Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 19-04-2016 02.14.33

Clio fissava la gabbianella blu, che se ne stava appollaiata su un ramo.
Un attimo dopo avvertì un leggero capogiro...

Era in una biblioteca impolverata, tra mensole scricchiolanti colme di vecchi libri ingialliti e dalle copertine consumate dai tarli.
C'era odore di chiuso e di polvere, con solo una candela tremolante ad illuminare quel luogo.
I suoi occhi caddero allora su due testi appoggiati l'uno sull'altro.
E poteva vedere i loro titoli:

“Ardea de'Taddei”
“Il principe di Afragolignone”

Quel capogiro passò subito e con esso quella visione, con Clio che si ritrovò ancora a fissare la gabbianella blu su quel ramo.

Clio 19-04-2016 02.18.06

Guardai quella gabbanella, che creatura curiosa.
Ma poi un capogiro.
Una visione, non saprei come altro definirla.
Durò solo pochi istanti, e mi ritrovai lì dov'ero, a guardare sempre la stessa gabbanella.
C'era sicuramente un nesso.
Da quando avevo iniziato quel viaggio nulla era stato normale.
Annuii alla gabbanella.
"Li cercherò.." mormorai.
Avevo letto Ardea da ragazza, ma non conoscevo l'altro testo.
Se potevano essere utili a qualcosa, li avrei cercati e letti.
Una cosa era certa, una cosa avevo capito di tutta quella storia, dovevo fidarmi.

Guisgard 19-04-2016 02.18.15

Capitan Cuore sorrise a quelle parole di Gaynor.
“Pensavo che in pubblico” disse “preferivate che io mantenessi un certo distacco e rispetto... ma se volete, se me lo imponete... e sia... tornerò a darti del tu... ora riposa... resterò qui ad aspettare che tu dorma...”

Guisgard 19-04-2016 02.20.48

Gwen vide i soldati portare via Velvot, conducendolo nei sotterranei del palazzo e rinchiudendolo poi in una cella.

Guisgard 19-04-2016 02.22.41

La gabbianella blu volò via.
Un attimo dopo Clio vide Icarius uscire dalla chiesetta.

Clio 19-04-2016 02.24.46

Seguii con lo sguardo la gabbanella, e sorrisi, sperando che quella visione portasse qualcosa.
Ma poi sentii la porta della chiesa aprirsi, e Icarius uscirne.
Ci siamo...
Restai in silenzio mentre si avvicinava, mentre sentivo il battito accelerare.
Dalla sua decisione dipendeva il destino di Capomazda.
Cercai il suo sguardo e attesi, trattenendo il fiato.

Guisgard 19-04-2016 02.25.40

Altea si mise in testa al gruppo e tutti loro presero ad ispezionare la spiaggia dell'isola.
Trovarono così una piccola grotta tra gli scogli, ben coperta dalla spuma delle onde che spruzzavano alte.

Lady Gwen 19-04-2016 02.29.50

Seguii le guardie fino nei sotterranei, dove rinchiusero Velvot.
Quindi mi avvicinai ancora, con la magia feci volare le guardie dall'altra parte stanza.
Quelli andarono contro il muro e si accasciarono poi privi di senso.
"Ehi, sono qui" a Velvot, cercando di sorridere.
Presi poi le chiavi ed aprii la cella, prendendolo per mano.
"Dobbiamo sbrigarci, non abbiamo molto tempo..."
Uscimmo così dai sotterranei e, facendo attenzione ad ogni guardia e ogni angolo, lasciammo il palazzo.
Raggiungemmo la carrozza e ordinai al cocchiere di andare al cottage, era il primo posto che mi era venuto in mente.
Quando arrivammo, scesi dalla carrozza.
"Va' da Costanza e dille che stanotte resto qui al cottage e che va tutto bene. Torna qui domattina" al cocchiere.
Poi portai Velvot dentro il cottage.
"Stai bene?" con tono preoccupato.

Guisgard 19-04-2016 02.34.19

Icarius uscì dalla chiesetta e raggiunse Clio.
“Non guardarmi così...” disse “... non penserai che possa raccontarti di ciò che ho detto in Confessione?” La guardò. “Vieni, ti offro il pranzo... ho fame...”

Clio 19-04-2016 02.37.05

Lo osservai a lungo, e poi sorrisi a quelle sue parole.
Un sorriso vagamente divertito.
"Non ci tengo a scoprire i tuoi peccati.." facendogli l'occhiolino.
Cercai di nascondere un sospiro di sollievo: non mi aveva detto di sparire.
Quindi mi sembrava già qualcosa di positivo.
Stavo per ribattere che sarebbe stato il caso che il pranzo lo offrissi io, ma preferii non contraddirlo.
"Volentieri.." annuii, sorridendo "Anche io ho fame...".

Guisgard 19-04-2016 02.40.58

Alla fine Gwen e Velvot si ritrovarono nel cottage.
“Forse non è stata una buona idea liberarmi...” disse lui “... mi staranno già cercando... in pratica li avrò sempre alle costole... comunque grazie... hai rischiato per me...” accarezzandole il viso.

Lady Gwen 19-04-2016 02.46.29

Chiusi gli occhi e mi abbandonai alla sua carezza, sfiorando la sua mano con la mia.
"Ti amo e darei anche l'anima per te..." affondando poi nel suo petto e stringendomi a lui "Qui comunque sarai al sicuro per un po', solo io, Costanza e la servitù sappiamo che questo cottage appartiene a me..." alzando lo sguardo su di lui.
Quanta paura avevo avuto di perderlo; ovviamente, loro non si sarebbero rassegnati e avrebbero continuato a cercarlo, ma intanto lo avevo salvato ed ora era qui con me.

Guisgard 19-04-2016 02.48.52

“Bene...” disse Icarius a Clio “... perchè conosco un posticino niente male... magari poco adatto a chi come te sarà abituato a mense regali ed ufficiali... ma merita e se non sarai schizzinosa potrai apprezzarlo.” Ridendo.
Camminarono un po' e arrivarono ad una piccola locanda lungo il sentiero.

Guisgard 19-04-2016 02.51.06

Velvot sorrise ed annuì a Gwen, per poi posare un dolce bacio sulle labbra di lei.
“Grazie...” disse in un sussurro.
E la strinse a sé.

Clio 19-04-2016 02.53.05

Gli sorrisi.
"Sono abituata al rancio dei soldati..." vagamente divertita "Sono sicura che qui nella brughiera si mangi molto meglio che in alcune bettole di città...".
Era vero, sicuramente nella brughiera tutto era più genuino e fresco, ed ero curiosa di assaggiare le prelibatezze che cucinavano da quelle parti.
Infine arrivammo a una locanda.
"Carina.." osservandola.
La verità era che non mi dispiaceva affatto essere fuori dalla corte per un po'.
Potermi godere la bella giornata, un pasto, senza essere continuamente interrotta da qualcuno che mi mandava a chiamare per ogni minima cosa.
Perciò ero ben contenta, e il fatto che lui fosse lì con me mi dava speranza, anche se non sapevo cosa pensare.
"Allora.." dissi, una volta seduta "Che si mangia di buono, qui?".

Lady Gwen 19-04-2016 02.54.16

Sorrisi e ricambiai il suo bacio dolcissimo, lasciandomi stringere.
Poi mi guardai attorno.
"Beh, non sarà il mio palazzo, ma meglio che passare una notte al fresco, no?" scherzai, baciandolo.

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Guisgard 19-04-2016 03.04.14

Icarius e Clio entrarono nella locanda, prendendo posto ad uno dei tavoli.
Era un ambiente piccolo, ma rustico ed accogliente.
“L'unica cosa che conta qui” disse lui a lei “è di avere una degna fame.” Sorridendo.
Si avvicinò allora la moglie del locandiere.
“Cosa vi porto, ragazzi?” Chiese.
“Naturalmente lo sformato di carne per il quale siete famosi.” Ridendo Icarius.
“Subito.” Annuì divertita la donna.

Guisgard 19-04-2016 03.06.43

“Beh, io preferisco qui...” disse Velvot guardandosi intorno “... senza tutta la gente che affolla il tuo palazzo... qui almeno siamo da soli...” rise a Gwen “... ma magari a te va stretto questo cottage... senza servi e servitrici che ti servano a dovere.” Divertito.

Clio 19-04-2016 03.07.21

Il posto mi piaceva, era genuino e accogliente, anche se non molto grande.
Mi guardavo intorno sorridendo, e lasciai che fosse Icarius a prendere ordinazioni.
"Beh, considerando che non mangio da..." cercando di fare mente locale.
Quanto tempo era passato dalla cena con Rovolin?
"Un paio di giorni..." annuendo "Direi che di fame ne ho a sufficienza.." vagamente divertita.
"E uno sformato di carne mi sembra una buona idea..." sorrisi.
Era così rilassante parlare del più e del meno.
"Dimmi un po', hanno mica anche del buon vino da queste parti?".

Lady Gwen 19-04-2016 03.08.51

"Molto spiritoso" sarcasticamente "Anche io lo preferisco, e preferisco essere sola e libera con te, che accudita dal via vai dei servitori" sorridendo.
"È poi a me piace questo posto, ho curato ogni singolo dettaglio, è un bel rifugio per i momenti particolarmente stressanti, oppure" circondando il suo collo con le braccia "...Un rifugio per restare soli con qualcuno di speciale..." lasciando vagare lo sguardo per la stanza con aria indifferente, per poi sorridere.

Guisgard 19-04-2016 03.14.31

“Si, ma bada che il vino qui è rosso, forte e va giù che è una bellezza.” Disse Icarius a Clio. “Dunque attenta, poiché serve a far ubriacare in fretta. Insomma, l'ideale per far andare su di giri una donna.” Facendole l'occhiolino.

Guisgard 19-04-2016 03.20.35

Velvot rise e baciò di nuovo Gwen, stavolta in maniera più appassionata.
Un bacio che voleva eccitare la ragazza.
“Non mi hai detto nulla dello spettacolo però...” disse poi staccando appena le labbra da quelle di lei.

Clio 19-04-2016 03.23.53

Scoppiai a ridere a quelle parole di Icarius, facendo cenno alla moglie del locandiere di portarcene.
"Sai.." mentre lo versavo sia a me che a lui "Ti direi che la famiglia di mia madre è originaria di Lortena, dove il vino e i liquori scorrono nelle vene..." divertita "Ma qui non conoscete quelle terre così remote.." con un sorriso vagamente malinconico.
Bevvi un sorso di vino, con gli occhi chiusi assaporandone il gusto e il profumo.
"Sai una volta, un paio d'anni fa.." sorridendo divertita "Ero sotto copertura con questo tizio, a cui dovevo carpire informazioni... a cena lui pensa di avere davanti una semplice ragazza e ha la brillante idea di farmi bere.." risi "Il poveretto ordina il miglior vino della casa, che gli sarà costato un capitale... Ha dovuto ordinarne due bottiglie.. io camminavo più lenta del solito alla fine, ma lui aveva cantato come un gallo e la mattina dopo non ricordava nemmeno come mi chiamassi..".
Bevvi un altro sorso.
"È stato divertente.." scuotendo la testa, divertita.
Poi mi resi conto che forse avevo parlato troppo.
"Ad ogni modo, volevo solo dire che mi fa piacere bere del buon vino, e che anche se è forte non è un problema.." abbassando appena lo sguardo.
Continuavo a trattarlo come fosse un ragazzo della brughiera, ma avrei dovuto imparare a prendere le distanze se mi avesse seguito a corte.
Non eravamo più bambini, e non potevo allargarmi troppo.
Ma in quel momento ero rilassata, e non lasciare andare era difficile.

Lady Gwen 19-04-2016 03.25.35

Mi baciò con più passione ed io risposi con foga e trasporto.
"Oh, hai ragione..." scusandomi e staccandomi dalle sue labbra.
"Beh se togli che è stato interrotto e stavano per arrestarti" con un velo di amarezza "Mi è piaciuto tanto, è stato molto... Intenso"

Guisgard 19-04-2016 03.32.40

Icarius ascoltò Clio e sorrise.
“Va bene, ho capito...” disse bevendo “... reggi il vino meglio di un uomo e cercare di farti ubriacare è un'idea da sciocchi...” la guardò divertita “... tu bevi, ti vesti e porti armi come un uomo... inoltre conosci mosse di arti marziali e non accetti un no come risposta... ma perchè una ragazza bella e giovane decide di fare il maschiaccio?”
Arrivò la moglie del locandiere che portò in tavola lo sformato di carne.

Guisgard 19-04-2016 03.36.10

“Intenso...” disse fissandola Velvot, sempre tenendola stretta a sé “... davvero? Intenso come i miei baci?” E di nuovo la sua bocca raggiunse quella di Gwen, per un altro bacio appassionato, lungo, profondo.

Lady Gwen 19-04-2016 03.44.18

Stavo per rispondere, ma ebbi solo il tempo per una risata maliziosa appena accennata, chè le sue labbra catturarono di nuovo le mie, a lungo, per un bacio profondo e sì, intenso.
Un baciò che continuò anche nella camera poco distante dall'ingresso, che conteneva solo un normale armadio, una specchiera ed un letto.
Lo feci sedere e mi sedetti poi sulle sue gambe.
"Sempre il solito immodesto..." sussurrai, scuotendo la testa e sbottonando la sua camicia.
Poi, una volta che la tolsi, lasciai dei caldi baci sulle sue spalle e sul collo, mentre la mia mano percorreva il suo petto su e giù, lentamente, senza mai fermarsi.

Clio 19-04-2016 03.46.47

"No da sciocchi no, mica mi tiro indietro..." sorridendo "Bevo a gratis, che c'è di meglio?" divertita.
Poi quella domanda, sospirai, scuotendo la testa.
"Non sono un maschiaccio!" puntualizzai, come facevo da ragazzina "E non mi vesto come un uomo, porto la gonna..." sorridendo, "Corta, ma sempre una gonna" divertita.
"Sono solo, una donna che ha deciso di voler difendere la propria terra, che da piccola non sognava di essere salvata da Lancillotto ma di combattere al suo fianco.." sorrisi, prendendo un sorso di vino "Perché dovrei stare a guardare?".
Sospirai, mentre arrivava la carne.
"Perché dovrei lasciare che altri decidano per me? Perché dovrei essere indifesa? In balia degli eventi, in balia degli altri.." scuotendo piano la testa.
"Combattere non mi rende meno donna.." mormorai "Ho solo dovuto allenarmi molto più duramente degli altri ragazzi, quegli stessi ragazzi a cui ora do ordini.." con un sorrisetto compiaciuto "Ma io sono... quella che sono, da tutta la vita non ho mai voluto essere diversa, ho lottato molto più di altri per farmi rispettare..".
Persino da te...
"E non è poi così male avere certi privilegi che alle donne non sono concessi.." divertita "D'altro canto è vero che nessuno verrà mai a farmi una serenata sotto il balcone.." ridendo, divertita immaginando un immaginario tizio sotto il balcone della caserma.
"Ma se ci pensi bene, se fossi una donna come le altre dovrei sposare uno sconosciuto scelto da mio padre, in silenzio, da brava.." con una smorfia.
"No, grazie..." sorridendo "Sto bene così!" alzando il bicchiere a mo di brindisi.
Poi inizia a mangiare, e ancora una volta mi resi conto di aver parlato troppo.
Perché stavo parlando così tanto con lui?
Da bambini dopo tre parole mi veniva il nervoso.
Eppure, stentavo a crederci, era piacevole la sua compagnia.
"Ti starò annoiando con tutte queste chiacchiere.." dolcemente.

Guisgard 19-04-2016 03.56.32

Gwen fece sedere sul letto Velvot e lei si mise sulle sue gambe, per poi sbottonargli la camicia.
Allora caldi baci videro le labbra di lei sul collo e sulle spalle di lui, con le mani della ragazza che salivano e scendevano sul suo petto.
Le mani di Gwen si posavano così sui muscoli di Velvot, già tesi, resi ardenti dal corpo della giovane su di lui e pronti a sostenere la sua virilità in quei giochi che erano sul punto di accendersi fra di loro.
Ma Gwen già sapeva come il suo amante fosse passionale e vigoroso.

Guisgard 19-04-2016 04.05.35

“Affatto...” disse Icarius a Clio “... e comunque non sono cieco, né idiota... ho notato la gonna...” ridendo piano, per poi tagliar la carne “... comunque deve fare uno strano effetto prendere ordini da una donna... io non ci riuscirei...” la guardò “... anche se sin dal tuo arrivo qui non hai fatto altro che trattarmi come un ragazzo che non sa neanche chi sia... e non è vero... anzi... ma forse quelli ai tuoi ordini non sono uomini veri...” i suoi occhi erano in quelli di lei e forse casualmente la sua gamba sfiorò sotto il tavolo quella nuda di lei.

Clio 19-04-2016 04.17.01

"L'hai detto tu che vesto come un uomo..." divertita "Non credo che i miei uomini starebbero altrettanto bene.." ridendo piano.
Intanto tagliavo la carne, e assaporavo quello sformato che era davvero buono.
Poi quelle parole, che mi colpirono in pieno.
Forse per quello non dissi nulla a quel contatto leggero, dopotutto poco prima eravamo molto più vicini.
Abbassai lo sguardo.
"Hai ragione, ci pensavo prima..." mormorai "So che non è stato rispettoso e nemmeno consono il mio comportamento.. ma tu hai da sempre il potere di farmi perdere le staffe..." con un breve sorriso vagamente divertito.
Non era il momento di essere divertiti, su!
"Mi dispiace.." alzando lo sguardo su di lui, con uno sguardo vagamente colpevole "L'ho fatto a fin di bene" sempre con gli occhioni spalancati nei suoi.
"Quanto ai miei uomini... no.." sorrisi "Semplicemente sanno benissimo che sono migliore di loro, indipendentemente da com'è fatto il mio corpo, sanno che li batterei nel corpo a corpo, in un torneo armato e anche al tavolo degli strateghi.." facendogli l'occhiolino "Mi seguirebbero in capo al mondo, se glielo chiedessi...".
Aveva detto che non era vero? Avevo sentito bene?
Quindi ricordava chi era? Lo aveva sempre saputo? Allora perché prendermi in giro?
Non osai dire nulla di tutto quello, continuando a mangiare.
"Ad ogni modo.." dissi, infine "Non credo dovrai mai prendere ordini da me.." azzardai soltanto.

Dacey Starklan 19-04-2016 13.22.18

<< Beh ecco... Avrei qualcosa in mente ma Pepino ha ragione, quei vestiti sono molto costosi e non posso certo permettermi di comprarli. Sarebbe uno spreco poi, indossarlo una volta soltanto e poi lasciarlo rinchiuso nel baule. Non ne vale la pena>>

Mi strinsi nelle braccia tenendo lo sguardo verso il basso.

Ero letteralmente tra due fuochi, lo zio che subito si era scaldato alle parole di Ser Ehiss e poi quella proposta del tutto inattesa.

Subito posai una mano su quella dello zio, come a tranquillizzarlo. Non avrei mai accettato un simile regalo, ero troppo orgogliosa per permettere un acquisto simile da parte di qualcun altro e poi c'era sempre un inghippo. Nessuno fa un favore per niente, presto o tardi chi ha fatto un favore ad un altro chiede qualcosa in cambio.

Lavorare per il cavaliere, guadagnarmi la paga in modo onesto, avere abbastanza soldi per potermi permettere qualche acquisto in più, questa si che era una proposta interessante ai miei occhi.

Da tempo desideravo qualcosa di più che restare in bottega e ora mi si presentava un'occasione.

Prima di partire con l'entusiasmo però era il caso di sondare il terreno. Da entrambe le parti.

<< Quale lavoro sarebbe? Quali sarebbero i miei compiti signore?>> e mentre lo chiedevo voltai lo sguardo verso zio Charlie. Non avrei mai potuto accettare senza la sua approvazione ma temevo che non l'avrei avuta.

Non dopo la discussione e per via di quella sua inspiegabile antipatia per Ser Ehiss.

Lady Gwen 19-04-2016 13.35.53

Sentire sotto le mie mani i suoi muscoli tesi, ardenti quasi pronti a scattare, era una sensazione rinvigorente e assaporare la sua pelle calda, lasciandomi invadere dal suo profumo, lo era ancora di più.
Le carezze delle mie mani e delle mie labbra continuarono ancora, poi il mio sguardo si alzò sul suo, facendo incatenare i miei occhi verdi ai suoi scuri.
Sì incatenarono poi anche le nostre labbra ed io cinsi il collo di lui con le braccia.
Bramavo il mio corpo stretto al suo, ma era come se non fosse mai abbastanza, come se fossimo sempre troppo lontani, mentre mi beavo del calore del suo petto attraverso la stoffa leggera del mio vestito.

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Altea 19-04-2016 14.49.20

Cercammo a lungo finché trovammo una grotta sulla spiaggia e per fortuna al riparo dalle onde..."Mi sembra abbastanza lontana dalle onde in caso di mareggiate o una alta marea..però controlliamo pure non vi siano animali o magari qualche eremita...a questo punto mi aspetterei di tutto" ridendo e prendendo un sasso, mentre chiedevo ad un uomo di andare ad avvisare Guren del nascondiglio e sul da farsi. Mi abbassai alzando leggermente la veste di Cramelide, ancora stranamente intatta e pensando tutto ebbe inizio da quel giorno la indossai ma non mi ero pentita della scelta.
La caverna era in penombra e vi era un piccolo corridoio..sembrava quasi portasse in un mondo sconosciuto o dall' altra parte della Terra e scossi il capo...leggi troppi libri di avventura, Altea.
Poi lanciai il sasso dentro con forza e rimasi in silenzio per sentire eventuali rumori.

Guisgard 19-04-2016 16.30.52

Erano attimi di pura passione.
L'atmosfera in quella stanza diventava ogni istante più ardente, coinvolgente, eccitante.
Il petto nudo di Velvot, così ben fatto e forte accoglieva il giovane corpo di Gwen, con la leggera stoffa del suo abito incapace di nascondere le fattezze delle sue calde forme.
E mentre i loro baci diventavano sempre più appassionati e le loro carezze sempre più audaci, ad un tratto i due amanti udirono qualcosa giungere da fuori.
Un fruscio.
“Fuori...” disse di colpo il mago “... hai sentito? Cosa è stato?” Fissando poi il volto della ragazza screziato dal vivo rossore dell'eccitazione.

Guisgard 19-04-2016 16.40.30

“Beh, io sono da solo nella mia tenuta...” disse Ehiss “... e Marchesa delle Rose richiede molto lavoro... posso occuparmi di sistemare i muri, costruire porte e finestre, ma di certo non potrò mai dare quel tocco femminile alla mia dimora. Non so cucinare, né fare tutte quelle semplici faccende domestiche che richiede qualunque tipo di abitazione. Per questo avevo pensato di cercare una cameriera, una governante. E visto sono qui mi sono detto del perchè non debba proporlo a voi questo lavoro.” Fissando Dacey.

Lady Gwen 19-04-2016 16.40.57

L'atmosfera si riscaldava sempre di più, diventava sempre più coinvolgente.
Ad un tratto la mia testa scattò e la domanda di Velvot mi fece capire che anche lui aveva udito quel fruscio.
"Aspetta, vado a vedere" dissi, alzandomi e sentendo improvvisamente freddo quando mi separai da lui.
Raggiunsi la cucina e l'ingresso del cottage, senza accendere alcuna luce o fare alcun rumore, per poi spostarmi dietro la finestra.
Che le guardie ci avessero trovati?
Era difficile, nessuno aveva notato che avevamo lasciato il Palazzo e quasi nessuno sapeva del cottage.
Speravo che fossero Go e gli altri, che erano riusciti a scampare alle guardie.

Dacey Starklan 19-04-2016 16.44.27

<< Vi ringrazio per aver pensato a me prima di chiunque altro ma...>>

"Niente ma Dacey, muori dalla voglia di dire si, ammettilo a te stessa".

<< Ma é una decisione molto importante e vorrei del tempo per pensarci. E naturalmente devo chiedere il parere a mio zio prima di tutto. Per ora perché non vi unite alla nostra tavola? Testerete le mie abilità di cuoca almeno >>

Guisgard 19-04-2016 16.45.37

Altea prese a scendere in quella caverna, che man mano diventava più stretta e buia.
Ma ad un tratto udì dei rumori che giungevano da fuori.
Vide così gli altri entrare con lei, mentre una figura apparve sull'ingresso.
“Presto, dobbiamo nasconderci...” disse Guren “... sta arrivando una nave...”
“Nasconderci?” Ripetè il biondo giovane. “Perchè mai? E' una nave ducale?”
“Non credo.” Rispose Guren.
“Allora dobbiamo attirarla per essere tratti in salvo.” Fece il biondo giovane.
“Ho detto di no.” Seccato Guren.

Guisgard 19-04-2016 16.48.56

Gwen cominciò a scrutare la vegetazione all'esterno da una finestra, senza però vedere inizialmente nulla.
Poi di nuovo quel fruscio tra le piante.
Un attimo dopo emersero due figure che si muovevano furtive.
Infine presero ad avvicinarsi al cottage.
E quando furono abbastanza vicine Gwen le riconobbe.
Erano Go e Nyccio.


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