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"Ne va del mio onore...la vittoria o la morte, come la Legge vuole. Grazie per il vostro consiglio, domani mattina partirò, sarebbe stato utile una unione tra più spade e più donne. Non ho mai amato la rivalità ma, comunque, il mio obiettivo è salvare il mio popolo".
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"Non vorrei, ma tu non costringermi a farlo..." disse Velv a Gwen, tenendo ferma la lama sul seno di lei.
Intanto Altea aveva consultato lo sciamano e compreso il senso della missione. Ora poteva preparare il necessario, visto l'alba era prossima. E quando l'alba spuntò trovò il povero Best nella povere. A Destresya era bastato il suo ombrello per atterrare il ragazzo. "Come ci sei riuscita?" Stupito lui. Ma altri occhi osservavano i 2. |
La mia risata calda riverberò nella stanza.
"Costringerti a farlo? Sei tu che mi hai toccata di notte di nascosto mentre dormivo. O sbaglio?" gli feci notare. Sfiorai delicatamente con le dita la pelle sensibile del suo polso, poi risalii e scostai con calma il pugnale da me e mi avvicinai a lui. Iniziai allora lentamente io a spogliare lui, con sottile divertimento sul viso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Quella notte fu lunga, mi allenai, palesai ogni singola parola dello sciamano, non dovevo avere paura e, soprattutto, dovevo comprendere di chi fidarmi.
Un bagno rilassante col fiore di loto, indossai le vesti di guerriera, presi comunque Volpe Ambrata, la spada dell' arcobaleno, e indossai un cappuccio e la mia collana portafortuna. Non dovevo correre il rischio di farmi riconoscere e nessuno doveva sapere ero la figlia dello shogun. Scesi le scale ed uscii cercando il filosofo e andai verso il mio esercito. https://i.pinimg.com/originals/40/73...3859844481.jpg |
Lo guardai e sorrisi.
"Credevi che avrei sfoderato la mia katana per te?" con un sorriso beffardo. "Come ho fatto? Mi sono addestrata per vent'anni, ogni giorno, senza discutere, senza parlare, dovendo competere sempre con chi era più forte di me, con uomini che mi deridevano, finchè non hanno smesso. Da bambina ero come te, ma poi il mio maestro mi ha fatto capire che sono le azioni a parlare per noi.." riaprendo l'ombrellino. "E ora, se non ti dispiace, credo di avere da imparare anche dal maestro di queste terre!" con un cenno del capo. "Per intraprendere il bushido, ragazzo, dovrai vestirti di umiltà e di voglia di sacrificio.." guardandolo nella polvere "Non ci si improvvisa, la via della spada non si sposa con nessun'altro ruolo nella vita, si vive solo per esso, ogni giorno, ogni momento... diffida da chi si improvvisa guerriero, e non farlo tu stesso!". |
Velv restò stupito.
Gwen spostò la lama dal suo seno e poi comincò a spogliare il ragazzo. Lui la lasciò fare, ma poi, più lei lo spogliava e più Velv si sentiva fremere, sussultare. Allora improvvisamente si avvicinò al suo volto e la baciò. Nel frattempo l'alba stava giungendo ed un vago chiarore illuminava la Terra del Sol Calante. Altea aveva trascorso le ultime ore di buio alleandosi e meditando. All'aurora, con indosso il cappuccio, andò dal filosofo che attendeva solo lei per partire. Intanto, Best aveva scoperto alcune delle abilità di Destresya. "Mi insegneresti l'arte della spada?" Chiese il ragazzo in uno slancio di entusiasmo. Ad un tratto due uomini si avvicinarono. |
Presi il mio cavallo nero, Cruz, e informai il filosofo su ciò che aveva detto lo sciamano "Dobbiamo raggiungere prima questa fucina. Prego gli Dei, che il nostro cammino ci porti anche un valido guerriero. Un guerriero che segua lo kenjutsu, ovvero l'arte della spada, in modo perfetto quasi illuminato dagli dei e segua pure il kendo ovvero la Via della Spada come unica Legge per elevare la sua spiritualità. Il guerriero perfetto.. l'unione tra l'arte e la via della spada". Salii sul nero cavallo e partimmo.
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Percepii il suo stupore al mio gesto.
Mi lasciò fare, mentre lo spogliavo, ma poi, in un impeto improvviso pieno di slancio, cercò il mio viso e mi baciò. Sentii che tutta la tensione che aveva accumulato veniva ora concentrata in questo bacio e non mi tirai indietro. Accarezzai piano il suo viso nel buio, imparando a scoprirlo e riconoscerlo, presi via via più confidenza e strinsi il suo volto fra le mani. Era stata una serie di eventi inaspettati, ma alla fine era ciò di cui la nostra vita era fatta. L'imprevisto mi aveva seguita fin da quando ero entrata nella Confraternita ed ero sempre pronta ad accettarlo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Poco dopo il sorgere del Sole, Altea ed il filosofo lasciarono il palazzo dello shogun e poi la città, diretti verso i monti, dove sorgeva la misteriosa foresta dei canneti.
Lungo il cammino il filosofo apparve silenzioso, immerso in una profonda meditazione e solo verso il pomeriggio cessò questa sua concentrazione ascetica. “Mi chiedo” disse ad Altea “quali misteri nasconda la foresta e come mai ciò ha messo in pericolo il raccolto di quest'anno...” guardando la strada davanti a loro. Nel frattempo, alla locanda, Gwen e Velv si erano ritrovati a baciarsi. Un bacio che negli istanti seguenti divenne sempre più caldo e passionale. Si baciavano e lui stringeva a sé il corpo nudo della ragazza, avvertendone ogni forma e tratto. E quando il sorgere del Sole filtrò la luce attraverso la tendina li trovò stretti a baciarsi ancora. |
Continuammo a lungo, fino a far diventare caldo e passionale quel bacio.
Ora, le sue mani su di me non erano più timorose o spaventate, ma sicure, forti. Il Sole pian piano iniziò a sorgere, fino ad illuminare la stanza anche attraverso le tendine. "È l'alba... Dovremmo scendere..." dissi piano. A quel punto, mi staccai da lui ed iniziai a rivestirmi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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