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Raggiunsi il piccolo e caratteristico paesino di Passarol, pittoresco e perfettamente in linea con l'atmosfera fiabesca della campagna, poi mi diressi subito all'albergo.
Era piccolo, non certo un cinque stelle, ma mi andava benissimo. Anche quello era a suo modo ben integrato con lo stile del paesino. Portai dentro le valigie e l'attrezzatura e raggiunsi la hall. "Salve, ci dovrebbe essere una camera prenotata per me. Mi chiamo Gwen Ygraal, la prenotazione è stata effettuata dalla mia redazione." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
L'omino alla portineria guardò Gwen attraverso i suoi occhialini tondi, per poi annuire, salutarla con tono formale e far scorrere la matita sul registro delle prenotazioni.
"Benvenuta, signorina." Dandole le chiavi. "Camera numero 6, prego." Sorridendo. |
Controllò sul registro, per poi darmi le chiavi della camera.
Lo ringraziai e raggiunsi la stanza numero 6. Dopo aver posato tutti i bagagli, feci una doccia veloce e mi preparai per uscire. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Era ormai il primissimo pomeriggio di una giornata discretamente soleggiata e con un lieve e fresco vento di Primavera ad accarezzare le cime degli alberi nei verdi campi.
Gwen si preparò ed in portineria trovò sempre l'omino. "Mi dica..." disse cordiale lui "... le occorrono informazioni su come muoversi in giro? Il paesino non offre molti svaghi, a parte qualche locale. Se vuole abbiamo delle guide per visitare i castelli sul Lagno. Sono in omaggio ai clienti dell'albergo." |
Il primo pomeriggio offriva una vista stupenda sulla campagna.
I colori erano a tratti dorati e a tratti infuocati dal medesimo Sole, donando delle sfumature che neanche il miglior quadro avrebbe saputo riprodurre. Scesi nella hall e l'uomo si rivolse a me. "Mi è stato già segnalato qualche pub nei dintorni e ci sto giusto andando, ma accetto volentieri la guida ai castelli. Sa, sono venuta qui proprio per fotografarli e mi interessa molto sapere come muovermi" annuii. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen prese la guida, dove c'erano elencati tuttii castelli del Lagno.
Ovviamente figurava nella lista anche il Castello delle Selci Dormienti, con la sua storia e le cose in esso custodite da visitare. |
Ringraziai l'uomo per la guida ed iniziai a sfogliarla mentre mi dirigevo a piedi verso il pub.
Ovviamente, figurava anche il Castello delle Selci Dormienti, ma ebbi modo di apprezzare anche il resto dei palazzi, egualmente preziosi e maestosi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lasciato l'albergo, Gwen raggiunse a piedi il pub, che sorgeva appena fuori Passarol.
L'insegna era in bella mostra orientata verso la strada e l'esterno dava l'idea di un posto molto ben tenuto. Era il tipico pub Afragolignonese e l'interno mostrò la medesima cura. Essendo pomeriggio non vi erano molti cienti dentro, solo due tipi seduti ad uno dei tavoli a bere e giocare a carte. Sulla parete di sinistra però figurava un grosso quadro raffigurante due donne. Probabilmente le due dame che davano il nome al locale. http://clubunderground.altervista.or...ette-volte.png |
Il pub sorgeva appena fuori paese, da fuori sembrava un posto davvero carino.
La sua insegna però non prometteva nulla di buono per una delle due donne. No, decisamente no... Entrai dentro ed essendo pomeriggio il locale era quasi vuoto. Presi così posto ad un tavolo, pronta ad ordinare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen si sedette e sentì urlare dalla cucina.
Qualcuno stava litigando di brutto. "Eh, ricominciano..." disse uno dei due clienti seduti all'altro. Quell'altro rise e scosse il capo. |
Sobbalzai sentendo urlare e litigare pesantemente.
Accidenti... Sentii poi la reazione al tavolo accanto. "Scusate, cosa accade in cucina?" chiesi curiosa a quel punto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"I due proprietari..." disse uno dei due clienti a Gwen "... sono due fratelli... gestiscono al 50% questo locale, ma non vanno d'accordo..."
"Sono come il giorno e la notte!" Rise l'altro. |
"Oh, capisco..." annuii.
"Beh, spero ci sarà modo di ordinare, prima della chiusura..." con un risolino sarcastico, mentre attendevo che le acque in cucina si calmassero. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
In quel momento dalla cucina uscì una donna di mezz'età con un grembiule.
"Salve..." disse spiccia a Gwen "... cosa ti porto, bella?" Tirando fuori un taccuino. |
Ad un certo punto, dalla cucina uscì una donna di mezza età dai modi spicci e diretti.
"Da bere una birra rossa e poi, beh, qualcosa di tipico del posto, è la prima volta che vengo qui" sorridendo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Abbiamo dei panini con salsiccia fresca e provola affumicata." Disse la donna a Gwen. "Non se ne trovano di migliori in giro." Annuì.
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"Allora prenderò uno di quelli, e la birra rossa" annuii.
Non avevo mangiato da prima di partire e dopo la lunga strada in macchina avevo decisamente fame! Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
A Gwen furono serviti panino e birra e proprio in quel momento ripresero le grida dalla cucina, con ancora più vigore.
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Iniziai finalmente a mangiare, ma proprio in quel momento le urla ricominciarono.
E sembravano ancora più furenti di prima. Accidenti... Ma era così difficile trovare una soluzione? Non avevo mai avuto fratelli, ma ci si poteva anche sforzare... Comunque fosse, continuai a mangiare ed a farmi i fatti miei. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen continuò a mangiare mentre dalla cucina giungevano quelle voci alte e bellicose.
"Va al diavolo..." disse una voce giovane. "Sempre dopo di te!" Un'altra dello stesso timbro. "Non ho voluto io questo locale..." "Allora ti ritroverai in mezzo ad una strada!" "Meglio che star qui tra la brace ed i vapori." La prima voce. "Certo, in strada con qualche sgualdrina!" La seconda parecchio arrabbiata. |
La ragazza se ne andò e io tornai da Swan.. "Bene, aspettiamo l'avvocato.. Non sapevo dei pub, perché quel nome?" prendendo la sigaretta in bocca e spegnendola "Odio il fumo".
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Beh, certamente erano parole forti.
Okay, rettificavo ciò che avevo detto sul trovare un punto d'incontro. Con questi presupposti, le cose non potevano fare altro che peggiorare e non avrei mai voluto essere nei panni di uno dei due. Una volta che finii di mangiare, allungai il collo per vedere se ci fosse qualcuno per pagare il pranzo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Swan rise piano nel vedere Altea spegnergli la sigaretta.
"Si, signora duchessa." Disse sarcastico. "Il pub? Appartiene a due fratelli. Il nome credo derivi da una vecchia leggenda del posto..." Ad un tratto arrivò Doig. "Signora duchessa..." ad Altea "... è arrivata una chiamata del notaio di sua zia e pare lei abbia stipulato un contratto con una nota casa di produzione cinematografica, affinchè utilizzassero parte del castello come set per le riprese della loro serie tv. Il contratto eccolo..." dandole la mail "... è perfettamente registrato e pare faccia parte delle condizioni poste nell'ereditare il maniero. Ora deve decidere lei quale zona circoscritta del castello concedere per le riprese." |
Trascorsero altri minuti e finalmente spuntò la donna dalla cucina.
Portò il conto a Gwen e lei potè pagare. |
Arrivò dalla cucina la donna di prima e pagai il conto.
"C'è un po' di confusione, oggi, in cucina..." dissi, con tono ironico. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Qui è così tutti i santi giorni..." disse sbuffando la donna a Gwen "... due galli nello stesso pollaio finscono sempre beccarsi e prima o poi mollerò questo casino per andarmene." Scuotendo il capo. "Che sia quel dannato quadro a portare sfortuna?" Voltandosi verso il dipinto delle due dame.
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Guardai Swan a bocca aperta "Prima arriva una fotografa e ora addirittura un cast per un film? E che ne so io.. La parte più riparata e priva di ricchezze.. Dove stanno le cucine antiche. Ovvio io voglia vivere a casa mia, nella parte più lussuosa e antica".
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Ridacchiai.
"La invidio per la sua resistenza, signora" commentai. Poi guardai il quadro. "Immagino sia quello che dà il nome al pub. Che storia è?" chiesi curiosa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, signora duchessa." Disse Doig ad Altea.
Sul contratto era riportato il nome dello Studio 29, ossia casa di produzione che aveva affittato una parte del castello. "Almeno questo rinforzerà le casse del castello e darà molta più visibilità per il turismo alla zona." Sorridendo beffardo Swan, sempre indifferente a cose che non lo riguardavano. Era un tipo pratico, un uomo d'azione, con un passato turbolento ed una sconfinata fiducia in se stesso. |
"Si, una vecchia leggenda del posto..." disse la donna a Gwen fissando il ritratto "... la dama rossa che uccide la dama bianca... la tradizione vuole che lord Anylton avesse due figlie... una virtuosa e l'altra sgualdrina... entrambe si innamorarono dell'affascinante Minsker, un alchimista famoso chiamato da Anylton al suo castello... fra le due però Anylton preferiva la dama rossa, ossia la sgualdrina... l'altra, la dama bianca, una notte con un coltellò sfigurò sua sorella, resa gelosa dal fatto che Minsker preferisse una baldracca a lei... ciò fece impazzire la dama rossa che giurò vendetta... resa sfigurata, suo padre l fece murare e viva e lì morì. Ma ovviamente la leggenda afferma il fantasma della dama rossa infesti ancora il Castello delle Selci Dormienti..." scettica.
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Ascoltai attentamente tutta la storia.
"Sì, avevo sentito del soggiorno dell'alchimista presso il Palazzo. Certo è una storia drammatica..." scuotendo la testa. "Beh, spero vivamente che fra quei due vada meglio..." sarcasticamente, indicando la cucina. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lo studio televisivo era illuminato a dovere ed il pubblico in sala aveva da poco applaudito l'intervento del brillante presentatore, nonché dotato scienziato.
“E così” disse Minsk fissando la telecamera “si è tranquillamente dimostrato che le Linee di Nazka altro non erano che percorsi rituali, in cui gli antichi abitanti di questa regione conducevano libagioni per il proprio culto. Quindi, con buona pace per la fantasia di chi aspetta sbarchi alieni, non ci sono tracce di fantasmagoriche piste d'atterraggio per vascelli extraterrestri.” Sarcastico Minsk e di nuovo il pubblico applaudì. “La verità, cari telespettatori, è che noi discendiamo da un processo evolutivo che il buon Darwin ha ampiamente dimostrato e che ormai solo i Creazionisti si ostinano a negare. Ma dopotutto, se qualcuno crede ad una Vergine che partorisce un Bambino, beh, cosa volte che sia una civiltà aliena giunta qui millenni fa e che per magia non ha lasciato tracce?” Ironico e di nuovo un applauso accompagnò le sue parole. “Ora abbiamo l'ultima telefonata e poi la puntata si concluderà. Prego regia, passatemi pure la chiamata...” “Pronto?” Una voce dal telefono. “Benvenuto, ci dice il suo nome?” Minsk. “Sono Hill e chiamo da Pomilia.” “Gran bella città.” Sorridendo Minsk. “Mi dica tutto, Hill.” “Volevo chiederle, professor Minsk, come si pone lei nei riguardi del suo famoso e discusso antenato, il famigerato alchimista Minsker... e se non ricordo male lei ha proprio cambiato il suo cognome per cancellare ogni legame con quel suo trisavolo, giusto?” “Amico mio...” divertito Minsk “... ahimè, i parenti nonpossiamo sceglierceli.” Tutti risero. “Si, ammetto che quell'individuo” proseguì Minsk “avesse il mio stesso sangue, ma il Medioevo è finito e con esso l'idea, anzi la credenza che nome e sangue fossero ereditari. Per fortuna la sua follia e la sua superstizione sono rimaste a lui e come può vedere non vado in giro a riesumare morti per dar loro la vita, né pratico oscuri e ridicoli rituali affinchè fantasmi e demoni si allontanino. Si, ho cambiato il mio nome ma più che altro per principio, per non aver nulla a che fare con un simile... posso dirlo?” Fissando il pubblico divertito, per poi etichettare il suo antenato Minsker con una parola poco lusinghiera. Tutti risero ed applaudirono forte, con Minsk che ringraziò e saluto sia il pubblico in sala che i telespettatori a casa, chiudendo la puntata del suo programma di divulgazione scientifica. http://static.moviefanatic.com/image...-magnum-pi.jpg |
"Già, non conviene mai essere una brava ragazza." Disse sarcastica la donna a Gwen, riferendosi alla leggenda. "La cucina? Oh, quei due non smetteranno mai di beccarsi!" Scuotendo il capo.
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Sorrisi ironicamente scuotendo la testa.
"Mi spiace... Le liti in famiglia non sono mai una cosa piacevole... Adesso vado, ma credo che tornerò in questi giorni, starò qui una settimana per lavoro e la vostra cucina è davvero ottima" sorridendo soddisfatta. "Arrivederci!" salutai la signora e a quel punto uscii dal pub. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen lasciò il pub uscendo in strada.
Un attimo dopo però qualcuno fece lo stesso. Era un tipo alto e moro, di bell'aspetto e con l'espressione parecchio seccata. Saltò su una moto e per un attimo guardò Gwen. https://66.media.tumblr.com/5a03cf32...s2dho2_540.jpg |
Ce l'avevo fatta.
Ancora non riuscivo a crederci di essere riuscita a fare il salto di qualità che tanto avevo sognato negli anni. Dopotutto, i generi di film che avevo fatto finora avevano una data di scadenza, e un pubblico ristretto. Almeno, apertamente... Perchè poi diciamocelo, chi non guardava i miei film? La prova stava proprio nel fatto che venivo riconosciuta così spesso.. Sì, molti dicevano che era per il mio profilo instagram molto curato, ma non ci ho mai creduto. Ad ogni modo, ora ce l'avevo fatta. E non mi importava un accidente dei modi in cui ero arrivata in quel punto, avevo sempre detto che per la mia carriera avrei fatto di tutto, e così ho fatto. Non c'è dunque da stupirsi che non appena ho avuto l'occasione di chiedere un grande favore al produttore l'abbia sfruttata alla grande. Ed ora eccomi qui, pronta a rimpiazzare la stella di Studio 29. Mors tua vita mea, amica mia. A dirla tutta non mi era mai piaciuta granchè quella lì. Non c'era da stupirsi che l'avessero fatta fuori in quattro e quattrotto per quello scandalo. Ah, la gente che ancora si scandalizza, che carina... e che ipocrita. Durante tutto il tragitto scalpitavo, non vedevo l'ora di cominciare, di far vedere a tutti quelli che pensavano avessi solo un corpo da favola, un inesistente senso del pudore e beh, doti che potevo sfoggiare solo da una certa ora in poi... che c'era ben altro in me. Ero sempre stata convinta di avere abbastanza talento per sfondare, e di sicuro avevo abbastanza ambizione da percorrere tutte le strade possibili per il successo. Altrochè quelle che restavano indietro per inutili scrupoli. Ora, finalmente, era giunto il mio momento. Lo avrei spremuto come solo io sapevo fare. Il mio agente era stranamente silenzioso, e io mi godevo il silenzio, fantasticando nei miei sogni di gloria. D'un tratto vidi il castello avvicinarsi, accidenti era davvero bello. Avevo girato un film in un posto del genere, la versione più proibita di un grande successo cinematografico, che non aveva nulla da invidiare all'originale, secondo me. Ma ora era diverso, questa serie sarebbe andata in prima serata, sarebbe stata il mio trampolino di lancio. Presi un profondo respiro e mi voltai verso il mio agente che guidava. "Dici che gli altri della torupe sono già arrivati?" chiesi, impaziente di conoscere tutti e di cominciare. Intanto controllavo i commenti sotto la mia ultima foto postata su instagram il giorno prima, in cui annunciavo ai fan il mio passaggio dal cinema a luci rosse a quello sul grande schermo, celebrato con un aperitivo come si deve. http://www.villacampariristorante.it...5_124_645x.jpg |
Ero arrivata poco distante dal pub, quando sentii dei passi frettolosi dietro di me e con la cosa dell'occhio vidi qualcuno andare verso una moto, quindi mi voltai.
Era un ragazzo, moro e di bell'aspetto. Guardai per un attimo il punto. Sì, innegabilmente era spuntato da lì. "Immagino provenisse da te e da qualcun altro il concerto soave in cucina..." con aria divertita.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...cff2428560.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
L'auto attraversava la verde campagna Afragolignonese in un piacevole pomeriggio dal cielo azzurro, solo appena velato da sottili nuvole di un bianco vago.
La stradina campestre tagliava in due campi fioriti, tra alberi e piante variegate dai colori della lavanda, delle betulle, delle eriche e delle bacche selvatiche che tingevano come in un quadro l'intero paesaggio circostante. In lontananza apparivano le alte montagne azzurrognole, mutevoli ed assopite nel riverbero che pareva rimbalzare tra il cielo e la terra. “Non credo...” disse l'agente a Destresya “... quelli ci mettono un po' per attivarsi... magari arriveranno poco prima di sera...” fumando. L'attrice controllava il suo cellulare, sul quale poteva leggere i diversi commenti dei suoi fans alla nuova foto da lei postata. Si passava da un “ohhh, sei bellissima!” ad un “Wow, mia dea!”, per poi andare da un “vedrò questa nuova serie tv apposta per il tuo ruolo!” fino ad un “ma continuerai con i film per adulti vero, Des?”. Vi erano poi altri commenti più promiscui, altri sgrammaticati, altri ancora in lingue straniere come l'Inglese o il Francese. Le faccine con i cuoricini si sprecavano, così come le emoticon di fiori e bacini. |
"Si, lo spettacolo faceva parte del menù." Disse lui guardando Gwen con due occhi neri e profondi. "Spero ti sia piaciuto." Sarcastico con l'espressione insofferente.
Prese poi il casco e prima di indossarlo lanciò una nuova occhiata verso di lei, che attraversò tutta la sua figura. |
Evitai di ridere, perché era già incavolato di suo, non volevo metterci il carico da undici.
"Dipende. Se era compreso nel prezzo del pranzo sì. Mi seccherebbe pagare un supplemento..." con un sorriso sornione, studiando i suoi occhi neri e profondi attraverso il casco. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 08.49.25. |
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