Camelot, la patria della cavalleria

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-   -   La Sinfonia dell'incantato Verziere di Chanty (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2090)

Altea 12-06-2013 21.30.02

Annuii e mi sedetti su una sontuosa poltrona barocca, mi guardavo in alto e vedevo il prezioso lampadario di cristalli che scendeva verso noi con tante gocce brillantinante.
Arrivò Kuon con del fumante the in una antica teiera di argento ovviamento e servito in tazzine di fine porcellana...assaggiai il the, era ottimo..."Oh finalmente, un the che mi ricorda la mia cara Inghilterra, sembra provenire da Ceylon. Io e il mio amico Daiz siamo molto rammaricati sapete? Volevamo davvero notizie su questo Codex Nolhiano, capisce..per una studentessa che viene da lontano come me solo per studiarlo. Avete detto un convento o qualcosa del genere? Non vi è nulla...che vi possa ricordare circa il posto dove si trova, la zona vicino? E non lo avete mai visto? Sarebbe un peccato buttare all'aria tutti questi anni di studi" dissi tranquillamente sorseggiando il the "...se solo sapessimo dove trovare Mr. dè Taddei per potergli parlare, magari egli ne sa più di lei..non potete contattarlo telefonicamente? Oppure darmi il suo cellulare..proverei a chiedere io ed esporgli le mie motivazioni".

Clio 12-06-2013 22.12.56

Ringraziammo il curato e ci sistemammo sul carro di Tirò, che acconsentì a portarci fino alla capitale.
Io è Masan ci scambiammo un'occhiata quando l'uomo nominò i santi di quel luogo.
Santa Caterina non era la Santa di Sygma? E, a quanto aveva detto Solder, Chanty era considerata solo una versione romanzata di Sygma.
Quindi, pensai, forse non era così differente.
Il carretto rallentò e i Rossi si pararono dinnanzi.
Li osservai, ferma, come immobilizzata, tra Masan e Solder.
"Fantastico!" Sussurrai.
Ma, d'altronde, eravamo stati avvisati, e mi augurai che il nostro ospite sapesse sbrogliarsi in situazioni simili, dato che non era la prima volta che percorreva quelle strade.

Guisgard 13-06-2013 01.19.13

“Signorina...” disse Kuon ad Altea “... temo che il signor de' Taddei non sia facilmente raggiungibile in questo momento. E neanche telefonicamente. E' fuori città per affari e ritornerà solo quando quelli saranno risolti. Quanto al Codex Nolhiano, sono rammaricato, ma neanche in questo vi potrò essere un granché d'aiuto. Vedete, esso fu donato dal signor Robert de' Taddei molti anni fa a quel convento e non credo oggi sia reperibile.”
“Comprendo...” fece Daiz.
Finirono così il loro tè e il maggiordomo li condusse a vedere un'altra parte del palazzo.
Alla fine ringraziarono Kuon e lasciarono quell'antica dimora.
Raggiunsero la macchina e Daiz girò varie volte nei paraggi, senza andare però via.
“Restare lì non ci avrebbe portato a nulla...” mormorò fermando l'auto in un luogo appartato “... credo sia molto più redditizio stare qui... ad aspettare... cosa? Non lo so... ma magari accadrà qualcosa... ho un presentimento...”
Passarono circa due ore ed era notte ormai fonda.
Ad un tratto accadde qualcosa.
Un furgone parcheggiò poco distante, celandosi nell'oscurità.
Da esso, qualche istante dopo, uscirono delle ombre che si confusero nella notte.
“Magia?” Sussurrò Daiz ad Altea. “Prima c'erano, poi non più...” prese allora degli occhiali dal cruscotto.
Occhiali particolari.
“Li ho fregati a quelli dei servizi segreti...” dandone uno ad Altea “... indossali e vedrai ciò che la notte nasconde... sono sensibili e servono a riconoscere le fonti di calore quando la visibilità è insufficiente...”
E messi quegli occhiali, Daiz ed Altea videro quelle misteriose ombre muoversi di nuovo nell'oscurità.
E si aggiravano furtive attorno al Palazzo dei Taddei.
http://xboxmedia.ign.com/xbox/image/...121503_015.jpg

Guisgard 13-06-2013 01.34.56

Il carro di Mirò, così, si arrestò davanti a quegli uomini che presidiavano la strada.
Erano vestiti tutti in modo più o meno simile, con calzoni di pelle, alti stivali e camicie bianche, attorno alle quali portavano larghe facce rosse strette sulla spalla sinistra.
Prima però che lo fermassero, Mirò tirò fuori dalla tasca una cipolla, per poi addentarla.
“Allora...” disse uno dei Rossi al conducente del carro “... dove siete diretti?”
“A Fisyem...” rispose Mirò.
“Che il diavolo ti porti!” Portandosi una mano sul naso quell'uomo. “Ma cosa diamine hai mangiato? Cipolle?”
“Certo...” annuì Mirò “... sono buone vero? Col tempo ci si può abitare a mangiarle al posto del pane...”
L'uomo si allontanò di qualche passo.
“Cosa andate a fare a Fisyem?”
“Vendo santini...” mostrandone qualcuno Mirò “... volete acquistarne uno anche voi?”
“E alimentare così il commercio dei preti?” Con sdegno il Rosso. “Che vadano in malora! Un giorno a Chanty riusciremo nel nostro intento... un paese con più case e meno chiese...” fece allora cenno a Mirò di non parlare più, per via del suo alito disgustoso “... e voi?” Guardando poi Clio, Masan e Solder. “Voi chi siete? Occorrono quattro persone per vendere qualche santino?”
“No, ho solo dato loro un passaggio per la capitale...” fece Mirò.
“Sta zitto!” Con durezza il Rosso. “Mi hai appestato col tuo alito fetido!” Tornò a fissare i tre sul carro. “Allora, chi siete voi tre?”

Altea 13-06-2013 14.43.46

Ormai era notte e io ero pure in preda a un tremendo sonno, quando Daiz mi svegliò improvvisamente, osservai quegli strani occhiali....servizi segreti? Ma in che guaio mi ero cacciata, mossa da curiosità più che altro li indossai e con stupore mi apparve qualcosa di veramente strano, e si vedevano delle figure muoversi..."Sono arrivati dici....che facciamo ora? Non possiamo rischiare e uscire, e Mr. Kuon potrebbe essere in pericolo..non sarebbe meglio chiamare la polizia e avvisarli di queste sospette figure scese dal furgone attorno al Palazzo dei Taddei?"

elisabeth 13-06-2013 17.42.48

1513....accidempoli, quando avevo visto quel trabiccolo che si sarebbe alzato in volo per portarci a destinazione, avevo immaginato di tutto....ma non potevo immaginare che mi avrebbe portato indietro nel tempo di cinquecento anni......questa si che era una cosa eccezionale........e nel giro di pochi giorni avevo ben visto due cose eccezionali...la tuta di un uomo del medioevo e indietro nel tempo.........adesso ero veramente gasata, guardavo Gem e avrei voluto vedere nei suoi occhi la stessa mia eccitazione.....e invece in lui vedevo sgomento.....incredulità....." avete ragione Milord il vino mi ha fatto dimenticare anche che giorno fosse oggi.....ma e' buono e non stento a credere che il sultano........abbia bevuto con passione questo vino......ma ditemi come potremo andare a Fisyem....non siamo di qua e non vorremmo avere a che fare con i rossi......siamo artisti, persone semplici....non vogliamo scontrarci con nessuno........ma allo stesso tempo, non vorremmo portarvi dei fastidi..siete stato così ospitale che non sapremo mai come ripagarvi...".....dovevo necessariamente arrivare a capo di quella storia.....non si faceva un salto nel tempo...senza uno scopo......

Guisgard 13-06-2013 18.54.22

“Niente affatto.” Disse Daiz ad Altea. “E per almeno due buone ragioni... la prima è che non voglio la polizia fra i piedi in questa mia indagine... la seconda poi è che i poliziotti hanno di meglio che finire sbudellati da questi misteriosi individui... già, sbudellati... guarda bene quelle sagome... si vede che sono armati... e di tutto punto...” scese silenziosamente dall'auto “... ora seguimi... cercheremo di capire cosa cercano attorno a questo palazzo... abbiamo il vantaggio di poterli vedere, mentre loro non possono vedere noi col buio...”
Così Daiz, fatto cenno ad Altea di seguirlo, andò dietro a quelle ombre.
Quelle giunsero davanti ad un muro di cinta e si fermarono.
“Capo...” parlando uno di loro ad una ricetrasmettente “... siamo attorno al perimetro Nord del palazzo... attendiamo ulteriori ordini per agire...”
“Bene.” Rispose la voce dall'altra parte. “Sono stato ieri all'Università Cattolica ed il prof Asevol, sotto ipnosi, mi ha rivelato che il Codex Nolhiano è in mano ai Taddei... non possiamo perdere altro tempo... la Vedova Nera e la Tarantola Lupo sono giorni che non fanno sapere loro notizie... sembrano essere spariti mentre studiavano la chiesa scoperta a Sant'Agata di Gothia... quindi entrate nel palazzo e cercate il libro.”
“Ricevuto, capo.”
Lanciarono allora alcune funi sul muro, che si impigliarono e le utilizzarono per issarsi oltre il perimetro esterno del palazzo.
“Hai sentito?” Voltandosi Daiz verso Altea. “Devono essere una banda di criminali... e il loro capo alla radio parlava del professor Asevol e del Codex Nolhiano...”

Clio 13-06-2013 18.55.42

Trattenni il fiato, mentre gli occhi dei Rossi si posavano su di noi.
Cosa potevamo essere? Non nobili, sicuramente.
Mercati? Già, peccato che eravamo senza un soldo.
"Siamo.." Dissi poi, pensando che, se dovevamo mentire, tanto valeva farlo il meno possibile "..siamo studiosi.. Siamo diretti alla biblioteca della capitale per fare delle ricerche...".
Sperai non chiedessero di più, o dovevo inventarmi una possibile ricerca nel giro di qualche secondo.

Guisgard 13-06-2013 19.04.22

“Beh...” disse il milord ad Elisabeth “... Fisyem non è molto distante da qui... in due ore circa potete arrivarci. Ammesso però di avere due buoni cavalli.” Sbuffò. “Quanto ai rossi poi... eh, in un modo o nell'altro ci avrete a che fare, visto che controllano la capitale... ma non credo vi causeranno noie... siete artisti, no? Loro si definiscono intellettuali, uomini di cultura e ritengono che tutti gli artisti abbiano i loro valori e i loro ideali... sebbene ancora non sono riuscito a comprendere quali siano... tu cosa ne pensi, Pioppo?”
“Vogliono l'intera torta, milord.” Rispose quello. “La torta che credono stiano a dividersi da sempre la Chiesa e la nobiltà. Altri intenti nei loro piani io non vedo.”
“Ecco, avete sentito!” Esclamò il milord. “Seguite sempre il sentiero verso Occidente e vi ritroverete a Fisyem. Senza abbandonare mai la direzione che vi ho indicato.”

Guisgard 13-06-2013 19.18.04

L'uomo osservò Clio.
“Ehi, Gaben...” disse voltandosi verso i suoi compagni “... Viltor, Didier...”
“Cosa c'è?” Avvicinandosi quelli.
“A Fisyem, che voi sappiate, attendono studiosi?”
“No, che io sappia...”
“In verità” intervenne Masan “non siamo stati incaricati da nessuno riguardo ai nostri studi... il nostro intento è cercare antichi testi...” annuì “... antichi testi perduti, o presunti tali... dobbiamo recuperarli prima che vadano perduti per davvero...”
“Che tipo di testi?” Chiese l'uomo. “Religiosi?”
“Oh, tutt'altro.” Rispose Masan. “Il nostro scopo è quello di salvare i testi antichi, quelli pagani greci e romani, prima che vengano riutilizzati dai chierici e dai monaci nei monasteri per farne carta da usare per i sacramentari e messali...”
“Beh, cosa aspetti?” Fece uno di quelli a colui che aveva fermato il carro. “Falli passare. Sai bene che Guidox ambisce a riempire la capitale di intellettuali laici.”
“Però i loro abiti...” mormorò l'altro “... hai visto come sono strani?”
“Sono studiosi.” Replicò quello. “Cosa ti aspetti? Avanti, falli passare e libera la strada da questo carro.”
Così il carro di Mirò fu fatto passare.
“Buona idea la sua, Clio...” disse Masan alla ragazza quando si misero alle spalle il posto di blocco “... definirci studiosi è stata un'ottima mossa... spero che anche la mia trovata alla lunga ci tenga lontano dai guai... speriamo bene...” e proseguirono il cammino verso la capitale.

elisabeth 13-06-2013 19.24.26

Due ore con due cavalli....noi eravamo a piedi, e avremmo comunque incontrato questi rossi......gli affari politici non ci interessavano, e avremmo fatto in modo di starci lontano......." vi ringrazio Milord, e che non abbiamo un cavallo....siamo stati derubati strada facendo.......ma a piedi cercheremo di fare il nostro meglio.......seguiremo le vostre indicazioni....e i vostri consigli....allora Gem..mi sembra il caso di togliere il disturbo..."...mi alzai dal tavolo ed il vino mi diede un senso di vertigine....ma passò in fretta.....mi appoggiai solo per un attimo al braccio di Gem.....il cammino sarebbe continuato .......

Altea 13-06-2013 19.26.10

Lentamente seguii Daiz...certo non potevano vederci ma ogni mossa falsa o incauta poteva far notare la nostra presenza.."Certo che ho sentito, ma non ti sei accorto...chi parla è Teslya...ha detto chiaramente che è stato dal professor Asevol chiedendogli del Codex Nolhiano e sotto ipnosi...questo tipo è pericoloso e ora inizio ad avere dei dubbi...che dobbiamo bene ponderare" sospirai..."Julien sa forse qualcosa? Dovremmo chiederle qualcosa visto che era stranita quel giorno e ho il sospetto pure lei fu ipnotizzata...e poi chi sono questi Vedova Nera e Tarantola Lupo? E si trovano a Santa Agata di Gothia. Ebbene so che hanno iniziato degli scavi laggiù, se ne parla alla Università Cattolica e loro sono là..ha detto tra quegli scavi...e strano caso la mia antenata che partì alla ricerca del Fiore Azzurro era proprio in quella città. Forse dovremmo cercare di capire chi sono questi individui e recarci laggiù".

Talia 13-06-2013 20.16.50

Bisognava seguire quelle indicazioni?
Lo guardavo in silenzio, intimamente combattuta...
Ma c’era la questione di quell’enigma...
aveva ragione, pensai, quell’enigma andava decifrato...
o forse vi si doveva soltanto credere...
sì, forse si doveva soltanto crederci e seguire le indicazioni?
Stavo ancora vagando nei suoi occhi azzurri, persa tra questi e mille altri dubbi, quando quella voce ci raggiunse...
sussultai...

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 55174)
“Non può che essere suo nipote...” all'improvviso una voce “... si... quegli occhi sono inconfondibili...” sorrise.
Era un uomo.
Ma non un uomo comune.
Un prete.
“Perdonatemi, sono piombato qui quasi all'improvviso...” continuò “... sono il cappellano del campo... ho conosciuto bene suo zio... io e Robert de' Taddei siamo stati legati da un'amicizia vecchia di quarant'anni...”
“Noi siamo qui” fece Guisgard “proprio per capire quali segreti custodiva, poiché buona parte della sua vita sembra avvolta nel mistero... almeno per me...”
“Egli” disse il cappellano “era legato a due terre, due mondi... una era la sua Capomazda... di cui immagino conoscete tutto...”
“E l'altra?” Chiese Guisgard.
“L'altra è una terra” spiegò il cappellano “lontana... o forse vicina... una terra che conobbe anni fa... quando vi giunse mentre inseguiva un suo amore... o forse dovrei dire il suo Amore... quello vero...”
“Di che terra si tratta?” Fissandolo Guisgard.
“Chanty...” rispose il religioso.

Mi voltai di scatto ed osservai quell’uomo avanzare verso di noi...
esitai, lanciando a Guisgard un’occhiata che tuttavia egli non colse...
tornai, dunque, a scrutare il nuovo venuto.
Aveva detto di essere il cappellano e aveva parlato con voce pacata e gentile, una voce comunque il cui tono non tradì neanche la minima esitazione e il minimo dubbio...
potevamo fidarci?
Guisgard sembrava pensare di sì, io decisi di mantenermi sul chivalà...
Parlò di Robert de’ Taddei e della loro presunta amicizia...
parlò di Capomazda e di Chanty...
lo fissai...
“A noi risulta che la terra di nome Chanty sia solo una leggenda...” dissi, sfoderando un sorriso vago e gentile “Una storia... niente più!”

Clio 13-06-2013 22.55.44

Sorrisi, lieta che il mio stratagemma avesse avuto successo.
"La ringrazio.. ma, infondo, ho forse mentito? E' quello che siamo, no? E almeno non rischieremo di fare grandi gaffe visto che i libri che cerchiamo li conosciamo davvero..".
Risi. "Lei s'immagina che guaio, se ci fossimo spacciati per ricchi mercanti, o che so io? Avremmo rischiato di fare errori grossolani senza nemmeno accorgercene..".
Mi fermai per un momento ad osservare il paesaggio intorno a noi.
Restai incantata da quelle colline dipinte di colori accesi e vivaci. Era davvero un posto incantevole.
Dopo un po', voltai nuovamente lo sguardo verso il professore "Allora, cosa pensate di fare una volta arrivati in città?".

Guisgard 14-06-2013 00.51.33

Gem prese per un braccio Elisabeth, a cui il vino sembrava aver causato un leggero capogiro.
“Forse non è il caso di fare tutta questa strada a piedi, Elisabeth...” disse alla donna “... almeno fino a quando non avrete sbollito gli effetti del vino...”
“In effetti” fece il milord “tutta quella strada a piedi non è consigliabile neanche fra un'ora. Forse davvero vi occorrono dei cavalli.”
“Si, ma non ne abbiamo.” Fissandolo il pilota. “Quindi faremo di necessità virtù.”
“Aspettate...” mormorò il milord “... Pioppo! Presteremo i nostri cavalli a questi due amici.”
“Quelli che abbiamo nella stalla qui?”
“Certo!” Esclamò il milord. “Quali altri sennò? Su, valli a sellare!”
Pioppo annuì e raggiunse la piccola stalla che si trovava a qualche centinaio di metri oltre la casa.
“Non credo di poter pagare i vostri cavalli...” mormorò Gem.
“Sciocchezze.” Disse il milord. “Non ve li venderei mai. Sono ottimi esemplari. Me li renderete quando ci rivedremo fra qualche giorno a Fisyem. Ora andate. Pioppo avrà preparato i cavalli. E buona fortuna, amici miei.
Così, Elisabeth e Gem, in sella a quei due cavalli, imboccarono il sentiero indicato loro dal milord.
Poco dopo avvistarono alcuni uomini a cavallo.
Erano una mezza dozzina ed indossavano abiti simili fra loro.
Pantaloni, camicia bianca ed una fascia rossa attorno alla spalla sinistra.
Quando si accorsero del pilota e della dottoressa, aumentarono la loro andatura e in breve li raggiunsero.
“Chi siete, stranieri?” Chiese uno di loro ai due. “Dove siete diretti? E perchè indossate questi strani abiti?”

Guisgard 14-06-2013 01.03.10

“Si, hai ragione...” disse Daiz ad Altea “... era Teslya che parlava alla radio... e probabilmente i due che citava erano altri membri della banda...”
Ma proprio in quel momento suonò l'allarme nel palazzo.
“Presto, nascondiamoci!” Esclamò Daiz.
E prese con sé Altea prima di nascondersi tra le aiuole del parco che circondava il palazzo.
Poco dopo si udirono anche le sirene della polizia.
Quegli uomini allora ritornarono al muro perimetrale e utilizzando ancora le funi che avevano lasciato in precedenza, uscirono dal palazzo.
Salirono poi sul loro furgone e fuggirono via.
“Alla macchina!” Fece Daiz.
E si lanciarono sulle loro tracce.
“Li seguiremo senza che se ne accorgano...” guidando l'investigatore “... voglio capire dove vanno e cosa hanno trovato nel Palazzo dei Taddei...”
Il furgone imboccò una strada secondaria, fino ad immergersi nella campagna avvolta dal buio della notte.
Dopo circa mezz'ora raggiunse una grande villa che sembrava abbandonata.
“Forse è il loro covo...” mormorò Daiz, dopo aver parcheggiato l'auto poco più avanti della villa.

Guisgard 14-06-2013 02.10.37

“Si...” disse Masan a Clio “... è stata brava... infondo sarà molto più semplice che recitare una parte, visto che dovremo essere solo noi stessi... poi, magari, mercanti e commercianti non stanno neanche simpatici a questa gente...” fissò poi la ragazza “... non so cosa faremo una volta giunti in città... immagino che bisognerà continuare con la storia degli studiosi... e nel frattempo trovare il modo di lasciare queste terre e ritornare da dove siamo giunti...”
“E se ci avessero drogati?” All'improvviso Solder.
“Chi?” Chiese Masan.
“Non lo so...” scuotendo il capo la donna “... qualcuno... a tutti e tre... e ora tutta questa storia è solo l'effetto di ciò che ci hanno dato...”
“E perchè poi?”
“Non lo so...” infastidita Solder “... cercavo solo una spiegazione a tutto questo...”
Ma proprio in quel momento, videro un sontuoso castello erigersi tra le colline.
“Che castello è quello?” Indicandolo Masan.
“E' il castello di Yrko di Bumin...” rispose Mirò “... e molti sospettano che lì sia stato rinchiuso il re...”
http://www.losttreasures.ru/wp-conte...le/arundel.jpg

Guisgard 14-06-2013 02.36.13

“Anche per molte persone” disse il cappellano a Talia “l'Amore Vero è una leggenda, un qualcosa che può riempire solo le pagine di un romanzo o le scene di un film. Eppure esso è esiste.” Sorrise. “Amate anche voi parlare in modo cifrato o per metafore, padre?” Fissandolo Guisgard. “Perchè, con tutto il dovuto rispetto, siamo un po' stanchi di indovinelli e mezze frasi...”
“Eppure vi sto parlando di cose semplici e dirette.” Fece il religioso. “Gli antichi greci, popolo di filosofi e navigatori, usavano porre la porta degli inferi dove terminavano le terre da loro esplorate. Così, man mano, ponevano l'ingresso dell'Inferno sempre più ad Occidente... e quando si spinsero fin sulle coste campane, estremo limite delle loro navigazioni, si convinsero che l'accesso agli inferi si trovasse proprio lì, tra i fumi dei Campi Flegrei... e infatti i mitici Orfeo ed Enea raggiunsero Pozzuoli per discendere nell'Oltretomba...”
“Ci perdoni, padre, ma non riesco a capire il punto...” disse l'ultimo dei Taddei.
“Voglio dire” spiegò il cappellano “che spesso gli antichi usano nomi fantastici e romanzati per spiegare ciò che non conoscono o ciò che idealizzano... Chanty non è una leggenda. Anzi, essa è reale come lo sono i luoghi che vediamo intorno a noi.” Sorrise nuovamente. “Vi chiedete come faccio a saperlo?”
“Si, questa cosa mi balenava in testa in effetti...” mormorò Guisgard.
“Semplice.” Candidamente il cappellano. “Perchè me ne ha parlato proprio suo zio. Mi ha descritto ogni luogo di quella terra meravigliosa. E so che ha scritto le indicazioni per raggiungere Chanty proprio nel libro che avete appena trovato.”
“E' dunque possibile raggiungere quel luogo...” fece Guisgard “... ma voi prima avete accennato qualcosa riguardo al motivo che spinse mio zio a recarsi là...”
“Certo...” annuendo il cappellano “... si recò a Chanty per inseguire una donna... e non una donna come tante... ma quella che lui amò veramente... l'unica... l'Amore della sua vita...”
“E come arrivò a Chanty?” Domandò Guisgard.
“In treno.” Rispose il cappellano.

Clio 14-06-2013 13.40.03

Annuii alle parole di Masan.
"Già, e chissà.. Magari rovistando in una biblioteca troveremo qualche indizio su come tornare indietro e, soprattutto, sul perché siamo qui..".
Evitai di sorridere, quando Solder ci illustrò la sua spiegazione.
Come poteva essere possibile?
Non che la situazione in cui ci trovavamo fosse altrettanto realistica.
La vista del castello mi distrasse, e le parole di Mirò mi colpirono profondamente.
Per un lungo istante restai a guardarlo.
"Quello che non capisco.." Dissi poi, quasi soprappensiero "...è perché non lo liberano.. Cioè, perché non provarci? Io capisco che i Blu possano essere indeboliti.. Ma al punto di permettere tutto questo?" Scossi la testa "...voglio dire.." Sussurrai, quasi "..anche la rivoluzione francese ha avuto la Vandea..".
Alzai le spalle e lasciai che il mio sguardo vagasse per i merli scolpiti e le alte torri del castello davanti a noi.
"Probabilmente sto parlando a vanvera, e i Blu stanno tentando in tutti i modi di liberare il re e ristabilire l'ordine.. Me lo auguro per loro..." sorrisi "Scusate, non volevo annoiarvi con le mie farneticazioni... Anche perchè, in fin dei conti, non sono affari che ci riguardano...".
Mi voltai verso i miei compagni di viaggio e i miei occhi incontrarono quelli di Masan per un lungo istante.
Erano passati giorni, ormai, eppure non riuscivo a decifrare quello sguardo.
Eppure, inspiegabilmente, i miei occhi lo cercavano troppo spesso, quasi senza accorgersene.

elisabeth 14-06-2013 15.25.25

Gem era un grande uomo....lo vedevo un pò vacillare..ma forse ero io che vacillavo.....fu bravissimo nella sua parte....ma Milord fu il migliore.....ebbe un gesto di solidarietà nei nostri confronti che non mi sarei mai aspettata...infondo chi eravamo noi....due buffi esseri usciti fuori da un vortice temporale......ma questo lui non lo sapeva.....e così fui letteralmente issata da Gem sul cavallo e prendemmo la strada consigliata....."....Ricordati Gem che non sono brilla....ma quel vino era un tantino sopra le righe...vedrai con quest'aria ritornero' fresca come una rosa......grazie per avermi aiutata a salire a cavallo.....anche se pensavo di non farcela proprio......dunque stiamo cavalcando nel mille cinquecento, Gem il tuo aereo era magico devi farti pagare di piu' da Liam.un viaggio cosi non ha prezzo ma come facevi a conoscere questa citta.....io non ho mai trovato sui libri di storia la città di Fisyem....un re prigioniero dal colore blu e i rossi....che hanno preso in mano le redini della città....ma perché questo Re e' così stupido da non accorgersi di cosa stava succedendo nel suo paese.....non c'erano i servizi segreti all'epoca ?........funzionavano male...".....davanti a me degli uomini con la fascia rossa apparvero come per magia.....parla del diavolo......ci fecero fermare...e ovviamente le domande di rito....."......Salve....felice di vedervi, noi siamo artisti e andiamo nella vostra splendida città per riempire il nostro animo e il nostro estro.....i nostri abiti sono l'attrazione più importante.....vengono dal futuro......la strada che stiamo percorrendo spero sia quella giusta ?...".....

Talia 14-06-2013 16.05.53

Osservavo il cappellano in silenzio, mentre parlava...
era un uomo inconsueto...
si, era uno uomo decisamente fuori dal comune...
e parlava come se sapesse molto bene ciò di cui stava dicendo... anzi, come se sapesse cose che noi neanche potevamo immaginare...
lo osservavo parlare con Guisgard e la mia indecisione di poco prima si intensificò...
indecisione che si trasformò in sconcerto a quell’ultima affermazione.
Osservai l’uomo, poi Guisgard, poi ancora l’uomo...
“In treno?” mormorai, sollevando un sopracciglio “Cosa intendete dire?”

Altea 14-06-2013 18.15.53

Sfrecciamo inseguendo quel furgone che si fermò presso una casa antica in rovina...quello era il covo?
"Sei sicuro Daiz di volere entrare...siamo soli e non armati..potremmo mettere in pericolo la nostra vita non ci hai pensato? Non abbiamo protezione..che intenzioni hai?".

Guisgard 14-06-2013 20.57.52

Il cappellano sorrise ai dubbi e alle perplessità di Guisgard e Talia.
“Ciò che ho detto, signorina...” disse poi alla ragazza “... che Chanty può essere raggiunta in molti modi, tra cui anche in treno. Anzi, il treno era il mezzo con cui vi arrivava anche Robert de' Taddei.”
“Fatemi capire...” fissandolo Guisgard “... basta fare un biglietto e salire su un treno per arrivarci?”
“Esatto.”
“E la destinazione?” Perplesso il Taddeide. “Cosa risponderò al tale della biglietteria quando mi domanderà dove desidero andare?”
“Non importa questo.” Rispose il cappellano. “L'importante è partire. Quando inizia un viaggio, la destinazione non è prioritaria. Colombo voleva arrivare nelle Indie, ma poi invece sbarcò in un nuovo mondo. Ma voi avete un vantaggio rispetto a molti altri viaggiatori... ciò che è segnato sul codice... le indicazioni lasciate da suo zio.”
“Lei è un prete molto particolare, padre...” mormorò Guisgard.
Il religioso sorrise nuovamente.
“Cosa c'è a Chanty?”
“Magari sarà un bel viaggio di piacere...” fece il cappellano “... lei è la sua bella fidanzata...”
“Chi le dice che è la mia fidanzata?”
“Conoscevo suo zio.” Mormorò il cappellano. “E so leggere nei vostri sguardi.”
“Andare a Chanty quindi come turisti?”
“Perchè no.” Annuì il cappellano. “Magari anche per saperne di più sugli amori di suo zio. Del resto è la storia della sua famiglia.”
Si udì in quel momento il rintocco di una campana.
“Ora perdonatemi, ma devo andare.” Avvicinandosi alla porta il religioso. “Vi auguro un piacevole soggiorno a Chanty.” Ed uscì.
“Prendiamo il Codex Nolhiano...” disse Guisgard a Talia “... lo porteremo con noi... a Chanty...”
Tornarono allora dal comandante della Compagnia, risalirono sul loro aereo e ritornarono al piccolo aeroporto ai piedi del Taburn.
Da qui raggiunsero in auto la stazione di Sant'Agata di Gothia.

Guisgard 14-06-2013 21.01.46

“Si...” disse Masan, rispondendo però col suo sguardo a quello di Clio “... cercheremo nei libri una risposta a tutta questa storia...” poi i suoi occhi vagarono sul castello, forse solo perchè seguivano quelli della ragazza.
“I Blu” spiegò Mirò “stanno facendo di tutto per ritrovare il re... ma essi non sanno neanche dove si trovi con precisione...”
“E quel castello?” Chiese Solder. “Non è rinchiuso lì?”
“Forse.” Fece Mirò. “Ma nessuno lo sa con certezza. E comunque penetrare in quel maniero è impossibile... la versione ufficiale dei Rossi è che il re è fuggito... che ha lasciato il regno... e loro sono solo reggenti momentanei... naturalmente mirano ad altro...”
“A cosa?” Domandò Masan.
“A prendere il potere legittimamente.” Fissandolo Mirò. “Trasformando il regno in una repubblica... vogliono avere il consenso del popolo... così poi anche un ritorno del re non cambierebbe più nulla...”
“E' possibile passare vicino al castello?” Guardando il maniero Masan. “Vorrei vederlo da vicino... è imponente...”
“Si...” annuì Mirò.
Il carro così prese una stradina laterale e si ritrovò a passare proprio sotto le mura del monumentale castello.
E ad un tratto Clio udì una melodia.
Era la musica di un'ocarina e proveniva dal castello.

Guisgard 14-06-2013 21.04.06

Quegli uomini, alle parole di Elisabeth, fissarono la donna ed il pilota.
“Artisti...” disse uno di loro ai suoi compagni “... magari farete affari... in questi giorni c'è da sollevare l'umore del popolo... Guidox poi ritiene che la satira sia fondamentale per fare politica... magari vorrà riceverli al loro arrivo... anzi... saremo noi a condurli da lui. Così ci ricompenserà.”
Così, quegli uomini, si unirono ad Elisabeth e a Gem e insieme presero la strada per Fisyem.

Guisgard 14-06-2013 21.09.14

“Scoprire chi sono...” disse Daiz ad Altea impugnando poi la sua magnum “... resta qui...” fissando la ragazza “... se fra mezz'ora non sono tornato, ritorna all'ufficio... nel cruscotto c'è un'altra pistola... usala se qualcuno si avvicina...” sorrise “... non mi piace la parte dell'eroe, non fa per me... ma ad un eroe non si rifiuta nulla...” e improvvisamente la baciò.
Fu un bacio lungo e appassionato.
“A presto, bellezza!” Esclamò poi facendole l'occhiolino.
E scese dall'auto.
Trascorsero diversi minuti.
Altea era sola in auto.
Fino a quando vide un'ombra avvicinarsi nel chiaroscuro.

Altea 14-06-2013 21.44.03

Quel bacio lungo e appassionato...mi lasciò per la prima volta senza parole, lo stavo quasi fermando...temevo per lui...ebbene si...avevo timore potesse succedergli qualcosa..."Fermati..sei solo contro molti uomini pericolosi".
Ma chiuse la porta della Mercedes senza ascoltarmi e lo vidi svanire...iniziai a tichettare le unghie laccate nervosamente sopra il cruscotto..una pistola, aprii cosi incuriosita lo sportello del cruscotto e la trovai e la presi in mano..sono pazza? Non ho mai usato una pistola!!
Ma fu un attimo quando vidi una strana ombra avvicinarsi alla auto, il cuore iniziò a battere forte e mi abbassai lentamente, in mano tenevo la pistola e lentamente sempre mi lasciai scivolare al posto di guida, avrei sempre potuto partire, le chiavi erano appunto state lasciate nel posto di guida, se qualcuno avesse cercato di farmi del male.

Clio 14-06-2013 23.28.14

Sorrisi.
"Beh, così ha molto più senso... Anche se, fino ad ora, non mi sembra che i Rossi godano di una grande popolarità tra la gente del popolo.. Ma, probabilmente, è solo un'impressione...".
Fui lieta che il carretto girasse fino ad arrivare nei pressi del castello, era davvero bello ed imponente.
Ma mentre lo osservavo, una dolce melodia riempì l'aria intorno a noi.
Restai ad ascoltarla, rapita, con gli occhi chiusi, per lunghi istanti.
Era davvero incantevole, sembrava parlasse di terre lontane e perdute, prati in fiore illuminati dal sole dell'alba, e un sorriso malinconico e innamorato.
Adoravo la musica capace di suscitare emozioni diverse in ognuno di noi.
"È stupenda..." Sussurrai "..questa musica, la sentite? È davvero... Davvero... Incantevole.. Sembra provenire dal castello.." Sorrisi "chiunque suoni quell'ocarina deve avere un animo nobile.. Beh, non nel senso.. Non nobile di nascita.. Ma.. Si vabbè avete capito.. Un animo gentile.." sospirai, guardando il castello "..sembra proprio una prigione dorata..".

Guisgard 15-06-2013 00.49.37

Fu un momento.
Altea vide quell'ombra avvicinarsi all'auto.
Era buio e i contorni di ogni cosa apparivano sfocati e indefiniti.
L'ombra però avanzava con passo sicuro.
Si avvicinò alla portiera del posto passeggero ed entrò rapidamente nella Mercedes.
“Metti in moto e andiamo via di qua...” disse Daiz “... pensa solo a guidare...”
L'auto così parti e si allontanò da quel luogo.
“Sono dei terroristi...” mormorò dopo qualche minuto l'investigatore “... gli stessi che hanno ricattato la Taddei Corporation e che poi hanno assalito il museo...” si accese una sigaretta “... non hanno trovato niente nel Palazzo dei Taddei... Teslya è stato avvertito... ho scoperto queste cose proprio perchè stavo ascoltando la conversazione tra lui ed uno della banda... dannazione...” sbuffò “... questo caso si complica sempre più... ci sono troppe strane situazioni in ballo...” ad un tratto squillò il suo smartphone.
“Ah, è lei...” rispondendo Daiz “... chi non muore si rivede... no, non ho nessuna novità... nessuna tranne la scoperta che ho appena fatto... in questa storia sono coinvolti anche dei terroristi... e non la vedo sorpreso... scommetto che lei sapeva già qualcosa... come sarebbe che non devo fare domande? Ascolti, potrei anche ridarle indietro quell'anticipo... cosa? Sant'Agata di Gothia? Perchè devo andare là? Come sarebbe che scoprirò cosa interessanti? Un momento... aspetti... ma chi è lei veramente? Perchè è così interessato alla morte di Robert de' Taddei? Pronto!” Sbuffò. “Ha staccato la conversazione...” fissando Altea “... era il nostro misterioso cliente... dice che dobbiamo recarci a Sant'Agata di Gothia e che là troveremo indizi interessanti... al diavolo...” sbottò.

Guisgard 15-06-2013 02.23.21

Clio guardò verso il castello.
Quella, musica dolce e malinconica allo stesso tempo, pareva giungere da una delle sue torri merlate, per poi disperdersi e confondersi nel fresco sibilo del vento.
“Si, era una musica molto particolare...” disse Masan “... ma è durata così poco...” guardò anche lui verso il castello “... chi poteva mai suonarla?”
“Forse un menestrello...” con indifferenza Solder “... chi altri? Del resto siamo quasi nel Medioevo...”
Il carro continuò il suo tragitto e pian piano attraversò tutto lo spiazzo davanti al maniero.
Ma prima che abbandonassero quella stradina, all'improvviso, dall'alto, qualcosa cadde accanto ai piedi di Clio.
Nessuno degli altri si era accorto di nulla.
Nessuno tranne Clio.
Era un foglietto arricciato attorno a qualcosa di più pesante.
E cadendo, il foglietto stropicciato si aprì, mostrando alla ragazza il messaggio contenuto:

“Ho affidato questo mio messaggio alla musica e al vento.
Sarà il nostro segreto, mio buon viaggiatore.
Nascondilo o i nostri nemici zittiranno anche la mia ocarina e i figli di Eolo.
Ma non dimenticare il principe triste a cui è negata la luce della sua terra.

A.”


Nell'aprirsi il foglietto mostrò anche l'oggetto attorno al quale era stato arricciato.
Era una bellissima spilla d'oro che rappresentava un Fiore stilizzato, dal quale spuntavano vari altri fiori più piccoli.
http://www.orafomancinelli.it/public...s/pict0092.jpg

elisabeth 15-06-2013 19.11.38

Ascoltai quegli uomini guardandoli ad uno ad uno nella faccia......se mi fossero capitati nella mia epoca avrei calcolato il loro quoziente intellettivo...0...mi chiedo..ma non si vedeva la differenza tra noi e loro ?...anche Milord in verità non ci aveva fatto caso......" Vi ringraziamo allora....cammineremo dietro a voi in modo da poter incominciare a lavorare su qualcosa di utile al popolo, magari in questo momento hanno bisogno di due belle risate...."..e così mi affiancai al cavallo di Gem.....sempre più silenzioso....non aveva aperto bocca....io stavo fando sia il manico che la quartara.....nel mio gergo...stavo facendo e disfacendo....." Gem caro....comprendo il vostro stato di disagio e chi piu' di me potrebbe comprenderlo.....ma se non mi aiutate io credo che da sola potro' soltanto fare un buco nell'acqua......voi siete un poeta un cantore...infondo le canzoni le cosnoscete...Agelo Branduardi ti dice nulla ?......sarebbe il meglio....ma anche i ricchi e poveri o chi ti pare a te...basta che canti......io dipingero', l'ho fatto poche volte nella mia vita...solo per diletto....forse adesso ci salveranno la vita......andiamo, siamo nell'epoca dei liberi muratori.......tra duecento anni urleranno Liberta, Fraternita' ed uguaglianza.........siamo dei liberi muratori anche noi......magari abbiamo una fortuna in piu' , abbiamo visto il risvolto di tutti questi liberi pensieri.....certo...non lo diremo a nessuno........ma ti prego Gem.....saro' gli ultimi degli essere con cui vorresti passare questa avventura, ma la colpa giuro..non e' la mia.....se mai avro' la fortuna uccidero' Liam con le mie mani......fai finta che io sia un uomo..un compagno d'armi o d' avventura forse...sara' piu' facile per te vivere tutto questo......."......la strada era lunga i soldati borbottavano..cantavano e ridevano da pazzi......io non riuscivo a formulare nulla.....ce la mettevo tutta....ma ero imbarazzatissima.....Gem, era lì solo per un caso fortuito e io ero lì...neanche per quello......volevo ritornare alla mia vita, volevo aiutare lui a ritornare alla sua di vita.....magari aveva qualcuno che lo aspettava.......penso che il mio male peggiore era pensare torppo a gli altri........Gem era in grado di pensare a se stesso....e io ero abbastanza grande per non fare la crocerossina........il tempo, gia' il tempo che buffo era la causa di tutto quel macello...ma il tempo avrebbe risistemato tutto....ne ero certa......

Altea 15-06-2013 20.43.21

Misi subito in moto la Mercedes e iniziai a correre forte, ascoltavo le parole di Daiz con apprensione...terroristi? le famose Tarantole Rosse...e che c'entrava Teslya con tutto questo?
Poi quella telefonata, un attimo di smarrimento di Daiz come se scoprendo ciò avesse paura e poi quelle parole...Santa Agata di Gothia.
Ci guardammo un attimo senza dire nulla terminata la conversazione telefonica, quando vidi il cartello stradale che indicava la direzione per quella città e senza nemmeno pensarci imboccai quella direzione.
"Ecco..." gli dissi decisa "ora stiamo andando a Santa Agata di Gothia anche perchè te lo avevo detto già io prima..ascolta Daiz, questo caso però si sta facendo veramente intricato...pensi Teslya sia coinvolto in questa situazione? E il cliente misterioso...certe volte ho pensato fosse lui" scossi il capo per togliermi quella idea assurda.."A Santa Agata di Gothia se ben ricordi ci sono i suoi collaboratori che non danno più segnali..non ricordo i nomi, ricordo avevamo a che fare con una Tarantola e un Lupo" dissi ridendo.
Accellerai di più.."Ma ti dirò una cosa..l'altro giorno a lezione il professor Asevol ci parlò di importanti scavi iniziati proprio a Santa Agata di Gothia...in una chiesa antica, se non sbaglio dedicata a Santa Caterina...che stranezza".

Clio 17-06-2013 00.38.56

Raccolsi quella spilla con aria furtiva.
Nessuno l'aveva vista, così come nessuno aveva notato il foglietto che conteneva.
Lessi quelle parole tutte d'un fiato e riposi la spilla nella tasca dei jeans.
Non dissi nulla.
Eppure, quelle parole continuavano a risuonare nella mia mente.
Poteva essere vero? Il principe imprigionato, triste per la terra lontana.
Mi si strinse il cuore. E poi, c'era quella A.
Qual'era il nome del principe?
Il mio sguardo frugò tra le finestre del castello, alla ricerca di un minimo segno, di un indizio, che però non trovò.
Ardena! La voce del vecchio frate si fece strada nella mia mente, il principe si chiamava Lord Ardena.
Un brivido mi attraversò la schiena.
E se fosse stato tutto vero? Se quel castello fosse davvero la prigione dorata che di cui ci avevano parlato? Che cosa avrei potuto fare per aiutarlo?
Oh, andiamo... che te ne importa... non vorrai metterti in mezzo in questa guerra, Clio.. guai a te se ti fai venire strane idee.. non puoi fare niente.. niente... vedi di mettertelo in testa!
Eppure, c'era qualcosa che spingeva il mio sguardo verso quelle finestre e la mia mente a quelle parole affidate al vento.
Erano arrivate a me. Quanta speranza si celava dietro quelle parole? Potevo davvero far finta di nulla?
Una cosa era certa, non ne avrei fatto parola con Solder o Masan.
"Che uomo è il principe, Messer Mirò?" dissi poi, all'improvviso.

Guisgard 17-06-2013 00.43.11

Elisabeth e Gem avanzavano sui loro cavalli, mentre quegli uomini li seguivano poco dietro.
Canzonavano e motteggiavano sugli ideali del loro movimento, canticchiando poi filastrocche licenziose contro il re e i Blu.
“Non si preoccupi...” disse Gem ad Elisabeth “... non sono fiaccato o depresso da tutto questo, sebbene più mi soffermo a pensarci e più sembra assurdo... ma è che non riesco a vederci una ragione, un motivo, uno scopo... perchè mai ci è accaduto questo? Perchè ci siamo ritrovati secoli indietro al nostro presente? Nella mia vita ho sempre ascoltato strane storie su luoghi o tratte misteriose, in cui aerei e navi svanivano nel nulla, con tanto di risposte insensate o peggio, come la storia del Triangolo delle Bermuda o i racconti sugli alieni che i grandi governi tengono nascosti... ma questa...” scuotendo il capo “... questa le batte tutte...” fissò poi la donna “... io non sono un cantante di professione... come tutti mi diverto a canticchiare sotto la doccia o a strimpellare la chitarra quando sono con gli amici... spero che lei sappia cosa sta facendo, Elisabeth...”
Ad un tratto apparve lungo il cammino un maestoso castello dalle torri quadrangolari e merlate.
E subito dopo, immersa tra dolci colline screziate dal riverbero del Sole mattutino, incoronata da tre floride vallate, ciascuna attraversata da uno dei tre fiumi che ne bagnano la caratteristica terra rossa con le loro acque e ne ingentilivano l'immagine con i loro riflessi tra l'azzurro del cielo e il bianco delle nuvole, si mostrò loro la grande capitale di Chanty: la città di Fisyem.
“Oltre il castello di Yrko di Bumin” affiancandosi a loro uno degli uomini che li stavano seguendo “vedete dinnanzi a voi la nostra capitale... quella è la cattedrale con accanto il battistero. Quel campanile che svetta laggiù, indica il santuario di Santa Caterina, mentre la colossale torre che troneggia sul centro cittadino è quella del Palazzo Reale. Noi giungeremo là, dove sarete presentati a Guidox.” Ed entrarono in città.

Guisgard 17-06-2013 00.46.50

La Mercedes correva sulla strada isolata.
Ormai i futuristici palazzi di Capomazda City erano scomparsi e gli aspri monti dell'interno si facevano sempre più vicini.
“Non ho idea chi sia il nostro misterioso cliente...” disse Daiz ad Altea “... e neanche perchè ambisca tanto a svelare il mistero della morte di Robert de' Taddei... quando a Teslya e a quei terroristi, che il diavolo mi porti se capisco in che modo entrano in tutto questo... ma chissà... forse davvero a Sant'Agata di Gothia troveremo qualche elemento che ci aiuterà a capire...”
Dopo circa una mezz'ora si ritrovarono ad attraversare un piccolo paesino alle pendici di alcuni monti.
L'abitato era però bloccato da un nugolo di persone che cantando e suonando attraversavano la strada principale.
“C'è forse una festa qui?” Chiese Daiz ad uno dei poliziotti che controllavano la situazione.
“E' una festa tradizionale...” spiegò “... una sagra di prodotti tipici. Non potete proseguire oltre, perchè il centro del paese è chiuso al traffico.”
“Noi siamo diretti a Sant'Agata di Gothia.” Fece Daiz.
“Mi spiace” disse il poliziotto “ma fino a quando la sagra non sarà finita, nessun veicolo potrà circolare in paese.”
“Maledizione...” sbottò l'investigatore “... e non c'è una strada alternativa per arrivarci?”
“Si, ma bisogna uscire dal paese...” annuì il poliziotto “... prendere poi una stradina secondaria e attraversare la campagna fino a quei monti... allungherete il tragitto però.”
“La ringrazio.” Disse Daiz.
Così, seguendo le indicazioni del poliziotto, la loro Mercedes ritornò indietro, abbandonò il paesino e imboccò la stradina secondaria.
Dopo quasi due ore, però, quando erano a ridosso dei monti, l'auto cominciò ad accusare qualcosa.
Fino a spegnersi del tutto.
“Ecco!” Esclamò Daiz. “Ci mancava solo questa! L'auto ci ha lasciato a piedi nel bel mezzo di queste montagne!”

Guisgard 17-06-2013 01.23.39

Capitolo III: Il principe Ardena

“Debbe, adunque, avere uno principe gran cura che non gli esca mai di bocca una cosa che non sia piena delle soprascritte cinque qualità, e paia, a vederlo e a udirlo, tutto pietà, tutto fede, tutto integrità, tutto umanità, tutto religione.”

(Nicolò Machiavelli, Il Principe)



“Il principe Ardeana” disse Mirò a Clio “è il sovrano di Chanty. E' un uomo molto particolare... per qualcuno è uno spirito libero, per altri solo un uomo imbevuto di se stesso. Non ama molto Chanty. Le nostre colline non sembrano affascinarlo e la terra rossa che da le pietre per erigere le nostre chiese e i nostri palazzi non ispira il suo animo nobile. Neanche il pane di queste terre è gradito al suo inquieto spirito. E su questo suo astio per Chanty hanno fatto leva i Rossi, imponendogli prima di firmare la Magna Carta, poi, secondo i Blu, impedendogli di governare, rinchiudendolo in una prigione segreta.”
“Uomo difficile, eh!” Esclamò Solder. “Non c'era un altro pretendente al trono?”
“No, egli è l'unico erede di lady Beatrice, figlia del defunto re.” Rispose Mirò. “Anche se qualcuno afferma che in realtà il principe Ardena sia figlio di un amore extraconiugale di sua madre...”
“Eh, tutto il mondo è paese!” Sarcastica Solder.
“Sua madre aveva un amante?” Chiese Masan.
“Così qualcuno dice...” mormorò Mirò “... pare fosse uno straniero giunto un giorno a Chanty...”
Intanto il carro era finalmente arrivato in città.
Fisyem appariva ora davanti a loro in tutto il suo splendore.
“Sapete già dove soggiornare in città?” Domandò loro Mirò.
http://www.akenar.com/Akenar/Images/thalanai.jpg

elisabeth 17-06-2013 09.49.07

Ascoltavo Gem.....e sorridevo con me stessa.....lui era stupito ......incredulo...." Intanto dammi del tu...noi abbiamo finito di giocare alla Dama col Cavaliere......e siamo i n una situazione mio caro in cui il lei il voi il tu...dievntano una nullita'.. io qualche giorno fa ero pronta ad entrare in sala operatoria e voi stavate fumando quell'orrendo sigaro davanti al vostro aereo super splendido.....avete ragione, abbiamo visto un migliaio di libri che parlavano degli ufo.....di strani misteri e poi ?....senza che fossimo sprofondati nel nostro divano...davanti alla tv.....cosa ci capita ?.......siamo stati teletrasportati in questo secolo.....e credetemi quetsa parte di storia non me la ricordavo........voi chiedete a me se so..cosa sto facendo ?...mio caro io non so neanche cosa mi verra' in me mente tra alcuni secondi...certo che non potevo dire....scusate signori.......ricordate un certo Da Vinci ?..ecco...abbiamo provato una delle sue invenzione e siamo precipitati.........cantare e' sempre meglio non credete ?...."......qualche tempo dopo, la meraviglia fatta costruzione.....un castello fantastico...talmente bello che dovetti trattenere il fiato......tutto era meraviglia, la cattedrale..il battistero..la natura ne faceva da cornice....qualcuno disse che avremmo conosciuto Guidox........era qualcuno che aveva preso il posto del Re...almeno cosi' sembrava......" Scusate.....questo Guidox, non e' il Re ovviamente.....ma come mai c'e' stata questa insurrezione da parte del popolo.......e perdonate.....il Re come si chiama ?.......sapete ..durante il nostro viaggio non abbiamo sentito di questa situazione, magari volete darci qual informazione prima di arrivare da Guidox......"......come dovevo chiamarlo Signor Guidox..Sir..Milord...........che caos...Gem aveva ragione....speravo solo di non intorcigliarmi dentro i miei stessi discorsi.....

Clio 17-06-2013 15.02.53

Ascoltai attentamente le parole di Mirò.
Eppure, pensai, le parole custodite in quel bigliettino sembravano appartenere ad un uomo legato alla sua terra.
Forse, allora, il misterioso prigioniero non era il principe Ardena, o, più semplicemente, si impara ad amare maggiormente una cosa quando questa ci viene tolta.
"È un peccato, un principe dovrebbe amare ed essere devoto alla sua terra.." Dissi piano "..a meno che non sappia di non appartenevi, se davvero suo padre era uno straniero allora magari si sente legato ad un'altra terra..." Sorrisi, guardando lontano "..probabilmente non lo sapremo mai... Chi può dire di conoscere profondamente i sentimenti di un altro essere umano?".
Restai assorta per alcuni minuti, pensando a quel principe, alla sua terra, alla prigionia e a quelle parole rinchiuse nel foglietto volato ai miei piedi.
Le parole di Mirò mi giunsero lontane.
"Come?" Dissi, ridestandomi "..no, non conosciamo nessuno in città.. Siamo solo diretti alla biblioteca.. Avete una locanda in particolare da consigliarci? O una sistemazione di fortuna.. Non abbiamo molto denaro con noi...".

Altea 17-06-2013 15.23.52

Prendemmo la stradina secondaria per via della festa, la Mercedes proseguiva, sembrava quasi che più si corresse e più la strada si allungasse quando ad un tratto la Mercedes si fermò in mezzo alla strada.
"Non capisco" esclamai "eppure vi era benzina e non dava segni di guasto."
Mi guardai attorno, quasi stava per albeggiare e vedevo delle alture attorno, provai varie volte ma la macchina non funzionava..."Daiz prova tu o chiameremo un carroattrezzi, non so aspetta...guardo sullo smarthphone, su internet, dove si trovi la officina più vicina".
Eppure ero agitata, qualcosa di strano mi inquietava.

Talia 17-06-2013 20.29.00

Fissai, stupita, il cappellano salutarci ed uscire...
Guisgard aveva ragione: era un prete molto particolare! Molto!
Poco dopo uscimmo anche noi...
Io presi una grossa bisaccia di pelle scura e vi lasciai scivolare il Codex, come Guisgard aveva suggerito, poi me la misi a tracolla e mi affrettai a seguirlo fuori da quel capannone...

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 55222)
Tornarono allora dal comandante della Compagnia, risalirono sul loro aereo e ritornarono al piccolo aeroporto ai piedi del Taburn.
Da qui raggiunsero in auto la stazione di Sant'Agata di Gothia.

Avevamo fatto il tragitto di ritorno piuttosto in silenzio, in silenzio eravamo decollati ed atterrati ed in silenzio eravamo saliti in auto ed avevamo raggiunto la stazione...
pensavo...
Guisgard parcheggiò, ma io non scesi dall’auto...
rimasi, invece, immobile per qualche momento, poi mi voltai a guardarlo...
“Mi perdoni se glielo dico, Guisgard... ma lei è un incosciente!” esclamai.
Per qualche altro istante rimasi immobile ed in silenzio, fissandolo...
poi sospirai appena...
“Ma lei... lei non vuole proprio mettersi in testa che corre dei pericoli, vero? Non vuole proprio convincersi che è stato minacciato da una banda di terroristi... terroristi che cercano questo, presumibilmente...” mostrando la bisaccia in cui era contenuto il Codex “E lei... lei se ne va tranquillo in giro, spiattellando ai quattro venti la sua identità e ciò che cerca, oltre che il luogo in cui è diretto... mi perdoni se glielo dico, dunque, ma è un incosciente!”
Tacqui, per un momento... scrutandolo con un’aria che temevo sembrasse più sconcertata e preoccupata di quanto non desiderassi mostrargli...
“Senta...” soggiunsi, dopo qualche momento “Senta, io non pretendo di essere la sua confidente... insomma, lo capisco che dopotutto io stessa la conosco da poco... e le ho anche già espresso la mia perplessità circa la sua fiducia verso di me... però... beh, però da qui a andarsene a raccontare tutto in giro come fa lei...” esitai “Io non so se arriveremo mai a Chanty, Guisgard... e non so cosa vi troveremo, o cosa lei spera di trovarvi... ma... beh, mi faccia il piacere di essere un po’ più discreto, da ora in poi! Per favore!”
Avevo parlato in fretta...
tacqui...
abbassai gli occhi...


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