Camelot, la patria della cavalleria

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llamrei 13-05-2009 14.28.46

I miei complimenti lady zaffiro: bellissima storia e bravissima voi, milady:smile_clap:

zaffiro 13-05-2009 19.05.26

Citazione:

Originalmente inviato da llamrei (Messaggio 7611)
I miei complimenti lady zaffiro: bellissima storia e bravissima voi, milady:smile_clap:

grazie,lady llamrei,mi fanno onore le vostre parole,ma no,non bravissima,non lo sono di certo,però mi fa piacere che abbiate apprezzato la storia.Buona serata di profumato e mite maggio,i fiord'arancio sono sbocciati tutti,ve ne dono un mazzolino in segno d'amicizia.zaffiro

llamrei 13-05-2009 20.51.37

accetto molto volentieri i fiori d'arancio e alcuni li intreccio fra i miei capelli.
A voi vorrei donare, per contraccambiare il vostro bel gesto, un fascio di fiori di lavanda che io adoro. Nel mio giardino ci sono diverse varietà di questo fiore profumato:smile:
http://farm4.static.flickr.com/3368/...311610e9_o.jpg
(intrepidfred)

zaffiro 13-05-2009 23.33.53

Citazione:

Originalmente inviato da llamrei (Messaggio 7628)
accetto molto volentieri i fiori d'arancio e alcuni li intreccio fra i miei capelli.
A voi vorrei donare, per contraccambiare il vostro bel gesto, un fascio di fiori di lavanda che io adoro. Nel mio giardino ci sono diverse varietà di questo fiore profumato:smile:

(intrepidfred)

Come ho gradito,lady llamrei,la lavanda raccolta nel vostro giardino,grazie,la avvolgerò in sacchetti di bisso ricamati a mano e la riporrò nei cassetti a profumare la biancheria più preziosa,che delicata essenza sprigionano le spighe appene raccolte,ne ho apprezzato tutta la freschezza ed ora ne contemplo l'elegante bellezza,ancor più raffinata perchè nutrita dalle vostre gentili mani.Buonanotte.zaffiro

zaffiro 23-05-2009 20.18.00

tutte le sere,a quest'ora del giorno,quando il cielo volge all'imbrunire,il vento si placa.
Dal principio non vi avevo dato peso,credevo si trattasse di coincidenza,ma proprio quando il vento si placa si ode un respiro.Anche ieri,mentre voltavo le pagine del libro,udii quel respiro,confesso che nelle sere passate ho creduto fosse frutto della mia immaginazione,poi ho cercato di prestar vigile attenzione e così,sera dopo sera,mi sono abbandonata al buio ed al silenzio,e ieri sera,mentre la tremolante luce sullo scrittoio disegnava strane ombre sugli oggetti riposti nella stanza,mi sono portata al balcone.L'aria era immobile,come le altre volte,le luci del paese si accendevano una ad una come le stelle nel cielo,il tramonto faceva cadere le ombre sui tetti e sugli alberi,non un cinguettio di uccelli,non uno stridore di finestra a socchiudersi,non un volo di civette tra le fronde,nè musica di cicala,tutto,nello stesso istante di ogni giorno di tutte le stagioni si volge al silenzio ed ecco il respiro esalato come un sospiro.A nulla è valso camminare sui fiori appassiti di bouganville,persino il mio passo non emetteva stridore,non un fruscio di foglie appassite,solo un sespiro,sempre un solo sospiro,Mi portai di nuovo allo scrittoio,stavolta impaziente e contrariata,nulla mi conduceva a quell'alitare,non un indizio,non una direzione,tornai a sedermi,ripresi in mano il libro,e scorsi che esso era ansimante,come un petto affannoso,le pagine si sollevavano come un diaframma,vi appoggiai sopra la mano,palpitava,poi l'orecchio,e scorsi il breve,lento,affievolito respiro come un sospiro.Eppure,intenta nella lettura dei contenuti,non mi ero mai accorta del cuore che batte in esso.

Morris 24-05-2009 09.57.33

Ho seguito, trepidante, il vostro percorso nel ricercare quel misterioso respiro, sospirante di farsi scorgere da voi, inebriante lady Zaffiro!
Lo avete disegnato, colorato...e poi lo avete accarezzato con le vostre mani!

Sir Morris con ammirazione

zaffiro 24-05-2009 12.58.47

[quote=Morris;7768]Ho seguito, trepidante, il vostro percorso nel ricercare quel misterioso respiro

grazie,sir morris,sono certa che avete vissuto la mia fremente attesa con molta partecipazione

Sir Eldred 14-06-2009 17.13.01

Terzo mese invernale... metà della stagione.
Notte tra Sunnudagur e Manudagur.
Accampamento Jorgänsen di Solefald

Non ho voluto fare festa. Non ho voluto festeggiare la vittoria... benchè è stata sempre la mia parte preferita di un'intera guerra il festeggiare la vittoria con Idromele e selvaggina e i miei fratelli d'armi. Invece sono nella mia tenda. E piango. Se mi vedessero gli altri mi coprirebbero di disonore, sebbene i miei singhiozzi non siano udibili e io sia ancora così sporco di sangue e terra da non far intravedere le lacrime.
Ci conoscevamo da quando eravamo due piccoli omuncoli dai capelli corti che giocavano con le spade di legno alla guerra, prima che le nostre madri ci richiamassero per il pasto serale.
Abbiamo combattuto spalla a spalla in ogni battaglia, in ogni dove, su terra e in mare, contro i Cristiani, contro altri Normanni, contro i Germani, contro i Celti, persino una volta contro i Saraceni.
Abbiamo pregato assieme ogni Dio del nostro Pantheon.
Dal propiziarci la guerra pregando Thor, a renderci benevola Freyja per le nostre avventure amorose.
30 anni fianco a fianco.
E ora che mi rimangono i ricordi... il più vivido è quello più immediato e quello più terribile.

Questa mattina eravamo entrambi galvanizzati dalla battaglia imminente, come al solito.
Pieni di vita e dannatamente eccitati. Non pensavamo a nulla che non fosse affondare la mia ascia e la tua spada nel corpo dell'avversario e già cominciavamo ancor prima di incrociare le spade col nemico a conteggiare i corpi che avremo dilaniato coi nostri colpi, accaparrandocci la palma di maggior numero di avversari caduti ai nostri piedi sanguinanti.
Con questo spirito andammo in battaglia... i nostri nemici, erano quel popolo celtico che tanto fieramente porta alti gli scudi e le lance e le barbe e le folte chiome rosso acceso. I Pitti. Abitanti del Nord, come noi, ma niente a che vedere con il NOSTRO Nord. L'inverno più rigido per loro è la nostra estate più mite.
Noi due eravamo in testa, in prima fila, primi nell'impatto contro il nemico.
Combattevamo come al solito, spalla a spalla, falciando celta su celta. Avversari forti, valorosi, ma non erano Vichinghi.
Era tutto perfetto come sempre... ma poi... ma poi... se solo avessi saputo...
Un Pitto, armato di lancia, galoppava verso di te a spron battuto, brandendo la sua arma. E io mi voltai, staccandomi dalle tue spalle, per fendere l'aria dall'alto verso il basso, mozzando la sua lancia. Il colpo lascio così di sorpresa quello che probabilmente era più un coscritto che un vero guerriero, che si sporse, senza darne a mente, verso di me per la sopresa. Un secondo fendente, orizzontale stavolta, distrusse ogni sua pretesa di rendersi veterano almeno della sua prima battaglia.

"23!"
Urlai prorompendo in una sguaiata risata... aspettando il tuo solito commento di ripicca che sarebbe diventato un "24!".
Ma non arrivò. Mi voltai e ora che sarà quella l'immagine che mi accompagnerà per il resto della mia vita e mi caccierà nei miei prossimi sogni.
Una lancia ti usciva dal costato... il codardo figlio di un cane ti aveva preso alle spalle. E tu mi fissavi, con quegli occhi vitrei e la bocca spalancata in un'orribile smorfia di sorpresa e terrore.
E' stato un secondo prima tu ti accasciassi al suolo, neanche tu te ne sarai accorto. Nè tu amico mio, ne il tuo carnefice.
Ma è stata per me è un eternità.
Il Celta dietro di te ritrasse l'arma dal tuo costato, facendoti cadere sulla terra nuda, calpestando il tuo cadavere e brandendo la sua lancia verso di me, deciso a prendere anche la mia carne.
Non ricordò neanche la sua faccia... tant'è che come una furia gli feci volare il cranio con un solo, ben assestato colpo di scure.
La battaglia terminò poco dopo la tua morte, Haaralde... mentre tutti alzavano le armi e gli scudi e urlavano vittoriosi, io ero chinato a urlare di dolore.
Nessuno se ne accorse tanto si confondevano le mie urla con quelle dei nostri fratelli. Fu meglio così.

E ora io che farò?
La nostra religione dice che dovrei giubilare, che hai avuto la migliore morte possibile, che ora starai banchettando con Thor e bevendo con Tyr, che vedrai le lande di Asgard... che dormirai nel grande palazzo Valhalla!
Ma non riesco... non riesco, ti prego di perdonarmi se non posso gioire.
Il compagno di una vita ucciso così.
Abbiamo accettato indirettamente entrando in guerra questo rischio, pur non considerandolo.
Ma ora sono solo... e mi rendo conto della gravità di tale giuramento tanto tacito, quanto importante.
Dirò a Isa di farsi forza... dirò al tuo piccolo Jukka che ora sei uno degli Einherjar di cui tanto gli parlavi, uno dei guerrieri valorosi del Valhalla.
Quanto a me... prima o poi ti raggiungerò.
La mia vita da guerriero è iniziata con la morte dei miei avversari... finirà con la mia. Magari dilaniato da un'arma bianca, magari in un letto affogato nel mio sudore e nella mia urina per la vecchiaia che rende infermi e impotenti.

Ma il presente è che tu sei morto Haaralde. E per quanto mi sforzi di capire perchè... penso che la mia vita da oggi sia cambiata.
La guerra tutto d'un tratto non è più divertente come lo era un tempo.
Non mi sento più il dio che credevo di essere.
Perchè eravamo in due a crederci immortali.
E se tu mi hai dato prova di esserlo... allora mi sa proprio lo sono anche io.

Non leggerai mai tutto ciò... non puoi. Ma penso che nessuno lo leggerà.
E penso proprio lo butterò nel camino se me ne ricordo, perchè....



In quello stesso istante chiamarono Eldred a partecipare alla festa per la vittoria sui Pitti e per la scorreria andata a buon fine.
Poi si rese onore ai caduti... a causa di questi avvenimenti, Eldred non bruciò mai questa lettera, dimenticandosela tra i suoi effetti personali... in attesa di essere riaperta.

Perry Undomiel 14-06-2009 23.06.39

Complimenti Sir, la vostra storia mi lascia di stucco!

zaffiro 15-06-2009 00.00.56

Sir Eldred,porgetemi le vostre mani,lasciate che possa strigerle..Guardate,con le vostre lacrime le avete lavate dal sangue,ora sono pulite,robuste,vigorose e sagge,per affrontar nuovamente la vita.Due cose sono care all'uomo,ma al contempo cagione di sofferenze atroci,l'amore e la morte.Eppure,seppur esse sembrino l'una l'opposto dell'altra,sono così intrinsecamente strette tra loro che talvolta si fa fatica a sciderle,l'una può condurre all'altra per insostenibili pene del cuore,la seconda,può condurre alla prima per il sollevar dalle sofferenze del corpo.Voi amaste il vostro compagno,e ne soffriste per la morte,ora quell'amore perduto vi rende dolore,ma la morte che egli trovò nella maggior espressione del suo essere,e cioè combattendo,vi renderà la gioia del vederlo elevato alle divinità in cui avete ancora la forza di credere.In tali leggi che governano il mondo non troverete mai spiegazione logica,perchè non è nelle facoltà del genere umano,a noi è concesso viverle seppur,talvolta,costretti a piegarci ad esse per volontà di terzi.Riprendete il coraggio,e con esso la rassegnazione,saprete amarlo comunque,attraverso gli occhi di chi furono a lui cari.

Bella interpretazione,sir,mi è piaciuto soprattutto quel NOSTRO,a caratteri maiuscoli,quasi a levarsi come un urlo.Spero di rileggervi presto.Buonasera.

Vivian 07-07-2009 16.53.21

Sono colpita dagli splendidi racconti delle dame e dei cavalieri di Camelot. Ho intravisto in queste meravigliose storie animi nobili e appassionati.
Dal canto mio invece ammetto che difficilmente trovo il coraggio di esprimere quello che si cela in fondo al mio cuore, non tanto per difficoltà nel trovare le parole quanto per semplice vergogna.
Per questo vorrei regalarvi una storia che più mi si addice, un racconto scherzoso che mi è venuto in mente leggendo la discussione "Enigmi a Camelot". Non badate alla metrica e alle rime, ve ne prego, non ne sono molto padrona, in compenso credo che il racconto che sto per offrirvi possa darvi un'idea dell'indole un pò irriverente della sconosciuta Lady Vivian.

Vi era un tempo uno strano sovrano che viveva in un reame lontano.
Nel regnare non era un granchè ma di enigmi era l'indiscusso re.
Passavano gli anni e ad ogni quesito egli rispondeva a menadito.
Giunto alla fine della spensierata vita, si avvide che la regal stirpe era finita.
Per risolver rompicapi i suoi doveri avea scordati,
nessuna sposa avea cercato e alcun erede procreato.
Per por rimedio a un tal problema emanato avea un proclama:
“Chi in ingegno la corona batterà, re indiscusso diverrà”

Per primo giunge un cervellone, in matematica un gran campione.
“Quando le cose vanno male, su che cosa potete contare?”
“Sulle dita” ribatte il sovrano, deluso assai dal semplice arcano.
Viene poi una servetta, con visino da furbetta:
“Vivo se mi alimentate, muoio se mi dissetate”
“Sei graziosa giovinetta, ma la corona non ti spetta.
Torna pure a ramazzare ed il FUOCO ad attizzare”
Giunge allora un canuto dottore, domandando con ardore:
“Rispondete mia Maestà, cosa cresce e mai diminuirà?”
Il re, tutto accigliato, esclama: “L’età!”, guardandolo sdegnato.
Ed ecco arriva il maniscalco, naso rosso e capo calvo:
“Cos’è che, se lo immergete, entra rosso e nero ne esce?”
Il re risponde un po’ mordace, poiché il quesito non gli piace:
“Del FERRO ROVENTE siete padrone, ma per esser sovrano troppo caprone”.
Ecco infine venire un buffone, calzari a punta e un gran cappellone.
Guarda il re e con voce suadente pone l’enigma che da tempo ha in mente:
“Son più di Dio misericordioso e più del Demonio velenoso,
Mi posseggono i poveri in gran quantità, il ricco, all’opposto, non ne ha necessità.
E se il tuo appetito con me vuoi saziare, preparati presto alla vita lasciare”.

A lungo il re rimuginò, fino al sorger del sole a null’altro pensò.
Il dì seguente venne il giullare la soluzione del rompicapo a reclamare.
Il sovrano a lungo avea pensato, ma alcuna risposta avea trovato.
Accolse l’enigmista porgendogli la mano e chiese la soluzione dell’assurdo arcano.
Il buffone, non proprio nobilmente, sghignazzò in faccia al re grossolanamente:
“Maestà, è normale che nulla vi sovvenga in mente
Poiché la risposta è proprio NIENTE!”
Il sovrano rimase abbindolato, poi si destò e disse d’un fiato:
“Arguto giullare il mio regno è finito, spero di esser per voi un servo gradito”
Ma il guitto burlone svelò il suo inganno e rivelò al re il vero danno:
“Mi dispiace mio signore ma giullare son nel cuore,
son nato per beffare, non certo per regnare.
Vi lascio con l’arcano più grande pel sovrano
Chi mai potrà ambire, vostra Maestà a susseguire?”
Così dicendo s’inchinò e un ghigno maligno gli regalò,
si voltò piroettando e uscì dal castello saltellando.




Vanegoor 07-07-2009 19.36.35

:smile_clap::smile_clap: Milady, il vostro racconto svela in voi un animo tanto ben disposto alla poesia che ogni verso ne reclama uno seguente! Abbandonate pure il velo di vergogna che illecitamente adombrava il vostro estro poetico, e lasciate che l'immaginazione conceda verbo ed arte agli straordinari personaggi che dimorano nella vostra mente. :smile_clap:Complimenti, come voi foste ispirata dai racconti precedenti, coloro che leggeranno qui in futuro saranno ispirati dal vostro!
... Concedete cortesemente una piccola curiosità? Per quale ragione al mondo se voi foste un popolo vorreste essere proprio lappone? :confused::confused: Vi piace forse viaggiare in slitte trainate da renne?

llamrei 07-07-2009 20.50.51

Milady Vivian: mi chiedo, perchè mai privare noi della vostra bravura? Non vi è vergogna alcuna dimostrare quanta dimestichezza si ha nel metter in fila tanti bei ed estrosi pensieri!

Son veramente "orgogliosa" che le migliori penne di tutti i reami....siano cittadini di Camelot! Per i graditi ospiti che passano di qua e non hanno ancora pensato di soggiornare in questo luogo meraviglioso, vi consiglio vivamente di sfogliare le pagine di questi libri virtuali. Meritano veramente.

Morris 07-07-2009 22.22.18

Complimenti sinceri a Sir Eldred e Lady Vivian...sono orgoglioso di avervi qui a Camelot!
Vi seguirò più attentamente in ogni vostro percorso, lo meritate!


Sir Morris

Vivian 08-07-2009 09.26.48

Citazione:

Originalmente inviato da Vanegoor (Messaggio 8836)
... Concedete cortesemente una piccola curiosità? Per quale ragione al mondo se voi foste un popolo vorreste essere proprio lappone? :confused::confused: Vi piace forse viaggiare in slitte trainate da renne?

Sir Vanegoor avete indovinato, mi divertirei molto a fare un breve tragitto su una slitta trainata da renne ;). Amo il vento gelido e i paesaggi innevati.
Adoro stare all'aperto quando la neve ricopre ogni cosa e tutt'intorno regna un silenzio surreale, magico. Mi piacciono i cieli grigi e la luce soffusa che ne deriva. Ma non disdegno comunque una bella passeggiata in una giornata tiepida e soleggiata.

Vorrei ringraziare lady Llamrei, sir Vanegoor, e sir Morris per i complimenti. Son lieta che i miei versi siano riusciti a strapparvi un sorriso.
Trovo assai piacevole leggere i racconti dei cittadini di Camelot e questa sarà la prima sezione che visiterò ogni volta che avrò la possibilità di vagare per il regno. Spero che al più presto qualche altro cittadino voglia mostrarci la sua abilità nell'arte della scrittura.

zaffiro 08-07-2009 13.45.07

Lady Vivian,che piacere fare ritorno a camelot e trovarvi dei versi così originali,vi porgo in lieve ritardo i miei complimenti con lo stesso entusiasmo dell'esatto momento in cui ci faceste dono delle vostre qualità di scrittrice,mi unisco a sir vanegoor nell'esortazione a proporci altri vostri scritti in rappresentanza dei vostri pensieri e mi permetto di aggiungere che vi siete presentata a noi con grande grazia nei vostri scritti,la stessa che vi annunciò nella presentazione a corte.
Buona permanenza a camelot e che troviate quì la maggior espressione dei vostri pensieri poetici.

Vivian 08-07-2009 17.02.35

Citazione:

Originalmente inviato da zaffiro (Messaggio 8859)
Lady Vivian,che piacere fare ritorno a camelot e trovarvi dei versi così originali,vi porgo in lieve ritardo i miei complimenti con lo stesso entusiasmo dell'esatto momento in cui ci faceste dono delle vostre qualità di scrittrice,mi unisco a sir vanegoor nell'esortazione a proporci altri vostri scritti in rappresentanza dei vostri pensieri e mi permetto di aggiungere che vi siete presentata a noi con grande grazia nei vostri scritti,la stessa che vi annunciò nella presentazione a corte.
Buona permanenza a camelot e che troviate quì la maggior espressione dei vostri pensieri poetici.

Vi ringrazio milady, i complimenti di un'abile scrittrice come voi mi incoraggiano a proporvi, di tanto in tanto, qualcuno degli scritti a me più cari.
Ne approfitto per complimentarvi con voi per il modo delicato e, al tempo stesso, appassionato con cui esprimete i vostri pensieri.

zaffiro 08-07-2009 17.58.20

Lady Vivian cara,sono onorata di essere motivo di incoraggiamento per voi a render noti i vostri più cari pensieri espressi nello scrivere.
Temo,però,di non meritare i vostri complimenti in quanto io non ho,ahimè,alcuna virtù di scrittrice,se,talvolta,mi cimento,è solo perchè con gli scritti posso rendere,seppur minimimamente ed indegnamente,un pensiero d'affetto e di stima per chi è fonte per me di ispirazione ed incitamento ai sogni,null'altro che questo,in quanto nella forma i miei lavori(perdonate l'impropriatezza dell'uso di questo termine)sono organizzati con semplicità ,e non recano eleganza alcuna nè,temo,originalità.Ma vi ringrazio,se non altro,per il piacere che vorrete offrirci nel proporci i vostri,dei lavori,e vi aggiungo che sono dispiaciuta che non possano essere eguagliati alla lettura dalle vostre labbra ma solo uditi in un tono di voce immaginario che sicuramente non equipara la grazia di cui vi fu fatta dono anche nella voce dalla natura.

Vivian 09-07-2009 09.49.57

Mia cara lady Zaffiro, la modestia è sicuramente una delle virtù in voi più radicate. Neanche io mi definisco una scrittrice, peccherei di presunzione, ma vi assicuro che i vostri lavori nulla hanno da invidiare a tanti autori che han fatto dell'arte della scrittura il loro mestiere.
Non è forse esprimendo i loro pensieri e i loro sogni che tante superbe penne ci han regalato dei piccoli tesori della letteratura? E voi, milady, avete la capacità di rapire il lettore e accompagnarlo con delicatezza nei più reconditi angoli del vostro nobile cuore.
Ma non temete lady Zaffiro, non avrete mai bisogno di andare contro la vostra indole tanto modesta: a celebrare la vostra bravura ci penserà chi, come me, trae infinito piacere dalla lettura dei vostri scritti.

lucia 09-07-2009 10.42.51

Sir Eldred, la vostra storia è davvero bella e commovente:sad_cry_me:...

zaffiro 09-07-2009 10.55.24

Milady Vivian,accolgo il vostro elogio con onore e piacere perchè esso è indirettamente rivolto alle persone a me più care,più che a me stessa,che,ribadisco,non ho alcun merito,se non per mezzo di loro.
Proprio in queste sere mi ritrovavo a scrivere a sir vanegoor,e sono certa che,data la stima che vige tra noi,acconsentirà a che io sveli minimamente i contenuti a lui rivolti,che io sono un libro aperto,e che i capitoli che in esso,chiunque abbia voglia di accostarvi può leggere,sono scritti e sviscerati intorno alle poche persone che ho accanto,senza le quali il mio libro non avrebbe modo di recare parole,nè io stessa di definire la mia una vita.Le postille,le didascalie e qualche immagine,sono,invece,raffinatezze a completare ed arricchirne i temi principali che io traggo dagli incontri anche più fugaci della mia quotidianetà,da uno sguardo colto di passaggio ad un viandante,ad un sorriso strappato improvvisamente a chi un minuto prima era era in lacrime per strada,al disappunto che unisce noi pendolari nel male comune del viaggio nei mezzi pubblici.
Se mi permetto di fare riferimenti così personali,è perchè negli incontri in questa realtà virtuale ho investito molta fiducia,perchè credo che ad unirci sia il sogno reciproco di vivere i valori della vita,laddove il ritmo frenetico del lavoro,dello studio,delle necessità pratiche,non ci permettono di esprimerli appieno sui luoghi pratici e reali da noi vissuti,se non per altro perchè non ci si può fermare molto a lungo,e questo sogno che ci accomuna è sufficiente solida base per credere in chi si porta a Camelot pur provenendo da molto lontano.
Colgo,pertanto,l'occasione di rivolgere a voi i miei ringraziamenti per il cuore che state riponendo in quest'avventura,nonchè i più vivi ringraziamenti per la stima indirettamente riposta in me ed in tutti noi.
Vi lascio con l'augurio di una buona giornata irradiata dai sorrisi di chi vi circonda ed elargisco lo stesso augurio a tutta Camelot.

Vivian 09-07-2009 15.44.17

Lady Zaffiro, son lieta che mi abbiate accordato una fiducia tanto grande da condividere con me una parte dei pensieri che già avevate rivolto a Sir Vanegoor.
Vi sento molto vicina, su alcuni punti, al mio modo di intendere. Ci accomuna in particolare la curiosità che nasce dagli incontri fugaci che la vita quotidiana ci offre. Mi ritrovo spesso a fantasticare su quale storia e quali pensieri si celino dietro ai tanti volti che attirano la mia attenzione. Spesso sfuggono alla vista nell'arco di pochi istanti ma restano vividi nella mia mente, si mischiano, mi portano a creare un mondo immaginario che vive solo nella mia testa.
E concordo con voi anche su quanto avete espresso riguardo a questa realtà virtuale. Essendo giunta da poco ancora non ho avuto modo di stringere alcun legame con coloro che tanto appassionatamente la frequentano, ma mi auguro che accada anche a me quello che avete descritto: spero di poter trovare in questa realtà una dimensione in cui vivere liberamente alcuni aspetti del mio essere che troppo spesso tendo a soffocare nella vita al di fuori di Camelot. Non fraintendete, milady, non cerco una fuga dalla vita reale, cerco piuttosto una dimensione in cui esprimere quella parte di me, legata ai miei sogni e alle mie fantasie, che nella società "moderna" non riesco a mostrare con disinvoltura.
Vi ringrazio per l'attenzione che mi avete rivolto e spero di poter ancora, in futuro, avere il piacere di discorrere con voi in maniera tanto libera e spontanea.

zaffiro 09-07-2009 18.37.37

Non temete,milady,alcun fraintendimento sarà apposto alla libera espressione di ogni vostro pensiero,credo che in ogni creatura terrena vi siano due aspetti dell'anima,quello reale che ci fa aprire al mondo che ci circonda,e quello surreale che più intimamente teniamo celato per gelosia,talvolta,più che per timore.Quest'ultimo aspetto è quello che ha maggior ponderanza nei nosrti pensieri sebbene venga accuratamente occultato volutamente anche a noi stessi,per esploderci nel cuore quando cala il silenzio della notte,o se arrestiamo le nostre azioni ad ascoltare solo il respiro che emettiamo.Se c'è luogo ove farlo venir fuori in tutta la sua "prepotente"espressione,credo sia davvero Camelot,ora spetta a voi darvi forma per mostrarlo ad occhi che lo guarderanno diversamente dai vostri,secondo la propria disponibilità ad accoglierlo,sia esso in scritti,racconti,pensieri,commenti,anche una sola parola che lo racchiuda,renderà a voi appagamento per l'averlo coltivato e nutrito,ed a noi,un piccolo tesoro in più da incamerare nel bagaglio delle nostre esperienze in comunione.

Morris 13-07-2009 00.47.04

La spada nella roccia
 
Stamane, me ne stavo..tranquillo e solingo..in spiaggia..a prendermi la mia solita tintarella domenicale.
Ad un certo punto...venni turbato da un urlo di donna...che era rimasta ferita ad un piede: qualcosa ...sotto la sabbia e i sassi..emergeva minacciosamente acuminata.
Un ragazzo, tentò subito..di capire cosa fosse...cercando di estirparla...ma senza riuscirvi.
Altri signori bagnanti...cercarono in tutti i modi di sollevarla...ma senza esito.
Attorno al pericoloso oggetto appuntito...si formò un folto cerchio di curiosi e intraprendenti uomini forzuti...che ..a turno ..si cimentarono per compiere l'impresa...ma fallivano tutti ..e "la spada d'acciaio" rimaneva ancora al suo posto.
Si era creato un vuoto...nessuno più si avvicinava a quel tratto di spiaggia.
A quel punto, quando il cerchio si sciolse per gli invani tentativi....mi alzai...e carico della giusta energia e stimolato dall'indole cavalleresca..afferrai con massima concentrazione e forza (JET kun DO)
l'estremità ...e con un urlo alla Sir Eldred...dissotterrai un metro e mezzo di annerito cavo d'acciaio arrugginito....incitato da alcune persone che avevano creduto nel mio intento!!!
Ebbene...fui ringraziato dai soli bambini e dalle sole mamme: gli uomini si erano già dileguati..per orgoglio!
Lo attorcigliai con rabbia..facendone una palla...e lo gettai in un contenitore apposito.
Mi tuffai in mare per pulire il mio corpo....fui contento di rivedere la gente riempire quello spazio vuoto.. e continuare a divertirsi senza più timore alcuno.

Sir Morris

Sir Eldred 13-07-2009 00.57.34

Che atto di coraggio e valore Sir Morris! Per fortuna eravate voi li, non oso pensare quale altre lesioni avrebbe provocato quell'arma! Che gesto nobile!

Ma...

Citazione:

...e con un urlo alla Sir Eldred...
Ma oh xDDDD

llamrei 13-07-2009 09.19.09

Pensate, la voce è giunta sin qui in un battibaleno! La voce narra di una impresa sovrumana compiuta da un uomo. Uomo che non ha voluto lasciar traccia del proprio nome ma che le sole gesta già lo identificano. Complimenti Sir.

Vivian 15-07-2009 15.06.14

Sir Morris, sono colpita dal vostro valore e dal vostro altruismo. Meritate l'ammirazione di tutte le dame di Camelot.:smile_clap:

Morris 10-09-2009 21.08.30

Sasha e Hero
 
Un anno fa, presso la mia residenza estiva..Altavilla Milicia (PA)...si perse una cagna (Sasha), razza "Pastore Tedesco"....appartenente ad un mio simpatico vicino.
Questi, mi confidò che l'aveva picchiata...probabilmente aveva intuito, dalla mia espressione, che avevo carpito ciò.. da me....lui.. conosce il mio amore per gli animali.
Avevano cercato dappertutto per tre giorni di fila...niente di nulla.
Appresa la notizia, andai a prendere Hero..il "Labrador" di mia sorella....gli feci annusare la cuccia di Sasha...e gli gridai..."Dobbiamo trovarla..Sasha....dai...conto su di te"!
Il cane.. mi guardò negli occhi... comunicandomi che era pronto..e così...via..per la campagna!
Dopo circa un'ora di ricerche, Hero...ahimè...scorse un cane.. in lontananza...e corse come una saetta verso di lui....si era lei...era proprio lei...era vispa...ma rimaneva immobile....aveva un'anca spezzata (l'avevano investita)...ero più triste che felice.. per il ritrovamento.
Andai a prendere l'autovettura, alzai di peso Sasha e la portai al padrone.
Erano tutti felici..al mio ritorno...tranne io.
Gli dissi di portarla immediatamente da un veterinario e di farla operare....ma sapevo che..essendo anziana...avrebbero optato per la soppressione....e così fu.
L'indomani..mi raccontarono il triste epilogo.
Non avrei mai raccontato questa storia.. se non vi fosse stato il seguito..accaduto un mese fa....

Sir Morris

Morris 30-09-2009 14.25.47

Estate 2009 (Agosto)

Un giorno, il medesimo vicino, mi annuncia che gli hanno regalato un cucciolo di cane, incrocio tra Maremmano e Labrador...dal nome: Max.
Fa subito amicizia con Hero.. (Labrador di mia sorella) ed infatti..quando lo porto a passeggio..si aggrega anche lui.
Un cane fantastico, ubbidiente, attento..più di Hero stesso...insomma.. mi ci affeziono in modo intenso e lui ricambia con entusiasmo.
Le cose vanno per il miglior verso, siamo tutti contenti e soddisfatti..... quando..un Lunedì, accade un fatto spiacevole: i vicini erano rientrati momentaneamente a Palermo, Max è da solo in villa....dei ladri (4) entrano all'interno della loro recinzione, lui comincia ad abbaiare in modo strano...combinazione vuole che mia sorella sia in terrazza ad abbronzarsi e ..da lì...scorge gli intrusi ed urla il mio nome...e poi.. quello di Max..del quale non sentiamo più il latrato.
Indosso le "tennis" di mio nipote, velocemente.. scavalco il loro primo cancello e corro a più non posso verso la casa.
Noto due di loro, al di fuori, fare da palo, gli altri due sono entrati dalla finestra e stanno rovistando tutto (sento i rumori).... mio padre....grida dalla terrazza: "E' meglio che scappiate, sarà meglio per voi"......ci separa solo il cancello principale....ci guardiamo in volto da lontano... scavalco... ma loro..insieme agli altri.. fuggono come saette.
Max, per fortuna, non è stato avvelenato, gli hanno dato cibo sano...un quarto di pollo.. credo: Ladri si.. ma gentiluomini!
Mia sorella aveva avvertito la Polizia e i proprietari: "Non sono riusciti a portare via nulla", affermeranno in seguito.
Max, rimane un pò traumatizzato, non vuole più rimanere da solo..e il suo atteggiamento cambia un tantino: in loro assenza fa i capricci sporcando e rompendo qualche pianta.
Dico loro di avere pazienza e che si deve abituare...ma, dopo 15 gg, decidono di darlo a degli amici di S.Nicola (paesino limitrofo).
Apprendo la notizia, mi arrabbio paurosamente...ma poi mi calmo....fino a quando..dopo qualche giorno, vengo a sapere che Max è scappato e non si sa più dove sia.
Tutti, vecchi e nuovi proprietari, lo cercano....manca ormai da 48 ore... niente da fare!
Il vicino, tenta di salutarmi, ma io giro il viso dall'altra parte.. sono troppo deluso: il cane forse è morto, pensai, come accadde quasi con Sasha.
All'improvviso, nel far della quarta notte, una voce piangente (è il figlio del vicino): "Mister Morris.. si svegli per favore...Max è tornato.. ed è ridotto male...venga da noi, è lì"!
Giungo lesto...Max è ridotto "un Cristo di pietà", m'inginocchio e lui allarga le zampe..come per abbracciarmi: ha seguito l'istinto e gli odori....ed ha percorso la strada più impervia.... tra roveti, spine, burroni, crepe ed arbusti taglienti...per tornare dal suo padrone.
Max è stato portato, immediatamente, in una clinica veterinaria...e così si è salvato.
Il mio vicino mi ha promesso che mai e poi mai abbandenerà più il suo cane, mi ha detto, piangendo:"Ho imparato una lezione di vita...e per giunta, da un cane"!
Ho rigiocato con Max l'ultima settimana d'estate, non vedo l'ora di rivederlo....mi manca così tanto.

Sir Morris

llamrei 30-09-2009 14.30.34

Triste la prima storia, più felice la seconda:smile:

Morris 05-10-2009 02.07.45

Grazie, lady Llamrei, per aver letto e.. spero.. apprezzato i due diversi epiloghi!
Avrei tante storie da raccontare con protagonisti i miei amici animali....mi hanno insegnato più cose loro...che gli uomini stessi!

Sir Morris


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