intendevo.
Quella scelta mi incuriosiva. Non volevo solo divertirmi, dato che dovevo pensare alla spada, non potevo essere umile con quel vestito e Damasgrada al fianco, non cercavo un cavaliere dato che a quanto pareva, da qualche parte del mondo, ne avevo già uno. E forse non era il caso di mettere il dito nella piaga con l'erica. "Prenderò la rosa blu.." sorrisi "Si abbinerà perfettamente col mio abito..". Decisamente non vedevo l'ora che arrivasse la sera. |
Trascorse due ore, il dipinto di Nyoko era praticamente concluso.
Aveva portato via alla ragazza ogni energia, ogni briciola di forza. Ma era finalmente terminato. La giovane allora lo guardò. Era inquietante. La sua ispirazione, il suo talento, ma soprattutto l'oscura forza che animava quel suo inquietante potere avevano guidato ogni tratto, ogni pennellata. Il risultato finale fu qualcosa di inquietante e terribile. Un uomo morto non nel corpo, ma nell'anima. Anzi, forse Nyoko aveva dipinto proprio l'anima di un uomo. Un'anima putrefatta, grottesca, mostruosa. Un'anima dannata e perduta. Un'anima che di umano non aveva più nulla ormai. https://farm4.staticflickr.com/3720/...d4b85eb9_b.jpg |
Lion ascoltò con attenzione ogni parola di Gaynor, fino a quando lei gli mostrò il pezzetto di tappeto bruciacchiato.
“Come” disse pensieroso “è potuto sfuggirci? Abbiamo controllato la cattedrale in ogni angolo, rivoltandola come un guanto...” guardò la ragazza “... siete stata davvero in gamba...” In quel momento arrivò Ozzillon ed il tenente gli raccontò l'accaduto. “E questo cosa dovrebbe spiegare?” Borbottò Ozzillon. “Forse è la soluzione del caso?” Scuotendo il capo. “Ispettore, non capite?” Fissandolo Lion. “Vuol dire che l'altra notte è accaduto qualcosa... forse un principio di incendio... fatto sta che adesso bisogna rivedere ogni nostra possibile spiegazione ed idea su questo caso...” |
"Tenente, non avete trovato nulla perché non sapevate cosa cercare..."
Se parlare con Lion era stato facile, tutt'altro lavoro fu cercare di convincere Ozzillon dell'importanza di questa scoperta. "Ispettore, il tenente ha ragione... la prospettiva di quanto accaduto qui è mutata con questa scoperta... se il tappeto è stato bruciato e poi fatto sparire, è perché l'artefice non ha voluto che si trovasse... magari ha fatto lo stesso con il custode... quel che è certo, è che ora dovrete rivedere le vostre teorie..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“E' ciò che accade in una società in cui non esiste il concetto di uguali...” disse Theris a Gwen “... una società in cui solo pochi hanno il potere... è assurdo che nel XIX secolo esista un paese in cui non è permesso al popolo di esprimere il suo parere attraverso un voto... un paese retto ancora da un obsoleto sistema feudale... ma presto tutto ciò finirà... sta già finendo...”
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Come potevo non essere d'accordo con lui?
Aveva totalmente ragione, tutto questo non poteva essere proprio di un paese che si considerava civilizzato ed evoluto. Annuii sospirando appena. "Preferirei che tu non avessi ragione... Ma purtroppo ce l'hai..." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
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