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Il vapore profumato rendeva quell' ambiente indefinito, inebriante.
Chiusi il rubinetto dell' acqua e mi guardai allo specchio. La mia pelle, i capelli e i vestiti erano umidi e aderivano alla pelle. Presi un asciugamano e lo passai tra i capelli, d' un tratto la porta si aprì e mi voltai e vidi il padrone e mi guardai lievemente imbarazzata e preoccupata per lo stato in cui mi trovavo "Il suo bagno è pronto, direi che dovrei cambiarmi, il vapore ha avuto uno strano effetto, anche sul marmo" passando un dito sul marmo bagnato ora diventato tiepido. |
Mi piacque subito quel luogo e non era difficile comprendere perché le persone decidessero di stabilirsi lì o acquistare una casa per le vacanze.
Presa da quelle considerazioni e dalla magnifica vista, il mio cuore ebbe un sobbalzo quando la quiete venne turbata da un rumore che riecheggiò nel silenzio. Non fu difficile comprendere che quel suono fosse uno sparo. Ad esse se ne susseguirono altri. Parevano fin troppo vicini. Istintivamente mi rinchiusi in auto sperando che finissero presto. |
Era tutto pronto per la riunione, ci avevano dato una saletta appartata e discreta dove poter discutere in pace delle prossime mosse.
Nonostante non l'avessi volutamente invitato, Fessen si presentò ugualmente e la cosa mi diede alquanto fastidio. Non feci nemmeno cominciare a parlare degli scienziati scomparsi, che mi avvicinai al signorino, aprii la porta e lo guardai con aria decisa e scocciata. "Mi sembrava di essere stata chiara, se vuoi far parte di questa task force devi obbedire agli ordini, fino a quel momento..." fissandolo negli occhi "Fuori di qui!" con un gesto eloquente della mano, che indicava in modo perentorio la porta aperta. |
“No, un lavoro da professionisti.” Disse il direttore a Gwen. “Hanno narcotizzato gli animali con cibo corretto e poi li hanno portati via aprendo le gabbie e le reti, senza forzarle. Il tutto dopo aver messo fuorigioco i custodi e disattivato il sistema d'allarme.”
“Un lavoro perfetto...” Elv. “Esatto.” Annuì il direttore. “Si tratta di certo di contrabbandieri di animali selvatici.” |
“Ti cambierai dopo, altrimenti ti bagnerai di nuovo...” disse lui ad Altea, togliendosi l'accappatoio e restando nudo, con solo quella maschera sul viso.
Era un corpo asciutto, ben definito. Si immerse nella vasca e si rilassò tra la schiuma ed il profumo intenso delle essenze. “C'è un libro di poesie su quella mensola...” indicò lui “... scegline una e leggila, per favore...” chiese con un tono più simile ad un favore, che ad un ordine. |
Dacey spaventata si chiuse nella Ferrari, ma dallo specchietto retrovisore vide apparire Asso che correva verso l'auto.
“Dacey...” disse ad alta voce “... Dacey!” Gridò, mentre da dietro un uomo in mutande lo rincorreva con un fucile a canne mozze. “Dacey, metti in moto! Presto!” Saltò sull'auto ed entrò. “Via da qui!” Alla ragazza. L'uomo intanto si avvicinava, sparando verso l'auto e forandone la carrozzeria. |
“Ma, signora...” disse Fessen senza scomporsi “... se ora uscissi da qui cosa penserebbero tutti? Io sono il capo troupe e se venissi messo fuori dalla riunione, beh, qualcuno potrebbe aver sospetti circa la nostra copertura, no?” Fissandola tranquillo. “E poi, come le ho già detto,nessuno qui preme più di me per obbedire ad ogni suo ordine.” Sorridendo malizios a Destresya.
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Certamente era un lavoro ineccepibile, il cosiddetto delitto perfetto.
A quanto pare c'era, ogni tanto. "Sì, pare non si parli d'altro, oggi..." sarcasticamente, in merito ai contrabbandieri di animali. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Me ne stavo seduta in auto, guardandomi attorno, piuttosto agitata quando vidi Asso che correva verso la macchina, rincorso da un uomo armato.
Spalancai gli occhi per un secondo, incredula di trovarmi davanti a una simile scena e ma dopo quell'iniziale sorpresa reagii, accendendo l'auto nonostante le mani che mi tremavano. Attesi che l'ex pilota fosse salito e partii, andando più veloce di quanto avrei mai pensato di poter guidare. "Ma che diavolo?!" Urlai voltandomi verso Asso, infuriata, per poi tornare a guardare la strada, correndo con la Ferrari inesorabilmente rovinata dai proiettili conficcati nella carrozzeria. |
Elv allora salutò il direttore e con Gwen andarono via.
“Tutto molto strano...” disse in auto “... sarà un caso tutto ciò?” Fissando la vampira mentre guidava. “Io ci credo poco...” |
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