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Vi ringrazio per la vostra gentilezza Lady Elisabeth, lo scopo con cui ho scritto questi versi era proprio quello di alleggerire l'anima dalla cupezza e dalla pesantezza dei tanti, troppi pensieri che inevitabilmente questo periodo ci sta gettando addosso...
Le cose importanti della vita sono quelle più semplici, quelle basilari. L'emozione dell'attesa, la felicità del ritrovarsi... Cose che neanche la crisi più nera potrà mai togliere, perché non appartengono all'economia, ma al cuore, e il cuore batte sempre anche nei momenti più bui. |
Cavaliere del Graal...
In un'assolata desolazione cosmica che imperverza la sonnolenta decadenza di Camelot la Moderna, con i suoi giradini silenti e le sue frescure notturne, il vostro componimento è come un crepuscolo di primavera, soave e leggero nel dischiudersi alla sera che si minora. Per questo mi unisco all'elogio di Madonna Elisabetta che in questo tripudio di colori ha lasciato cadere il suo sguardo sulla vostra perla. Taliesin, il Bardo p.s. ...in effetti con l'antico nome di Ares che portate nella pubblica piazza, non potrei non essere daccordo con la sua naturale esibizione, molto simile e lungamente atteso nel mio riflesso. |
Sir Lancelot
tornate con questi versi dedicati alla vostra Perla, così vivi e palpitanti...bentornato tra noi...anche il vostro è un felice ritorno. |
Quanto mi è mancata la dolce cortesia degli abitanti di questa città!
Umilmente vi ringrazio e mi inchino alle vostre parole, immeritate eppur così gradite :o |
Mi spiace Sir Lancelot se le mie parole vi siano parse quelle di Lady Chantal........spero che ella vi possa scrivere presto.......
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Sir Lancelot,
È la prima volta che le nostre strade si incrociano, in questo reame.. Vi porgo dunque i miei più sentiti omaggi... Avete scelto davvero un modo splendido per tornare... La storia che ci avete donato, è davvero incantevole... È incredibile quanto sia difficile doversi separare dalla persona amata, anche solo per poco tempo, anche se dopo poco sarà di nuovo con noi... Quasi che una parte di noi ci fosse portata via, e il tempo non mitiga questo piccolo dolore.. Ogni distacco é doloroso.. Oh, perdonate... Ma la vostra poesia mi ha emozionato.. E le emozioni sono doni preziosi, dunque.. Grazie! Bentornato a Camelot, Sir.. :smile: |
Citazione:
Scusatemi e grazie ancora... Citazione:
Se voi ringraziate me, io ringrazio l'Amore, che tutti ci ispira e muove e che mai, in un mondo privo di certezze, ci nega l'insostituibilità della sua luce. |
Il mio verbo giunge al richiamo fragoroso di una voce amica che vibra appassionata scuotendo le vetuste mura di codesto antico regno!
Finalmente versi che confortano il mio impeto e la mia volontà! Sacrosanta ragione di contiguità di sangue spiritualmente reale! Tra fanatismo e superficialità.. noi esistiamo! Grazie infinite a voi, Sir Lancelot! |
Sir lancelot....nel vostro lapsus mi avete fatto un grande dono...quello di avere paragonato me a Lady Chantal.......Lei e' una persona speciale, e starle dietro non e' semplice.....e credo anch'io che vi manchi davvero tanto.......spero arrivi presto....
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La Pioggia
Improvviso, inaspettato un temporale
accompagna il mio pasto serale. Lo guardo, scrosciante scender di pioggia, nel cuore un freddo vento serpeggia. A ogni mio boccone fa eco un tuono, dal cielo mi risponde un sordo suono. M’alzo da tavola, vado alla finestra la mia donna si porta alla mia destra. Le sussurro: “La vedi mio amore? Non ti fa questa pioggia battere il cuore? Provoca un sentimento indefinito… il mondo appar quasi più pulito”. Stretta a me dolcemente dice: “Questa pioggia sembra genitrice di tutta la tristezza del mondo, i nostri cuori indaga nel profondo. Fa riaffiorare sensazioni mai sopite, rende passionale un animo mite; sempre ci fa provar malinconia ma vorremo che mai andasse via”. Alle sue parole rimango stupito, il dolce sentir, il parlar compìto; già il viso, il cuore, ora la poesia… di lei non trattengo la bramosia. La bacio, a me stringendola forte alle nostre spalle sbatton le porte sotto i colpi spietati del vento: le fan prendere uno spavento. “Non è nulla, stammi accanto”, il suo corpo avvolgo con un manto per ridarle insieme al perso calore un po’di calma, tenerezza e amore. “La pioggia e il vento non devi temere; questa è una delle benvenute sere in cui gli dei puliscon questo mondo, lo lustran per bene, lo lavano a fondo. La pioggia spazza via ogni male, ogni angoscia, ogni ferita mortale; ogni cura, dolore, pena o torto da stasera consideralo morto. Questo è quel tipo di malinconia che si prova per ciò che ci è portato via; perché stasera ci è sottratto il passato è naturale esserci affezionato”. Al che la dolce mia compagna disse: “Sarebbe meglio allor che non pulisse, se portar via deve ogni mio ricordo, bello o brutto che sia io non lo scordo”. Sorrisi in cuor mio alle sue parole; come bambina che lasciar non vuole dell’infanzia il giocattol suo prediletto lei mi sembrò, allor così le ho detto: “Più intelligente è la pioggia, sai, di quanto immaginar possiamo assai. I ricordi ostacolano il nostro sguardo, sono alla crescita fiero baluardo. Se son belli li cristallizziamo in noi, se son brutti, cancellarli non puoi. Sempre dobbiamo fare i conti con loro, e di nuove esperienze non facciam tesoro. Come la polvere impedisce all’occhio di veder propria immagine in uno specchio, così l’uom non ride alla vita, ma al ricordo restando a ogni nuova felicità sordo”. Lei mi sembrò scrutarmi beatamente, quel che dissi le toccò la mente. Bentrovata pioggia, lavalo bene tutto quel che quaggiù ci trattiene. di Marco Cecini |
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