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La corsa era concitata, rapida e veloce, io non staccavo gli occhi dallo schermo.
Su di me potevo sentire ancora l'adrenalina di quando c'ero io in quegli aeroscafi, e dovevo ammettere che un po' mi mancava tutto quello, mi mancava correre, sentire il pubblico urlare, lanciarmi in quel percorso senza fine. Ora potevo solo seguire ogni movimento di quello fatto da Gozzlon, anche se non se la stava cavando tanto bene. E infatti, fu Lord Justin a tagliare il traguardo e il mio sguardo si fece tagliente, molto tagliente. Gozzlon se la sarebbe vista con me. |
Ascoltai quelle parole concentrata.
L'angelo? Amante? Ma di che cosa stava parlando? "E sai dov'è, esattamente?" dissi senza cambiare la mia espressione. "Dimmi dov'è ed io sarò gentile" dissi facendo un piccolo sorriso. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
"Forse è lei che non è pratico di donne con un cervello..." risposi sorridendo a Brescian, tirando fuori dalla borsa il mio coltello svizzero.
"Vede, è piccolino, ma le posso assicurare che è molto funzionale..." dissi facendo scattare la sua lama più lunga. "Per rispondere alla sua domanda, io sono innamorata di mio marito come lo ero il primo giorno e sono totalmente immune da ogni altro uomo. Ma mi dica, dove siamo diretti?" Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Il pubblico era in visibilio.
Gridava, applaudiva, esultava mentre sui monitor apparivano le immagini dell'aeroscafo di Cristoforo in fiamme. E poi continuava a passare in sovrimpressione l'ultima ripresa fatta dal sensorphone che aveva il farabutto nel momento in cui Lord Justin l'aveva tagliato in due. Il pubblico amava tutto ciò. Era reale, si poteva toccare con mano. Ennar esclamò a gran voce l'accaduto, decretando Lord Justin campione di questa puntata di Redemptio e ringraziò quel pilota per aver fatto giustizia contro un feroce criminale. Gozzlon, ancora con la tuta da pilota, si avvicinò ad Elise. “Mi spiace...” disse “... quel dannato pilota è molto in gamba, capo...” |
Elv poi si sedette in mezzo a quei bambini e diede loro degli snack.
“Li ho fregati ad un distributore automatico di una palestra...” disse “... in giro ci sono tanti idioti che usano queste barrette energetiche.” Divertito e soddisfatto nel vedere quei bambini così felici. Il vecchio allora si avvicinò a Kara. “Chi sei, ragazza?” “E' una giornalista...” Elv “... però non è corrotta.” “Dici?” “Si.” Rispose il ragazzo. |
Brescian sorrise.
“In verità non lo so...” disse a Jennifer “... è un po' come una caccia al tesoro, bisogna raccogliere indizi sparsi...” guidando “... comunque stia tranquilla, non avrà modo di usare il suo coltello... non sono un criminale... noi ribelli miriamo alla felicità... di tutti...” Avevano imboccato una stradina che portava verso la periferia. “Il Lagno” aggiunse Brescian “è un po' come un confine... al di qua ci sono i ricchi borghesi, amici del governo... di là i proletari, utili solo come forza lavoro...” fermandosi davanti ad un locale di terzordine. |
“Te l'ho detto...” disse il nero a Diahnne “... fuori città, lontano...”
“Senza amici?” Chiese seccamente Castiel. “Ne ha più di te...” “Tu per esempio?” “Va a farti...” Ma Castiel lo colpì ancora, tramortendolo prima che potesse finire la frase. “Cerchiamo in giro...” rivolto poi a Diahnne “... magari in casa troveremo qualche indizio...” E cominciarono a rovistare nella casa del nero. |
"Va bene!" dissi guardando quell'uomo con disprezzo. Entrai in casa sua ed iniziai a guardare in giro. Ero rimasta colpita da Castiel, quel suo comportamento duro e tosto, si sfumava perfettamente con il suo bell'aspetto, forse per questo lo chiamavano "Angelo".
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"Aspetti un attimo..." dissi a Brescian "Io ho detto che l'avrei accompagnata dove voleva, non che l'avrei scarrozzata in giro in cerca di indizi, ascoltando storie su ricchi e proletari... Questa storia non mi piace..."
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Accennai una risata divertita alle parole di Elv a quei bambini e rimasi ancora a guardarlo teneramente mentre stava in mezzo a tutti loro.
Era un momento in cui sembrava come se vedessi qualcosa per la prima volta. Qualcosa di meraviglioso. Poi mi si avvicinò un altro anziono per chiedermi chi fossi e prima di esplodere sperai che non si comportasse come quello di prima, altrimenti era proprio un vizio. "Si può fidare" gli dissi, annuendo. Poi mi avvicinai alle spalle di Elv, chinandomi appena e poggiandovi su di esse i gomiti. "Allora ce l'hai qualche pregio che spunta fuori, ogni tanto..." dissi divertita, riferendomi a come aveva reso felici quei bambini con così poco. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...795aebc1cb.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
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