![]() |
“Sono vittima di una maledizione, di un oscuro incanto...” disse Andros ad Altea “... un sortilegio impenetrabile...” esitò “... sono condannato a vivere solo di notte... in questo castello che è diventato la mia prigione...”
|
Il mio cuore iniziò a battere troppo forte e mi staccai lentamente per non far sentire quel forte battito.."Ma chi ha voluto tutto questo? E di giorno..che ti succede di giorno...vuoi dirmi io sarò costretta a vederti solo di notte..spiegami..non potrei mai condurre una vita del genere. Vi deve essere un rimedio" intrecciando stavolta le mani nervosamente.
|
“Bene, ho fiducia in te, che mi farai uscire presto da qui.” Disse Icarius a Clio sorridendo freddamente. “Forse però ora dovresti andare... questo luogo è umido e freddo... non certo adatto ad un vestito come questo che indossi ora.” Annuendo indifferente.
|
Quel bacio travolgente, ardete, passionale.
Un bacio che trascinò con sé tutto il desiderio delle mani e delle dita di Ehiss che presero a percorrere tutto il giovane corpo di Dacey. Mani che toccavano, stringevano, cercavano, trovavano. Mani che stringevano la zingara al corpo del cavaliere, quasi facendola prigioniera del suo desiderio. Mani che spostavano ed alzavano la sua gonna, scoprendone una gamba, per poi accarezzarla a lungo, intensamente, senza smettere. |
"Io amo il freddo, tranquillo..." risposi, d'istinto.
Ma il freddo dell'inverno, delle montagne, della neve, non quello che leggevo nei suoi occhi. E solo dopo compresi che il freddo era solo una scusa. Così abbassai lo sguardo, nascondendo l'infinita tristezza che quel comportamento mi generava. "Ad ogni modo sì.." mormorai piano, come imbarazzata "Se è ciò che vuoi me ne vado, certo.." farfugliai. "Buonanotte..." dissi infine, alzando lo sguardo su di lui, cercando di sostenere il suo sguardo "A domani.." sforzandomi di sorridere. Così, a malincuore, mi voltai verso l'uscita della cella, mentre un profondo peso era sceso sul mio cuore. |
Gwen aprì la porta e sulla soglia vide Go e Nyccio.
“Abbiamo sentito dei passi nel corridoio” disse Go “e volevamo sapere se voi e il capo stavate bene...” |
Ero sciolta e perduta nella sua susseguirsi dei baci e lo fui ancor di più quando Ehiss lasciò scorrere liberamente le sue mani a scoprire il mio corpo.
Mani che con tocchi audaci finirono per incontrare la stoffa della mia gonna e scostarla, mostrando le mie gambe ambrate. Quell'azione mi svegliò dal passionato torpore. " Ehiss" sussurrai appena, timorosa di rovinare quel momento, " non qui" Non in quel villaggio disabitato, non in quella locanda misera, non in quel letto anonimo. " Sono tua, oggi...domani e per i giorni a venire... Pazienta ancora un po' ..." lambendo il suo orecchio con le labbra. Speravo che capisse ciò intendevo, volevo concedermi a lui e rendere quello un ricordo indelebile, e farlo in quel luogo senza nome avrebbe rovinato il mio ricordo. |
“Nessuno potrebbe condurre una vita del genere...” disse Andros allentando la presa, in modo che Altea posso indietreggiare se lo avesse voluto “... nessuno... e naturalmente non ti chiederò farlo... è il mio Destino, non certo il tuo...”
|
Sospirai di sollievo, anche se solo in parte, e appoggiai la testa allo stipite della porta.
"Entrate, presto..." facendoli entrare e richiudendo la porta a chiave. Poi spiegai ai due tutto ciò che era successo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Clio uscì dalla cella ed Icarius non la fermò.
L'uomo che sorvegliava la cantina richiuse le sbarre ed invitò Icarius a dormire. “Andate anche voi.” Disse poi alla ragazza. “non è posto per voi questo.” Fissando il suo vestito. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 04.08.26. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli