Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 08-03-2018 17.09.56

Indugiò sui miei seni nel tracciare quelle scie rosse, seguendone le forme, le rotondità.
Il suo tocco era sicuro, audace, morbido mentre scorreva sulla mia pelle, tingendola con quelle sfumature che da scarlatte sfociavano nel rosato.
E la sua bocca era così vicina alla mia, tanto che mi bastò sporgermi appena per raggiungerla.

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Guisgard 08-03-2018 17.19.00

Altea risolse tutto e subito in sartoria, poi uscì per risalire in auto.
Il cielo era maculato di nubi grigie e basse con sprazzi di Sole che filtravano sulla campagna chiazzata.
Sui riquadri verdeggianti dei campi e la bassa curva ondulata dei boschi si apriva un sentiero lontano, poco più largo di una stradina di campagna, dove la stilista vide arrivare un'auto di grossa cilindrata.
Si fermò tra le casupole e spense il motore.
Era praticamente davanti alla sartoria.
Dai finestrini Altea notò l'uomo al volante.
Era un tipo moro, dallo sguardo cupo e misterioso, la barba appena incolta e l'espressione inquieta.
http://www.autobelle.it/wp-content/u...1362153967.jpg

Gwen si sporse verso di lui, trovando ad attenderla la sua bocca calda ed accogliente.
I due si baciarono ancora, assaporandosi a vicenda in un intreccio di labbra e lingue accaldate dalla passione.
Nel baciarla il dito di Elv restò tra i seni di lei, quasi giocando in quella piega morbida e profonda, cominciando poi a scendere verso il basso, tra le pieghe di quella scollatura, quasi fosse uno scrigno in cui cercare ed attingere pietre preziose.

Altea 08-03-2018 17.24.36

Presi le stoffe pregiate e colorate e le accomodai nel lato posteriore dell' auto sportiva.
Salii in auto ma non feci pochi metri che notai un auto lussuosa, era praticamente di fronte alla sartoria e guardai dai finestrini.
Fermo su quella auto vi era un uomo moro, dallo sguardo cupo e misterioso come le nuvole e il cielo sopra la brughiera.
Scesi dall' auto e lo guardai e bussai al finestrino.."Scusate..va tutto bene? Vi siete perso oppure non vi sentite bene?"

Lady Gwen 08-03-2018 17.27.59

Venni accolta dalle sue labbra, ancora più calde, ancora più morbide e desiderose.
Le nostre bocche si assaporavano e le nostre lingue si cercavano.
E il suo dito indugiava in quella piega morbida e rotonda, scendendo ancora più giù e facendomi sospirare, mentre pian piano iniziavo a sbottonare la sua camicia, lentamente, scoprendolo come lui scopriva me, poco a poco.

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Clio 08-03-2018 17.38.12

Il segno del Gufo
 
Dovevo calmarmi, dovevo decisamente calmarmi.
Perché avevo reagito in quel modo? Non era da me!
Avevo voglia di picchiare qualcuno, di farlo a pezzetti e stritolarlo, e un qualcuno in particolare.
Si, dovevo organizzare qualcosa, qualcosa di grandioso per sfogare quella rabbia che avevo in corpo.
Guardai Guisgard negli occhi, sospirando.
Ero stata una cretina a comportarmi in quel modo, ma era stato più forte di me, ero... gelosa, ero dannatamente gelosa.
Possibile?
Perché mai dovrei essere gelosa di uno che conosco appena?
Lo guardai sedersi, riprendere la colazione.
Sospirai, dovevo tornare in me.
Mi avvicinai, mi sedetti e gli presi la mano.
“Scusa...” Sussurrai, nello stupore generale delle altre “Ero furiosa... gelosa...” arrossendo, fingendo di recitare il mio ruolo.
Ma era vero, ero gelosa da morire.
“Pensavo volessi stare con me e vedere che ti facevi imbambolare da lei mi mandava fuori di testa...” guardandolo negli occhi.
“Ti vorrei tutto per me...” Sussurrai, sporgendomi di nuovo a dargli un bacino sulla guancia.
Era vero, era dannatamente vero, mi rendevo conto che quel ragazzo uscito dal nulla mi faceva perdere la testa
Ora fingevo di recitare, fingevo per le altre.
Ma in realtà era tutto vero, vero che ero gelosa da morire, che lo volevo tutto per me.
Ed era qualcosa di nuovo, assurdo è bellissimo che si scontrava però col mio essere fuori controllo.

Guisgard 08-03-2018 17.39.45

Altea si avvicinò all'auto, bussando poi al finestrino.
Ciò destò quell'uomo al volante, rapendolo dai suoi pensieri che sembravano parecchio inquieti vista la sua espressione.
Guardò Altea per un lungo istante.
Uno sguardo penetrante tinto di un chiarore tra l'azzurro ed il cobalto.
Uno sguardo che alla stilista sembrò ricordare quelli dei ritratti nel castello Taddeide.
La guardò per un altro momento, poi abbassò il finestrino.
https://gerardbutlerexpressed.files....es05.jpg?w=450

Quel bacio li aveva incatenati.
Le loro mani si cercavano.
Quella di Elv tra i seni morbidi di Gwen, mentre quella di lei apriva piano la camicia di lui.
Ad un tratto il cellulare di Gwen cominciò a squillare.
Dalla suoneria si capiva che a telefonare era la segretaria di lei.
Era il numero per le chiamate di emergenze.
Qualcosa era accaduto in galleria.

Altea 08-03-2018 17.44.52

Il tipo si voltò e guardai i suoi occhi inquieti...spiccavano in modo assoluto, il loro colore era mutevole tra l' azzurro e il cobalto ed ebbi un sussulto...mi ricordavano i dipinti nel Castello dei Taddei, il colore degli occhi di Sir Taddeo...no, mi stavo facendo impressionare ma quel colore era particolare, tutti qui nella zona sapevano che quel colore di occhi era particolare e la loro caratteristica.
Abbassò il finestrino e sorrisi leggermente.."Mi scusi se l' ho disturbata, ma pensavo si fosse perso qui nella brughiera oppure non si sentisse bene, è..tutto a posto?" guardando pure l' auto di un certo valore.

Lady Gwen 08-03-2018 17.46.43

Continuavo ad aprire la sua camicia, ad accarezzare il suo petto asciutto, ma delineato e snello.
Eravamo incatenati l'uno all'altra e le nostre mani non smettevano di cercarsi e di accarezzarci a vicenda.
Poi, il cellulare.
Sicuramente era Stacey.
All'inizio cercai di ignorarlo, ma poi cedetti.
Sbuffando mi staccai da Elv e presi il cellulare.
"Stacey..." commentai, con tono scocciato "Che succede?"

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Guisgard 08-03-2018 18.09.31

Ripresero la colazione.
Guisgard, Clio, le ragazze, Ozzlon e Lion.
Lui era ancora rosso in viso ed imbarazzato, con Clio che ora sembrava docile e tutta carina.
A quel bacino sulla guancia lui sorrise, un po' inebetito ed annuì.
“Certo, tranquilla...” disse solare lui.
Ozzlon si gettò sulla colazione per sfogare la sua frustrazione, mentre Lion fissava i presenti per comprendere l'indole di ciascuno di loro.
Le ragazze invece apparivano stupite dal comportamento di Clio.
In modo particolare Kyra che pareva non approvare.

Lui guardò Altea e sorrise, mutando espressione e diventando il volto più disteso.
“Si, in effetti credo di essermi perso...” disse “... sono in auto da ore e qui ci sono solo miglia e miglia di campagna... ho visto queste case e ho pensato di poter chiedere a qualcuno... lei è del posto?” Con tono gentile.

Elv si staccò da lei, alquanto seccato, restando però a giocare con le dita tra i capelli rossi di Gwen.
“Sono io...” disse Stacey al cellulare “... ma dove sei finita? Qui è successo un casino... il quadro commissionato dal signor Empass... ecco... il pittore incaricato è fuggito col suo fiscalista... sono partiti per la Spagna, vogliono sposarsi visto lì sono ammessi i matrimoni gay... ora che facciamo? Il quadro è già stata pagato!” Allarmata.

Altea 08-03-2018 18.14.04

L' uomo misterioso dagli occhi pure misteriosi e mutevoli sorrise, il suo bel volto si distese e contraccambiai il sorriso.."Oh certo, è facile perdersi qui nella brughiera, vi sono stradine, cottage, palazzi e castelli e sterminata campagna. Si io abito da queste parti..posso aiutarla se si è perso, dove deve recarsi? Posso accompagnarla...ovviamente, se conosco il posto dove si deve recare. Piacere, io sono Altea de Bastian".


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