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Gwen prese le chiavi ed aprì la cella chiusa, trovando Elv steso sulla brandina.
"Ehi, Gwen..." disse stupito lui "... come sei arrivata qui? I due guardiani? Non ti hanno vista?" |
Era steso su una brandina e sembrava star bene, per fortuna.
"Morti. Anche Guren" risposi "Dai, forza, esci di qui. Dobbiamo prendere il nostro meritato bottino dal baule" con un leggero sorriso, tendendogli la mano come avevo fatto poco prima in giardino. |
Elv restò stupito.
Molto stupito. "Uccisi..." disse a Gwen "... tutti? Li hai uccisi tu? Da sola? Anche Guren? Come diavolo ci sei riuscita?" Tornando al piano di sopra. Di nuovo nella stanza del baule. Riprese a forzare il lucchetto ed infine lo aprì. A terra c'era ancora il cadavere di Guren in una pozza di sangue. Elv prese un documento dal baule, lo infilò in una tasca e i due corsero via, fuori dall'abitazione, attenti a non farsi vedere da nessuno. |
Ridacchiai.
"Come mai questo tono sorpreso?" ironica "Sono una donna dalle mille risorse, che vuoi farci" divertita. Tornammo di sopra, Elv riuscì ad aprire il baule, tirando fuori quello che sembrava un documento e poi lasciammo la casa. "Dunque, cos'è che hai preso da quel baule?" chiesi curiosa. |
"Poi ti dico..." disse Elv uscendo con Gwen dall'abitazione del defunto Guren.
Era sera inoltrata e i due ragazzi riuscirono ad andare via senza essere visti da nessuno. "Dunque" lui quando ormai erano abbastanza lontani dalla casa "devo guardarmi le spalle da una come te." Sarastico. "Fortuna che quando mi avete beccato a derubarvi non mi hai conficcato in gola un bel pugnale." Divertito. |
Finalmente uscimmo dalla casa e ci allontanammo.
Ridacchiai, quando ormai eravamo molto lontani ed o già camminavo in direzione del carrozzone. "Beh, credo che ora tu sia uscito dalla zona a rischio..." divertita, guardandolo con aria complice. |
"Quasi quasi mi sentivo più al sicuro lì dentro con quel bastardo di Guren..." disse sarastico Elv "... si, siamo lontani... vuoi sapere cosa ho recuperato nel baule di Guren? Beh... come dire? Si... possiamo dire che ho recuperato un sogno... il mio sogno. Ognuno di noi ne ha uno... un sogno che facciamo sin dall'infanzia... fantasticandoci su fino a credere sia reale, possibile... che sia il nostro stesso Destino... Beh, il mio sogno è questo..." estraendo dalla tasca il documento "... quel bastardo me l'aveva sottratto con l'inganno... durante una mano di poker... mi ha fatto ubriacare ed al mio risveglio non avevo più nulla... ma ora è di nuovo mio!" Fissandola.
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Alzai gli occhi al cielo mentre prendevo la sua mano.
Poi lo ascoltai ed ero sempre più curiosa. Un sogno. Interessante, oltre che infinitamente tenero. Presi allora il documento che mi porgeva e lo aprii, sempre più incuriosita. |
Elv sorrise nel vedere Gwen aprire quel documento.
Lo lesse e scoprì che si trattava di un atto notarile, in cui si accertava e riconosceva l'acquisto di un terreno collinare dove sorgevano una vecchia magione e diverse vigne. "Ecco, è quello il mio sogno..." disse lui "... scappare lontano da tutto e rifugiarmi in quel terreno, nella vecchia magione da ristrutturare e con quelle vigne da far rinvigorire. Laggiù, a lavorare la terra e chissà, a produrre un giorno un vino speciale... magari a cui dare un nome unico... il nome di una cosa amata... forse il nome di una donna... forse il tuo..." fissando la ragazza. |
Quello che lessi mi sorprese.
Tanto. E non mi stupì che Guren ci avesse subito messo le mani sopra. Poi lo guardai alle sue parole sul mio nome, sorrisi e lo baciai d'istinto. "Penso sia una cosa bellissima..." dissi piano. Pensai di nuovo che trovavo tutto molto tenero, lui era di una tenerezza infinita e mi sentii fortunata ad averlo accanto, coi suoi occhioni neri, il suo sorriso e la sua dolcezza. |
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