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Il pagliaccio a quelle parole di Altea scoppiò a ridere.
“Un bell'indovinello, cara signora...” disse alla detective “... qual'è l'animale più veloce? Sai dirmelo, bella signora?” Divertita. “Se indovini ti regalerò un palloncino.” |
"Il ghepardo..evitate la stupidaggine del palloncino o lo faccio scoppiare con una pallottola..scusate se non rido pagliaccio deficiente ma ti detesto" non li sopportavo ..era più forte di me ma dovevo scoprire chi era "Cosa fai qua solo?Aspetti qualcuno. .uno scrittore magari" sorridendo.
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Sospirai esausta, sfinita, svilita.
Non ce la facevo più a sostenere quella situazione, temevo di crollare da un momento all'altro. Ad un certo punto arrivò Elv e la sua domanda mi spiazzò. Ma il dottore... Ero lì con lui... Tu... Tu vuoi dirmi che non vedi il dottor Fierr? Ma allora... Quella domanda che mi aprì un mondo e che mi fece capire tante cose. Mi fece capire perché adesso Fierr mi credeva riguardo i fantasmi, come facesse a conoscere ogni loro mossa, a prevederla quasi. Ecco perché. Istintivamente raggiunsi Elv e lo abbracciai. "Andiamo a casa, ti prego..." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Ehi, piccola...” disse Elv abbracciando Gwen “... cos'hai? E' successo qualcosa?”
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“No...” disse il pagliaccio ad Altea “... è il pidocchio... sta sempre in testa!” E rise forte. “Peccato... un palloncino perso...” e lasciò un palloncino volare in alto, fino al cielo.
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"Sì, giusto.." annuii "Allora dobbiamo raccogliere altri indizi, per capire meglio come stiano le cose".
A un certo punto però apparve sulla soglia un ragazzo, quello steso a terra accanto a Monter, armato di fucile. Io ero disarmata, e dovevo per lo meno distrarlo, riuscii a lanciare una sola occhiata a Guisgard, prima di guardare il ragazzo e iniziare la mia sceneggiata da esca. Allora mi misi a urlare, spaventata, come una ragazzina. "Ha una pistola, caro, una pistola..." terrorizzata, in modo da catalizzare l'attenzione del ragazzo e permettere a Guisgard di fare la sua mossa. |
"Ma che peccato" questo era pazzo.."E dimmi che fai solo qui?Aspetti qualcuno..ti piacciono gli indovinelli?" .
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Fondamentalmente no, non era successo nulla.
Ma io mi sentivo distrutta, come se ognuno mi tirasse da una parte diversa, come quella tortura medievale che avevo visto una volta su un libro di storia. "No... Voglio solo tornare a casa..." mormorai piano, facendomi stringere. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Molto.” Disse divertito il pagliaccio ad Altea. “E a voi? A voi cosa piace invece? Magari posso aiutarvi io.” Fissando la detective e Sam.
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Elv annuì e strinse ancor più Gwen.
La prese per mano e tornarono a casa. Qui le preparò un tè caldo e si sedette con lei sul divano, accarezzandole i rossi capelli. |
"A me cosa piace?" Stupido pagliaccio. .ma vuoi che.."I libri di uno scrittore..di un certo Monter..a te cosa piace?" sparando al palloncino che volava.."Oh è partito un colpo..scusami..siamo amici no?" Cosa mi toccava dire..
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Il palloncino colpito da Altea esplose in aria, liberando una nuvola do polvere rossa che pian piano scese giù, posandosi su Sam.
L'uomo cominciò a tossire sempre più forte, fino a quando cadde stramazzato al suolo. Ed il pagliaccio scoppiò a ridere. http://starsmedia.ign.com/stars/imag...1195673106.jpg |
Mi strinse ancora più forte, prima di avviarci verso casa.
Appena arrivammo a casa, preparò subito un tè caldo e poi si sedette con me sul divano, accarezzandomi i capelli ed io lasciai che si prendesse cura di me, in quel suo modo bellissimo di fare, che era solo suo e di nessun altro. Restai dunque lì, a bere il tè caldo in silenzio, col mio corpo avvolto dal suo ed io rintanata sul suo petto, come se fosse l'unico posto sicuro rimasto in tutto l'universo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Sta zitta...” disse Rio a Clio “... zitta!” Puntando il fucile contro di lei.
“Sta calmo tu, ragazzo...” Guisgard, che nel frattempo aveva preso un piccolo vassoio di metallo sul tavolo. “Che hai preso?” Puntando contro di lui il fucile Rio. “Fammi vedere le mani! Mettile bene in vista o ammazzo te e la tua amica!” “Calmati.” Freddamente Guisgard. Ma Rio sparò all'improvviso colpendo l'altro al petto. Allora Guisgard cadde a terra colpito a morte. |
Gwen ed Elv restarono così per lunghi minuti.
Poi ad un tratto, Gwen vide volare verso il soffitto un palloncino colorato. |
Lui restò in silenzio, non turbò quella bellissima quiete.
Hai visto, dottore? Con me, hai iniziato ad apprezzare il silenzio, invece che detestarlo Poi improvvisamente, un palloncino volò verso il soffitto. Sapevo che era una visione, dunque rimasi calma, mentre continuavo ad osservarlo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
La mia sceneggiata funzionò, perché Guisgard riuscì a prendere un vassoietto dal tavolo.
Ottimo... Mi zitti immediatamente alle parole del ragazzo, ma non servì a nulla, perchè comunque si accorse di Guisgard, e sparò. Cosa? Sparò e Guisgard, che cadde a terra, sotto i miei occhi increduli. Allora fregandomene del tizio con la pistola crollai a terra, chinandomi su di lui. "Guisgard..." tra le lacrime "Guisgard..". Allora presi la sua pistola, e alzandomi di scatto da sotto il tavolo sparai al ragazzo, con gli occhi velati di lacrime e il cuore stretto in una morsa ghiacciata. |
Ad un tratto dal palloncino colpito uscì della polvere rossa che cadde su Sam..l'uomo iniziò a tossire e cadde a terra..Non avevo tempo per vedere se fosse vivo..che diavoleria era mai quella..iniziavo a detestarlo sempre più e questo non giovava per lui.
"Che gli hai fatto maledetto..che trucchi conosci" mi gettai con rabbia su di lui..un colpo ben assestato col ginocchio nei bassifondi e unendo le mani lo stroncai con un bel colpo assestato alla nuca..avevo la maschera e quindi estrassi il profumo con il potente sonnifero.."Dormi...vediamo quando ti svegli" presi una corda e lo legai e mi alzai puntando la pistola per sicurezza e guardandomi attorno...fredda ma una fitta mi prese al cuore non capendone il motivo ma cercai di rilassarmi. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...tume-ideas.jpg |
Pier guardò l'immenso ed austero edificio.
“Che strano percorso abbiamo fatto...” disse poi a Nyoko. In quel momento udirono un colpo di pistola. “Da quella parte!” Gridò Pier. “Andiamo a vedere!” Prese Nyoko per mano e cominciarono a correre. Lo sparo era giunto da un vicoletto laterale. Entrarono e trovarono un uomo morto a terra ed una donna in tuta nera e maschera. Era Altea. Aveva aggredito il pagliaccio, ma poi scoprì che si trattava solo di un grosso manichino. http://onyanserat.se/wp-content/uplo...geist-doll.jpg |
Il palloncino era arancione e volò fino al soffitto, restandosene fermo.
Elv sorrise a Gwen come a volerla tranquillizzare. Ad un tratto la ragazza vide l'ennesimo bambino. “Lui ha paura del buio...” disse alla ragazza “... non vuol stare in quella stanza fredda... trema ad ogni fischio...” e svanì. |
Ad un tratto arrivarono un uomo e una donna...mi parve di conoscerlo, era uno della Federale e mi tolsi la maschera.
Ma la sorpresa fu nel vedere il pagliaccio era un manichino e guardai entrambi.."Qui..vi era un folle vestito di pagliaccio e l' ho messo ko ma ora vi è un manichino, non sono impazzita, ha fatto volare un palloncino azzurro e l' ho forato con la pistola e...è scesa una polvere rossa che ha colpito il mio collega..siamo detective della Afragopolis Metropolitan Agency..quel tipo è un folle, un criminale forse come ci aveva contattati, lo scrittore Monter" guardai il ragazzo...."Dalla casa di quello scrittore veniamo e siamo venuti tramite un passaggio sotterraneo dalle fogne fino qua davanti..temo..vi sarà un' altra vittima..voi agenti federali siete bravi no?" ma ero seria stavolta e toccai il pupazzo. |
Sentimmo uno sparo e per poco non urlai. Pier mi prese per mano e corremmo fino ad un altro vicolo dove una donna vestita di nero reggeva in mano una pistola. Chi diamine è? E perché ha sparato ad un pupazzo? Si è ammattita?
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Un colpo in piena fronte e Rio stramazzò al suolo.
Clio lo aveva freddato. “Pessima mossa...” disse un uomo arrivando. Era quello che lei e Guisgard avevano visto senza conoscenza a terra con Rio. “Sparare è sempre una pessima idea, sa?” Morder a Clio. “Posso avere la pistola? E' inutile. Non è un arma efficiente.” Ed infatti Rio si alzò, avendo solo un livido in mezzo alla fronte. Riprese la pistola e la puntò contro Clio. “Getta la pistola.” Intimò alla ragazza, apostrofandola in malo modo. |
Il mio sguardo era glaciale, fermo, subumano, senza espressione.
Uno sguardo lontano, come se provenisse da un altro mondo. E forse era così.. Lo vidi cadere, e poi invece rialzarsi immediatamente. Vedi se avevo le mie armi, non facevano mica cilecca così... Ma ormai non mi importava più nulla. Avevo scoperto l'Amore per poi perderlo subito dopo, senza avere nemmeno l'opportunità di scoprire il sapore delle sue labbra. Nulla aveva senso ormai. Nulla aveva più importanza. Volevo solo uccidere quel bastardo, e morire in pace. Non me n'è mai importato granché di vivere o di morire. Ma ora, la morte sembrava di gran lunga più allettante della vita. "Scordatelo..." con una voce lontana, come se non fosse nemmeno mia. |
“Ok, con calma...” disse Pier ad Altea puntandole contro la pistola “... chi mi dice che non sei stata tu ad uccidere quel tipo?” Indicando Sam morto.
Nyoko era accanto a lui. “Sono un federale, quindi niente scherzi, ok?” Pier ad Altea. |
Guardavo sia lui che lei, non sapendo cosa fare. Cercavo di non guardare il morto e di rimanere a disparte, per non dare impicci a Pier.
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Mostrai il distintivo da detective autorizzato e poi presi quello di Sam.."Contento ora? Anzi se vuoi sapere di me..chiedi al tuo Capo..sono la figlia di Gustav Bastian, era vostro comandante molti anni fa e amico di molti lì..quei pochi..se non mi credi rifacciamo la strada a ritroso e ti mostro da dove vengo..da quella casa..lo scrittore Monter ci chiese solo protezione, diceva di essere minacciato ma a me non è mai piaciuto quel tipo come il nipote.." guardando il ragazzo.."Metti giù la pistola o ti alzo la mia..ok? Non sono una criminale e ti potrei denunciare".
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“Allora morirai.” Disse Rio.
“Aspetta...” Morder a suo nipote “... più la guardo... più mi sembra... possibile?” Fissando Clio. “Qual'è il tuo nome?” Alla ragazza. |
Quel palloncino arancione raggiunse il soffitto e restò lì.
Rivolsi un breve sguardo ad Elv che mi sorrideva, ma io rivolsi la mia attenzione all'ennesimo bambino. Ma chi? Chi aveva paura del buio? Parlava forse del bambino, quello che sarebbe stato ucciso stanotte, secondo Fierr? "Un altro" mormorai "Un altro bambino morirà stanotte." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Elv guardò Gwen stupito.
“Gwen...” disse “... cosa stai dicendo?” |
"Me lo ha detto Fierr prima, al bar" risposi, voltandomi a guardarlo "Lo scrittore è il colpevole, sono certa, insieme ad un altro" continuai.
Ma come potevamo provarlo? Non avevamo prove contro di lui, non potevo certo usare le mie visioni. Avevamo già dato i libri alla polizia, cosa avremmo potuto fare adesso? Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Spara su un federale e ti ritroverai nei guai fino al collo.” disse Pier ad Altea. “Però forse dici il vero... anche io e lei” indicando Nyoko “siamo arrivati qui tramite condotti sotterranei...”
Non finì di parlare che subito i tre udirono una risata stridula. Un attimo dopo un gas rosso si diffuse attorno a loro. Poi più nulla. |
"Non ti sto puntando una pistola..vi è un codice di rispetto tra noi..non lo sai?" poi ascoltai le sue parole ed annuii.
Ad un tratto una risata stridula e dissi solo.."E' lui..quel pagliaccio criminale" poi quella polvere rossa che ben conoscevo e il nulla. |
“Fierr...” disse stupito Elv a Gwen “... il dottor Fierr? L'hai visto al locale? Gwen... il dottor Fierr è morto un anno fa ormai...”
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Bene, dottore. Sono contenta che ora ci capiamo. È proprio questo il punto
Lo guardo di nuovo. "Lo so" Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Bene!
Sentii il cuore accelerare a quelle parole del ragazzo, ma la mia espressione non mutò, probabilmente non sarebbe mai mutata. Lo sguardo intenso, penetrante, trasfigurato. Spara, maledetto bastardo, spara! Perché la gente si faceva paranoie inutili? Fossi stata io non avrei esitato. Poi l'altro tizio mi chiese il mio nome. E a te che ti frega? Forse il mio nome poteva salvarmi la vita, ma non era quello che volevo. No, proprio per niente. Allora mi voltai verso lo scrittore, con uno sguardo inespressivo. "Ishtar!" puntando la pistola verso Monter, per poi sparare di nuovo. Magari non sarebbe morto, certo, ma anche qualche livido in faccia bene non fa. E bada, ragazzino, che ce n'è anche per te, se non ti dai una mossa... |
Clio sparò.
Ma la pistola era scarica. “Isthar...” disse fissandola Monter “... ma certo, l'avevo intuito... sei una dei nostri...” “Nostri?” Rio a suo zio. “Porta via quel cadavere.” Ordinò lo scrittore indicando il corpo di Guisgard. “Poi ti spiegherò.” Rio annuì e portò via Guisgard. |
Altea si svegliò in un letto, con i polsi e le caviglie legate con strette corde.
Era una stanza semibuia, piena di scatoloni ed oggetti vari. Da fuori giungeva rumore di passi. |
“Ancora queste visioni... questi fantasmi... Gwen...” pensieroso e perplesso Elv “... io... io non so che dirti... forse non posso neanche aiutarti... è troppo lontano da ciò che è il mio lavoro... la scienza...” accese la tv, quasi meccanicamente.
Trasmettevano il telegiornale e dicevano di un nuovo bambino scomparso. |
Mi svegliai ed ero sola..vi erano scatoloni e strani oggetti.
Ma peggio ancora ero legata..ad un tratto udii rumori di passi..era finita. E' stata una vita avventurosa..non ho conosciuto l' Amore purtroppo..ma l' ho vissuta intensamente, qualcuno salverà questo mondo corrotto. |
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