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" Forse dovrei tornare a Camelot, ma ero venuta a raccogliere delle erbe......io ...si, mi sento un po' confusa ma non sono stanca.....volevo chiedervi ...sapreste dirmi dove si trova ' ovest ?..." acqua avevo bisogno di acqua.......Mi venne in mente Morris, la musica si fece piu' forte.......mi si congelo' il sangue nelle vene, che stava succedendo ?......." Sir vi prego.....portatemi ad ovest, non potete comprendere......e una volta li' mi riprendero' "
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"Ovest?" Chiese stupito il cavaliere. "Beh, dovrebbe essere dall'altra parte."
Poi fissò l'incerto volto di quella ragazza. I suoi occhi sembravano supplicarlo. "E sia, vi condurrò a ovest." "Guis" intervenne il suo scudiero "dobbiamo giungere a Camelot prima possibile. Non dimenticarlo." "Tranquillo, amico mio" rispose il cavaliere "devieremo solo di poco la nostra strada. E poi sai bene che la cavalleria ci impone di aiutare una dama in difficoltà!" Poi, rivolgendosi alla ragazza: "Milady, purtroppo il mio impetuoso scudiero ha fatto fuggire il vostro cavallo. Dovrete salire sul mio. Però vi consiglio di stringervi forte a me. La strada è dissestata." |
"Certamente buon uomo"!
Sollevo da terra i due sacchi.. con una sola mano... con l'altra.. prendo in braccio il simpatico vecchietto..e gli sussurro:"Dite al Signore che aiuti voi.. ne avete più bisogno di me"! http://1.bp.blogspot.com/_mISpcvDu0A...rriero1wu8.jpg Sir Morris |
" il vostro scudiero ha ragione Sir, indicatemi la strada non credo di avere difficolta' a trovare il luogo che cerco......vi saro' comunque grata, e se proprio decideste di accompagnarmi , vi lascero' il permesso di camminarmi al fianco ho le membra intorpidite dal freddo, se poi saro' stanca approfittero' della vostra buona creanza e riprendero' il cammino sul vostro cavallo.."
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Credete davvero, cavaliere?" Rispose sorridendo il monaco.
Poi, dopo un attimo di silenzio, aggiunse: "Il vostro posto è altrove. Strane forze ruotano attorno a voi...Sapete, quando ero giovane fui legato del vescovo di Avignone. Mi occupavo di preparare le giovani coppie per il matrimonio." Rise di gusto e poi concluse: "Sono vecchio, ma so ancora riconoscere uno sguardo innamorato. Milord, tornate da colei a cui avete donato il vostro cuore. E ricordate...per forte che possa essere un cavaliere, senza la Fede è destinato sempre a perire." |
Intanto nella foresta, Guisgard si era offerto di accompagnare la ragazza.
"Ho capito..." disse con un sorriso ironico. Prese il suo cavallo e aggiunse: "Andiamo, milady! Salite sù. Io condurrò da terra il mio cavallo. Così nessuno attenterà al vostro onore." |
" sento la necessita' di camminare a piedi, il mio onore non c'entra nulla, e se dobbiamo perdere tempo a decidere chi scende e chi sale da cavallo, fatemi il favore di indicarmi la strada........non vi preghero' di farmi compagnia, anche se mi sentirei molto meglio se mi foste accanto...."
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"Ehilà, che caratterino!" Rispose divertito Guisgard. "Come volete, milady. Ogni vostro desiderio è un ordine." E rise di gusto.
Poi aggiunse: "E sta bene. Faremo due passi a piedi per la foresta." Ammone, lega il mio cavallo al tuo e facci strada verso ovest." E così si incamminarono verso la meta tanto desiderata da quella ragazza. "Per rendere più piacevole il cammino, se non vi reca noia, si potrebbe far due chiacchiere." Disse Guisgard. "Nel posto in cui tanto bramate di giungere, vi attende il vostro sposo?" |
" Il mio sposo non sara' li' ad attendermi, sto andando nel luogo che mi dara' la possibilita' di comprendere da dove arrivano queste voci e questa sinistra melodia.......molte ragazzine sono sparite e stamane a Camelot....una madre piangeva per la figlia che non aveva fatto ritorno"
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A quelle parole, Guisgard si fece serio e pensieroso.
"Milady, non dovreste seguire questi strani pensieri." Disse fissandola negli occhi. "E soprattutto non dovreste andarvene in giro per la foresta tutta sola!" Aggiunse. "Se stamani non fossimo passati da queste parti, ora stareste vagando da sola per questi luoghi solitari. Ora vi riporto a Camelot. Da vostro marito!" Ma proprio in quel momento, si udì il rumore di numerosi passi. Ammone arrestò di colpo i cavalli e si guardò nervosamente attorno. Ad un tratto, dal fogliame, emersero un gruppo di uomini a cavallo. "Cosa fate da queste parti?" Chiese minaccioso colui che sembrava essere il capo di quel manipolo. "Questa è la nostra terra. E non vogliamo forestieri qui intorno." Guisgard ed Ammone si scambiarono un rapido sguardo. "Perdonate, signore" cominciò a dire Guisgard "ci siamo persi. Per questo vaghiamo in questi luoghi. Vi chiedo la bontà di indicarci la via per Camelot e noi lasceremo subito la vostra terra." "Seguite quel sentiero fino al ruscello." Rispose quell'uomo. "Da lì avvisterete le torri di Camelot. Andate e non tornate più!" |
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