Camelot, la patria della cavalleria

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Clio 18-03-2015 01.30.46

D'un tratto, udii delle voci che riconobbi immediatamente.
Trasalii nel sentire le loro parole.
Ma non dovevano lasciare la corte? Cosa diavolo ci facevano ancora lì?
Dovevo assolutamente avvisare Rodolfo. Restai per un momento immobile per vedere se sentivo altro, poi sarei andata a cercare il capo del Patto delle Civette.

Guisgard 18-03-2015 01.43.31

Clio restò ancora ad ascoltare quelle voci.
“Ebbene...” disse Cimmiero “... cosa proponete?”
“Per ora” rispose Samondo “abbiamo ben poco da fare. Hanno loro il coltello dalla parte del manico. Per adesso, milord, ci ritireremo in uno dei vostri covi e penseremo al da farsi. Anche perchè ci hanno fatto capire che questo non è più un luogo in cui siamo benvenuti. Comunque, c'è una pedina che sembra assopita su questa scacchiera...” aggiunse “... mi riferisco all'ambasciatore di Maruania...”
“Cioè?” Fissandolo Cimmiero.
“Il suo ruolo potrebbe spaccare la partita...” mormorò Samondo “... meglio andarcene però adesso, milord.”
“Si, andiamocene...” annuì Cimmiero “... per ora...”
E le voci cessarono.

Clio 18-03-2015 01.47.30

Ascoltai quelle voci attentamente.
Ah, ecco.. lo dicevo io che dovevate levarvi dai piedi.
Così, lasciai le mie stanze, andando in cerca di Rodolfo, a cui dovevo assolutamente spiegare la situazione con quegli individui, pur restando pienamente convinta che nessuno si stupirebbe che un mercenario vada dal miglior offerente, tanto più che da Azable non avevo ancora avuto neanche un ducato.

Guisgard 18-03-2015 01.56.28

Clio andò in cerca di Rodolfo e lo trovò nel grande salone, con ancora i suoi seguaci con lui e naturalmente anche con Icarius presente.
“Guisgard” disse l'uomo a bassa voce al pastore “era un tipo enigmatico. Capace di grandi slanci, forti entusiasmi eppure, un attimo dopo, portato a chiudersi in un silenzio inquieto e tormentato. Non cercare di imitarlo. Limitati ad apparire sicuro di tè, anche sfrontato e talvolta scanzonato, ma non tentare mai di imitarlo. Quando sei in difficoltà fingerai confusione e magari un leggero mal di testa. L'amnesia è un ottimo scudo.” Si accorse di Clio. “Ah, siete qui. Venite pure avanti. Rammentate che Sua Signoria deve allenarsi.” Sorridendo.

Clio 18-03-2015 02.04.51

Annuii a Rodolfo "Naturalmente..." per poi salutare Icarius con un rispettoso cenno del capo.
"Prima però c'è una cosa di cui devo assolutamente parlarvi..." seriamente.
Così, gli raccontai ogni cosa, rammentavo di avergli già parlato di Azable al nostro primo incontro, riferendogli della loro intenzione di rubare Parusia e del mio doppio gioco.
Ora però gli spiegai la situazione, riportando le parole che avevo udito nelle mie stanze, e i miei pensieri in proposito.
"Forse basterà spargere la voce che mi avete voluta fortemente perché... che ne so, conoscete i Montanari, un gruppo di mercenari con cui ho lavorato, oppure avevate sentito parlare di me.. insomma, io sono qui solo perché mi avete fatto un offerta principesca per rimettere in forma il duca..." alzai le spalle "Sono un mercenario, dopotutto... mi sembra la cosa più normale del mondo.. ma è meglio allontanare qualunque sospetto.. tanto saranno rimasti in pochi a sapere che conoscevo Sua Signoria.. sono stata un fantasma da quando Lord Guisgard ha preso posto sul seggio ducale...".

Guisgard 18-03-2015 02.12.07

“E' il destino di un'amante.” Disse Rodolfo a Clio. “Comunque avete fatto bene a riferirmi quanto da voi udito. Ci penserò io a giustificare la vostra presenza qui.”
“Dunque ci alleneremo adesso?” Avvicinandosi Icarius ai due.
“Si, ma senza strafare.” Annuì Rodolfo. “Comunque sei ancora convalescente, ricordalo. Al massimo una cavalcata, ma nulla di più. Naturalmente scortati da due dei miei più fedeli soldati.”
“Bene, ho proprio voglia di cavalcare un po'.” Sorridendo il pastore.
“Ma nella tenuta ducale.” Sentenziò Rodolfo. “Non fuori dal palazzo, dunque.”
In quel momento entrò un servitore dopo aver bussato.
“Milord...” ad Icarius “... lord Cimmiero ed il suo seguito hanno lasciato il palazzo.”
“Ottimo.” Soddisfatto Rodolfo.

Clio 18-03-2015 02.18.28

Il Re di Cuori ed il Fiore meraviglioso
 
Non risposi a Rodolfo, limitandomi ad annuire, per poi voltarmi verso Icarius e sorridere.
"Cavalcare mi sembra un'ottima idea..." Sorrisi "La tenuta ducale basta e avanza..." Chissà se il giardino era come lo ricordavo, colmo di angoli magici e nascosti che lui mi aveva mostrato come fossero tesori celati ai più in quelle notti d'estate in cui riuscivo ad intrufolarmi in quello splendido e rigoglioso scenario.
"Vogliamo andare, dunque?" Rispettosamente a Icarius.

Guisgard 18-03-2015 02.26.36

Poco dopo Icarius e Clio erano in sella a due forti sauri e cavalcavano nella tenuta ducale, che circondava i giardini di palazzo fino alle mura più esterne.
L'aria era limpida e la natura verdissima ed incontaminata dominava ovunque.
I due cavalcarono per un po', col vento tra i capelli e la tensione della corte alle spalle.
Poi, giunti in una radura, il pastore fermò la corsa del suo cavallo e smontò a terra.
Camminò un po', fino a raggiungere la sponda di un breve e zampillante corso d'acqua.
“Rodolfo ha detto eri la sua amante...” disse piano, fissando l'acqua trasparente che scorreva “... non dovrei prendermela, infondo era vero, no?” Si voltò a guardare Clio. “O forse lo sei ancora... nel tuo cuore intendo...” tornò con lo sguardo sul corso d'acqua "... non so, ma ti sento distante..."

Clio 18-03-2015 02.45.25

Cavalcammo nella tenuta ducale, era splendida come la ricordavo.
Poi Icarius smontò e io feci lo stesso, seguendolo vicino a quel corso d'acqua.
Abbassai lo sguardo a quelle parole.
"Amante è una parola che detesto, che mai nella vita avrei pensato venisse riferita a me... Mai..." Ammisi "E spero vivamente di non essere stata solo quello per lui..." Sussurrai piano "Ma non potevo difendermi da Rodolfo, se Guisgard avesse voluto far sapere di noi non mi avrebbe tenuta nascosta, viceversa nessuno si stupisce che un duca abbia un'amante, anzi... Magari immagina che non sia stata la sola..." Con un sorriso amaro.
"Devo essere distante, Icarius..." Con un leggero sorriso "Al di là del fatto che quando non siamo soli recito esattamente come te... Ma ti ho promesso che non ti avrei trattato come se fossi Guisgard, ma sempre e solo come Icarius..." Sospirai "E non è che per me tutto questo sia una passeggiata... Ma non voglio mancare di rispetto a te o a lui..." Sorrisi "Sono qui..." Prendendogli la mano "Non vado da nessuna parte... È solo complicato...." Sforzandomi di sorridere.
Come potevo fargli capire le emozioni contrastanti che mi attraversavano?
"Tu, piuttosto... Come ti senti? Com'è il palazzo... All'altezza delle tue aspettative?" Sorrisi.
Volevo davvero stargli vicino, se lo meritava.

Guisgard 18-03-2015 02.57.02

“Si, il palazzo è magnifico...” disse Icarius a Clio “... come lo immaginavo... esattamente come credevo...” guardò il cielo “... mi chiedo cosa resterà quando questa storia sarà finita...” sorrise “... ti sembrerà sciocco, ma mi mancano i miei pascoli... il latte fresco, la soffice lana, suonare l'ocarina in mezzo ai boschi, fissare la brughiera di sera e parlare alla Luna di notte...” scosse il capo “... è buffo... qui posso dire di avere tutto, ma in realtà so benissimo di non avere nulla... neanche la speranza di conquistare la donna che amo...” fissando gli occhi azzurri di lei “... sarà meglio tornare al palazzo ora...” cambiò espressione per un attimo “... fai bene a non trattarmi come Guisgard... io non sono lui... io non ti avrei mai tenuta lontana da me... non ti avrei mai fatta sentire solo un'amante... non ti avrei divisa con nessuno... neanche con un fantasma...” saltò in sella al suo destriero ed attese che Clio facesse lo stesso.

Guisgard 18-03-2015 03.07.36

“Non dovete alzarvi.” Disse Fra' Godwin a Tessa. “Nelle vostre condizioni il riposo è il rimedio migliore.” Sistemò meglio la legna rimasta sul fuoco e tornò a sedersi accanto al giaciglio della ragazza. “Lady Gaya?” Sorpreso da quella richiesta di Tessa. “Beh, so ciò che sanno tutti... era la principessa di Sygma che sposò l'arciduca Ardeliano dopo aver conquistato quella terra. E dall'infelicità di quella ragazza derivò poi la morte del Taddeide e la rovina delle armate Capomazdesi nei territori Sygmesi. La leggenda racconta che Ardeliano si accorse tardi di amare infinitamente quella donna e non riuscì a ritrovarla a causa della terribile maledizione sorta per le sue colpe ed imposta su di lui e sui suoi discendenti da arcane forze oscure. E' la leggenda della Gioia dei Taddei, sorta dal folclore popolare per giustificare la misteriosa morte di Ardeliano e della sua Gaya.”
In quel momento entrò la maschera di ferro.
“Vedo vi siete ripresa.” Guardando Tessa e gettando sul fuoco un po' della legna appena tagliata. “Quella caviglia ha bisogno di riposo.” Accorgendosi poi della caviglia dolorante della ragazza.
Si lavò allora le mani in un tinello e si avvicinò al suo giaciglio.
E senza dire nulla tolse la scarpa a Tessa e cominciò a massaggiarle la caviglia. “Non è nulla di che. Si tratta di una contrattura...” mormorò “... un buon massaggio ed un po' di riposo la faranno tornare come prima.” Continuando a massaggiare piano la caviglia.
“Credo sia il caso che io prepari qualcosa da mangiare.” Sorridendo il religioso.
“Ottima idea.” Annuendo l'ex galeotto. “Ho un certo appetito.”
“E' segno di buona salute!” Ridendo il frate.

Galgan 18-03-2015 04.10.10

Non era il momento delle incertezze, ma della determinazione.....I tempi stessi lo richiedevano, con urgenza, quindi lanciai una preghiera appena sussurrata;

-Sono nelle tue mani, mio Signore-

ed avanzai verso la porta.

Tessa 18-03-2015 06.23.33

Cenammo quindi tutti e tre insieme, vicino al fuoco.
Spesso, quella sera, avevo percepito gli occhi del prigioniero su di me.
Non vi era cupidigia in quello sguardo ma, credo, molta curiosità.
Mi chiedevo quali affetti avesse lasciato prima di perdere la memoria ed essere imprigionato. Se c'erano una moglie, un'amante o dei figli.
E poi quella frase. Quel "fiore azzurro" detto in stato di incoscienza. Sentivo che era lo stralcio di un vero ricordo, di qualcosa appartenente alla sua vita e che, come spesa accade, era riemerso da quella parte oscura della nostra coscienza.

"Parlatemi delle persone che in città dovrebbero aiutare il prigioniero, Fra' Godwin!" dissi io, rompendo il silenzio della cena. Poi, guardando il prigioniero aggiunsi "Non trovate ridicolo che possa rivolgermi a voi solo come al "prigioniero"? Dovremmo trovarvi un nome, finché non ricorderete il vostro..."

Lady Gwen 18-03-2015 08.06.17

Tornammo alle nostre prove. Il fatto pero` che Guisgard fosse li`, vivo e vegeto mi sembrava sempre piu` strano.
Quando ricominciammo, Ozzillon inizio` ad assegnarci i vari ruoli.

Clio 18-03-2015 13.57.30

La donna che amo...
Quante volte avevo sognato quelle parole?
Mi si strinse il cuore a sentire Icarius parlare in quel modo.
No, la verità era che Guisgard non aveva mai dovuto dividermi con nessuno. Ero io piuttosto che dovevo dividerlo con Capomazda, e certo non potevo fargliene una colpa.
D'instinto gli sfiorai delicatamente la guancia.
"Sei davvero un ragazzo speciale, Icarius..." Mormorai dolcemente, con un sorriso nonostante i miei occhi fossero velati di tristezza "E ti giuro che farti soffrire è l'ultima cosa che voglio.." Con gli occhi nei suoi "Davvero...".
Avrei voluto abbracciarlo, ma riuscii a trattenermi, quella carezza era per Icarius e lui solo, se avessi sentito il calore del suo corpo contro il mio, il profumo della sua pelle allora avrei rischiato di perdere il controllo e sapevo di non potermelo permettere.
Quanto sarebbe stato più semplice abbandonarmi a tanta dolcezza, quanto sarebbe stato semplice fregarmene e dimenticare.
Ma io non ero così, non potevo rischiare.
"Adesso sei tu l'Arciduca di Capomazda..." Mormorai piano "Ti accorgerai che a corte non c'è posto per me.. Magari come maestro d'Armi finché non sarai in grado di cavartela... ma certo non come donna..." Sospirai, cercando nuovamente i suoi occhi "Ti troveranno una Granduchessa, immagino... Nobile, raffinata, e magari anche più bella di me..." Con un sorriso leggero.
Tutta quella storia mi aveva velato lo sguardo e il cuore di una profonda tristezza, che tentai in tutti i modi di nascondere.
Icarius propose di tornare al palazzo e montò in sella, un attimo dopo io feci altrettanto.

elisabeth 18-03-2015 14.14.44

Guardai il Priore come se guardassi un folletto saltellare sulla sedia di quella locanda......ma che diavolo stava dicendo....come facevo a rientrare al Palazzo....io ero nessuno......" Priore Tommaso perdonatemi e' probabile che gli eventi mi abbiano un tantino sconvolta o tolto quella flebile lucidità che in genere mi caratterizza......potrebbe essere un'idea continuare a cercare il pittore..lui potrebbe essere tesimone di quella notte...chi ha richiuso la tomba.....anche quello e' un enigma......Ma come diavolo mi dovrei presentare a Palazzo..."....mi sistemai sulla sedia visibilmente in imbarazzo....."....Già dovrei avere piu' inventiva .....ma qui ci vuole una fantasia da far paura.....comunque....facciamo cosi' rientro a Palazzo...e vado nella mia stanza...come se nulla fosse....se mi chiedono ...dico di essere la moglie del capitano De Gur in vacanza a Palazzo.....e se non lo conoscono....non e' Guisgard....perchè a questo punto...nessuno puo' aver confiscato i suoi bene visto che si staranno dando alla fuga....."......" Ci vedremo sempre qui e se non mi vedrete per piu' di un giorno venite a trovarmi nelle carceri....."....Risi......convinta che tanto gli eventi andavano un po' per conto loro.....e che infondo il Priore mi piaceva...ero così sola....che era quasi una sorta di compagnia...di buon consiglio...forse tutto questo lo facevo piu' per lui che per me.....posai la mia mano sulla sua in segno di saluto ed uscii dalla Locanda.......risalendo verso il Palazzo......salutai qualche servitore che ancora correva qua e la' sistemando alcune cose....e a testa bassa...avendo il terrore di incontrare qualcuno cercai di arrivare alla mia camera......

Altea 18-03-2015 16.14.06

Ad un tratto mio nonno mi prese e mi trovai in un salottino ed ascoltando ciò che disse mi sentii girare la testa ma dovevo essere lucida..quella lettera era un caso, o un segnale che tutto questo stava avvenendo. Mio nonno mi raccontò tutto e vi erano degli uomini a Corte con lui..e il motivo? Ricordavo..il frate mi aveva detto di controllare il sosia perchè qualcuno avrebbe potuto approffittare tramite lui. Amnesia...ovvio..così non poteva dire di non riconoscere nulla perchè non era il vero Guisgard? Strana la vita, se avessi avuto questa notizia al mattino la mia vita sarebbe stata una gioia, ora era piena di dubbi e mio nonno disse pure vi era un certo Rodolfo a capo di quegli uomini..."E' tutto strano nonno non trovate, ma devo reguardirvi..se osate immischiarvi vi faccio rimandare a Sygma da mio padre..è pericoloso, dovete essere neutrale e continuate la vostra vita qui come nulla fosse, datevi alle belle donne piuttosto come un tempo..Cimmiero potrebbe pensare di voi siete un traditore..mi raccomando, ci vedremo a cena o pranzo" e lo baciai.
Dovevo osare e scoprire di più per parlare con lady Sissi come detto da Frate Severo, e poi...magari poteva tornare a Corte.
Nel corridoio dissi a un servitore volevo parlare con messer Rodolfo ed egli mi accompagnò e mi fece accomodare dove si trovava quell' uomo carismatico e pochi uomini e mi posi davanti loro scrutandoli "Scusate l'intromissione, sono la duchessa Altea de Bastian e ho appena ricevuto la bella notizia appena tornata a Corte..finalmente senza Lord Cimmiero...io sono la migliore amica intima di Lord Guisgard, non ho parole..grazie per aver salvato lui e Capomazda" ma mica ne ero certa "Io sono nata in questa Corte ma sono sygmese e mio nonno e mio padre vennero qui per seguire l' Austero che mi ha cresciuta perchè decise alla mia nascita dovevo diventare la Granduchessa e sposare Guisgard..beh lui ha risolto a voce questo atto notarile ma sappiamo, era propenso al fascino femminile e quindi non era semplicemente innamorato di me presumo..a parte questo lo ho pure seguito sulla Santa Caterina mentre cercava il Fiore Azzurro e io stesso ero la pupilla di Dominus..eh si diciamo mi ha ben sconvolto la vita dal primo secondo dalla mia nascita" e mi sedetti guardando il loro volto..mi avrebbero cacciata o che reazione avrebbero avuto.
"Inoltre io lo seguivo in molti viaggi diplomatici, nelle cene e ai balli e poi ci confidavamo tutto di noi...beh forse non tutto...pensate entravamo e uscivamo nelle nostre stanze in tutta tranquillità..strana relazione la nostra...ma ho saputo..ha perso la memoria" e mostrai dispiacere "e non si ricorderà più nulla di me...ma dove lo avete trovato? Sul Lagno? Avevo ragione a dire non era morto e pensate nessuno mi credeva..solo non capisco il suo funerale..io non ho voluto nemmeno parteciparvi".
Il fatto era che Guisgard era due ore prima della presunta morte con me su quel ruscello fuori Corte e vi fu quel bacio mancato..e poteva essere dopo due ore li? Io pure mi stavo preparando per quel ballo dovevamo dare quella sera, e lui era in giro per il Palazzo.

Guisgard 18-03-2015 17.29.30

Il fuoco danzava tra lo scoppiettio della legna che si consumava e i giochi di chiaroscuro che avvolgevano l'umile stanzetta in cui Fra' Godwin, l'ex galeotto e Tessa stavano mangiando.
I bagliori del cammino scintillavano sulla cromata maschera di quell'uomo, liberando poi scintillii nell'enigmatico azzurro dei suoi occhi.
“E' brava gente.” Disse il religioso alla ragazza. “Sono due anziani coniugi che si guadagnano da vivere con il loro mulino ed il loro forno. I loro nomi sono Oldano e sua moglie Vecia. Quando sentiranno che raccomanderò io il nostro amico” indicando la maschera di ferro “gli offriranno degna ospitalità.”
L'ex prigioniero poi sorrise alla giovane donna.
“In verità” mormorò fissandola “qualche volta nel silenzio della mia cella mi sono posto questa domanda... il mio nome... ma è come cercare di indovinare qualcosa la cui risposta è ignota... dunque sceglietelo voi un nome per me... sono certo che andrà benissimo... purchè non me ne troviate uno di qualche carceriere verso cui ho sviluppato una certa antipatia...” rise piano “... si, certo, trovatelo voi un nome con cui chiamarmi... sebbene non lo pronuncerete poi spesso, visto che, a quanto pare, stiamo per separarci...” senza distogliere lo sguardo da lei.

Guisgard 18-03-2015 17.37.55

Galgan avanzò di qualche passo e la porta si aprì.
Il sogno, narrava un Santo, è simile alla visione dell'assoluto dispersa in infiniti frammenti.
E l'uomo, con i suoi peccati e le sue debolezze, l'amor proprio e la Fede incerta, è capace di coglierne solo alcuni di questi infinitesimali frammenti.
E forse uno di questi frammenti si mostrò al cavaliere.
O magari solo questo lui seppe cogliere, essendo ancora legato ai limiti della condizione umana.
Si ritrovò così in una grande fucina, dove al centro bruciava senza sosta una fiamma generata da un grosso braciere.
Ai piedi del braciere si trovavano alcuni calderoni di acqua fredda e fra essi un pezzo d'acciaio di straordinaria consistenza.
Galgan allora si accorse che sul braciere erano impresse alcune remote parole in una lingua da tempo dimenticata da molti, ma a lui nota grazie ai suoi studi durante gli anni passati in solitudine nel suo eremo.
La scritta, in Longobardo antico, così recitava:

“Gli arimanni forgiavano loro stessi le proprie armi.
Solo quando l'acciaio grezzo libererà la spada e la sua anima, tu ne conoscerai il nome.”

Guisgard 18-03-2015 17.52.11

Tornati al carrozzone per le prove, Ozzillon prese alcuni fogli e cominciò ad annotarci sopra qualcosa.
“Dunque...” disse ai suoi “... ora bisogna decidere i ruoli di ciascuno... io, vi confesso, appartengo all'antica scuola del teatro latino, di Nevio, di Ennio e così via. Amo dunque l'epicità e l'austerità della contemplazione recitativa, che sfocia così nella più alta e tragica simbiosi tra l'attore ed il personaggio che interpreta.”
“Ossia?” Chiese Sbrizzo.
“Ci stavo arrivando, stramaledizione!” Sbottò Ozzillon. “Dunque, dicevo... in pratica io credo che qualcosa debba unire l'attore e ciò che interpreta. Per questo bisogna sapersi trasformare nel proprio personaggio. Esigo che voi siate chi interpretate. Chiaro? Per questo vi sottoporrò ad un test... cominciamo con Gwen...” chiamando a sé la ragazza con un cenno “... dimmi, cara, quale personaggio letterario ti ha sempre affascinato? A quale ti sei dunque sempre vista somigliante?”

Guisgard 18-03-2015 18.00.18

Icarius tirò le redini del suo cavallo, apprestandosi a ripartire.
“Qualsiasi cosa io farò e chiunque sarò” disse a Clio “ci sarà sempre un posto per te accanto a me. Se non ti ho chiesto di dividere questo Destino con me, di diventare la mia compagna e forse qualcosa di più, è solo perchè so benissimo che tu non vuoi. Nel tuo cuore c'è qualcun altro e non sono io.” Guardò l'orizzonte davanti a sé. “Torniamo a corte adesso.” E galoppò verso il palazzo.

Guisgard 18-03-2015 18.05.07

Rodolfo guardò ed ascoltò con attenzione Altea.
“Milady, malauguratamente Sua Signoria è vittima di un'amnesia e dunque con ogni probabilità non rammenterà nulla di voi e del suo passato. Purtroppo le cose stano così. Col tempo, forse, riacquisterà la memoria. Speriamo. Per questo vi prego di non forzare nessuna conversazione con lui volta a suscitarne possibili ricordi dimenticati. Ve lo chiedo per il bene del ducato. Deve riposare e rimettersi del tutto. Sono certo di poter confidare nella vostra comprensione.” Disse senza tradire particolari emozioni.

Clio 18-03-2015 18.09.53

Abbassai lo sguardo a quelle parole, con un leggero sorriso.
Restai immobile ad osservarlo e poi partii a mia volta, diretta al Palazzo Ducale.
Cavalcavo veloce, cercando di non ascoltare le voci concitate e discordanti che si affollavano nella mia mente.
Era tutto così strano e così assurdo per me, che non avevo idea di come dovessi comportarmi.
Sapevo che, in un modo o nell'altro, qualcuno si sarebbe fatto male.
Dopo un po' giungemmo a palazzo.

Altea 18-03-2015 18.10.25

Guardai Rodolfo perplessa, non aveva risposto alle mie domande.."Questo è ovvio, se non ricorda nulla è inutile parlare del suo passato" oppure perchè non lo conosceva..visto poteva essere il sosia, strano quell' uomo rispondesse a nome suo e per conto suo.."Non avete risposto alle mie domande di grazia, oppure se sono di troppo posso andarmene, ho ritenuto opportuno presentarmi ai nuovi arrivati e dare il benvenuto al duca..anzi a Guisgard..visto che io la memoria non l' ho persa" e lo guardai negli occhi sorridendo.

Guisgard 18-03-2015 18.28.56

“Esatto, questo farete.” Disse il Priore Tommaso ad Elisabeth. “Dopotutto state recitando un ruolo, no? Siete a corte e tutto è cambiato velocemente intorno a voi. Siete sola e probabilmente vedova. Omaggiate il nuovo duca e sperate nella sua misericordia. Come facevano le cortigiane sin dalla notte dei tempi. Forse vi sfugge che stiamo indagando e per riuscirci dobbiamo confonderci, mimetizzarci tra i personaggi che entrano ed escono di scena in questa caotica rappresentazione. Fin dall'inizio sapevamo che nulla sarebbe stato facile. Piacerebbe anche a me schioccare le dita e vedere tutto magicamente risolto intorno a noi. Ma non è così. Dunque se vogliamo scoprire la verità e farvi riavere il castello non abbiamo altra scelta.”
Queste parole il religioso pronunciò prima che Elisabeth lasciasse la locanda.
La donna fece così ritorno a corte, dove tutti si stavano riabituando all'inaspettato ritorno del duca legittimo.
Ma ad un tratto qualcuno la chiamò.
“Milady...” era un servitore “... vi ho veduta con lord Cimmiero poche ore fa. Egli parlava di offrirvi i suoi favori. Ma forse non sapete che lui ha lasciato la corte. Resterete dunque qui o desiderate raggiungere lord Cimmiero ed il suo seguito? Avete già reso omaggio a Sua Signoria?”

Guisgard 18-03-2015 18.39.18

“A corte c'è sempre posto per coloro che sono fedeli al casato Taddeide, milady.” Disse Rodolfo ad Altea. “Quanto alle vostre domande, io in verità adesso non ho molto tempo e...”
Ma proprio in quel momento arrivò un servitore, informando che il duca era tornato dalla sua cavalcata.
“Bene, lo raggiungerò subito.” Mormorò Rodolfo.
Infatti Icarius e Clio avevano lasciato i loro cavalli agli stallieri ed erano tornati nel palazzo.
Raggiunsero la Sala dei Ritratti, per volontà del presunto duca e qui il pastore e la ragazza cominciarono a fissare i dipinti alle pareti, raffiguranti i nobili membri del casato.
“Ho sempre sentito parlare di Ardea...” Icarius guardando un bassorilievo raffigurante le mitiche Questioni dell'eroe “... ricordo che i cantastorie conoscevano a memoria tutti i versi del poema...” spostò lo sguardo poi sul ritratto di Ardeliano e Gaya “... sai che il duca Ardeliano scriveva inni dedicati al Signore? Alcuni credono che fossero scritti quasi profetici... infatti in certi passaggi qualcuno pensa siano racchiusi fatti che riguardano i suoi discendenti...” indugiò sui volti del duca e della principessa di Sygma “... tutto è nato dal loro Amore... mi riferisco alla terribile Gioia...” mormorò.

Clio 18-03-2015 18.49.06

Accompagnai Icarius nella Sala dei Ritratti, e la osservai attentamente, come rapita dalla Storia che si respirava in quel posto.
"Non ero mai stata qui.." sussurrai, sorridendo a Icarius "Davvero?" sorpresa a quelle parole su Ardeliano "Non lo sapevo... chissà.. magari qui troverai i suoi scritti.." sorridendo al pastore "Anzi, direi sicuramente... magari scritti di suo pugno, i suoi pensieri..." con un guizzo divertito nello sguardo "Chissà quanto dev'essere affascinante la biblioteca di Palazzo".
Poi nominò la Gioia e io sospirai "Già.. ma in verità conosco ben poco di quella leggenda..." fissando i ritratti "Ho sempre preferito non pensarci..." ammisi, sussurrando.

Altea 18-03-2015 18.49.24

Rodolfo aveva fretta e poi un servitore lo avvisò era tornato il Duca..."Avete fretta milord? Comunque la Corte è sempre stata casa mia prima di Guisgard quindi penso di averne tutti i diritti di rimanerci...perchè così ha voluto l' Austero..è tornato il Duca...bene, non vi forzo..mi sembra avete affari da sbrigare..e poi salutare il Duca sarebbe un segno di rispetto prima di ritirarmi, tanto ci vedremo qui a Corte, ho una serie di alloggi tutti miei..permettete di potergli dare il benvenuto, magari potrete accompagnarmi voi visto la sua situazione delicata oppure ditemi voi..quando posso avere udienza...questo fatto mi fa ridere..se lui non avesse perso la memoria ora sarei a correre per tutta la Corte e lui saprebbe come avrei reagito..ma vedo dettate voi etichetta e legge." e aspettai la sua risposta...si, dovevo convincere lady Sissi a venire a Corte poi.

Guisgard 18-03-2015 19.17.54

E mentre Icarius e Clio parlavano fra loro, entrò uno dei funzionari di corte.
“Oh, perdonatemi, milord...” disse con un inchino “... non immaginavo di trovarvi qui... vogliate perdonare il mio ingresso dunque...”
“Non ho nulla da perdonarvi.” Sorridendo il presunto Taddeide. “In verità io e lady Clio guardavamo i dipinti... soprattutto quello di Ardeliano e Gaya... ed accennavamo ai loro scritti...”
“Eh, in verità” fece il funzionario “gli scritti attribuiti ad alcuni duchi hanno da sempre valore particolare. Enigmatico direi. Vi era una certa sensibilità in loro e ciò si rifletteva su ciò che ci hanno lasciato... ad esempio, si dice che Ardeliano abbia scritto alcuni inni profetici, mentre Aneas pare possedesse l'incredibile capacità di scrivere storie che poi i lettori vivevano come reali...”
Intanto, in un'altra sala, Rodolfo era con Altea.
“Prego, milady.” Disse l'uomo. “Credo sia doveroso da parte vostra rendergli omaggio. Ma rammentate quanto vi ho detto.” Con tono severo.
I due così uscirono e Rodolfo chiese ai servi dove fosse il duca.
Poco dopo raggiunsero la Sala dei Ritratti, dove trovarono il presunto Taddeide, Clio ed un funzionario.
E nel vedere il duca, Altea si ritrovò davanti al volto di Guisgard.

Altea 18-03-2015 19.30.30

No..qualcosa non andava..troppe raccomandazioni, aveva paura di qualcosa..quel Rodolfo nascondeva qualcosa ma dovevo assecondarlo per arrivare alla verità.
Entrammo nella Sala dei Ritratti e rimasi di stucco nel vedere Clio..erano tre anni non la vedevo, cosa faceva con il Duca e quindi quegli uomini ma mi voltai indifferentemente e alzai i miei occhi e quando guardai il Duca notai era identico a Guisgard, il cuore iniziò a battere forte e respirai forte, lo guardai negli occhi...eppure il suo sguardo era diverso..era più dolce, non aveva quella aria enigmatica, poteva una amnesia davvero cambiare pure il carattere e sorrisi.."Lord Guisgard" con un inchino "sono venuta a rendervi omaggio..sono felice siate tornato e confido a Capomazda tutto ritorni come prima" ma non riuscivo a staccare gli occhi dai suoi o forse solo volevo notare la diversità nel volto ma non vi era a parte l'espressione di quegli occhi cosi semplici.

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elisabeth 18-03-2015 19.32.52

Le parole del Priore mi riecheggiavano nelle orecchie......guardandolo avevo la sensazione che fosse un Maestro alle prese col suo allievo......avrebbe potuto tirarmi le orecchie...e ne sarebbe stato capace.....questo circolava nella mia mente rientrando a Palazzo.....ma fui fermata....un servitore.....mi voltai verso di lui ed ascoltai la sua raffica di domande...logiche ovviamente.......a quel punto avrei potuto chiedergli la domanda di riserva.....ma mi sembrava inopportuno......" Si ...mi avete vista prima, Lord Cimmiero era l'Arciduca qualche ora fa...ed ero venuta a chiedere il permesso di rimanere alla mia Dimora.....ma vedo che e' ritornato il sereno dopo la tempesta...e no....non ho ancora reso omaggio all'Arciduca che e' ritornato legittimamente a riprendere possesso delle sue terre.....anzi sareste cosi' gentile...da annunciarmi a lui ?....."........Questa volta....cosa avrei detto......cosa avrei potuto dire.....la verità ?...quale verità.......a stento avevo appena scoperto che mio marito aveva un'amante.......ma il Priore aveva ragione....era ancora tutto da scoprire...

Lady Gwen 18-03-2015 19.51.46

Ozzillon ci spiego` che secondo lui, doveva esserci un collegamento fra la propria personalita` e quella del proprio personaggio.
Decise allora di farci fare un test: mi chiamo a se` e mi chiese quale fosse il personaggio letterario in cui mi identificavo.
Ero indecisa. Erano tante le donne in cui mi identificavo, per questo avevo deciso di intraprendere questo viaggio per trovare me stessa.
"Non saprei. Forse... Penelope" risposi.

Clio 18-03-2015 20.56.17

Cercai di nascondere la sorpresa a quelle parole del funzionario.
Quindi Aneas era davvero esistito? Io credevo che fosse un suo personaggio.
Trattenni un sorriso ripensando al mio sogno così reale.
Anche Icarius dunque aveva quella capacità?
"Che cosa interessante..." Mormorai, con deferenza "Se a Sua Signoria non dispiace, mi piacerebbe leggere quelle storie... Il vostro ducato nasconde una Storia unica al mondo, io credo..." Con un sorriso cordiale.
Poi arrivarò Rodolfo, in compagnia di Altea, che rese omaggio al duca.
Mi sorprese la formalità con cui gli parlò, mi sembrava di ricordare che erano amici, ma poi rammentai la storia dell'amnesia, e immaginai che Rodolfo l'avesse avvertita.
Non mi sfuggì il modo in cui lo guardò, anche lei vedeva Guisgard. D'altronde, la cosa non mi stupiva affatto: erano veramente identici, sempre che fossero davvero due persone diverse.
Ma non avevo avuto prove nè in un senso nè nell'altro, i contorni di quella faccenda erano terribilmente sfumati.
Eppure in quella sala, con i ritratti dei Taddei mi riusciva davvero difficile vedere Icarius come un pastore. Gli occhi dei Taddei non erano semplicemente azzurri, come potevano esserlo i miei, era un colore particolare, inconfondibile, un colore che i pittori avevano saputo dipingere alla egregiamente, un colore che portavo indelebile nel mio cuore.
"Milady, che piacere incontrarvi in queste liete circostanze...." Salutai la dama, sorridendo, con un inchino da gentiluomo "Sono passati anni dal nostro ultimo incontro...".

Altea 18-03-2015 21.25.10

Quegli occhi..li avevo fissati molte volte nelle mille sfumature tanto Guisgard mi prendeva in giro per questo dicendo le sapevo a memoria..eppure evocavano dentro lui un alchè di certo misto ad insicurezza, ma dovevo mostrare la lettere di milord Albano a lady Sissi e poi avrei valutato..certo ero scossa sicuramente, guardai i dipinti, pure la lettera diceva che quel milord aveva visto un dipinto di Guisgard da giovinetto e da li capì il ragazzo nella brughiera era il sosia.
Udii le parole di Clio e mi voltai sorridendole...pensavo non volesse dare nell' occhio e forse pure io avrei preferito non farmi notare e parlare con lei quando non vi era Rodolfo.."Lady Clio..sono passati tanti anni..mi sembravate voi..ma non ero sicura, oggi è la giornata dei ritorni noto" ma non lasciai trasparire nulla, mi era stato detta massima riservatezza e per ora dovevo solo rivolgermi all' anziana taddeide "Sapete messer Rodolfo..io e Clio abbiamo viaggiato assieme..alla ricerca del Fiore Azzurro".
Non aggiunsi altro, eppure non capivo come mai fosse con quegli uomini ma per ora non dovevo pormi domande e sorrisi di nuovo al presunto duca..."Io sono la duchessa Altea de Bastian, ma potete chiamarmi Altea" e il mio sguardo cadde sul suo polso..aveva il bracciale col ciondolo a quadrifoglio gli avevo regalato? E quel cordoncino del suo colore preferito mi chiese di fargli col mio telaio..semplice...come quel nuovo Duca? Parlavano tutti ma lui non prendeva iniziative.

Tessa 18-03-2015 21.53.29

Il prigioniero si alzò e si accostò alla finestra, con lo sguardo perso nel buio.
Mi avvicinai a lui, ancora zoppicante.

"Mi sembrate rammaricato all'idea di non vedermi più, messere. E credetemi, dispiace anche a me non potervi più assistere da vicino... Ma non saprei come giustificare la mia presenza accanto a voi. A voi che potreste avere addirittura una moglie, da qualche parte!"
Gli posai una mano sulla spalla, dolcemente.

"Bernard. Se dovessi scegliere come chiamarvi, vi chiamerei Bernard"

Guisgard 19-03-2015 00.12.01

“Penelope...” disse Ozzillon fissando Gwen “... avrei giurato che le vostre preferenze fossero indirizzate verso qualche eroina celtica o giù di lì... ed invece la vostra scelta cade sulla mitica regina di Itaca... interessante... molto... e ditemi... come mai vi vedete così simile alla leggendaria Penelope?”

Guisgard 19-03-2015 00.16.24

Rodolfo ed Altea arrivarono nella Sala dei Ritratti e vi trovarono il presunto duca e Clio.
“Non immaginavo” disse Rodolfo “che voi due vi conosceste già.” Fissando la dama de Bastian e la mercenaria. “A volte la vita genera davvero strane e curiose circostanze.”
“I miei omaggi, milady.” Con un cenno del capo Icarius ad Altea.
In quel momento però si udì qualcuno parlare ad alta voce e poi correre.
Un attimo dopo la porta della sala si aprì ed un bambino entrò correndo, inseguito da una suora intento a richiamarlo.
“Fermati, discolaccio!” Gridò la monaca. “Che Dio mi perdoni!” Si accorse dei presenti, tra cui il duca. “Oh, vogliate scusarmi, milord...”
“Che modi sono questi?” Con tono severo Rodolfo.
“Ehi, Guisgard!” Esclamò il piccolo, per poi correre verso il presunto duca.
“Vieni qui, birbante!” La suora al bambino.
“Portate via questo bambino, sorella.” Infastidito Rodolfo.
“Lasciate stare, vi prego.” Icarius a questi. “Mi conosci davvero?” Rivolgendosi poi al piccolo.
“Certo!” Annuì il bambino. “Ovvio che ti riconosco! Sei Guisgard!”
Icarius sorrise e gli accarezzò i capelli.
“Perchè non vieni più a trovarci all'orfanotrofio?” Chiese il piccolo.
“Siamo dell'orfanotrofio di San Giuseppe, milord.” Disse la suora. “Venivate spesso a trovare i bambini.”
“Sua Signoria ha trascorso momenti difficili, sorella.” Fece Rodolfo. “Meglio che portiate via il bambino.”
“Un momento soltanto, vi prego.” Con un cenno della mano Icarius.
“Hai sempre la tua ocarina?” Domandò il bambino.
“Certo...” annuì il presunto duca “... è sempre con me...” estraendola da una tasca.
“Mi suoni la filastrocca che ci piace tanto?” Sorridendo il piccolo. “Quella che suonavi per farci addormentare, dopo averci raccontato una delle tue storie.”
“Sorella, vi prego, portatelo via adesso.” Insofferente Rodolfo.
“Questa è l'unica filastrocca che conosco...” Icarius, per poi cominciare a suonare e recitare.
“Si, è lei!” Felice il bambino. “E' proprio questa!” E abbracciò forte il pastore. “Ci sei tanto mancato, Guisgard!”
“Ora basta!” Rodolfo, tentando di afferrare il bambino. “Sua Signoria deve riposare!”
“Aspettate.” Disse Icarius, tenendo il bambino stretto a sé. “Non mi sta dando alcun fastidio e comunque non ha fatto nulla di sconveniente.”
Rodolfo mostrò un lieve inchino e fece un passo indietro, nonostante il disappunto.
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Guisgard 19-03-2015 00.18.14

Il servitore annuì ad Elisabeth.
“Come desiderate, milady.” Disse con un inchino. “Seguitemi, prego. Vi condurrò da Sua Signoria.”
E così accompagnò la moglie di De Gur nella Sala dei Ritratti, dove si trovava il presunto duca.
E dopo aver bussato il servitore aprì la porta, pregando Elisabeth di entrare.
Vi trovarono all'interno il presunto Taddeide insieme ad un bambino, una suora, Clio, Altea e Rodolfo.

Guisgard 19-03-2015 00.21.12

L'ex galeotto era accanto ad una finestra, con lo sguardo perso verso la sterminata brughiera, forse preda dei suoi fantasmi, quando Tessa, nonostante il piede dolorante, si avvicinò a lui.
“Dunque” disse lui voltandosi “per questo siete restia ad accompagnarmi? Perchè credete che abbia una moglie da qualche parte?” Sorrise col suo solito modo un po' Guascone. “Credete davvero? Beh, starà in pensiero adesso, visto non ho dato più mie notizie da tempo ormai.” Con tono sarcastico. “Ma se anche fosse non è un problema, suppongo, no?” Tornando serio e con i suoi occhi azzurri ed impenetrabili in quelli verdi di lei. “Non posso certo corteggiarvi. Neanche se volessi.” Sorrise di nuovo, stavolta malinconicamente. “E poi perchè sperare che voi preferiate accompagnare un fuggiasco, anziché restare al sicuro nel vostro convento? Bernard...” sussurrò “... mi piace... Bernard... posso chiedervi perchè proprio questo nome?”

Lady Gwen 19-03-2015 00.24.20

"Beh, la considero una donna molto forte e virtuosa. Non tutte avrebbero sopportato tutto quello che le e` accaduto o anche la speranza e la tenacia che l'hanno spinta ad attendere il ritorno del suo re" dissi con enfasi.
Di certo Ozzillon si aspettava altri "tipi" di eroine, o magari la leggendaria regina mia omonima, ma la mia Maestra mi aveva sempre detto che ero imprevedibile. Sorrisi a quel ricordo.
"E` un personaggio pieno di sfaccettature e molto enigmatico" dissi sorridendo.


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