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Il poliziotto sbavava letteralmente a quella prospettiva, visto Altea si mostrava così generosa.
“Giornalista e scrittrice...” disse lui “... interessante... ma come detto adesso non so dove sia il terzo terrorista... potrei scoprirlo... se ne valesse la pena...” accarezzandole la gamba. |
“Sarà presto detto...” disse Teos a Dacey.
Si avvicinò al cancello e fece un cenno all'ometto con gli occhiali, chiedendo poi a chi appartenesse quella villa nobiliare. “Ad un nobile giunto qui per affari...” rispose l'ometto “... il Cavaliere di Altafonte.” Sorridendo. |
"E tu arrogante, visto che pensi di conoscermi" dissi, per tutta risposta.
Non smetteva di toccarmi i capelli, come se avesse notato il mio imbarazzo e ora lo facesse apposta, con quel gesto, quel tono irriverente. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Io..." dissi confusa e disorientata. "Ero venuto con il mio compagno per delle ricerche sulla maledizione dei Taddei. Stavamo rientrando in città quando la macchina si è fermata nel bel mezzo della brughiera..." dissi cercando di ricordare tutto. "Poi è comparso un uomo che ci ha offerto aiuto e titubanti lo abbiamo seguito fino a quel manieri..." dissi come se io stesso trovassi assurda quella disavventura. "Giunta la notte, tutto ha preso un'altra piega, più tetra, inquietante... Poi quell'uomo incatenato... Quell'uomo... Incatenato..." dissi abbravciandomi come se avessi freddo al sol pensiero. "Dove mi trovo?" dissi alla fine con le lacrime che ancora scendevano "devo avvertire mia sorella, annunciare alla polizia la scomparsa di Marios e... E quegli uomini incappucciati nella chiesa..."
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Iniziò ad accarezzarmi la gamba e nauseata la spostai. ."Ho detto dopo..appunto..quanto vi ci vuole per sapere dove si trova, il motivo e chi sia? Ora pensate di riuscirci...altrimenti ci dovremmo dare appuntamento domani mattino al bar qui di fronte" sospirando.
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"Non ho idea di quale abito metterò, deciderò domani..." risposi a Charlotte. "Piuttosto, se non ti spiace adesso vorrei riposare un po' prima di cena, è stata una giornata intensa e piuttosto pesante..."
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Sorrisi.
"Grazie.." raggiante "La prima cosa da fare è trovare Athia". Allora presi il medaglione e lasciai che la sua energia mi attraversò. "Questo dispositivo mi aiuterá.." chiudendo gli occhi. |
Il misterioso individuo con la maschera rise a quella reazione di Gwen, senza smettere di accarezzarle quelle rosse ciocche di capelli.
"Chissà..." disse divertito "... magari sono bravo a capire le persone al volo..." facendole l'occhiolino, un gesto scanzonato e confidenziale che sembrò urtare con i suoi modi ombrosi di poco prima. |
Era cambiato, all'improvviso, come se ora fosse un'altra persona.
Rideva e si era addirittura abbandonato ad una strizzata d'occhio, un atteggiamento che sicuramente cozzava col modo di fare che aveva adottato fino a poco prima. "Ah sì?" chiesi, con aria un po' sarcastica, alzando appena un sopracciglio, per poi alzare gli occhi al cielo e scuotere la testa, mentre sfioravo i titoli di alcuni libri sullo scaffale. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Ora calmati..." disse l'anziano a Nyoko "... sei ancora traumatizzata... forse sei rimasta confusa dagli ultimi avvenimenti, ma posso assicurarti che siamo nel bel mezzo della brughiera e ci vivono poche persone qui..."
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"Beh, non è mica semplice avere le informazioni che mi chiedi..." disse il poliziotto, riportando la mano sulla gamba di Altea "... certo, posso impegnarmi e magari riuscirò a scoprire qualcosa... ma tu nel frattempo devi farmi vedere un pò del premio che vuoi darmi..." con fare lascivo.
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"Come desideri..." disse divertita Charlotte a Gaynor "... ma ricordati che poi voglio un resoconto completo della serata." Facendole l'occhiolino.
Stewart allora accompagnò la donna all'uscita, facendo restare Gaynor da sola. Ad un tratto il telefono prese a squillare. |
"Affatto no...magari poi voi non combinerete nulla...comunque vi ringrazio..farò le ricerche da sola" non mi sarei certo concessa di più a quell' uomo per ottenere informazioni, ma ero riuscita a sapere il necessario.
Scesi dall' auto della polizia e andai verso un edicolante e chiesi dei giornali di cronaca dell' ultimo mese e chiesi all' uomo.."Scusate, a parte la prigione penitenziaria, che voi sappiate, qui vi è una segreta, dove mettono persone particolari per vari motivi?" prendendo i giornali, magari trovavo degli indizi. |
Icarius restò a guardare Clio con il suo medaglione.
"Sembra una sorta di dispositivo ricevente..." disse alla regina intergalattica "... o qualcosa di simile, giusto?" La musa cosmica nel frattempo stava percependo qualcosa. Forse era il segnale per rintracciare Athia, ma appariva disturbato. Qualcosa di più intenso del cosmo della traditrice pulsava sul medaglione. Chi poteva essere? Un nemico forse? E di chi? Di Athia o di lei? |
"Si, esatto..." annuii "Qualcosa del genere.."
Poi percepii qualcosa, qualcosa di intenso. "Ho paura che Athia si sia alleata con qualcuno di molto più potente di lei..". Sospirai, dovevo assolutamente indagare. Cercai così di capirci di più. |
"Certo, ti racconterò tutto per filo e per segno..." dissi salutandola con un bacio sulla guancia.
Rimasta sola, mi stesi sul divano, chiudendo gli occhi per rilassarmi un po'. Dovetti assopirmi per qualche minuto, visto che mi destò lo squillo del telefono. Sbadigliando, mi alzai e risposi. "Pronto?" Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
"Già..." disse lui a Gwen "... e tu mi dai proprio l'idea di essere un a gran viziata..." divertito "... allora? Hai trovato qualche titolo interessante?" Fissando i libri che lei sfiorava.
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"Se fosse segreta" disse sarcastico l'edicolante ad Altea "di certo io non potrei conoscerla, no?"
"C'è la prigione militare..." uno dei clienti "... lì mettono i detenuti più pericolosi o importanti..." |
Scossi la testa sbuffando.
Nessuno mi aveva dato mai della viziata. Al massimo mia sorella lo era, eccome. Già, mia sorella... Cercai di allontanare quel pensiero triste e doloroso. "Non ancora..." risposi, con aria vaga. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Risi con l' edicolante.."Ovvio..ma magari qualcuno ne era a conoscenza" stringendo i giornali e poi udii una voce, mi voltai di scatto..era un uomo che diede un senso forse alla mia domanda.."Una prigione militare...ovvero? Ma detenuti pericolosi e importanti..in che senso?" aggrottando la fronte pensierosa.
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Icarius guardava Clio cercando di capirci qualcosa, mentre lei provava a decifrare i segnali misteriosi del suo medaglione.
Vale era accanto a loro, ovviamente in silenzio. Ad un tratto il segnale si fece più intenso e lei arrivò a percepire qualcosa: "Enitsuj... etnoc... etnoc Enitsuj..." |
"È un inganno..." disse una voce rauca al telefono "... non è il vero Guisgard... serviva uno per fare il film... ma quello è un impostore..." ed attaccò, senza lasciare a Gaynor la possibilità di parlare.
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"Allora forse" disse lui a Gwen "potrei aiutarti io... le ragazze viziate spesso hanno bisogno di aiuto, visto non sono abituate a fare da sé..." scoppiando a ridere.
Lasciandosi andare a quella risata, la voce dell'uomo sembrò perdere la sua cadenza forzata, quel modo camuffato di porsi, apparendo più bella e profonda. |
"Un carcere di massima sicurezza e fuori città." Disse l'uomo ad Altea. "Un posto insomma adatto a rinchiudere spie, traditori e criminali particolarmente pericolosi o importanti."
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Cercai di calmarmi, ma ancora ero turbata. "Voglio... Voglio tornare da mia sorella..." dissi tremando e continuando ad abbracciarmi. Non ne potevo più, volevo solo una figura familiare che mi aiutasse. "Per favore..." dissi esausta.
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Quella telefonata mi lasciò interdetta, senza parole. Il vecchio che era seduto dietro di noi la sera prima, e che poi era svanito nel nulla, aveva detto la stessa cosa... entrambi asserivano che quello non era il vero Guisgard, ma un impostore messo lì per fare il film. Ma perché poi venirlo a dire a me? E ammesso che la telefonata dicesse la verità, a meno che Guisgard non avesse un fratello gemello non vedevo come fosse possibile questo scambio di persona. I sosia identici non esistono e lui era... beh, era lui...
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"Scusate..io sono una ragazza comune e non mi occupo di queste cose..spie di cosa..vi è qualche regime o altro? Di cosa si macchiano esattamente..ovvero contro chi operano? Fuori città" fingendomi pensierosa ma lo ero davvero.."Verso quale posto?Ora sono curiosa ne parlavo prima con un poliziotto." guardai l' uomo cercando di capire le fattezze prima di tutto.
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Rimasi indignatamente senza parole alla sua precisazione.
Ma come si permetteva? Poi, arrivò la sua risata. Quella risata, che fece emergere la sua voce per com'era realmente, spontanea, profonda e bellissima e mi accorsi che si era davvero lasciato andare. Tuttavia, evitai di aprire l'argomento. Se si stava aprendo e lasciando andare così, non lo avrei certo interrotto. "Invece so fare da me" mormorai secca, voltandomi verso i libri. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
C'era qualcosa, una specie di segnale.
Mi voltai verso Vale, e dissi quello che sentivo. "Enitsuj..." ripetei "Etnoc.." pensierosa. Mi voltai poi verso Icarius. "Hanno senso per te queste parole?" Gli chiesi. Magari era qualcosa in codice della terra che non conoscevo. Dovevo trovare il modo di introdurre l'argomento Vale senza causargli un collasso. |
" Un nobile hai sentito? " dando una occhiata a Teos appena lontana dal signore con gli occhiali.
" Mi sa che stiamo perdendo tempo comunque, il nonnetto non si vede!" Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
"Certo..." disse l'anziano a Nyoko "... dimmi dove vivi e ti farò portare a casa tua da mio nipote Pavel... a momenti sarà di ritorno..."
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Ancora perplessa per la strana telefonata, Gaynor fu destata da quei pensieri dall'arrivo di Stewart.
"Signora..." disse il maggiordomo "... servo la cena? Vuole inoltre chiami il suo sarto per l'abito di domani sera? Oggi gli esercizi commerciali chiuderanno più tardi rispetto all'orario normale per via del Carnevale." |
Sorrisi con cortesia e diedi l'indirizzo dell'hotel in città. Sospirai poi al pensiero di mia sorella sola in quel posto che probabilmente mi stava cercando. "Vi ringrazio, siete molto gentile" dissi poi senza smettere di tremare e senza vedere ancora niente.
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Era un uomo comune.
"Le spie operano in ogni paese, non solo nei regimi..." disse ad Altea "... la prigione militare ruota comunque attorno alle attività dei servizi segreti... si trova fuori città, nella brughiera." "Come mai una ragazza comune come lei si definisce è così interessata a simili faccende?" Chiese l'edicolante. |
"Grazie Stewart, in effetti sto morendo di fame..." risposi al mio maggiordomo "Per il sarto lascia stare, ho già un paio di abiti che non ho ancora indossato... metterò uno di quelli..."
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"Bene, allora sono curioso di vedere cosa sceglierai." Disse divertito lui.
Nel frattempo gli occhi di Gwen, quasi per caso, finirono sulla bella rilegatura di un libro dalla copertina rossa e dorata. Era la favola de La bella e la bestia. |
La brughiera...infatti eravamo in campagna...poi fui destata dall' edicolante.."Sono una ragazza curiosa, appassionata di misteri...e casi strani...perchè sono una donna vi sembra strano?" sorrisi e guardai l' uomo...e ora come fare per andare laggiù.."Sapete di alcuni ultimi arresti importanti" rivolta all' uomo.
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Lo guardai di nuovo per un attimo, poi tornai sui libri.
Osservai ogni singolo libro di quello scaffale, finché la mia attenzione non fu attirata da un libro, la cui coperti a rilegata era rossa con fini decorazioni dorate. Piegai appena il capo di lato, lo presi e ne osservai il titolo. 'La Bella e la Bestia...' lessi nella mia mente, sorridendo fra me e me. Così lo aprii e lessi qualche pagina casuale, osservandone le preziose illustrazioni. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...8705d8b76d.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Per me sono parole senza senso..." disse Icarius a Clio "... inizialmente pensavo fosse la lingua del tuo regno..." pensieroso "... beh, ho bisogno di schiarire le idee... solitamente lo faccio dipingendo, ma andrà bene anche una passeggiata in cortile." Sorridendo.
Ad un tratto qualcuno bussò. Era suo zio. "Icarius, volevo ricordarti che stasera al villaggio c'è il ballo in maschera." Entrando. "L'avevo scordato..." fissandolo il giovane pittore. |
"Perdonate..." disse l'ometto occhialuto a Teos ed a Dacey "... posso chiedere chi sono loro?" Fissandoli.
"In verità" rispose Teos "siamo giunti qui per cercare un ex campione sportivo... volevamo informazioni da un suo parente, ma non riusciamo a trovarlo..." "Allora sono giornalisti, immagino." L'ometto. "E di quale campione parlano, se posso chiedere?" Togliendosi gli occhiali. |
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