Altea si sbloccò di colpo, come spesso accadeva per i traumi di tipo psicologico.
Allora Giuditta rise con lei e le due amiche si abbracciarono forte.
Intanto il cielo era diventato cupo sulla brughiera ed in breve una fitta e malinconica pioggia cominciò a scendere sulle lande selvagge di quel luogo.
I cottage e le villette immerse in quel verde divenuto simile ad un chiaro fuligginoso si ammutolirono sotto quel lento strascico.
Una vaga foschia sorse sulla campagna, rendendo tutto incerto, sbiadito e misterioso.

Gwen continuò a mangiare, ma sentendo gli sguardi dei due ragazzi su di lei.
Erano sguardi insistenti, forse maliziosi che sembravano indugiare più del necessario.
Erano accompagnati da sorrisi divertiti e magari un confabulare tra i due affascinanti modelli.

E altre guardarono Clio incuriosite.
“Un momento...” disse perplessa Vivian “... ma se non sappiamo neanche chi sia stato... e se si trattasse di alcuni degli invitati che nel buio ci hanno sorprese? O magari qualcuno della servitù? Voglio dire... chi diavolo può essere stato sennò? Un fantasma?” Fissando tutte loro.
Intanto una fitta pioggia era cominciata a scendere.

Mi vestii in fretta, un abito deciso e giusto per andare nel mio famoso atelier, nulla doveva trasparire..nulla era cambiato e dovevamo apparire grintose, l' abito elegante per l' indomani.
Ma poi guardai il tempo, l' atmosfera sulla brughiera.."Oh ma che strana atmosfera, sembra la brughiera si sia mutata ed incantata..forse una perturbazione..ma andremo a vedere il castello..anzi sarà più misterioso così, ma penso sia disabitato ancora sai, non so chi possa essere l' erede che Ozzlon vuole sorvegliare o cosa ma mi auguro non sia la storia del maleficio, da piccola mio padre mi inquietava con quella storia...ricordo di aver visto forse un ragazzino odioso e viziato..ma Sir Taddeo non darebbe il suo castello o un elemento del genere".
Finendo di vestirmi ed uscendo per salire in auto.

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Sentivo i loro sguardi insistenti su di me, conditi da quella sfacciata malizia che aveva accompagnato l'intero incontro.
Non era facile ma continuai a cercare di ignorarli e non pensarci, anche se mi sentivo squadrata ad ogni secondo che passava.


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Altea e Giuditta, eleganti ed affascinanti come non mai, lasciarono la villa e si avviarono verso la ricca tenuta dei Taddei, dove sorgeva l'antico castello.
Il maniero si trovava appena all'inizio della brughiera, a poche miglia dalla periferia cittadina.
Era un pomeriggio piovoso e cupo e tutto ciò rese il castello ancora più misterioso agli sguardi delle due belle donne.
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Gwen fingeva di nulla, ma sentiva quegli sguardi su di lei, insistenti, forse inopportuni.
I due ridevano piano fra loro, ma la malizia nel fissare la giovane era palese.
Erano sguardi molto compiaciuti, che la squadravano tutta.
Cosa mai si dicevano?
Qualcosa di sconveniente?

Arrivammo presto nella nostra meta e scendemmo dall' auto e mi avvicinai al castello, la strana atmosfera si respirava nella brughiera rendeva il Castello ancora più misterioso ma in cuor mio ritornarono ricordi di infanzia.."Chissà se i funerali di Sir Taddeo sono già stati eseguiti, forse no..proviamo a chiedere, magari vi sarà un servitore ancora, è doveroso partecipare anche perché mio padre è in Australia con la sua nuova fiamma" sbuffando per quel padre mai presente.."E' ancora più bello e misterioso sai Giuditta...e se me lo vendessero? Lo comprerei subito...ma vi è un erede...forse a lui non interessa o non ha i soldi per mantenerlo" suonai il campanellino e dissi.."C'è qualcuno? Sono Altea de Bastian.." sperando non vi fosse in corso proprio il rito funebre..che figuraccia sarebbe stata.

Altea bussò e passarono lungi istanti senza che nessuno rispondesse.
“Secondo me non c'è nessuno...” disse Giuditta “... meglio andare dai... oltretutto piove a dirotto... e noi non siamo vestite per una gita in campagna...”
Ma in quel momento la porta si aprì ed apparve un individuo magro, dai capelli corti e brizzolati.
“Chi siete?” Guardando le due belle donne. “Il castello è chiuso e non vi è nessuno dopo la morte di Sir Taddeo.”

Niente, gli sguardi non accennavano a concludersi.
Sembravano anche contraddistinti quasi da compiacimento, possibile?
Comunque, certo era che di sicuro non avevano paura di sembrare inopportuni ed erano decisamente sfacciati, o forse perché pensavano che tutti fossero abituati ad essere squadrati dalla gente, ma io non ero una modella e non avevo mai amato che la gente mi fissasse.
Chiamai il cameriere per il conto.
Quando arrivò, lo feci avvicinare.
"Dato che sono in debito economico con uno dei signori accanto, gli dica pure che offro io" gli dissi piano, così da non farmi sentire.
Pagai il mio e il loro pranzo e uscii con nonchalance, senza prestar loro attenzione.
Quando tornai, raccontai tutto a Stacey.

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"Si è strano, prima vi era il sole e ora...guarda qua..piove" mi guardai e sorrisi a Giuditta "Effettivamente non siamo adatte per un funerale, in queste vesti".
Stavamo per andarcene quando aprì la porta un uomo magro, i capelli corti e brizzolati e alle sue parole avvertii ancora più inquietudine.."Salve a lei, sono Altea de Bastian, figlia di Sir George de Bastian, ho appena appreso ieri della morte di Sir Taddeo...una disgrazia, ricordo ancora quando mi portava a giocare nel giardino..quando mio padre era via per affari. Volevo sapere se il rito funebre era già stato celebrato, e cosa è successo..mio padre non ha detto era malato. E poi se il castello è in vendita, sarei disposta a comprarlo" mentre il vento portava la pioggia sui capelli ed aprii l' ombrello.

"Sì, potrebbe essere stato uno degli ospiti!" annuisco "E non siete curiose di sapere chi è riuscito a disarmarci? Andiamo.. non è mai successo prima, non vi stuzzica l'idea che finalmente ci sia qualcuno con cui possiamo divertirci, con cui valga la pena combattere?" guardandole perplessa.
"Ma se fino a ieri mi venivate a dire che vi annoiavate, che non c'è mai il brivido, che non rischiamo niente.. dai è stato così divertente!" ridendo "Andiamo..." allargando le braccia.
"Ah, mi deludete ragazze!" scuotendo la testa per poi giocare al tiro al bersaglio con la birra e il cestino.
"Su, non mi avete detto che ve ne pare della mia idea della trappola!" guardandole "Su, avanti, dove sono le mie sorelle che metterebbero a ferro e fuoco la città solo perché gli gira, dai!" guardandole.
Da quando erano diventate così mosce e prudenti?
Diamine la prudenza non era certo nelle nostre corde!
"Se siete stanche andate a dormire, domani rivoglio le mie pazze psicopatiche preferite!" ridendo "Su su.." con un cenno di insofferenza.

Gwen tornò in galleria e raccontò tutto a Stacey che scoppiò a ridere.
“Hai fatto bene.” Disse divertita. “Un bello schiaffo morale.” Soddisfatta. “Solo perchè sono belli si credono onnipotenti.”
Ad un tratto squillò il cellulare di Gwen per un sms:

“Grazie per il pranzo. Però che peccato, poteva unirsi a noi... ;)”

Era firmato Elv.
Come aveva avuto il suo numero di cellulare?



“Si, i funerali ci sono già stati.” Disse l'uomo ad Altea. “Io sono Ergolin, il custode. Non so dirvi nulla circa una possibile vendita. Aspettiamo l'arrivo dell'erede di Sir Taddeo. Si tratta di un nipote, l'unico rimasto e che mai ha vissuto, né visitato questo castello in passato. Deciderà lui cosa farne.”

"Mi spiace ma potete dirmi dove hanno sepolto Sir Taddeo? Vorrei portargli dei fiori...è pregare per lui" poi ascoltai le parole sull' erede "Ho sentito qualcosa signor Ergolin, vi è un tipo Ozzlon che, infatti, vuole tenere d' occhio l' erede e non so il motivo..visto si occupa di spiriti, potrei andare ad informarmi e dirvelo..è tutto strano." diedi il mio biglietto da visita "Se l' erede vuole vendere il castello farei carte false per averlo, posso sapere il nome del nipote di Sir Taddeo?" guardai il castello "Mi piacerebbe visitarlo ma mi sembra maleducato".

Stacey scoppiò a ridere e aveva ragione, avevano proprio sbagliato sia atteggiamento che persona con cui metterlo in atto.
E sì, era stato un bello schiaffo morale.
Poi, mi arrivò un sms, lo lessi e non credetti ai miei occhi.
"Ma tu guarda chi è..." sarcasticamente, facendo leggere il messaggio a Stacey.
Allora risposi.

Dunque era per questo che lei ed il suo collega avete rischiato un mese di torcicollo fissandomi in maniera inopportuna? Poteva semplicemente chiedere...
Tuttavia, mi sentirei lusingata se mi dicesse che da agenzia di moda è passato ad una investigativa solo per avere il mio numero...



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“Si, il signor Ozzlon è una sorta di detective privato che ha l'incarico di sorvegliare il rampollo di famiglia.” Disse Ergolin ad Altea. “Per ora non so dirvi altro. Nessuno qui conosce l'erede, in quanto mai è stato al castello e mai si è occupato degli affari di famiglia. Se vorrà vendere il maniero gli farò il suo nome, signora.” Annuì. “Sir Taddeo è sepolto nel cimitero qui vicino, nella cappella di famiglia.”



Stacey rise.
“Brava.” Disse a Gwen. “Poi arrivò un altro sms sempre di Elv:

“Eh, non è mica colpa nostra se lei è la titolare di galleria d'arte più carina fra quelle con cui abbiamo lavorato ;)
Comunque poteva unirsi a noi, ci avrebbe risparmiato il torcicollo :silenced:
Come ho avuto il suo numero?
Chissà... :rolleyes:”



“E sentiamo...” disse Viki a Clio “... che genere di trappola vuoi mettere su? Prima secondo me dobbiamo cercare di capire chi sia stato...”
“Io ci sto!” Esclamò Vivian eccitata.
“Anche io!” Lys.
“Ed io no?” Ridendo Ellie.
“Torniamo nella brughiera e cerchiamo di capirci di più...” mormorò Kyra “... dopodiché metteremo su la trappola...”
“Prima però dobbiamo camuffarci o ci riconosceranno...” fissandole Vivian.

Quanti misteri.."Capisco..infatti ho avuto modo di conoscere il signor Ozzlon a una festa non molto piacevole e dovevo continuare a parlare con lui...era mia intenzione di andare da lui prima di recarmi al mio atelier...vi ringrazio, se permettete vado a pregare nella cappella ed esco..potete accompagnarmi?E' qui nel castello la cappella di famiglia?" sorridendo ad Ergolin "Mi scuso per l' abbigliamento, ma sa..motivi lavorativi".

La porta si aprì ed io subito sorrisi nel vedere il vecchio signore della sera prima.
"Salve, si figuri nessun disturbo" risposi cortese.
"In genere non faccio colazione, ma le farò volentieri compagnia" dissi cercando di apparire più umana possibile anche se, ormai, mi veniva naturale.

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"No, la cappella è nel cimitero qui vicino..." disse Erogolin ad Altea "... una volta là chiedete pure al custode... io non posso accompagnarvi, ma vi indicherà lui il tutto."

Il vecchio sorrise a Nyoko.
Allora chiamò la sua governante e si fece portare una ricca colazione, che insieme alla ragazza consumarono in quella stessa stanza.
“L'ho fatta venire fin qui” disse lui mangiando “perchè mi occorreva un monile particolare... vede, sono un disegnatore e scrittore e mi serviva per ispirarmi... devo consegnare un nuovo lavoro al giornale presso cui lavoro... quel monile mi è indispensabile.” Bevendo del tè.
Ad un tratto Nyoko udì una risata.
Era giovanile, ma la voce enigmatica.
Veniva dal cortile.

Alzai gli occhi al cielo alla risposta.

"Dunque lei e il suo collega state sempre lì a confabulare come piccole adolescenti di tredici anni in questi casi? Sarà, ma preferisco sempre gli inviti formali, soprattutto per recepire meglio il messaggio, oltre che per il fatto che non ho convenzioni con gli ortopedici..."

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Ringraziai il custode e gli raccomandai il mio biglietto da visita.."Comunque dica all' erede io sono una stilista, può parlargli di me, sarà un onore dargli il benvenuto".
Salutai e guardai meravigliata il castello e insieme a Giuditta raggiungemmo il cimitero.
Comprai dei fiori da una anziana con una bancarella vicino e mi rivolsi al custode.."Scusate..la Cappella dei Taddei? Dovrei portare questi fiori e dire una preghiera a Sir Taddeo" anche se capivo quel vestito non era adatto, ma erano le buone intenzioni ad essere giuste.

Ascoltai le parole del signore, mentre mi guardavano intorno, notando la decorazione antica di quella casa. Poi sorrisi alla domanda.
"Ho portato alcune pietre come compioncini con me. Ne ho alcune che fanno a caso suo" dissi aprendo la mia valigetta e uscendo fuori tre sacchetti. Stavo per spiegare quali pietre avessi al loro interno quando udii una risata e mi voltai automaticamente verso la sua provenienza.

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Arrivò un altro sms in cui Elv disse a Gwen:

"Tredicenni? Crede?
Temo i nostri discorsi non fossero adatti ad un tredicenne... :silenced:"



Altea e Giuditta, nonostante l'abbigliamento, arrivarono al cimitero con dei fiori, qui il custode le accompagnò presso la cappella in cui riposava Sir Taddeo.
La pioggia continuava a scendere fitta sulla brughiera.
Accanto alle tombe c'era una vecchia zingara.
"Fate la carità..." disse alle due donne "... siate buone, belle signore... fate la carità a questa povera vecchia... è freddo e gli spiriti stanotte saranno a spasso per la brughiera... fatelo per l'anima di Sir Taddeo..."

"Ma davvero? Non mi faccia emozionare..."

risposi io, con evidente sarcasmo.
Nonostante suonasse fortemente inopportuna, questa situazione aveva un ché di intrigante.
"È incredibile quanto siano sfacciati quei due, lui soprattutto..." a Stacey.

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La pioggia cadeva incessante come lacrime e posi i fiori sistemandoli sulla tomba di Sir Taddeo e recitai un Pater Noster.
Poi si avvicinò una zingara e mi voltai verso Giuditta turbata, frugai nel portafogli e diedi alla donna dei soldi.."Di che spiriti state parlando signora? Non è la unica che ne parla, io sono scettica...ma non può essere..." osservando l' anziana zingara.

“Benissimo.” Disse il vecchio a Nyoko. “Davvero molto previdente, ragazza mia.” Guardando i sacchetti portati da lei contenenti le pietre.
Quella strana risata però aveva attirato l'attenzione di Nyoko.
Proveniva dal cortile.
Di nuovo si sentì ridere.
Una voce giovanile, inquieta.
Arrivò la governante per portare via il vassoio.



La zingara prese il denaro e ringraziò Altea.
“Gli spiriti della brughiera...” disse “... quelli che vagano nella notte... loro hanno ucciso Sir Taddeo... e faranno così anche con il suo erede... per questo cinquecento anni fa Sir Taddeo l'Austero catturò un gufo reale e stipulò con lui un patto infernale!”
“Vattene via, vecchia strega!” Tuonò il custode. “Smetti di importunare le persone perbene! Fila via!” Minacciandola con un bastone.
E quella andò via di corsa.



Stacey rise.
“Ben detto.” Disse a Gwen.
Ma arrivò un altro sms di Elv:

“Peccato, pensavo le piacesse essere guardata... :silenced:”

Guardai ancora un attimo il cortile per poi voltarmi e sospirare.
"Allora... Ho portato un paio di pietre ma credo che per la sua ispirazione, non esistano pietre migliori come l'Ambra e il cristallo di Rocca" dissi uscendo entrambe le pietre per mostrargliele.
"Hanno il potere di richiamare molte idee se indossate"

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Le parole della donna mi gelarono il sangue, quella leggenda che narravano...mito o realtà.
"Quale patto?" dissi alla zingara, ma arrivò il custode e la cacciò in malo modo.
Guardai il custode.."Chi vi ha detto di cacciarla e in malo modo...a me interessava" ma qualcosa iniziò a turbarmi veramente..dovevo dirlo ad Ozzlon perché pure il custode del castello sapeva di questo fatto, ma forse era meglio l' erede non sapesse nulla..e se fosse stato un modo per non farlo venire al castello? Buon per me...avrebbe venduto il castello.
"Andiamo Giuditta..il mistero si infittisce..andiamo da Ozzlon, ormai siamo dentro questa storia fino al collo".
Salimmo in auto e ricordai la via segnata nel biglietto da visita di Ozzlon e posizionai il navigatore satellitare.."Che storia assurda...non pensi..ma non dobbiamo farci suggestionare...oh, magari questo erede potrebbe pure farci da modello per la nostra nuova collezione, sarebbe uno scoop...attenzione alla pioggia e non rovini il mio vestito, è prezioso credimi, cucito a mano e la stoffa pregiatissima, speriamo qualcuno lo acquisti per quel che vale..lo farei io, è meraviglioso...ma voglio sia un innamorato a donarlo alla sua amata...ho messo la mia anima in quel vestito anche se devastata" guardando la pioggia cadere dal finestrino.

"Se così fosse, i nostri rispettivi ruoli lavorativi sarebbero scambiati, non crede?"

No, non mi era mai piaciuto essere guardata, paradossalmente a come poteva sembrare, ero molto più timida e riservata di quanto si potesse pensare, ma non pretendevo che una persona che conoscevo da un paio di ore lo capisse.

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“Si, messe vicino hanno una tonalità molto intrigante...” disse il vecchio disegnatore a Nyoko “... si, si vede subito lei ha competenza e sensibilità...” sorridendo alla ragazza.
Ad un tratto lei notò qualcosa.
Un ritratto alla parete.
Era raffigurato un giovane.
Lo stesso che lei aveva visto nel cortile poco prima.
http://www.ioarte.org/img/artisti/Na...RAD-PITT_g.jpg



“Giusto...”

L'ultimo sms di Elv a Gwen.
“Che tipo insistente...” disse Stacey “... questi modelli sono troppo pieni di sé e credono che tutti pendano dalla loro bellezza... fai bene ad ignorarlo...”



“Perchè da queste parti storie simili non sono apprezzate.” Disse il custode del cimitero ad Altea. “Io sono il guardiano e sta me decidere chi cacciare quando la Sacralità di questo luogo è messa in pericolo.”
Poi lei e Giuditta salirono in auto.
“Dentro fino al collo?” Stupita lei ad Altea. “Perchè, scusa? A me non interessa un fico secco di queste sciocchezze e trovo sciocco perderci del tempo quando abbiamo una sfilata da preparare ed un'intera nuova collezione da ideare. Quindi riportami a casa, per favore. E ti consiglio di fare lo stesso, dedicandoti al tuo lavoro. Se trascuri la casa di moda poi vai in contro al fallimento, amica mia.” Seccata.

Ridacchiai scuotendo la testa.
"Bah, ci sta solo provando, non è nulla di irrisolvibile, sotto certi aspetti è anche divertente " ridendo.
"Piuttosto, è tutto pronto per stasera?"

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Stacey rise.
"Si, sono tutti uguali." Disse annuendo a Gwen. "Si, quanto a stasera, ci sto lavorando... ce la faremo in tempo, vedrai. Così guadagneremo la cifra da dare a quel modello, per poi liberarcene." Ridacchiando.
Ad un tratto squillò il cellulare di Gwen.
Era il numero dell'agenzia.

Risi anche io.
"Qualcosa mi dice che non sarà così facile, ora che ha il mio numero..." con un leggero sorriso.
E in tutta onestà, era intrigante, perché avrei dovuto liberarmene?
Poi squillò il cellulare, era il numero dell'agenzia.
"Pronto?"

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“Salve, chiamo dall'agenzia Fashion Planet...” disse una voce femminile al cellulare a Gwen “... volevamo sapere se siete soddisfatti circa il lavoro dei nostri modelli. Noi controlliamo sembra che la professionalità dei nostri modelli sia apprezzata.”

Per poco non scoppiai a ridere, ma cercai di restare seria.
Peccato non poter rispondere come avrei voluto...
"Sì, sì, molto soddisfatti, davvero" risposi subito, schiarendomi la voce.


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"Ma la trappola serve nel caso non riusciamo a capire chi sia stato!" spiegai a Viky.
Forse in realtà era troppo assurdo il mio piano se nessuno sembrava comprenderlo.
Dite che non ha senso?
Non lo so, lì per lì mi piaceva l'idea.
Ma mi piaceva un sacco!
Sorrisi enigmatica nel vedere l'entusiasmo delle ragazze.
Brave brave così si fa!
Iniziai a battere le mani, tutta contenta.
"Sii andiamo nella brughiera!" commentai.
Oh mi piace la brughiera, i suoi fantasmi, le sue leggende.
"Sì, dobbiamo camuffarci.." pensierosa "Ma da cosa? Allegre scolarette?" ridendo divertita.

"Perfetto." Disse la voce al cellulare. "Arrivederci." E staccò.
"Mi chiedo" fece Stacey "come quel tipo si sia procurato il tuo numero..." fissando Gwen "... mah..."

Sorrisi ai complimenti del signore per poi notare un disegno sulla paret.
"L'ha fatto lei? È davvero bello, un vero artista" dissi gentile trovandolo davvero bello.
"È suo figlio?" chiesi poi curiosa.

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"Arrivederci" salutai e chiusi, ancora divertita.
Poi guardai Stacey.
"Beh ieri sera ho chiamato l'agenzia dal mio cellulare, se lo sarà sicuramente fatto dare da loro..." ipotizzai, alzando le spalle.

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Viki rise.
“Studentesse mi piace...” disse fissando Clio.
“Studentesse nella brughiera?” Pensierosa Kyra.
“Si, magari in gita scolastica, no?” Vivian.
“O forse dopo aver marinato la scuola...” divertita Lys.

Il vecchio disegnatore guardò il disegno.
“Si, l'ho fatto io.” Disse sorridendo a Nyoko. “Mio figlio?” Ridendo. “Oh, no... però mi somiglia, vero? Certo è più giovane. Eh...” divertito “... è bello avere vent'anni... a quei tempi ero giovane e bello.” Annuendo. “E' il mio autoritratto da giovane.”

“Si, giusto, non ci avevo pensato.” Disse Stacey a Gwen. “Beh, mettiamoci a lavorare.” Decisa.
Era pomeriggio e la giornata era fitta di impegni.

Annuii e mi sedetti alla scrivania.
Ricontrollai tutto prima di sera, gli inviti spediti, i documenti, tutto.
Intanto il pomeriggio proseguiva.

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"Oh" dissi sorridendo per poi ricordare il ragazzo visto fuori.
"Credevo fosse il ragazzo in cortile" sorrido un po' in imbarazzo.

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Risi a quelle parole delle ragazze.
"Sì, scolarette che hanno marinato la scuola mi piace!" ridendo "Magari siamo alla ricerca dei misteri della brughiera per un compito a casa, cose così".
Mi alzai.
"Dai dai, prepariamoci per questa spedizione, sono curiosa!" sorridendo "Si torna a scuola!!" ridendo.
E così facendo me ne andai nella mia stanza a prepararmi per sembrare una vera studentessa prima di uscire e andarcene nella brughiera.
"Siete pronte?" guardando le altre.

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