Esibii un leggero sorriso mentre annuivo e prendevo la sua mano.
Avrei voluto fare di più, molto di più, ma non era il caso.
Avrei aspettato che le acque si fossero calmate del tutto, prima.
C'era tempo.

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"In trappola, oh bella...ma no, ci sarà una uscita" ma mentre parlammo vidi un uomo cadere dal foro, era il custode ed era morto..."Ma che diamine...ma chi è stato e perché" guardando Hiss poi mi feci seria.."I rumori che abbiamo sentito prima, qualcuno deve essere passato da sotto la grata, attraverso poi un passaggio che costeggia le mura qui sotto ed esce appunto...sulla torre...e ha ucciso il custode, non saprei il motivo..potrebbe essere? Se fosse così il passaggio da sulla torre e chiunque sia entra da lì...potrebbe essere probabile..per scoprirlo dovremmo togliere quella maledetta grata...e ora che facciamo.." facendomi il segno della Croce vedendo il custode.

Elv prese Gwen per mano e rientrarono nel castello.
“C'è” disse lui “un ristorante o qualcosa di simile in cui mangiare qui?” Chiese a Gwen. “Oppure ordiniamo cinese, o magari una pizza e via?”

“Potrei farti salire sulle mie spalle e raggiungere così il foro...” disse Hiss ad Altea “... ma se l'assassino è ancora sopra? Ucciderebbe anche te...”

Osservai a lungo le pietre davanti a me, erano otto in tutto.
Otto pietre...

Le fissai a lungo, scuotendo piano la testa.
"Dici che è qualcosa legato all'altro enigma?" pensierosa "Otto pietre... credi che vadano disposte in una certa maniera, o basta trovare il numero giusto?".

Al momento non avevo idee che potessero illuminarmi.

Rientrammo ed ogni passo, con la mia mano nella sua, era come una conquista.
Sorrisi.
"C'è un bar, vieni" facendogli strada fino al bar interno.
"Mangiamo con gli altri dello staff di solito, ma stasera non mi va molto... E i panini del bar sono sicuramente migliori di quelli del fast food..." ridacchiando.

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"Ho una pistola con me, nello zaino.. Mio padre mi dice sempre di girare armata che non ci si può fidare di nessuno.. E ha ragione" salendo sulle sue spalle "Starò attenta, caso mai tornerò giù" prendendo la pistola dallo zaino.."La uso solo in caso di pericolo" cercando poi di entrare nel buco e mi guardai attorno nella torre.

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"Si, è senza dubbio legato tutto all'enigma..." disse Cristiano a Destresya "... dunque... la soluzione era prete, o vescovo... sono 8 pietre... significa che vanno tolte o 5 o 7 pietre..."

Elv sorrise ed annuì a Gwen.
Andarono così al bar del castello, sedendosi ad uno dei tavoli liberi.
Ordinarono dei panini e due fette di dolce, per poi cominciare a mangiare.
"Non dirmi più bugie, Gwen..." disse lui fissandola.

Mi illuminai a quelle parole.
"Sì, giusto!" annuendo fissando le pietre "Con un nome così? Io dico che era un vescovo!" sorridendo "Dai prova a togliere 7 pietre e vediamo che succede!". Ero eletrizzata all'idea di cosa avrebbe potuto succedere anche se una piccola parte di me, invece, temeva quello che avremmo potuto scoprire.

Hiss annuì e fece salire Altea sulle sue spalle, così che lei ritornasse, attraverso il foro, nella fossa biologica della torre.
Qui però lei non vide nessuno.
Chi dunque aveva ucciso il custode e perchè?

Andammo al bar, ordinammo la nostra cena e iniziammo a mangiare.
Lo guardai e accarezzai il suo viso, la pelle morbida, la barba appena pungente.
Sì, eravamo di nuovo noi.
Di nuovo insieme.
"No, mai più, l'ho promesso" gli dissi, guardando i suoi occhi scuri e vellutati.

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Non vi era nessuno e furtivamente presi i due picconi e mi calai giù.. "Non c'era nessuno.. Impossibile.. E se fosse scappato poi dal passaggio segreto dalla torre come detto?" porgendo ad Hiss il piccone.

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Cristiano annuì a Destresya e spostò le prime 7 pietre.
un attimo dopo la parete si aprì, come una porta scorrevole.
"Bingo." Disse lui facendo l'occhiolino a lei.

Altea calò i due picconi, poi Hiss le fece segno di scedere che lui l'avrebbe aiutata.
Raggiunsero la grata e con i picconi la fecero saltare.
Sotto c'era una sorta di cunicolo.

Elv annuì a Gwen e le strinse la mano.
La sera era ormai giunta e non mancava molto all'ora in cui tutti saranno andati a dormire nel castello.
Poi avrebbero potuto raggiungere la galleria per la loro caccia al presunto fantasma.

Trattenni il fiato mentre lui spostava le pietre.
Era sicuramente la cosa più elettrizzante che avessi mai fatto, e non potevo certo annoverare molte giornate noiose nella mia vita da star.
Ma quello era molto di più.
Era qualcosa di antico e affascinante, che mi scuoteva nel profondo.
Poi, qualcosa si mosse, e la parete si aprì, come una porta scorrevole.
Fissai Cristiano con due occhioni esaltati.
"Beh, siamo arrivati fin qui..." con la voce di una bambina che vuole fare una marachella "Andiamo?" azzardai, indicando con un cenno del capo la parete ormai aperta.

Con forza riuscimmo ad aprire la grata.. "Ora dobbiamo stare attenti amore.. Siamo armati di piccone" e gli porsi la pistola "Scendiamo. Io faccio luce e stiamo vicino" pronta a scendere.

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Sorrisi quando strinse la mia mano.
Un enorme peso si era sollevato dal mio petto.
Un peso greve, fastidioso, che ora era svanito, spazzato via dal suo sorriso e dai suoi occhi neri.
Arrivò la sera e avrebbe avremmo potuto attuare il nostro piano.
"Non manca molto, ormai..." dissi piano, quasi in un pensiero ad alta voce.

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Hiss ed Altea tornarono sulla grata e cominciarono a colpirla con ipicconi.
Cedette e lui la spostò.
Allora si calarono in quello che sembrava un cunicolo.
Alla fine di esso vi era un'altra galleria.
La percorsero e fu un bel tratto.
Dopo circa una mezz'ora arrivarono davanti ad una porta di ferro chiusa dall'esterno.
http://1.bp.blogspot.com/-6ZRfQKaXM1...ledo%2B001.JPG

Gwen ed Elv terminarono di mangiare e lasciarono il bar.
Dovevano attendere l'ora per poter sgattaiolare nella galleria.
Verso le 22 il castello cominciò a svuotarsi ed allora lui propose a lei di avviarsi verso la galleria e nascondersi fino alla chiusura delle luci.

La parete si aprì, liberando un passaggio.
Cristino prese Destresya per mano, facedole segno di andare.
Attraversarono il passaggio e si ritrovarono in un piccolo corridoio.
Lo percorsero fino ad arrivare alla porta all'altra estremità.
Lui la forzò col coltellino ed entrarono, ritrovandosi in una sorta di studio di registrazione ed archivio, con decine e decine di dvd.
http://www.soundworkshop.it/img_sale/sala_reg_1.jpg

Finito di mangiare lasciammo il bar e ci nascondemmo in galleria.
Erano le 22 circa ed il palazzo iniziava già a svuotarsi, ma le luci non erano ancora spente, così attendemmo, nascosti in una piccola nicchia.
Improvvisamente, mi tornarono in mente le parole sulla collana.
Guardai Elv, a lungo.
"Sai cosa penso?" chiesi, retoricamente, giocherellando con un bottone della sua camicia.

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Gwen ed Elv raggiunsero un'ala appartata della galleria, trovando un posto sicuro in cui nascondersi.
Si sentivano i passi dei custodi, ma facevano il giro largo e per il momento i due giovani non correvano il pericolo di essere scoperti.
"Dimmi..." disse lui "... a cosa pensavi?"

Sentivo in lontananza i passi dei custodi, ma non me ne preoccupavo.
"Quell'uomo ha detto che questa pietra è ritenuta un portafortuna, anche in amore, ma io non ci credo" dissi "Se sono qui ora insieme a te, è perché il nostro amore va oltre le divergenze, le discussioni, oltre tutto... Ed io ti amo incondizionatamente, senza l'aiuto di niente e di nessuno..." aggiunsi piano, guardandolo.
Avevo sentito il bisogno di dirglielo, per un motivo che non era importante scoprire, ed era bellissimo.

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Elv la guardò negli occhi.
Non disse nulla, rstando a fissare Gwen per un lungo istante.
Alla fine lasciò che un bacio parlasse per lui.
Un bacio caldo e profondo, in cui c'era tutto: slancio, passione, amore, desiderio disperato e calda intimità.

Arrivò.
Finalmente quel bacio che avevo disperatamente desiderato per tutto il pomeriggio arrivò.
Fu caldo, traboccante d'amore, desiderio,slancio, passione, intimità e quella preziosa intesa che da subito ci aveva uniti indissolubilmente.
Cercai il suo viso, i suo capelli, le spalle larghe e robuste, più e più volte, continuamente, mentre ero inchiodata alla parete della piccola nicchia dal suo corpo.
Sarei rimasta in quel modo per l'eternità, nulla più importava, pur sapendo che avevamo comunque una missione da svolgere.

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"Ooooh..." non riuscii a nascondere la mia meraviglia nel vedere la porta che si apriva davanti a me.Dovevo avere l'espressione tipica di tutti quelli che assistevano ai miei spettacoli: la bocca semiaperta, gli occhi sbarrati, un'espressione di meraviglia dipinta sul viso.
Istintivamente mi voltai verso Cristiano accanto a me, chiedendomi se avrei trovato la stessa mia meraviglia sul suo viso, o se lui era ormai talmente abituato a quelle sorprese, da non emozionarsi più.
"Accidenti!" contunuando a fissare la stanza "Abbiamo decisamente trovato qualcosa! Dai, andiamo a vedere!" guardandomi attorno prima di entrare definitivamente nella stanza.
"Che posto sarà questo? Sembra uno studio di registrazione.. a che serve uno studio di registrazione quando ce n'è già uno superaccessoriato di sopra?" girando per la stanza, pensierosa.

"Che dici, vediamo uno di questi che cosa contiene?" rigirando tra le mani un dvd a caso tra quelli che c'erano lì.

Entrati in quel cunicolo camminammo per un bel po', cautamente per il fatto del custode morto che poi avremmo dovuto andare a testimoniare ma appunto per quel fatto stesso.
Ad un tratto la galleria finì e ci trovammo di fronte a un portone di ferro.."Mhh...interessante" guardando gli occhi pure indagatori di Hiss "Se è un passaggio non dovrebbe aver bisogno di essere buttata giù, ci dovrebbe essere qualcosa che la apre, ti sembra una porta antica?" tastandola.

Un bacio caldo, profondo, in un groviglio di braccia e di carezze di mani, appassionati e quasi sofferti tanto era il desiderio.
Quel desiderio che Gwen sentì tutto quando Elv, in un impeto, la strinse ancor più contro la parete con il suo corpo, guardandola negli occhi stravolto dalla passione.
"Ti prenderei qui..." disse in balia dall'eccitazione e della gelosia provata in precedenza "... qui, adesso... facendo l'amore in mezzo a questi quadri ed a queste statue..." per poi baciarla ancora e facendole sentire in bocca tutta la sua lingua audace e famelica.

Anche Cristiano, come Destresya, restò sorpreso di trovare quella sala di registrazione nei sotterranei del castello.
"Si, in effetti è parecchio strano..." disse guardando quell' infinità di dvd intorno a loro "... che senso ha avere una dobbia sala di registrazione? Soprattutto abbandonata e ben calata qui sotto? A meno che non serva per nascondere qualcosa..." annuendo alla ragazza riguardo al dvd da provare.

"Più che altro" disse Hiss ad Altea "questa porta mi sembra vecchia, non antica... inoltre è chiusa a chiave... ciò vuol dire che qualcuno la sua ed anche con una certa frequenza a giudicare dalle impronte bagnate qui a terra..." infatti aveva piovuto per buona parte del giorno.

Le nostre carezze erano sofferte, disperate, mosse da un desiderio non ancora appagato.
Dopo quel litigio, c'era tanto di più in quel bacio.
C'era passione, bramosia, ma c'era anche quella tremenda gelosia che avevo letto nei suoi occhi poche ora prima e che ora si era trasformata in questo.
Ridacchiai fra i sospiri alle sue parole, ancor di più quando sentii la sua lingua assaporare avida la mia e il mio corpo ancor più stretto contro la parete.
"Mi eri mancato... Troppo..." sussurrai sulle sue labbra.

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Guardai a terra.."E' piovuto oggi, forse le impronte sono fresche...magari è entrato colui che...ha ucciso il custode? Forziamo? Apriamo?" guardando Hiss pronta ad andare fino in fondo.

"Non ne ho idea, ma la cosa non mi piace, non mi piace per niente!" guardandmi intorno "Qui nascondono qualcosa... oppure c'è qualcuno che non vuole far sapere che osserva e registra.." supposi scuotendo poi piano la testa.
"C'è un solo modo per scoprirlo.." prendendo il dvd e inserendolo nel lettore che l'avrebbe proiettato su un monitor.
Dopo aver premuto "play", trattenni il fiato, e mi voltai un'altra volta verso Cristiano, sospirando appena.
Chissà cosa stavamo per scoprire...

Per tutta risposta alle parole di Gwen, Elv la baciò di nuovo, con ancora più impeto e foga di prima, succhiandole le labbra e giocando con la sua lingua.
E mentre la baciava le sue mani scendevano su ogni piega del suo vestito, stringe le forme cosa che il tessuto copriva, ma disegnava benissimo.

"Non credo sia possibile..." disse Hiss ad Altea guardando la pesante porta di ferro "... questa porta è difficilissima da forzare ed anche da aprire... guarda, i cardini sono stati applicati alla parete da poco... forse meno di un anno... mi pare ovvio che qualcuno abbia scoperto questo passaggio per entrare ed uscire dal castello senza essere visto... altro che fantasma..."

Cristiano e Dstresya avevano gli occhi fissi sul monitor, in attesa di vedere cosa contenesse quel dvd.
Con loro grande stupore si accorsero però che era vuoto.
Allora lui lo fece uscire e ne inserì un altro, poi un altro ed un altro ancora.
Arrivò a provarne più di una dozzina, prelevandoli qui e là dagli scaffali, ma tutti risultarono vuoti.
"Mi pare ovvio" disse "che questi dvd siano tutti vuoti e quindi che questa sala non sia usata né per registrare, né come archivio..."

"E che dovremmo fare...la vedetta? Proviamo a vedere dove portano le impronte, deve essere appena uscito a mio parere, ma come faceva a sapere stavamo cercando di capire il passaggio per poi uccidere il povero custode?" guardando a terra dove andavano le impronte.

Continuava imperterrito nella sua foga, nasi suoi occhi ora non leggevo più gelosia e rabbia, ma stravolgimento totale, per quella frenesia.
Sentii le sue mani su di me, che si insinuavano fra le pieghe del mio vestito, dove esso non celava e disegnava le mie forme.
Ed io mi facevo cullare dal suo profumo, che mi invadeva e mi seduceva.

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