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Andai a prendere il succo, e glielo portai.
Sapevo che il piccolo beveva solo cose senza zucchero, così gliene portai uno. "Ah, caro.." dissi, infine, con noncuranza, non è che mi daresti un'occhiata al pc già che sei qui? Non so che cos'abbia ma è sempre in tilt!" sospirai, sedendomi accanto a lui. https://cdn.pornpics.com/pics1/2017-...5735_01big.jpg |
Si, bisognava avvertirli, trovare il modo per farsi vedere o sentire dalle Tarantole.
Gwen fu portata nel retro di quel locale e chiusa in uno sgabuzzino, legata ben bene ad una sedia e lasciata sola. |
Mi portarono in uno sgabuzzino e mi legarono ad una sedia.
No! No, dannazione, no! Io dovevo avvisarli, dovevo avvisare Elv! Mi guardai intorno nello sgabuzzino alla ricerca di un modo per potermi liberare, un oggetto, qualsiasi cosa, pur di tagliare le corde. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Destresya era lì davanti a lui, autoritaria e provocante, bellissima e provocante.
Garion la guardò per un breve istante, tutta, per poi annuire. “Si... si, certo...” disse arrossendo “... ti darò un'occhiata... al pc...” aggiunse poi per paura di tradirsi visti i pensieri sconci che cominciava a fare su di lei. |
Gwen si guardò intorno, ma non trovò nulla per potersi liberare.
Era bloccata. Tutto era fatto in modo che una ragazza prigioniera non potesse mai liberare. Ma lei non era una ragazza come le altre. |
Niente.
Non c'era niente. Niente! Avrei potuto provare a fare senza bacchetta, visto che quella era finita chissà dove, e al pensiero impazzivo... Cercai allora di evocare delle fiammelle dalle punte delle dita e consumai le corde, fino a romperle del tutto. Bene. Una cosa era fatta. Ora restava da capire come uscire dal maledetto sgabuzzino. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen con le fiammelle magiche si liberò delle corde, liberandosi.
La porta era chiusa a chiave ma con la magia non sarebbe stato difficile aprirla. |
Le corde scivolarono via, ma la porta era chiusa a chiave.
La sbloccai sempre con la magia e lentamente la aprii, guardando da entrambi i lati se ci fosse qualcuno in giro, sperando di no, così da poter uscire tranquillamente. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen aprì la porta e guardò nel corridoio.
Non si vedeva nessuno, ma dalle pareti giungevano musica e voci. Era il locale. |
Sorrisi, compiaciuta.
Dopotutto era per quello che mi ero data tanta briga. Povero piccolo, lui magari ci credeva anche alle mie attenzioni. Per carità, era un bravo bambino, e quell'aria spaurita mi faceva fare sempre pensieri inconfessabili. Altro che gli uomini che si sottomettevano volontariamente, piegare per gioco il mondo di quel ragazzo al mio volere sarebbe stato decisamente più interessante, decisamente. Così mi alzai, presi il computer e glielo porsi. "Ecco piccolo, solo tu puoi sistemarlo! Chinandomi su di lui per adagiare il computer portatile su un tavolino. https://cdn.pornpics.com/pics1/2017-...5735_03big.jpg |
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