Il castello aveva un aspetto nobile, nel vero senso della parola, ma anche molto fiabesco nella sua slanciata e solida maestosità.
Era circondato da un verde rigoglioso, curato, come raramente avevo visto.
Stavo per varcare il cancello, quando sobbalzai d'istinto vedendo un uomo con dei cani abbastanza arrabbiati al guinzaglio.
"Sono Gwen Ygraal, lavoro per ArtUniverso. Avevo contattato i proprietari tramite degli avvocati per realizzare un servizio fotografico al castello."

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Arrivai a destinazione e sorrisi a Doig "Buongiorno a lei, Doig, ecco la nuova proprietaria del Castello delle Felci Dormienti...a proposito, ho fatto dei cambiamenti nella servitù ma lei può rimanere ovviamente".
Osservai la ragazza dai capelli rossi e le chiesi se avesse bisogno di qualcosa "Prego, ha bisogno di qualcosa?" con mezzo sorriso.

Arrivò una donna.
"Sono una fotografa di ArtUniverso, ho contattato qualcuno per suo conto, qualche mese fa, per realizzare un servizio fotografico al castello, poiché stiamo realizzando un articolo sui castelli della Bassa Caivania."

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Ascoltai la donna attentamente "Ah forse ha contattato mia zia, la duchessa Cornelia Arzebierg de Bastian, purtroppo è venuta a mancare due settimane fa e sono venuta ora a prendere possesso del maniero. Guardi, dovrei sbrigare delle pratiche burocratiche e ci saranno attualmente dei movimenti, se vuole nel frattempo può visitare il giardino e poi le darò un appuntamento per visitare l' interno, non è un disturbo per me, faccio la storica dell' arte al Museo di Afragopolis".

"Oh, mi spiace per la sua perdita" commentai.
Allora non mi sembrava così strano che non sapesse della cosa.
Disse di lavorare al museo di Afragolopolis e mi sembrò strano, poiché anch'io avevo lavorato lì in quanto storico dell'arte, ma non la conoscevo.
Forse avevamo lavorato in periodi diversi.
"Perfetto, grazie" annuii.
In realtà non avevo tanto tempo da perdere, poiché avevo solo questa settimana per fotografare tutti i castelli, ma avrei aspettato.

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Le due donne si accordarono, così che Gwen poteva cominciare a fotografare i giardini del castello, mentre Altea si dedicava a prendere possesso del suo castello.

Presi la pesante attrezzatura in macchina ed iniziai dai giardini, oltre che dalla parte esterna del castello.
Mi sentivo decisamente privilegiata ad aver avuto questa opportunità, erano tutti palazzi meravigliosi, soprattutto questo e meritava ogni istante della mia attenzione.

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Osservai la donna, la vedevo riluttante e non capivo.."Doig, gentilmente, fai attenzione non entri in castello e nessun estraneo, ho pratiche da sbrigare con l' avvocato. Ho fatto un piacere ma, ovviamente, per me questa donna è una sconosciuta".
Mi voltai verso la donna "Vada col custode, le mostrerà le zone che si possono visitare, non tutte ovviamente".
Entrai in auto e parcheggiai sotto un porticato ed entrai nel Castello delle Selci Dormienti, questo nome mi aveva sempre affascinato nonostante tutto quello si narrava.

Doig, come voluto da Altea, accompagnò Gwen nei giardini affinchè potesse fare le sue foto.
La padrona invece entrò nel castello.
Ma appena dento una strana sensazione la prese.
Un senso di angoscia e di oppressione.
Fu un attimo, ma intenso.

Mi guardai attorno, pensavo di trovare l' atmosfera che fin da piccola mi avvolgeva, i ricordi della zia amorevole ma, stranamente, provai una sensazione cupa e di angoscia che svanì subito...fatto alquanto insolito.
Andai comunque a sbrigare la prima pratica...parlare con chi non voleva andare via ed entrai nella camera della security.

Altea raggiunse l'ufficio della sicurezza, non trovando però nessuno.
Era vuoto, lasciato incustodito.
Intanto quella sensazione di disagio non vi era più.

Osservai attentamente l' ufficio ed era vuoto..come era possibile, io dovevo andare a cercare la sicurezza.
Uscii in giardino e andai da Doig "Sto cercando la sicurezza, sono andati via tutti, dovevo parlare col prediletto di zia..oltre a te avrei tenuto pure lui..forse, ma già si sta comportando male" decisamente seccata.

Fui accompagnata nei giardini e lì iniziai a fotografare tutto il meraviglioso verde che circondava il palazzo.
Il parco non era da meno rispetto al castello e sarebbe venuto certamente un ottimo servizio.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...8828728f93.jpg

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Gwen si dedicò a fotografare il bellissimi giardino del castello, così meravogliosamente inserito nelle murature ad arco che lo dividevano dal cortile, in un'atmosfera fiabesca.
Intanto Altea era tornata nel giardino, dove vi era anche Doig.
"Prediletto di sua zia..." disse lui stupito alla padrona "... non sapevo sua zia avesse un prediletto... mi giunge nuovo, signora duchessa."
In effetti Doig non era tipo sveglio a tal punto e di certo non un fine osservatore, ma era comunque un ottimo guardiano.

"Doig, lasciamo perdere.." stavo pensando se avessi fatto bene a tenerlo "Sto cercando Swan, dove posso trovarlo per favore, anche perché hai visto, può entrare chiunque in castello per ogni scusa e lui dove stava?Anzi dov'è?" lisciando nervosamente i capelli biondi.

Fotografai il giardino, le murature ad arco dal gusto squisitamente medievale.
I pilastri di questi ultimi erano morbidamente avvolti da rampicanti di fiori dai colori tenui e pastello.
Una volta finito lì, e raccolti scatti sufficienti, decisi di passare al cortile.
Adoravo il mio lavoro, perché mi permetteva di visitare posti stupendi, di viaggiare e non l'avrei cambiato con nessun altro.

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Doig restò in silenzio, notando Altea seccata per la situazione mentre lo fissava lisciandosi i capelli biondi.
"Signora..." disse poi "... vuole che vada a cercarlo?"
Intando Gwen era passata nel cortile per continure le sue foto.
Qui però, sotto un arco in muratura, notò una strana lapide, incisa da queste parole:

"Il giorno del Cervo Sacro
io ho ridato a milord il suo
guardiacaccia che era stato
sbranato da un lupo feroce."

Iniziai a fotografare il cortile, quando notai una lapide.
Allora mi avvicinai e lessi l'epitaffio.
Era sicuramente una curiosa iscrizione e mi chiesi a cosa si riferisse con "Cervo Sacro".
Chissà, magari avrei scoperto qualche leggenda locale stando qui per il servizio.
Certamente, se davvero qualcuno era stato sbranato non aveva avuto una bella fine, ma conoscendo le storie folcloriche c'era la possibilità che si trattasse di una metafora.
Comunque fosse, continuai con le mie fotografie in giro per il bellissimo cortile.

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"Si Doig, cercalo, non ho tempo da perdere, vorrei godermi il mio castello, e a questo punto mi vedo costretta pure a metterlo in riga, a proposito arriverà a breve la mia servitù e l' avvocato per le pratiche. Digli che lo aspetto nel suo ufficio".
Rientrai e mi sedetti sulla scrivania dell' ufficio osservando le telecamere di sicurezza.

https://i.pinimg.com/originals/7e/cc...146f2243bf.jpg

Gwen continuò il suo giro di foto, dopo aver letto la strana lapide.
Fotografò le cose più interessanti del cortile, catturando la sua bellezza e la sua atmosfera.

Doig annuì ad Altea, che poi tornò nel castello, aspettando nel suo ufficio.
Ad un tratto qualcuno bussò e poi aprì la porta.
Entrò allora un tipo aitante, dal fisico asciutto, bruno, con sguardo penetrante ed indefinito.
Entrò ed Altea vide subito quegli occhi fissarsi su di lei, scivolare insistenti su tutta la sua persona, su ogni forma ed in ogni piega.
Uno sguardo che indugiò su di lei più del dovuto.
"Salve." Disse poi lui con un sorriso irriverente.
https://www.geekfeed.com/wp-content/...enry-Hill-.jpg

Continuai a fotografare l'esterno del castello.
Finito il cortile, iniziai a fotografare l'esterno del palazzo, girando a lungo attorno l'imponente struttura.
Mi soffermai tutto il tempo necessario su ogni angolo, ogni facciata o finestra per catturare al meglio quella perfezione nelle inquadrature migliori per rendere giustizia a tale meraviglia.

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La porta si aprì e lo vidi entrare "Alla buon' ora...dove ti eri nascosto Swan? Guarda là" mostrando la fotografa nella telecamera "Potrebbe essere chiunque e sta andando ovunque senza nessuno la controlli...questo è un palazzo privato, mica si può andare in giro a fotografare dove si vuole, le ho dato il permesso per gentilezza".
Osservai il suo sguardo irriverente su di me "Ora io sono la proprietaria, quindi ho deciso di tenere Doig e verrà il mio maggiordomo Bafon, e il resto della servitù...dovevo licenziarti, ma so quanto mia zia teneva a te e so sei un tipo in gamba ma ho già detto all' avvocato di affiancarti un collega, io non sono mia zia e tu non farai qui dentro ciò che vuoi...sono stata chiara?" sorridendo "Bene, novità dopo la scomparsa di mia zia?" osservandolo nei suoi occhi chiari e rimanendo sulla scrivania.

Poi Gwen si dedicò all'esterno del castello, catturandone ogni aspetto, ogni rilievo, l'intera sua atmosfera che pareva sospesa nel tempo, come incantata.

Swan sorrise e si accese una sigaretta.
“Come siamo diventate severe, signora duchessa...” disse irriverente senza smettere di fissarla tutta “... non tema, ho visto arrivare la ragazza dai capelli rossi... se fosse stata sospetta non l'avrei fatta di certo avvicinare al cancello... mentre lei fotografava ho dato un'occhiata alla sua auto... tutto in regola... inoltre ho controllato la data e risulta impiegata davvero al museo da lei detto.” Con l'aria di chi è sicuro di sé e non sbaglia un colpo. “Come vede è tutto sotto controllo, signora duchessa.” Con i suoi occhi irriverenti in quelli severi di Altea.

Catturai con l'obiettivo della mia macchina fotografica ogni angolo della dimora.
Più fotografavo, più mi sentivo ispirata.
Era una sensazione magnifica che dava sempre il lavoro di fotografo, quell'ispirazione continua e la voglia di scattare sempre più foto e sempre da angolazioni diverse.
Certo, era facile con una tale mirabile opera architettonica, una vera perla nella Bassa Caivania, se non addirittura il gioiello della corona insieme a tanti altri meravigliosi pezzi sparsi per questa campagna.
Non vedevo l'ora di entrare dentro e fotografare quelli che certamente erano degli interni stupendi, stanze principesche e saloni degni delle più belle e fiabesche feste in maschera nobiliari.

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"Bene hai fatto il tuo dovere.. Non sapevo lavorasse al museo, non me lo ha detto. Ma io faccio il mio lavoro e ognuno ha il suo settore. Comunque voglio stare sicura, mi sono sempre chiesta come mia zia vivesse qui sola. Lo sai cosa so dice di questo castello.. E ho alcuni gioielli molto preziosi di un antenato che li portò al tempo del Colonialismo"alzandomi e facendo segno lui di andare in giardino "Nessuno ha tentato di entrare in castello?" mentre percorrevamo un vialetto.

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Gwen era davanti alla facciata principale del castello, sotto l'arcata che racchiudeva l'antico ponte levatoio oramai in disuso.
Intorno vi era ancora il fossato che racchiudeva la struttura, sebbene non era più colmo d'acqua.
Ad un tratto, fotografando le alte finestre lungo le torri, per un attimo la ragazza ha la sensazione di vedere qualcosa.
Un'ombra che attraversa, come un velo, una delle finestra.
E' solo un attimo, poi più nulla.

"No, nessuno, signora." Disse Swan ad Altea, mentre entrambi attraversavano il vialetto per raggiungere il cortile. "Tutto tranquillo intorno al castello." Finendo la sua sigaretta.

Ero vicina al ponte levatoio, sotto al quale non scorreva più acqua e di fronte alla facciata principale del castello.
Stavo continuando a scattare, quando vidi qualcosa di improvviso alla finestra.
Un'ombra.
Subito scattai un'infinità di foto, per capire cosa fosse stato.
Quando abbassai la reflex, l'ombra era già svanita, ma poteva essere che l'avessi catturata in uno scatto.
Così, controllai tutte le foto che avevo fatto a quella finestra.

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Gwen controllò, ma in nessuna foto si vedeva nulla.
Come se fosse stato tutto solo frutto della sua immaginazione.

Controllai tutte le foto fatte in quel frangente, a quella finestra, ma nulla, non c'era niente.
Possibile che l'avessi immaginata?
Bah...
Forse sì...
Comunque fosse, continuai ad immortalare la facciata frontale del castello, in attesa di entrare.

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"E certo con la fama che ha chi vuoi si avvicini, solo pochi pazzi come me. Ho pensato molto se accettarlo in eredità o meno e ho ritenuto fosse giusto per mia zia, ho tanti ricordi qui.." osservando il maniero nella sua maestosa quasi gotica bellezza "Fa quasi paura di quanto sia bello, imperioso nonostante i secoli, sembra addormentato nei suoi segreti" mentre un brivido mi percorse. Vidi la fotografa.. "Le ho detto di fotografare il giardino, vuole entrare? È casa mia.. Le ho detto che le avrei dato un appuntamento.. Le facciate no.. Ci sono porte e finestre.. Provvedi tu Swan, grazie".

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“Sono solo leggende, non si lasci impressionare.” Disse Swan ad Altea. “O devo pensare che milady ha paura di qualche vecchia storia dell'orrore.” Ridendo.
Poi alle parole di lei sulla fotografa annuì.
Così lasciò la duchessa e raggiunse Gwen.
“Signorina...” accendendosi un'altra sigaretta “... temo che il suo giro di foto per oggi sia finito. Avrà presto il permesso per poter visitare e fotografare il maniero all'interno. Ora devo pregarle di andare. Oggi la nuova erede si insidia al castello e vi sono diverse faccende da svolgere. Grazie per la comprensione.” Con un sorriso educato. “Potrò soggiornare non lontano da qui, vi sono diversi pub che fungono anche da locanda. Hanno ottimo cibo, buonissima birra e musica niente male.” Facendole l'occhiolino.

Arrivò un tizio e mi avvicinai vedendo che si dirigeva verso di me.
Mi spiegò la situazione circa il castello.
"Certo, è sicuramente una bella gatta da pelare il fatto che il mio arrivo qui sia coinciso con l'insediamento dei nuovo eredi. Sa, ho solo una settimana per fotografare tutti i castelli della zona, e sono parecchi..." sospirando stancamente e passando una mano fra i capelli, poi lasciai ricadere le braccia lungo i fianchi in un'alzata di spalle "Vorrà dire che mi occuperò degli altri castelli, nel frattempo" dissi poi.
"Non tema. La rivista d'arte per cui lavoro ha già prenotato per me una camera in albergo. Ma seguirò certamente i suoi consigli, circa i locali" sorridendogli.
"Comunque, io sono Gwen" mi presentai, sorridendo cordialmente e porgendogli educatamente la mano.

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"Io Swan, addetto alla sicurezza." Disse lui stringendo la mano a Gwen. "Il miglior pub della zona è poco lontano da qui... dopo quel gruppo di alberi, vede? Lo vedrà comparire lunga la strada. Vedrà l'insegna con la scritta La Dama Rossa e la Dama Bianca, il nome del pub." Sorridendo.

"Piacere di conoscerla, Swan" risposi.
Poi, seguii il punto che mi indicava oltre gli alberi, al che annuii.
"Beh, il nome è assolutamente interessante! Ci andrò sicuramente, dopo aver posato i bagagli in albergo, la ringrazio per il consiglio" sorridendo.
"Ah, come sarò contattata, per il permesso? Posso lasciare un recapito, non so..."

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"Si, lasci un recapito telefonico" disse Swan a Gwen "ed io lo consegnerò alla duchessa. Sarà poi lei a farla contattare per la visita interna." Sorridendo.

"Perfetto" annuii.
Gli lasciai allora il mio numero per essere ricontattata e andai via.
Innanzitutto, come stabilito, mi sarei diretta in albergo per fare il check-in della camera e posare sia le valigie che l'attrezzatura, poi sarei andata al pub indicatomi da Swan.

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Gwen lasciò il castello, mettendosi alle spalle la sua atmosfera enigmatica e senza tempo, raggiungendo il piccolo paesino di Passarol, una cittadina campestre a ridosso del corso occidentale del Lagno.
Qui vi era l'alberghetto scelto dalla fotografa per alloggiare.