![]() |
"Magari io ti provoco perché non voglio affatto che tu resista, non ti pare?" dissi divertita.
"Dai, la smetto di torturarti. Ci vediamo domani mattina, buonanotte. Non tardare..." aggiunsi piano, sorridendo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Si...” disse Tardes fissando Dacey “... ma più ancora sono geloso da morire...” tenendola ancora fra le braccia “... geloso che qualcuno possa anche solo guardarti...”
|
Elv sorrise, per poi dare la buonanotte a Gwen.
Richard era già crollato sul suo letto. Dopotutto era stata una giornata pesante anche per lui. |
" Tardes" accennando un sorriso per via delle sue parole.
" Non importante se qualcuno mi guarda, perché non mi potrà mai avere. Lascia che guardino perché tu sei e sarai sempre l'unico a potermi avere." Appoggiai la testa alla sua spalla e mi allungai per baciargli la guancia. " So quando mi ami ed é bellissimo ma non puoi vivere nella gelosia, non ti fa bene e poi non mi piaci imbronciato" allora gli sfiorai i baffi con le dita. " Fai un sorriso per me? In cambio ti do un bacio " Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
“Dimmi prima di quel tipo...” disse Tardes fissando Dacey “... quel tuo amico... lo senti ancora? Di sicuro ti avrà cercato, no? E non dirmi altre bugie, ti prego.”
|
Chiusi con Elv e tornai da Richard, il quale però era già crollato.
Mi avvicinai a lui e gli baciai pianissimo una guancia, lo osservai ancora qualche istante e poi andai via. Era incredibile come mi ricordasse ancora il bimbo dagli enormi occhi castani che veniva in lacrime in camera mia per via di un brutto sogno o di un tuono. Raggiunsi la mia stanza, indossai una camicia da notte e mi coricai. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
" Lo ha fatto si. Si è scusato e voleva persino parlare con te, per assicurarti che non avevo fatto nulla di male. Ma io l'ho mandato al diavolo, non voglio che si intrometta nella mia vita. Ha già fatto abbastanza danni" dissi senza tanti giri di parole, Tardes meritava che io fossi sincera.
" Non ne voglio più sapere, non è mai stato un vero amico come invece credevo." Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Alla fine anche Gwen si coricò e si addormentò.
Era da sola... A piedi su una lunga e solitaria strada... Una strada deserta... Il Sole batteva forte... Poi ad un tratto Gwen vide in lontananza una grossa nuvola di polvere... Si alzava dalla strada... “Gli spiriti tormentano i vivi se sono inquieti...” disse un vecchio sul ciglio della strada, per poi mormorare strane ed incomprensibili parole. Ad un tratto Gwen vide Richard che camminava dall'altra parte della carreggiata. Lei provò a chiamarlo, poiché la polvere indicava che qualcuno stava arrivando. Lo chiamò più volte, ma Richard sembrava non sentire, continuando a camminare ed a ridere. Poi, all'improvviso, qualcosa attirò l'attenzione di Gwen. Due cani randagi che lottavano fra loro, ferendosi a morte reciprocamente. Un grido e si voltò di scatto. L'auto nera era giunta, investendo Richard ed uccidendolo sul colpo. Gwen si svegliò di colpo. Era stato un incubo. |
Tardes guardò Dacey ed annuì.
In quel momento vide la mano di lei senza fede. “Dov'è...” disse “... dov'è la tua fede?” |
Mi addormentai e sognai.
No, quello non poteva definirsi un sogno. Era un incubo, in piena regola. Quei cani, la macchina, Richard. Richard! Mi svegliai di soprassalto, sudata e urlando. Era stato orribile. Tuttavia mi ripeteva che era stato solo un sogno, una semplice rielaborazione di ciò che era successo in quei giorni, ma molto più inquietante. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Impallidii ma era inutile nascondere la faccenda.
Così gli spiegai di come l'avevo cercata dappertutto, persino con l'aiuto di Palos. " Speravo davvero fosse nella sua auto ma lui non ha trovato nulla . Ne farò una nuova finché quella vecchia non spunta fuori anzi... potrebbe rinnovare i nostri voti nuziali, fare una piccola cerimonia magari in quella magnifica baita che hai affittato. Sarebbe davvero un nuovo inizio per noi" Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Arrivò Richard.
“Ehi, sorellina...” disse Gwen “... ti ho sentita urlare... hai fatto un brutto sogno? Ti preparo una camomilla?” |
Ad un certo punto Richard arrivò in camera.
Scossi la testa e tesi le braccia verso di lui, come i neonati quando chiedono alla madre di essere presi in braccio per essere confortati ed io cercavo proprio questo, conforto. Quando mi raggiunse a letto lo abbracciai d'istinto, stringendolo forte ed affondando il viso nel suo petto. Non mi serviva altro in quel momento, nessuna camomilla, solo la conferma che lui stesse bene e che mi stringesse. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Mi chiedo” disse Tardes alzandosi dal letto “perchè mai tu l'abbia tolta... ah, si... dovei fingere di non essere sposata... dovevi fingere di essere la ragazza del tuo amico...” senza guardare Dacey.
|
Altea guardò il display del cellulare che segnava un numero sconosciuto.
|
" Ma non l'ho tolta!" sbottai.
" Me ne sarei ricordata e l'avrei messa in qualche posto sicuro." Roteai gli occhi nel vederlo alzarsi. " Torna qui per favore, possiamo mettere una pietra sopra a tutto questo? Ti ho detto che non voglio più avere nulla a che fare con lui. Basta rivangare quel incidente. Pensiamo a noi, al nostro futuro insieme. Non mi importa altro " Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
La chiamata era anonima come immaginavo. .quando il telefono finì di squillare guardai nel registro chiamate..era proprio il numero che mi contatto' per la gara..forse..se ricordavo bene.
Mandai un sms a Guisgard per sicurezza.."Ho appena ricevuto una chiamata anonima e presumo siano loro visto la gara si doveva tenere domani e dovevano darmi informazioni. Spengo tutte le luci per sicurezza e vado a letto..Spengo pure il cellulare. .potrebbero intercettarmi e sotto è parcheggiata la mia Ferrari. Non preoccuparti per me..ah..Buon compleanno. .nel forno troverai la torta che ti ho fatto..la crostata..ormai lo champagne non serve dovevamo festeggiare..Buon lavoro.. Mi alzai e misi la tortiera veloce nel forno e spensi il camino, spensi il cellulare e andai in camera, mi tolsi il maglione e la sottoveste e scivolati nuda nel letto..forse era meglio partire domani o avrei messo nei guai pure Guisgard e leggermente chiusi gli occhi sospirando. |
Tenendomi stretta a lui, mi voltai per indicarglielo ma era sparito. A quel punto mi spaventai sul serio. Chi diavolo era quel ragazzo.
"Non lo vedo più..." dissi staccandomi appena da lui. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Il Falco della strada
"No, non è quello..." sospirai "Posso mentire se c'è un motivo... ti ho mentito quando ho detto di dover tornare in città, perché in realtà volevo solo che salissi sull'auto...".
Sospirai. Come potevo spiegargli? Erano cose così normali per lui. "Parlo delle convenzioni sociali..." dissi, guardandolo negli occhi "Quel complesso e articolato codice di comportamento che regola i rapporti tra le persone..." il mio tono si fece più basso "Tra uomo e donna, ad esempio..". Non riuscivo a staccare gli occhi dai suoi, e quella vicinanza mi dava delle strane sensazioni. "Quelle che impongono di non toccare un uomo che non sia il tuo..." sussurrai, arrossendo al pensiero della carezza "Anche se vorresti..". A quel punto mi resi conto di una cosa sconvolgente. Non avevo mai amato il contatto con gli esseri umani e mi davano fastidio quelle persone che ti toccavano mente parlavano. E ora... possibile? Come per allontanare quei pensieri e non rischiare di compiere un gesto spontaneo come poco prima, portai le mani dietro di me, stringendo il bordo del lavandino. "È affascinante il gioco di ruoli tra uomo e donna..." senza mai lasciare il suo sguardo, con voce calda. "C'è come una distanza da mantenere, una distanza che può essere colmata solo con un gesto appassionato che comporta un rischio, ma non solo ..." con un sorriso nuovo, vago ed enigmatico "L'uomo può baciare una donna, rischiando il suo rifiuto..." sussurrai "Ma una donna non può baciare un uomo per prima, o romperebbe la magia..." con lo stesso tono basso, caldo, appassionato. Stavo parlando senza nemmeno accorgermene, mentre i miei pensieri vagavano liberi in territori inesplorati. Quei territori inesplorati di cui mi parlava l'azzurro dei suoi occhi, quasi fosse l'orizzonte di un cielo e di un mare sconfinato. "E la magia..." in un sussurro sospeso "È tutto.." con un tono ancora diverso, un tono che non avevo mai usato, un tono, quasi un sospiro, che sembrava essere come un eco dei miei pensieri più proibiti. http://67.media.tumblr.com/ab54b1937...6ivso1_500.png |
Mister X si tolse la maschera e mi sorrise. Il suo viso bellissimo contrastava con l'atmosfera tesa che derivava dalla mia paura. Il suo sorriso e la premura che mi stava dimostrando massaggiandomi le spalle furono troppo, tanto che scoppiai a piangere.
"Ma come fai ad avere questa doppia faccia?" Gli urlai tra le lacrime "Prima mi rapisci per darmi in pasto a quella specie di mostro con le rotelle e poi fingi di preoccuparti per me? Dici di volermi per te e poi me lo porti qui dentro, lasciando che mi accarezzi e mi guardi con questo abito addosso? Che razza di uomo sei?" Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Richard abbracciò Gwen e i due fratelli restarono così, stretti, per lunghi istanti.
“E' stato solo un brutto sogno...” disse lui, intuendo lo stato d'animo della sorella “... vuoi che dorma con te stanotte?” |
Tardes sbuffò, per poi tornare a sedersi sul letto, accanto a Dacey.
“La verità è che sono deluso...” disse “... mi hai tenuto nascosto che ti sentivi con un uomo... e poi la farsa del fingerti la sua ragazza...” |
Richard mi abbracciò, lasciando che mi calmassi dopo quel risveglio traumatico.
Annuii alla sua domanda, senza mai sciogliermi da quell'abbraccio bellissimo che avevo desiderato a lungo. "Ti voglio bene. Mi sei mancato..." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Altea si spogliò, per poi scivolare nuda sotto le coperte.
Socchiuse gli occhi allora per riposare. Aveva chiuso il cellulare, quindi non poteva ricevere chiamate o messaggi da nessuno. Guisgard compreso. |
" Ti posso capire si..." tenendo lo sguardo basso.
" Ma posso assicurarti che non c'era alcuna malizia da parte mia, per me era semplicemente un amico. E credimi se potessi tornare indietro non gli avrei mai rivolto la parola dall'inizio. Non avrei mai voluto arrivare a questo punto, a farti arrabbiare, a rischiare di perderti." Cercando di afferrare la sua mano. " Ma da questa esperienza ho capito quando tengo a te, quanto sei importante. Tu sei la mia vita Tardes " Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Mi rigiravo nel letto..ero nervosa..non sapevo che pesci prendere.
Presi il cellulare e lo riaccesi...forse Guisgard poteva preoccuparsi. Mi alzai e mi avvolsi in un lenzuolo e andai a piedi nudi in cucina con solo una candela ad illuminare l' appartamento e accesi il bollitore cercando un the per rilassarmi. |
“Ora calmati...” disse l'uomo mascherato a Gaynor, senza smettere di massaggiarle il collo “... nessuno ti ha fatto del male, no? E nessuno te ne farà.” Con voce calma. “Ora rilassati...” con le mani che delicate massaggiavano la ragazza “... sei troppo tesa...” le dita erano leggere e si muovevano con un che di sensuale “... rilassati...” mormorò, facendo scendere le spalline del vestito di lei col suo massaggio.
|
Richard sorrise a Gwen, per poi stendersi accanto a lei.
“Ora sono qui, sorellina...” disse “... siamo insieme...” fissandola “... su, prova a chiudere gli occhi... io resterò sveglio fino a quando non ti sarai addormentata.” |
Tardes ascoltò Dacey, guadandola per tutto il tempo nei suoi occhi ambrati.
“Giurami che mi ami...” disse infine “... giuramelo, come io amo te... perchè se perdo te la vita non ha più senso...” stringendole la mano. |
Altea accese il cellulare e pochi istanti dopo esso suonò per un sms.
|
Sorrisi a Richard, un sorriso tenero e dolce.
Allora mi strinsi a lui e chiusi gli occhi, abbandonandomi ad un sospiro sereno e rilassato. Gli avevo fatto da madre per diciotto anni e ora non mi dispiaceva essere almeno una volta io la sorella minore della situazione. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Mi spiace..." risposi a Mister X, ancora scossa dal pianto "mi spiace, ma non riesco a rilassarmi... se fossi nella mia situazione non ci riusciresti neanche tu... nessuno mi ha fatto del male, secondo te... ma tenermi rinchiusa qui con la paura addosso è già fare del male... sei vago e non ispiri la minima fiducia... tu ti fideresti di te?"
Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Misi l' acqua nella tazza e la bustina del the.
Mi guardavo attorno mentre aspettavo, pensando a quanto sarebbe stato bello innamorarsi di nuovo...a dire il vero Guisgard mi aveva leggermente sciolto ma la paura di innamorarsi era troppo, aspettare un uomo tuo e solo tuo...pensavo a questo stringendomi nel lenzuolo quando arrivò un sms. Presi il cellulare e lo lessi. http://www.lettera43.it/upload/image...125257_big.jpg |
" Sai che non sono mai stata brava a esternare i miei sentimenti a parole e forse anche questo aveva contribuito ad allontanarci ma sappi che non significa che non ti amo. Perché é così, non dimenticarlo. Ho lasciato la mia casa, la mia famiglia, il mio paese per stare con te, e non me ne pento. Ti amo, ho imparato ad amarti e ne sono felice."
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Lui continuò a massaggiare Gaynor, ascoltando ogni sua parola.
“Paura...” disse “...di cosa? Sono qui con te, no? E puoi chiamarmi quando vuoi...” con le spalline del vestito di lei ormai scivolate all'altezza dei seni, senza che lui smettesse di massaggiarla “... dopotutto io mi fido di te... mi fido che sei speciale... per questo sei qui...” senza fermare le sue mani che sensuali e delicate scivolavano sulla pelle della ragazza “... ti piace il mio massaggiarti?” |
Gwen si sentì più serena avendo Richard accanto.
I due restarono così vicini nel letto, fino a quando la ragazza cadde finalmente addormentata. Stavolta fu un sonno più tranquillo, che scivolò nelle ore notturne. Solo poco prima dell'alba lei si svegliò, trovando però il letto vuoto. Richard non c'era. |
Altea lesse l'sms che così diceva:
“Che fine hai fatto? Perchè hai il cellulare spento? La gara ci sarà domani e vedi di non fare scherzi. Ti troveremo, lo sai...” |
Tardes guardò Dacey negli occhi e poi, senza dire nulla, si avvicinò prima al suo viso, poi alla sua bocca.
E la baciò. Un bacio leggero, che poi divenne più intenso, con le labbra di lui che premevano su quelle di lei. Un bacio che li avvicinò in modo intimo e passionale. |
A quelle parole il battito del cuore accelerò forte...ero in grave pericolo...dovevo avvisare Guisgard e mi decisi a chiamarlo..speravo non stesse guidando, mi aveva detto lui ora lavorava al Centro metereologico ma non gli chiesi per cosa..e perchè gli avessero pagato la cauzione, non mi piaceva essere invadente.
Sentivo il telefono squillare e sospirai. |
"Ti sembra strano che una donna rapita provi paura? Ma davvero non capisci?" Risposi a Mister X "È vero, posso chiamarti quando voglio, ma non posso dimenticare che sei uno di loro, che fai parte dei cattivi... non posso, anche se lo vorrei tanto..."
Le sue mani continuavano a massaggiarmi cosicché, nonostante lo stato d'animo teso, il mio corpo pian piano si distendeva. "Si, sei bravo... puoi sempre lasciare il mondo del crimine e darti ai massaggi, avresti la folla intorno..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 04.42.55. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli