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"Sanno che vivo qui e che ho sparato, prorio perchè sono tuo fratello." Disse Elv a Gwen. "A me sembra tutto molto logico. Non mi sono certo presentato a quei tipi."
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Dovevo ammettere che la logica c'era, anche se mi costava dirlo...
Alla fine, sospirai. "Va bene, ci andrai tu, allora..." acconsentii, le parole che pesavano come macigni dentro di me. Speravo di aver fatto la scelta giusta ad accettare, sapevo Elv era di certo un pistolero migliore di papà, ma ciò non mi impediva di essere preoccupata per lui. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Bene, è la cosa migliore da fare." Disse Elv a Gwen.
Anche suo padre si convinse fosse la cosa migliore. "Tranquilli, so badare a me stesso." Annuì Elv. "Andrò lì e vedrò cosa vuole quell'uomo da noi, sperando non sia arrabbiato per le pistole dei suoi." Rise. |
Stranamente, anche papà fu d'accordo e la cosa mi stupì parecchio, ma speravo che ciò servisse a farli riappacificare.
Alzai gli occhi in su al commento di Elv e andai in cantina a fare uscire Josh da lì, visto che era rimasto ancora nascosto per mio ordine. In tutto ciò, la cosa che più mi aveva lasciata sbigottita, era che Elv avesse chiesto cosa quel Rasputin volesse da noi. Noi. Non papà, o me, o lui. Noi. E mi sorprese, ma in un modo che stranamente mi faceva piacere. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv caricò la sua pistola e ne preparò un'altra che nascose negli stivali.
Sellò il suo cavallo e si avviò. Dopo un pò Gwen, suo padre e Josh videro sparire la sagoma del pistolero nellincerta luce del primo tramonto. |
Elv preparò le due pistole da portare con sè e alla fine andò.
Seguii la sua sagoma rapida e snella a cavallo che si stagliava contro il tramonto, affacciata al portico di casa, sperando che andasse tutto bene. Volevo che tornasse qui, da me, volevo che tornasse non solo per dirci che aveva risolto tutto con quella gentaglia, ma che tornasse qui da me. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Giunse il tramonto, poi il crepuscolo ed infine la sera.
Gwen, il fratello ed il padre si misero a tavola per la cena mentre sulla prateria era piombato un silenzio inquietante, sinistro, cupo. "Sono certo che non lo uccideranno..." disse ad un tratto Jos. "Zitto e mangia." Lo riprese suo padre. |
Lasciai l'ufficio dello sceriffo e mi rimisi nel caos cittadino, con i suoi assordanti rumori, il chiacchericcio, la gente.Mi diressi verso il cybersaloon, dove la gente faceva parecchia baldoria.
Beati loro che non avevano niente da fare, pensai con un sospiro di compatimento. Ma non era vero, io mi sarei annoiata a morte a stare con le mani in mano, altrochè! Decisi di mettermi subito al lavoro, e la prima cosa da fare era studiare il territorio, sapere come muoversi poteva fare la differenza. Così, andai a sellare il mio cavallo, Jay, per poi dirigermi verso il canyon in esplorazione. https://www.hallofseries.com/wp-cont...on-640x360.jpg |
Giunse la sera, mentre io contavo letteralmente i secondi e rimanevo tesa, in silenzio, durante la cena.
Non sapevo che dire, speravo andasse tutto liscio e mi fidavo di lui, avevo visto che era abile a sparare e confidavo in questo. "Potresti evitare di essere così scorbutico, almeno in questo momento" commentai, all'ennesimo rimbrotto di papà verso Josh. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Destresya salì sul suo cavallo Jay e lasciò la città, diretta verso il canyon.
Attraversò la prateria e verso il tramonto era prossima canyon. Nell'imbrunire però notò qualcosa. Era del fumo, come se qualcuno avesse acceso un fuoco. |
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