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Sorrisi alla sua proposta. "Va bene, perché no?" dissi pensando già a come vestirmi per la serata. Lo salutai con un bacio sulla guancia e mi avviai verso il supermercato vicino l'università. Avrei preso il prossimo autobus.
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“Io invece credo proprio di si...” disse uno dei due teppisti, afferrando il braccio di Gwen.
“Tu ci farai compagnia a tavola, chiaro?” L'altro centauro alla ragazza. “Ragazzi, questa è un tipo tosto...” ad un tratto una voce “... non vedete? Non è pane per i vostri denti...” era un altro di quei teppisti impegnato a giocare da solo con una carambola “... la cinque diritta in buca... ecco!” Colpendo con maestria la pallina. “E tu cosa ne sai?” Uno dei due a quello che giocava. “Ne ho rimorchiate un bel po' così...” colpendo un'altra pallina e ridendo, per poi fissare Gwen con i suoi occhi neri.” http://media.liveauctiongroup.net/i/...D280344A844B60 |
“Che modo elegante per sedare i miei bollenti spiriti...” disse Tardes assaporando ancora quel fugace bacio di Dacey.
I due allora si misero a tavola. “Forse dovresti rispondere...” mormorò lui mangiando “... ti era arrivato un sms prima...” |
" Ho una certa esperienza diciamo" con una vena impertinente.
" Buona appetito" servendogli la cena e sedendomi dopo. " Ah vero...beh abbiamo detto niente telefoni stasera giusto? Non voglio infrangere la regola. Probabilmente sarà solo mia madre." iniziando a mangiare tranquilla, sperando che lui non prendesse l'iniziativa di guardare il mio cellulare. " A proposito... Dovremmo invitare i tuoi genitori a cena una di queste sere... É passato un sacco di tempo dall'ultima volta." |
Mi sentii afferrare il braccio e lì non ci vidi più.
Il mio braccio libero scattò ed assestai un pugno sul viso del tipo, che sputò qualche dente oltre a parecchio sangue e andò a finire su alcuni tavolini. L'unica cosa decente che mia madre avesse fatto, iscrivermi a quel corso di auto-difesa. L'avrei ringraziata, in futuro. Forse. Mi avvicinai poi al compare di quello lì. "Vogliamo vedere se i tuoi denti resistono più di quelli del tuo amico o pensate entrambi di uscire e rompere da qualche altra parte?" sibilai, fissandolo. Non avevo ignorato le parole di quell'altro che giocava a biliardo, ma in quel momento ero troppo impegnata per rispondere. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Mmmh, perchè no...” disse Tardes mangiando “... ammesso però che tu poi accetti le critiche dei miei sul tuo cibo speziato...” ridendo.
Prese poi il suo bicchiere di birra. “A noi due, a stasera...” fissando Dacey negli occhi “... alla vita ed alla fortuna che mi permette di stare qui a guardare gli unici occhi al mondo capaci di farmi credere nei sogni che facevo da ragazzino... e se anche io non sempre sono riuscito a dimostrartelo, sappi che ti amo, Dacey... ti amo come il primo giorno... e proprio come quel primo giorno, ancora oggi, quando guardo un'altra donna io penso solo a te... salute...” alzò il bicchiere, per poi bere. |
Nyoko raggiunse il supermercato per fare la spesa.
Uscita da qui prese un autobus e tornò verso casa. Suo nonno stava chiudendo i cancelli della concessionaria, dopo aver parcheggiato all'interno le auto lasciate fuori per l'esposizione. “Ben tornata.” Nakakata alla ragazza. “Tutto bene oggi all'università?” E sentirono qualcuno fischiettare e poi suonare dalla strada. |
Comprai il necessario per cucinare un ottimo pasto e tornai a casa in tempo per il pranzo. Mio nonno stava chiudendo i cancelli della concessionaria e andai a salutarlo.
"Ciao nonno. Si, è andata bene..." dissi cercando di nascondere l'imbarazzo provato per la malafigura fatta al seminario. Ad un tratto idii qualcuno fischiettare e suonare dalla strada e mi voltai a vedere chi fosse. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
" Si, credo di potercela fare ad affrontare una serata coi suoceri. Anzi quasi quasi potrei perfino trattenermi con le spezie" dissi con un sorriso.
" Questo si che è un brindisi" sorpresa e un po' spiazzata da quelle parole, alle quali non sapevo bene come replicare. " A noi due, a stasera e a tutte le sere future, insieme. Lo so che mi ami, lo vedo da come mi stai guardando ora. Hai lo stesso sguardo di quando mi hai vista percorrere la navata il giorno del matrimonio. E sei affascinante come allora, tu e i tuoi baffi..." alzando il bicchiere. " Salute" mi unii a lui e sorseggiai piano la birra. |
Uno finì sui tavolini a sputare sangue, ma l'altro, per niente intimorito, estrasse un lungo coltello seghettato.
“Vediamo se fai tanto la superdonna con questo...” disse minacciando Gwen. “Avanti, non essere idiota...” avvicinandosi quello che stava giocando alla carambola “... metti via quell'affare...” “Sta zitto!” Gridò l'altro. “Voglio farle un bel disegno sulla faccia!” E si lanciò contro Gwen. Ma quello con la stecca lo colpì, spezzandogliela sul fianco e facendolo cadere pesantemente a terra. |
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