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Dacey ed Amit si allontanarono di qualche passo dall'ometto.
“Non so...” disse il giovane a sua sorella “... se fosse vero sarebbe da prendere al volo quest'occasione... ma se stesse mentendo? Il Cavaliere di Altafonte...” dubbioso “... che nome strano... non ho mai sentito un titolo simile... anzi, non so neanche dove si trovi quest'Altafonte... spero solo non siano degli impostori...” |
Gwen mangiò la sua cena, mentre da fuori e dal pianterreno giungevano gli schiamazzi di quei giovani.
Durarono parecchio, per tutta la sera e buona parte della notte. Ridevano, cantavano e motteggiavano in modo dubbio. Poi, dopo gli eccessi della tavola e del motteggiare, cominciarono ad andare via un po' alla volta, facendo così tornare il palazzo finalmente di nuovo tranquillo. |
Mentre mangiavo le risate e gli scherzi di quel gruppo continuarono fino a tarda notte, quando poi iniziarono ad andar via, facendo piombare il palazzo nel silenzio e nella tranquillità.
Così indossai una camicia da notte e mi misi a letto, senza addormentarmi ancora. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Nyoko sentì quei passi.
“Eccoci.” Disse De Bonnet. Con lui vi era un ragazzo dallo sguardo chiaro ed i tratti gradevoli, l'espressione indecifrabile e vestito da valletto domestico. “Come ti chiami figliolo?” Chiese il padre di Nyoko, ma quello non rispose nulla. http://www.timbenjaminart.com/benjie...oming-jane.jpg |
Aspettai col cuore che batteva forte, quando udì monsieur De Bonnet parlare. A pelle sentivo ci fosse la presenza di un'altra persona che però non disse parola alla domanda di mio padre. Mi strinsi le mani, forse aveva visto le mie condizioni e si era impressionato. Mi vergognai leggermente, non era la prima volta che accadeva dopo tutto.
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“Dopotutto” disse Isolde “alloggiare qui sarebbe gratuito.” Fissando gli altri. “Altrimenti si dovrebbe trovare un albergo e naturalmente pagare.”
“Già, è vero.” Annuì Ozillonne. “Ed il denaro non va mai sprecato. E poi si devono temere i vivi, non certo i morti.” Guardando Clio e gli altri membri ella compagnia. “Se poi l'ambiente è troppo sinistro” divertito Lelandro “si potrà dormire tutti insieme.” Guardando Clio ed Isolde con sguardo sornione. |
"Esattamente.." concordai con Isolde.
Quel maniero era affascinante, dovevo ammetterlo. Chissà quali segreti custodiva. Sorrisi poi alle parole di Ozillonne e risi a quelle di Lelandro. "Mi sembra giusto, così potrete difenderci dai fantasmi o dai malintenzionati.." con fare teatrale. |
Gwen indossò una camicia da notte e si coricò, senza tuttavia riuscire a prendere sonno.
Nel palazzo infatti era sceso uno strano silenzio, quasi ossessivo, dopo tutto quel trambusto e quegli schiamazzi. |
Non riuscivo a dormire.
Forse era colpa di quello strano silenzio, calato improvvisamente dopo quella confusione. Cercai di capire se vi era qualche minimo rumore, se Elv fosse andato a dormire o meno. Dovevo pur fare qualcosa se non riuscivo a dormire. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Questo ragazzo” disse il padre di Nyoko a De Bonnet “è forse muto? Sordo? O semplicemente maleducato?”
“Non ha mai avuto una vera educazione” spiegò De Bonnet “e solo io ho provato ad insegnargli qualche buona memoria. Non è cattivo, ma non è mai vissuto con gente perbene troppo a lungo.” “Sentito, Nyoko?” Il padre a sua figlia. “Credi sia adatto ai nostri bisogni?” |
“Tranquilla...” disse divertito Lelandro a Clio “... nel mio letto ogni donna è al sicuro.” Ridendo.
“Avanti, votiamo.” Ozillonne. “Deciderà la maggioranza. Ognuno esprima il suo voto, su.” Esortò. |
Rimasi a riflettere alle parole di mio padre. Non potevo vederlo però...
"Io non tengo conto di questo, padre. Mi basta sapere che posso contare sulla sua bontà... E la sua compagnia" dissi leggermente, voltandomi nella loro direzione. "In quanto all'educazione, beh... C'è tempo per tutto..." dissi sorridendo sincera. In effetti ero anche io una piccola ribelle, andando sempre contro corrente. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
"Lo credo bene.. non sei certo una minaccia.." con aria innocente e scherzosa.
"Ah, la nobile democrazia ha raggiunto anche la compagnia!" Gaiamente. "Allora io sono per restare!" Annuendo. |
Quel silenzio.
Gwen cercò di capire se potesse avere fine, se qualcuno era ancora sveglio. Ad un tratto però sentì qualcosa. Forse non tutti erano a letto. Infatti un attimo dopo udì dei passi nel corridoio. |
Ero intenta ad ascoltare e infatti non avevo sbagliato.
Sentii dei passi nel corridoio; probabilmente era lui. Del resto, i suoi amici erano andati via da poco; tuttavia restai lì in ascolto, a capire chi fosse e cosa stesse facendo ancora in piedi. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
A quelle parole di Nyoko, il ragazzo la guardò a lungo.
Poi si avvicinò e ad un tratto le sfiorò gli occhi. “Ehi, fermo...” disse il padre di lei, mentre De Bonnet tirò indietro il ragazzo. Aveva visto qualcosa quel ragazzo nello sguardo chiuso e spento della ragazza. |
Ci fu un attimo di silenzio alle mie parole, non vedendo niente mi sentì leggermente in imbarazzo. Poi ad un tratto senti qualcuno sfiorarmi gli occhi, quasi una carezza, delicata. Le parole giunte in seguito mi fecero capire si trattasse di quel giovane. Cosa aveva visto che lo aveva attratto? Rimasi col volto puntato verso, o almeno presumevo, del ragazzo, senza dire nulla.
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Ozillonne annuì a Clio, per poi guardare gli altri.
Lione, Sbrizzone e Zordone votarono per andar via, mentre Lelandro ed Isolde per restare. A questo punto il voto di Ozillonne, viste le condizioni di Tafferouille, sarebbe stato decisivo. “Io voto per restare al castello.” Fece il capocomico. “Almeno sarà un pernottamento gratuito.” Annuendo. |
Attesi trepidante la votazione, sorridendo a Lelandro che aveva votato a favore di restare.
Ed evitai di esternare troppo la mia contentezza quando si decise di restare. "Ottimo!" Dissi soltanto, alzandomi "Farà bene a tutti riposare..." lanciando un'occhiata a Tafferouille ancora immerso nella sua colossale sbronza. |
Gwen udì ancora quei passi nel corridoio.
Chiunque fosse camminava in modo in certo. Ad un tratto non sentì più nulla. Un attimo dopo qualcuno bussò alla sua porta. |
“Mi scuso per l'accaduto...” disse De Bonnet a Nyoko ed a suo padre “... non accadrà più.”
“Sei cieca?” Chiese ad un tratto il ragazzo alla giovane, quasi indifferente a tutto il resto. Come se nella stanza ci fossero solo lui e lei. |
Quei passi, un po' incerti, continuarono ancora, fino ad arrestarsi.
Rimasi in ascolto, finché non sobbalzai sentendo bussare. In un attimo indossai la vestaglia e andai ad aprire per vedere chi fosse. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Annui alle parole di monsieur De Bonnet finché non udì parole nuove, una voce diversa, che capì fosse di quel giovane. Alla sua domanda sorrisi dolcemente e sinceramente.
"Sì" dissi con un lieve cenno di tristezza. "Per via di un incidente" dissi cercando di sciogliere un po' la mia e la sua timidezza. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
“Bene, è deciso.” Disse Ozillonne. “Raggiungiamo quel rudere e sistemiamoci per la notte.” Ordinò.
“Eh, adoro i rifugi romantici.” Sorridendo Lelandro e facendo l'occhiolino a Clio. “Lì si potrà provare scene appassionate, no?” Il carrozzone si mosse così alla volta del maniero. Intanto Tafferouille continuava a ronfare ancora sbronzo, farfugliando di tanto in tanto versi e rime di vecchi poemi. |
Sorrisi a Ozillonne e mi alzai, preparando le mie poche cose.
Poi quelle parole di Lelandro, a cui sorrisi, divertita, per poi posare una mano sulla sua spalla. "Eh l'astinenza è una brutta bestia..." con fare teatrale "Dai, ancora qualche giorno e saremo nella capitale con tutte le sue attenzioni.." mimando con l'altra mano "E pensa che paradiso, li quasi ogni donna è in vendita.." facendogli l'occhiolino. Tornai poi a guardare il maniero che era sempre più vicino. |
Gwen aprì la porta, dopo aver indossato la sua vestaglia, trovando sulla soglia Elv.
Odorava di vino ed aveva uno sguardo reso rosso dall'alcool. “Ah, ecco...” disse visibilmente alticcio “... sei ancora sveglia... o forse ti abbiamo svegliata noi col nostro baccano?” Sorridendo. |
A quelle parole di Nyoko, il ragazzo, delicatamente, con un gesto improvviso prese la mano di lei e la portò sul suo volto, come a farle testare, scoprire i tratti del suo volto, visto lei non poteva vederlo.
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Elv era sulla soglia e non aveva una bella cera, per via del vino.
"No, io non riesco a dormire..." Con un leggero sorriso "Beh... Volete entrare?" chiesi, un po' in imbarazzo per quella situazione, indicando le poltrone "Non fate complimenti" sorridendo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Per un po' non udì più nulla. Poi con delicatezza sentì le sue mani sulla mia e la portò sul suo viso facendomi tastare i suoi tratti. Il cuore mi si sciolse a quel gesto ed io scolpii ogni tratto del suo viso nella mia mente.
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Lelandro sorrise a Clio, forse un po' deluso da quella sua risposta, mentre il carrozzone raggiungeva il maniero.
L'antica cinta muraria ormai non copriva più l'intero e vecchio perimetro, mentre il castello vero e proprio aveva solo qualche torre ancora in piedi, con la parte nobile segnata da crolli. Ma qualcosa di spettrale, di cupo, di misterioso avvolgeva quel luogo. Un senso di decadenza, non solo dettato dalle rovine, ma come se una vaga angoscia attraversasse quel posto. “Ehi, guardate...” disse Lione, indicando una lapide marmorea nelle murature dell'ingresso. Una lapide che così recitava: “Qui è dove non c'è Fortuna... Dove è muta si' anche la Luna... Dove Amor han tutti dimenticato... Dove nessun Fior più è sbocciato...” |
“In quella direzione...” disse il contadino ad Altea, indicando un sentiero stretto e semicoperto dalle sterpaglie e dai rovi “... seguite il sentiero senza lasciarlo mai... giungerete presso un alta quercia... verso destra scorgerete una grotta... lì si è rifugiato l'ultimo frate...”
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Elv restò a fissare Gwen senza dire nulla e senza tradire nessuna emozione.
Portò alla bocca la sua bottiglia e finì il vino, lasciandola poi cadere a terra. I suoi occhi erano in quelli di Gwen. Allora sfiorò i capelli rossi di lei, per poi scendere con quella carezza sul suo viso. Un attimo dopo però, con gesto improvviso, portò le mani sulla vestaglia di lei, aprendola con forza. Poi strappò la camicia della ragazza, lasciando nudo il suo petto. E restò a guardare la sua nudità. |
Per lunghi momento quel ragazzo guidò la mano di Nyoko sul suo volto, in modo che lei ne tastasse ogni fattezza.
Era giovane, come lei ed i suoi lineamenti sembravano piacevoli, persino belli. Il padre di lei e De Bonnet restarono a guardare i due giovani senza dire nulla. “Pavel...” disse il ragazzo a Nyoko “... il mio nome è Pavel...” |
Non disse nulla, limitandosi a finire la bottiglia e lasciarla cadere con un tonfo sordo sul lungo tappeto del corridoio.
Poi, inaspettatamente, la sua mano si insinuò fra i miei capelli, poi scese sul mio viso, in una carezza. Arrivate però all'altezza della mia vestaglia, le sue mani persero quella delicatezza, strappando con forza la camicia da notte mentre lui rimaneva a fissarmi. Rimasi immobile, completamente inerme e impossibilitata ad agire, mentre il respiro si bloccava e i miei occhi lo fissavano, in attesa, in quel silenzio diventato nuovamente assordante. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...655b2fe5d9.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Annuii al contadino e dissi a suor Matilde di rifugiarsi nel vecchio monastero abbandonato.
Seguii il sentiero e vidi la quercia e mi avvicinai. Il mio sguardo si voltò a destra vedendo la caverna. Presi coraggio ed entrai..sperando non fosse una trappola.."Sono Altea..e sono con suor Matilde e gli orfani dell' orfanotrofio di San Giovanni. Aiutatemi..ci stanno dando la caccia." E rimasi in silenzio a guardare la penombra. |
" Neanch'io ma c'è da dire che io e te non siamo grandi esperti di titoli nobiliari" abbozzando appena un sorrisetto ironico.
" Lo spero si, ma se non tentiamo non lo sapremo mai. E perdere una tale occasione di guadagno sarebbe da sciocchi" guardai Amit seria, " sai bene quanto ci servano..." Mi voltai per controllare che l'uomo con gli occhiali ci fosse ancora. " Che gli diciamo allora? Io vorrei tentare Amit... I soldi valgono il rischio, e poi abbiamo vissuto situazioni molto più estreme no? Sappiamo bene come cavarcela." Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
"Pavel..." ripetei dopo aver carezzato il suo volto e udito la sua voce pronunciare il suo nome. Sentivo il cuore battere come mai prima, una forte emozione mi faceva tremare. I suoi lineamenti mi parvero belli, maledì il girono del mio incidente.
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Le avventure di Tafferouille
Osservavo il castello sempre più incuriosita.
Sembrava abbandonato ormai da tempo. Poi quella lapide, spettrale. "Chissà chi ci abitava..." mormorai, pensierosa. |
Lo guardai divertita mentre cominciva darmi delle giustificazioni sul perchè mi avesse fermata.......le miei informazioni valevano mezza corona.....o ben altro valeva mezza corona......." Credo proprio abbiate preso un bel granchio.......ma vi perdonero' perchè le caldarroste di Robert sono le migliori e poi loconosco da bambino....se avete da chiedere informzioni...forse lui vi prendera' meno in giro del vostro amico vecchietto......."......da Gerom sarei passata dopo...l'importante e che non si facesse troppo tardi....il bosco col calare della sera non era molto sicuro e la casa era di sicuro gelida......" Non ricordo come vi chiamate.....Messer ? "
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Tutto accadde velocemente, in modo quasi naturale.
In un attimo la vestaglia scivolò a terra e la camicia strappata lungo la pelle nuda di Gwen, fino a posarsi sui suoi piedi. Era nuda davanti ad Elv, davanti al suo giovane padrone. E lui teneva il suo sguardo nero e luminoso sui suoi seni scoperti. E li guardò a lungo, per un momento che parve infinito alla ragazza. Poi quegli occhi neri salirono su, fino ad incontrare quelli di lei. |
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