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Dunmer baciò la sua sposa e le sorrise. Si alzò un venticello gelido, i due si strinsero forte, quindi entrarono in tenda.
Dunmer sussultò nel sentire un ennesimo ululato. -Ma questi lupi di montagna ... cos'avranno da ululare così? Il cavaliere non era affatto tranquillo. |
Il vichingo continuava le sue preghiere, con un ritmo serrato e sempre più tambureggiante, benchè la voce rimanesse bassa.
E la stretta era inoltre sempre più forte... se il piccolo Mjolnir non fosse di acciaio durissmo, si sarebbe già piegato. E c'era un motivo per cui le preghiere di Eldred erano sempre più frenetiche... Sentiva l'ululato dei lupi sempre più prossimo e sempre più vicino. L'ascia stretta in pugno. Aspettava solo arrivassero. |
-Amore cos'hai? ti vedo preoccupato..- disse Perry dandogli un bacio sulla guancia fredda.
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Dunmer cercò conforto nel calore della sua sposa.
-Non lo so, ho un brutto presentimento ... quegli ululati è come se fossero qui vicini. Spero che questo branco di lupi di montagna si allontani ... |
Quando sposai Elisabeth.. le dissi che coniugandoci l'avrei resa ancor più libera.
Abbiamo sempre avuto l’inconsueta abitudine di non dissentire mai la decisione dell’altro. In cuor mio.. desidero che rimanga con me…ma acconsento ad andarsene…dandole un bacio che spero non dimentichi sino al mio ritorno. Mi avvicino a lady Perry e la ringrazio per quello che aveva fatto per me…..guardo il suo ventre e le sussurro: ”Sono felicissimo per l'arrivo di questa creatura…sarà un bellissimo bimbo..vedrete”! Ringrazio tutti i miei compagni e mentre sir Guisgard effettua il suo turno di guardia…salgo sulla montagnola per incontrare costoro che ululavano. Cinque lupi corrono verso di me per aggredirmi….io sorrido..e mi esibisco.. consapevolmente.. in una danza particolarmente curiosa..agli occhi degli umani e.. in special modo.. ai loro. Essi si bloccano e cautamente giungono a me amichevolmente…facendosi accarezzare dolcemente. Torno all'accampamento...e dopo avere dato a tutti il buon riposo...mi sdraio sull'erba ..sotto un albero..e dico al vicino sir Dunmer: "I lupi non c'entrano..essi sono irrequieti e nervosi perchè qualcuno li perseguita e li uccide...credo siano spietati e numerosi ...si vestono con la loro pelliccia"! Dunmer, Eldred e gli altri.. non sembrano condividere ed approvare ciò che io riferisco loro...rimango senza parole... sono fermi sulle loro intenzioni...sono convinti che tutto dipenda dai lupi...e nulla più! Risalgo su quel colle, ma forse ...è ormai troppo tardi! http://digilander.libero.it/trombatt...o_con_lupo.JPG Sir Morris |
Eldred fremeva nel sentire quei lupi così vicini. E la sua ansia era fondata: di lì a breve, alcuni lupi completamente bianchi si avvicinavano, ringhianti, con l'intenzione di circondarlo.
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Non aspettava altro. Era arrivato pure ad annusarli di quanto si erano avvicinati, a sentire le loro membra fendere l'aria. Benchè si pensasse che quando non tocchiamo niente non facciamo rumore, vi è quella cosa, chiamata aria attorno a noi, che con movimenti veloci possiamo infrangere.
Eldred li aspettava. Si alzò, lasciò cadere l'ascia e si slacciò la corazza superiore, rimanendo con una pesante casacca, ma pur sempre agevole nei movimenti... giusto per il freddo. Di li a poco uscirono i lupi... "Fatevi avanti." Li guardava negli occhi uno ad uno... neanche importandosene se era innaturale ci fossero lupi bianchi. Erano ad armi pari. |
Quello che doveva essere il capobranco percepì il gesto del vichingo come una sfida e, dopo aver preso una breve rincorsa, si lanciò contro il possente nordico a fauci spalancate, con gli occhi iniettati di sangue.
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Non ci volle molto perchè il più potente e importante del branco fiutasse nel vichingo un nemico degno di lui.
Dopotutto erano della stessa pasta. Fosse stato un gruppo di vichinghi e non di lupi, sarebbe stata la stessa identica cosa... il suo popolo prende molto, se non tutto dall'idea di un branco di lupi. Ed è per questo che sa combatterli. Non aspettò un secondo il più grosso, ma si lanciò su Eldred con uno slancio tanto imponente quanto veloce. Ma lo Jorgänsen era pronto... si abbassò poco prima la bestia lo raggiungesse, per poi rialzarsi di scatto, trovandosi la pancia del Capobranco sotto la spalla e spinse, per farlo atterrare alle sue spalle di dorso... |
Il lupo atterrò malamente di schiena, ma si rialzò quasi subito.
Stava per contrattaccare quando, udendo un ululato molto forte e rauco, si fermò di scatto, impietrito. I lupi che erano lì iniziarono ad indietreggiare, fino a lasciare Eldred da solo. Il vichingo udì prima dei passi molto simili a quelli di un uomo in folle corsa, poi questi passi si fecero molto più pesanti e... vicini. Il lupo mannaro spiccò un salto a diversi piedi da terra, deciso a fare del vichingo il suo pasto in quella notte di luna piena. http://images.epilogue.net/users/mck...heWerewolf.jpg |
"Ehi, mio forzuto guerriero" esclamò Guisgard "non vorrete la fama solo per voi!"
E si lanciò verso l'orrendo nemico con una determinazione non comune. "Dopotutto" aggiunse divertito "ricordate che noi normanni altro non siamo che una versione più civile di voi vichinghi!" |
Quell'uomo voleva cercare qualche ressa?
Eldred un normanno... una sgualdrinella addolcita dal potere, dalla ricchezza e dal Regno delle due Sicilie? Non sia mai! Lui era un puro sangue Jorgänsen! Lui era padrone di una Drakkar! Lui era un Vichingo! Ti faccio vedere io... Troppa furia, troppa rabbia per quell'insulta albergavano oramai nel cuore di Eldred... Guardò il licantropo. E' la sua preda ora, mentre Guiscard riesce a tenere a bada i lupi in qualche modo. Non è importante se il primo impatto sarà per lui doloroso. Comincia a correre, urlando a squarciagola verso quella creatura sacrilega. Caricando un gran bel montante. Non è una rissa o una battaglia contro un uomo. Ma l'obbiettivo è sempre colpire duro... o morire cercando. |
Il pugno di Eldred si infranse duramente contro la mandibola del licantropo, facendo sanguinare le nocche al primo e facendo perdere l'equilibrio al secondo, che era totalmente impreparato ad una reazione così temeraria.
L'istinto animalesco prevalse sul mannaro che, dopo esser balzato all'indietro, squadrò il suo nemico e subito gli scagliò contro, tentando di azzannargli il collo e tendendo le sue possenti braccia artigliate in avanti. |
Poteva sentire il sangue scorrerli dalle ferite, lungo i pugni.
Non se ne curò... il licantropo si era concesso il lusso di due passi indietro, ma che erano perfino serviti per un maggiore slancio verso il Vichingo. Sembrava che Eldred, del clan degli Jorgänsen dovesse finire la sua vita in quella foresta, ucciso da quello che poteva essere il suo animale Totem... ma no... c'era qualche carta da giocare ancora per il Nordico. Solo grazie alla sua prontezza di riflessi riuscì a bloccare con entrambe le mani la bocca del licantropo, prendendola con una mano dalla cavità inferiore, con l'altra da quella superiore e cercando di rompergli la mascella, aprendo facendo forza per aprire oltre natura la bocca del "mostro". Il dolore dei denti del mostro che penetrava la carne delle mani era insopportabile... ma doveva farcela... si fosse accorto che il licantropo aveva le mani libere... |
Il licantropo non seppe resistere al dolore della mascella che si stava spezzando. Eldred si era ferito con gli acuminati denti non invano: il lupo mannaro fu costretto a prenderlo per il torace e a scagliarlo via, per poi portarsi le "mani" al muso.
-Dopo pochi istanti, mentre Eldred si rialzava, il mannaro fece un sorriso malvagio, e poi, articolando le parole in modo estremamente grave ed animalesco, disse, guardandolo negli occhi: -E' arrivato il momento di morire, UMANO! E lo caricò di nuovo. |
Era ancora a terra Eldred... evidentemente il lupo mannaro era troppo, troppo forte per lui. Almeno fisicamente.
Ed ecco che lui era supino sul suolo, mentre il licantropo correva verso di lui, che stava barcollando per rialzarsi... non voleva arrendersi. Non poteva affatto, dato che se avesse sconfitto quel Canino troppo cresciuto, gli altri non avrebbero dovuto rischiare di ferirsi. Soprattutto Dumner, Perry e il loro bambino. Mentre era a terra, aveva immerso le sue mani nella neve, rimpiendole di terra e sassi. E quando il lupo mannaro fu abbastanza vicino, Eldred tentò il tutto per tutto... dalla neve uscirono le sue mani, piene di terriccio... cercò di essere il più preciso possibile nel raggiungere gli occhi del licantropo e schiacciare su di essi tutto quel terriccio orribile. |
Il licantropo si fece cogliere di sorpresa per la seconda volta, e stavoltà gli costò caro. Cominciò a girare in tondo, mentre strappanti urla fendevano l'aria. Si era portato le orribili zampe sugli occhi, completamente infestati da terriccio e piccole pietre.
-MALEDETTO UMANO!! Poi si fermò ad annusare l'aria. -Il tuo sangue ha un buon odore, umano. E con un ghigno si girò verso il vichingo, accuattandosi e preparandosi all'attacco. |
Era giunto il momento... ora Eldred si trovava sopra la sua ascia, e, con mani esperte e capace di non fare il minimo rumore dopo anni che quell'arma fu il prolungamento del suo corpo, la sollevò, fino a portarla davanti a lui e impugnarla con entrambe le mani... aspettava il suo avversario.
"Ti aspetto..." Penso con un sorriso sghembo a metà fra lo squilibrato e il vittorioso. Voleva il sangue di quella creature e voleva farci una meravigliosa pelliccia... |
Il lupo mannaro raggiunse Eldred con un solo balzo, a fauci spalancate e caricando dietro la schiena una possente zampata.
Eldred riusciva a vedere perfettamente i muscoli flettersi dietro la folta pelliccia. -TI FACCIO A PEZZI UMANO! |
La sete di sangue! La sua pelliccia! Il suo nuovo trofeo!
GLORIA! Non provava questi brividi da tanto tempo e ora, con quella battaglia in quel quadro così naturale, con quell'essere così sopra le righe, così animale pur nel suo essere mitologico, eppure così al di sopra delle capacità umane, stava quel vichingo per ritrovare la gloria! Un balzo verso di lui... un balzo goffo, mozzo di un senso! Eldred scartò facilmente di lato e contemporaneamente abbatte la sua ascia sul corpo del licantropo, affondando l'arma nelle carni con tanta forza quanta cattiveria, fino ad accompagnare il corpo al suolo, con un tonfo non indifferente. Era finita... O almeno così sperava... |
Il colpo di Eldred penetrò per tutta la lama dell'ascia, e fu fatale al mannaro.
Il corpo sembrava giacere senza vita riverso scompostamente sul suolo quando, con un ultimo guizzo, il lupo rantolò: -Tu mi hai ucciso ... ma non dimenticherai mai questa notte, umano! E morse la coscia del vichingo, morendo con ancora i denti conficcati nelle sue carni. O almeno fin quando il corpo non tornò alla sua natura d'uomo, rivelandosi essere un ragazzo, probabilmente più giovane dello stesso Eldred. |
A tradimento... l'urlò che gettò Eldred al morso era così rumoroso che avrebbe potuto svegliare chiunque nell'accampamento.
Il vichingo cerco di combattere il dolore e riprendere il controllo... ansimava ancora. Ma sembrava tutto tornato alla normalità... tutto tornato all'ordine. Compreso il lupo mannaro. Era tornato un uomo. Era un ragazzo... Si meravigliò Eldred, ma non provava disgusto per se stesso, ne aveva uccisi di molto più giovani. Eppure questo non lo faceva stare tranquillo. Deciso comunque di rialzarsi e raccapezzarsi, magari Guiscardo combatteva ancora con i lupi più in la... Voleva raccapezzarsi... Ma appena si rimise in posizione eretta sentì un piccolo fastidio partirgli dalle gambe... Poi salire... fino al cuore. E stringere il centro della vita in una morsa, che si diramò a tutto il corpo in poco tempo. Eldred si ritrovò a terra supino a tremare, con la vista appanata e il collorito, già pallido di carnagione, che stava per diventare bianco, mentre il celeste delle iridi spariva per dar posto al nero dilatarsi della pupilla... Sir Eldred aveva paura... Mai ne aveva provata così tanta... Ed era bloccato in quell'incubo, che partiva da dentro. |
Dunmer sobbalzò nel sentire l'urlo di Eldred.
Uscì correndo dalla tenda, sorpassò Guisgard che aveva ucciso dei lupi e si addentrò nella foresta, nella direzione da dove il grido proveniva. Trovarlo fu facile: bastò seguire la scia d sangue e scompiglio. Eldred giaceva a terra, tremante e pallido, ma era vivo. Accanto a lui il corpo senza vita di un giovane uomo. "Ma cos'è successo qui?" Si chiese il cavaliere. Coprì Eldred con il suo mantello e lo caricò a spalla, portandolo fino all'accampamento e sistemandolo vicino al fuoco. -Perry?- Chiamò la moglie che era ancora in tenda. -Esci subito! Eldred è ferito! |
-Oh mio Dio!! cos'è capitato??- Perry entrasse una boccetta contenente dell'antidolorifico e lo fece bere ad Eldred che aveva come delle convulsioni; quest'ultime si placarono dopo qualche minuto.
-Sarà svenuto?- chiese Perry guardando prima Eldred e poi Dunmer. -Mettiamolo nella tenda! mi serve del'acqua!-. |
Dunmer porse a sua moglie la sua borraccia d'acqua, quindi spostò l'inerme Eldred in tenda.
-Ha la pellaccia dura Eldred, stai certa che se la caverà ... mi sembra che già stia riprendendo colorito! Poi si mise fuori dalla tenda. Non aveva più sonno; fin da quando erano stati avvelenati non avevano avuto tregua ... avrebbero resistito ancora per molto? |
Perry mise una pezza bagnata sulla fronte di Eldred, gli strinse la mano e mentre un lacrima accarezzava il suo volto disse:
-Non puoi abbandonarci qui...devi combattere! abbiamo bisogno di te...-. |
Riesco a far fuggire tanti lupi innocenti da morte sicura....i miei compagni hanno provocato una strage di questi poveri animali!
Avvicino l'un l'altro le loro carcasse inermi e gli do fuoco. Vedo il corpo di quel ragazzo riverso in terra...gli grido:"Ti saresti potuto salvare.. con un colpo d'acciaio in fronte dalla quale sarebbe fuoriuscito il sangue infetto....mi spiace fanciullo"! Mi rimetto nella stessa posizione di prima...sull'erba ..sotto l'albero... stavolta senza fiatare...scruto soltanto Sir Eldred: ha ricevuto un brutto morso...rischia di trasformarsi in Licantropo...non gli è bastato il veleno che ha in corpo!? Sir Morris |
"Non c'è mai pace in questa terra maledetta! Prima i non morti, ora i lupi." pensai, poi diedi voce ai miei pensieri: "Quali altre prove ci attenderanno? Riusciremo a tornare tutti?".
Guardai il gruppo... Eravamo stanchi, feriti e il veleno forse iniziava a fare il suo effetto. |
-Amore, guarda tu Sir Eldred, io...io mi sento poco bene...- Perry svenne poco dopo aver detto quelle parole.
La testa le girava, gli occhi si ofuscavano e lei aveva molta paura. |
Sir Dunmer prese dolcemente la sua sposa che aveva avuto un mancamento e la poggiò nel giaciglio in tenda, coprendola affinchè non sentisse freddo durante la notte. Poi le diede un bacio in fronte ed uscì fuori, sedendosi davanti l'entrata della stessa tenda.
"Il veleno inizia a manifestare i primi sintomi? O siamo semplicemente molto stanchi..? Dall'alba di domani ci rimarranno meno di quattro giorni per salvarci la vita..." Pensò, osservando il cielo stellato e la luna piena. |
Guisgard sentiva, a poco a poco, le forze come abbandonarlo.
Iniziò a sudare e la vista era vagamente appannata. "Non può finire così..." pensò "non può!" |
Sintomi simili colpirono tutta la compagnia, senza distinzione. Solo quando il sole si levò gli avventurieri iniziarono a star meglio; anche Eldred si era ripreso. Non erano al massimo delle forze, ma erano comunque in grado di reggere un altro giorno.
Dunmer svegliò tutti quelli che dormivano e raccolse a sè i restanti che facevano il turno di guardia. -Ci rimangono un pò più di tre giorni per tornare al villaggio, e ancora ci separano molti passi dalla meta ... mettiamoci in cammino! |
"Quindi significa che entro i prossimi due giorni dobbiamo trovare il manufatto, o non riusciremo a tornare in tempo al villaggio... Dunmer avete voi la mappa? Fateci strada e vi seguiremo."
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Mi incammino accodandomi ai miei compagni...il silenzio pervade la mia bocca...le mie gambe non stanno più salde sulla terra come prima.. il veleno sta facendo il suo effetto: "Debbo sopravvivere, non per me stesso, ma per Camelot, per il Re e per Elisabeth"!!
http://www.sacred2.it/images/charact...rieroOmbra.png Sir Morris |
-E' Guisgard ad avere la mappa
Poi si rivolse a quest'ultimo: -Guidateci e... affrettiamo il passo! La distesa di lapidi sembrava infinita, e per di più le nuvole si addensavano all'orizzonte. Non era un buon segno di inizio giornata. |
Raccolte le forze, Guisgard fece strada alla compagnia.
"Secondo la mappa" disse il cavaliere "quella gola laggiù dovrebbe rappresentare il passo più breve. Ma non il più sicuro. Scegliete voi, amici miei...la via breve ma sconosciuta o quella lunga e più tranquilla?" |
Dopo la serata, è il caso di dirlo, da lupi, Eldred si sentiva ancora scosso. Da quando si era ridestato, più presto del previsto, si era già sentito oppresso da un peso al cuore. E quel peso non l'aveva abbandonato.
Da quando si erano rimessi in viaggio non aveva inoltre spiaccicato una parola... cosa abbastanza sovente almeno, perciò nessuno lo importunò per quella mancanza, neanche troppo grave. Ruppe il suo silenzio solo al dilemma che attanagliava il gruppo. "Per me possiamo prendere quella corta..." La bellicosità, almeno, quella non era andata via. |
"Anch'io voto per la breve... purtroppo il tempo non è dalla nostra parte, quindi affrettiamo il passo."
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Barcollo...resisto al mio incombente tracollo...
Proseguo...la breve strada anch'io inseguo... Ricordo il mio passato e dal male mi distolgo Penso alla Tessaglia...il veleno m'attanaglia Sconfissi un gigante...fu il lascia passare per le terre Britanne: http://www.youtube.com/watch?v=buPRU02T0fU Sir Morris |
La decisione unanime fu quella di percorrere la strada più breve ma più tortuosa e stretta, trovandosi appunto incastonata in una gola.
Il vento gelido accompagnava i loro stanchi passi nella direzione stabilita, una sottile pioggia bagnava i loro volti provati. La via era anche più angusta di quanto immaginassero: stagni d'acqua nera, fosse e buchi profondi, ossa umane sparse per il sentiero. L'attenzione degli avventurieri fu catturata da un suono d'arpa che sembrava provenire da oltre la curva del sentiero davanti a loro. |
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