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La miniera dei 7 diavoli.
Conoscevo il posto e a quanto sembrava, sarebbe avvenuto lì lo scambio, anche se ancora non sapevo cosa quel Velv intendesse con gigante di ferro. Ma lo avrei scoperto, se fossi andata a quell'ora... Intanto, mi conveniva tornare a casa. Così, quando il Nativo andò via, anche io ripresi la strada di casa verso il ranch. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Al cybersaloon vi era gran confusione, misi a posto con gli altri le sedie, le bottiglie a terra, pulimmo il sangue del pellerossa. Ad un tratto il mio orologio lunare vibro'. Andai nel bagno e cliccai il pulsante.. Mi chiesi cosa fosse accaduto per contattarmi.
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Gwen tornò al ranch, era ormai tardo pomeriggio.
Qui, finito il lavoro col bestiame, la stavano attendendo suo padre e suo fratello Josh. |
Altea si allontanò dagli altri e raggiunse un angolo isolato del locale, dove c'era il bagno.
Qui potè consultare il suo orologio lunare, scoprendo che a contattarla era Mooa, un nativo che era nella loro banda e che fungeva spesso da guida per il territorio nei loro spostamenti e nelle loro rapine. "Altea..." disse il suo ologramma proiettato dall'orologio "... c'è un nuovo colpo da mettere in atto. Pare un carico debba partire da Afrastone verso la prateria. Informati e riferisci..." |
Arrivai al ranch, ripensando ancora alla discussione a cui avevo assistito.
Ripensavo ancora all'incontro fra i due, allo scambio che doveva avvenire ed al fatto che il pistolero sembrava intenzionato a fregare il Nativo, ma speravo che quello fosse furbo abbastanza da capirlo anzitempo. Trovai papà Shimas e Josh di ritorno dal lavoro nei campi e mi avvicinai a loro. "Eh... Mi servirebbero proprio quattro braccia dagli uomini di casa per scaricare le merci..." recitai con tono teatrale riferita a ciò che avevo comprato per papà, ridacchiando divertita mentre smontavo da cavallo.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...12d685b4f5.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lessi il messaggio di Mooa, scrissi nell' orologio lunare..."Cosa porta il carico, abbiamo un nuovo sceriffo, magari provo a chiedere a lui visto è debole alla bellezza femminile. E' arrivato un tale Minsk sulla turbodiligenza, vuole terra per i pascoli...spero non sia un pericolo da noi..mi informo e vi saprò dire".
Presi la pistola, mi riagganciai la gonna, ormai ero vestita per il saloon e mi diressi furtiva verso il fortino dove si trovava Goz. http://paparazzioops.com/wp-content/...-test/epdy.jpg |
"Accidenti, io sono stanchissimo..." disse sbuffando Josh a Gwen "... quel vittello scalciava come un ossesso..."
"Dai, su..." ridendo loro padre "... aiuta tuasorella a scaricare il carretto e vedrai che lei ti prepererà per cena la sua famosa torta alla zucca e patate doci." Divertito. "Promesso?" Josh a Gwen. |
Altea lasciò il locale e si diresse verso l'ufficio dello sceriffo Goz.
Ma quando fu sulla porta vide uscire Minsk. "Oh, buongiorno." Disse lui con il suo tono tanto gentile, quanto inusuale da quelle parti. "Stavo giusto pensando a voi, sapete?" Sorridendole. |
Alzai gli occhi in su.
Poi ridacchiai alle parole di papà. "Promesso, promesso..." dissi a Josh, regalandogli un bacio sulla guancia. Poi, una volta libera dal carico, andai infatti a preparare la torta per cena come avevo promesso al mio fratellino. Le promesse erano debito, no? Intanto, pensavo all'ora in cui ci sarebbe stato l'appuntamento fra i due. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Con la mia aria perennemente indifferente di ciò accadeva attorno a me stavo entrando nel fortino e pensavo che dovevo sopportarmi le stupide risate di quell' uomo insulso.
Ad un tratto fui destata dalla voce di un uomo e mi voltai osservando il nuovo arrivato e sorrisi leggermente "Signor Minsk, buongiorno..sempre gentile...davvero pensava a me? E come mai?" ora ero proprio curiosa. |
Sul bancone arrivò una birra ghiacciata e schiumosa davanti a Destresya.
Il cybersaloon non era molto pieno, ma già diverse persone erano giunte a bere. Ad un tratto calò il silenzio nel locale, con tutti voltati verso la porta, fissando il nuovo arrivato. https://i.ebayimg.com/images/g/8EkAA...8Ph/s-l300.jpg |
Josh aiutò Gwen a scaricare il carretto e poi andò nella tinozza a lavarsi.
Loro padre invece, finita ormai la giornata di lavoro, si sedette sulla sedia a dondolo ccanto alla finestra, pulendo il suo fucile da caccia. Ad un tratto il loro cane cominciò ad abbaiare verso la prateria. |
"In effetti" disse Minsk togliendosi il cappello in segno di salute "si... pensavo proprio a voi. Mi è sembrato di capire che lavoriate al cybersaloon, giusto? E dopo il lungo tragitto nella turbodiligenza, beh, devo dire di avere la gola molto secca. Magari potresti consigliarmi un buon liquore che fate da queste parti o meglio, un'ottima birra. Io vengo dalla Terra e conosco pochissimo le cose di questo pianeta." Sorridendo ad Altea.
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Rimasi bloccata per un attimo ma non potevo negare un favore del genere "Si, possiamo tornare...è che ho saputo sta partendo un nuovo carico...voi ne sapete qualcosa...sapete ho sempre paura accada qualcosa e solitamente lo sceriffo mi informava...ma prego venite pure al cybersaloon, ma dovrò lavorare, non vorranno vedermi nulla facente".
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Josh era andato a lavarsi nella tinozza, papà a pulire il suo fucile da caccia ed io seguivo la preparazione della torta sul fuoco.
Improvvisamente, però sentimmo Brad, il nostro cane, abbaiare verso la prateria. Subito uscii sul portico. "Che accade, secondo te?" dissi un po' inquieta a papà.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...6cfa9f6784.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Minsk sorrise.
"Beh, se il proprietario mi permetterà di offrire un bicchiere alla sua bella cameriera" disse ad Altea "potrei sdebitarmi, sapete? Infatti credo di saperne più io sul carico di cui dite che il nostro sceriffo." Accendendosi una sigaretta. "Voi gradite?" Offrendone una anche a lei. |
Oh, finalmente la mia birra.
Mi sedetti in disparte, godendomi un momento di risposo. Avevo viaggiato per giorni e di certo non l'avrei trovato bello bello seduto al saloon a bere. Per carità, se la vita fosse così facile non me ne sarei di certo lamentata, ma considerando che sfuggiva ai cacciatori di taglie da anni, doveva essere bravo a nascondersi. D'un tratto però calò il silenzio. Un silenzio surreale in un posto rumoroso per definizione. Mi voltai nella direzione in cui si erano voltati tutti, e vidi un tipo all'ingresso. Faceva così paura? Accidenti. Restai in silenzio come tutti gli altri, curiosa di vedere che cosa sarebbe successo. |
Il padre di Gwen imbracciò il fiucile e restò a fissare la prateria sconfinata.
"Nulla di che..." disse alla figlia "... il cane avrà sentito un coyote o un dingo... stai tranquilla e torna pure a badare alla cena... io faccio un giretto fuori..." uscendo con il fucile e lo sguardo cupo. |
Annuii, un po' incerta.
"Stai attento, pa'..." gli raccomandai, mentre si allontanava. Allora tornai alla torta, che cuoceva tranquillamente sul carbone, gettando di tanto in tanto delle occhiate preoccupate alla finestra. Stavano succedendo troppe cose strane, in questo periodo e proprio non capivo, oltre ad essere io abbastanza tesa e nervosa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
A quelle parole sobbalzai...e come faceva a saperlo lui che non sapeva nulla di quelle terre ma dovevo stare al gioco. Vidi la sigaretta, non fumavo ma dovevo giocare bene le armi "Si grazie" prendendo la sigaretta dal pacchetto e accendendola nella sua con sguardo indifferente e portando la sigaretta sulle labbra, a dire il vero dovevo stare rilassata. Aspirai il fumo per poi farlo uscire lentamente dalle labbra.."Una birra? Una buona birra o un whisky...e nel frattempo mi dirà di questa diligenza che partirà..cosa porta..lei è arguto se è informato di questi fatti...finalmente un uomo intelligente ad Afrastone" dissi portando nuovamente la sigaretta alle labbra mentre si inumidiva del mio rossetto rosso.
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Destresya si voltò verso la porta, dove guardavano tutti, vedendo un tipo alto, dai lunghi capelli e dai tratti e dagli abiti che tradivano senza dubbio chi fosse.
Era un nativo. "Ehi, tu..." disse il padrone del cybersaloon "... poco fa è venuto un altro di voi selvaggi e ha gettato il locale nel caos. Vattene o chiamo lo sceriffo." Intimò. "Voglio solo bere..." fece il nativo "... sono disarmato..." "E quel coltello?" Il pianista. "Lo uso per lavorare il legno." Rispose il nativo. |
Il cane smise di abbaiare, ma era nervoso.
Il padre di Gwen stava fermo davanti alla casa col fucile in braccio. Aveva o sguardo cupo. "Gwen..." disse voltandosi verso la porta "... spegni il carbone... che non faccia fumo dal comignolo... e non accendere nessuna luce..." |
Minsk sorrise ad Altea, fissandola mentre fumava.
"Vedrete, soddisferò la vostra curiosità." Disse divertito. Andarono nel cybersaloon e qui trovarono un pò di tensione. Un nativo infatti era arrivato e il padrone voleva mandarlo via, nonostante non fosse armato. |
Sorrisi a Minsk ed ovviamente per convenienza ma era davvero strano tutto questo.
Gettai la sigaretta nella polvere e la schiacciai con il tacco di metallo degli stivaletti ed entrai nello cybersaloon e vidi una scena molto strana. "Deve essere un pellerossa, sa qui non sono molto ben visti, prima uno stava facendo una strage". Mi avvicinai al capo e osservai il pellerossa, un bel ragazzo comunque e volevo salvargli la pelle "Capo, abbiamo un ospite di riguardo, il signor Minsk, è appena arrivato dalla Terra e vuole acquistare nuove terre...è successo un altro guaio con un nativo?" osservando entrambi. |
Continuavo ad osservare l'uomo in silenzio, e dalle parole dell'oste compresi immediatamente il silenzio che aveva generato il suo ingresso.
Doveva essere uno dei nativi, e a quanto sembrava avevano già fatto disastri poco tempo prima. Accidenti, ero arrivata al momento giusto allora, se non mi fossi attardata a bere tre sere fa probabilmente sarei arrivata nel mezzo della mischia. Ma ora come ora, non erano affari miei, quindi restai lì a bere come se niente fosse. Dopotutto, cos'era la sosta in un saloon senza un po' di rissa? |
"Beh, questi dannati vengono sempre a bere e poi si ubriacano." Disse il padrone del locale ad Altea. "Ma stavolta non accadrà. Tu non riuscirai a bere nulla qui." Al nativo.
"Non è un locale aperto a tutti?" Fece questi. "Io sono un cliente come gli altri e voglio pagare. E non mi ubriaco mai." "Fuori di qui, feccia rossa!" Gridò il padrone. |
Brad smise di abbaiare, ma papà era serio, lo vedevo.
Annuii e feci subito come mi disse, spegnendo la brace sul carbone e le lanterne al plasma della stanza. Poi mi avvicinai a lui, stringendogli il braccio. "Pensi ci sia qualcuno?" gli chiesi piano.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...248bc4bec8.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Oh su avanti capo.. Non vorrà sfigurare di fronte al nostro nuovo venuto, il signor Minsk.. Berrà al tavolo con lui così saremmo sicuri.. Affare fatto?". Mi avvicinai al capo sottovoce "Questo è un cliente che ha soldi" e sorrisi come nulla fosse.
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"Non temere, sarà il vento o qualche animale..." disse il padre a Gwen "... va da tuo fratello... poi andate in cantina e chiudetevi dentro... è solo prudenza, vedrai... non accadrà nulla..."
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Minsk osservava la scena in silenzio.
Poi annuì ad Altea e si sedette ad uno dei tavoli. Il capo sembrò tranquillizzarsi ed il nativo si avvicinò al bancone per bere. Pagò del liquore e restò a berlo in silenzio. |
Poteva essere solo prudenza, ma ero preoccupata.
Allora lo abbracciai e diedi anche a lui un bacio sulla guancia. "Non farmi stare in pensiero..." cercai di sdrammatizzare, sorridendo dolcemente. Poi andai a recuperare Josh e lo portai con me in cantina. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen e Josh si chiusero in cantina.
"Ora" disse il ragazzo alla sorella "mi dici che succede? Perchè ci siamo chiusi qui dentro? E papà dov'è?" |
Avevo portato con me la pistola, per sicurezza e la tenevo nella tasca della gonna, per non spaventare Josh.
"Nulla, è solo per precauzione, Brad avrà sentito qualche animale nella prateria..." gli risposi, cercando di mantenere un tono calmo. Poi sorrisi e aprii le braccia. "Vieni qui, come quando eri piccolo ed avevi paura durante un temporale..." con tono teneramente divertito, mentre lo stringevo. Cercavo di confortare lui, ma in realtà anche me stessa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen, mentre cercava di rassicurare Josh e se stessa, dall'esterno si sentrono dei nitriti e poi varie voci.
Qualcuno era giunto al ranch. |
Osservai tutta la scena in silenzio, facendomi gli affari miei.
Se c'era una cosa che avevo imparato era non dare nell'occhio mentre si era a caccia. Mentre bevevo la mia birra, mi misi quelli che sembravano semplici occhiali ma che in realtà contenevano un dispositivo con il riconoscimento facciale della contea, in modo da segnalare eventuali taglie. |
All'improvviso, sentii dei cavalli nitrire, poi sentii anche delle voci.
Ma chi poteva essere arrivato? Cercai di affacciarmi dalla piccola finestrella della cantina per vedere meglio ed ero sempre più nervosa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Mi sedetti al tavolo con Minsk osservando il nativo perplessa.. Come mai si era spinto fino in città, mi chiesi.
Versai dell'ottimo whisky a Minsk e in un bicchiere per me della birra al malto "Sembra tutto tranquillo, come fa a sapere del cargo che sta partendo?" con aria sveglia accavallando la gamba. Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Destresya vince indifferenza in quella scena, mettendosi come se nulla fosse i suoi occhiali sonici capaci di scannerizzare e riconoscere i fuorilegge schedati e ricercati.
Quel nativo però non aveva nessuna taglia sulla testa. Gwen cercò, dalla piccola finestrella che dava verso lo spiazzo, di vedere quegli uomini a cavallo. Intravede però solo delle sagome che in sella ai loro destrieri parlavano con suo padre, senza capire molto di quanto dicessero. |
Al nativo fu concesso di bere al bancone, sebbene tutti lo guardassero con sospetto.
Altea invece si era seduta al tavolo con Minsk. "Prima un brindisi..." disse lui alzando il suo bicchierino di whisky "... ai verdi pascoli di questi pianeta... ai rigogliosi corsi dei suoi fiumi ed a tutte le stelle del suo firmamento... che tutto ciò sia una nuova patria per tutti e una nuova frontiera per un modo migliore..." per poi bere "... si, conosco il carico in partenza... posso ancgecdirvi dove è diretto... verso Dolci Pascoli." Ad udire quelle parole, il nativo si voltò di scatto. "Cosa ne sapete voi di quei pascoli, signori?" Con tono duro. |
Vidi, come previsto, delle sagome a cavallo, ma non capii quello che dicessero a papà.
"Aspettami qui, non muoverti e non fare il minimo rumore, mi raccomando" ordinai a Josh, con tono che non ammetteva repliche. Poi, uscii dalla cantina e salii su, ascoltando da dentro casa cosa quella gente stesse dicendo a mio padre. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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