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"Allora ti aspetterò dietro il convento" disse con soddisfazione il capo delle guarie "lì c'è un boschetto...e la notte sarà tutta per noi."
Elisabeth era riuscita così a rinviare le attenzioni del capo delle guardie. Ma mentre questi si allontanava soddisfatto, qualcuno lo prese per un braccio. "Se oserai toccarla di nuovo" ringhiò Guisgard "ti mozzerò entrambe le mani!" In quel momento qualcunò gridò tra la folla e le guardie, estraendo le spade, si avvicinarono ai due litiganti. "Tu osi minacciarmi, misero buffone!" Gridò il capo delle guardie a Guisgard. "Ora assaggerai la mia frusta!" Intervenne allora Jigaen, mettendosi tra Guisgard e le guardie: "Ardore di cavaliere mette a fuoco un verziere. Ardore di commediante la passione è latitante!" |
Avevamo finito prima di iniziare, mi avvicinai ai due cavalieri e anche se Jigaen stava facendo del suo meglio, mi rivolsi al capo delle guardie...." Perdonatelo, mi conosce da bambina e tende a proteggermi...alle volte si dimentica che sono cresciuta, spero che abbiate ancora interesse nell'incontrarmi stasera.........".........speravo vivamente che Sir Guisgard non prendesse la parola......
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Le parole di Elisabeth calmarono l'ira del capo delle guardie. Almeno per quel momento.
"Sei fortunato, buffone!" Disse con disprezzo il capo delle guardie fissando Guisgard. "Ti fai forte perchè hai i tuoi scagnozzi accanto" rispose fuori di sè Guisgard "incontra me dietro il convento! Sempre se hai il fegato di affrontarmi da solo!" "Te la sei cercata, cane di un commediante!" Disse il Capo delle guardie. Allora lo fece tenere fermo dai suoi e lo colpì con violenza sul volto. Ma in quel momento la ressa che circondava quella scena si ammutolì e fece spazio ad alcuni uomini. "Che succede qui?" Gridò uno dei nuovi arrivati. "Tornate ai vostri posti!" Costui era sir Geowan, il fratello del barone che governava Tintagel. Poi, rivolgendosi agli attori: "Fate il vostro lavoro e non create più disordine, o sarete cacciati da Tintagel!" Ma mentre i soldati andavano via, il capo delle guardie fissò con odio Guisgard. "Io e te ci ritroveremo presto!" Minacciò andando via. Guisgard lo guardava con rabbia, mentre il suo labbro sanguinava vistosamente. |
"Egregi e potenti soldati, scusate la mia intromissione...se fossimo stati noi ad importunare le vostre dame, non avreste forse reagito allo stesso modo o magari peggio"??!!
Il silenzio pervade gli ultimi istanti, le guardie...ammutolite...si allontanano! Poi..rivolgendomi a Guisgard: "Siate più cauto...volete che ci scoprano"?! http://brunotto588.blog.espresso.rep...1/medioevo.jpg |
Rimasi allibita guardavo la scena senza poter far nulla, la violenza gratuita non l'avevo mai sopportata, quando le guardie si furono allontanate....mi avvicinai a Sir Guisgard.." Io non so' se essere felice per quello che avete fatto o essere furiosa, mi chiedo quanto unguento dovro' mettervi nel corso di tutta questa situazione e spero che ci fermiamo a questo, ora vogliate essere cosi' cortese di seguirmi al carro.....cosi' eviteremo che la vostra faccia abbia un colore troppo innaturale.......".....mi ero preoccupata, gli avrebbero potuto fare peggio........
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"Lasciatemi perdere!" Rispose Guisgard, scostandosi da Elisabeth. "Non ho bisogno delle vostre cure! Tenetele per quel soldato, come le vostre paroline dolci, quando lo incontrerete stanotte!"
Prese la via che usciva dalla piazza e voltandosi verso la compagnia aggiunse: "Io non voglio più saperne della vostra farsa! E nemmeno di questo maledetto posto!" E si allontanò dalla piazza. E Jigaen, fissando Morris, disse: "Il nostro Guisgard è avventato, perchè col cuore ha ragionato! Il suo fare porterà grossi guai e rimediare non potremo mai!" |
Ci sono persone che non capiro' mai, ti giudicano senza neanche fermarsi a riflettere........lo raggiunsi.....cercando di non incuriosire di piu' le persone che gia' stavano guardando.... " fermatevi per l'amor del cielo......e statemi a sentire.....se non volete le mie cure va' benissimo ne' farete a meno, ma non vi rendete conto che metterete a repentaglio la vita di tutti quanti ?,non sono venuta sino a Tintagel, per provare nuove emozioni col capo delle guardie, mi avete presa per una poco di buono ?..... e comunque assecondarlo significava evitare questa situazione almeno sino a stasera, non avevo nessuna intenzione di andare nel bosco........o per lo meno non da sola....ora vi prego di seguirmi al quel dannatissimo carro e di riprendere la via del sorriso e della giocosita'......pazienza avrete male al labbro, ma sforzatevi di sorridere, non fatelo per me se non volete ma per gli altri...."
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Guisgard fissò Elisabeth per un breve istante.
"Lasciatemi in pace!" Esclamò, per poi sparire tra la folla che riempiva le strette vie di Tintagel. Si ritrovò poco dopo davanti ad un austero edificio. Era il convento chiamato della Divina Provvidenza. Era ormai il crepuscolo quando udì una voce: "Cosa fate qui, signore? Non dovreste essere con gli altri attori della compagnia?" Guisgard riconobbe il ragazzino incontrato al loro arrivo a Tintagel. "Piccolo" rispose Guisgard "è un pò tardino per andare in giro. Torna a casa tua." "Ho visto come le guardie vi hanno colpito" disse il ragazzino "erano tanti contro uno..." "Tornatene a casa, ragazzino." Sbottò Guisgard. Ma all'improvviso si avvertirono dei passi. Un attimo dopo cinque soldati armati emersero dal buio. E con loro vi era anche il capitano delle guardie. "Avevo detto che ti avrei ritrovato, sporco buffone!" Disse con tono di sfida. "Maledetti!" Pensò Guisgard. "Avessi almeno la mia spada!" In quel momento il ragazzino gli lanciò il suo bastone di legno, proprio mentre le guardie si apprestarono ad assalirlo. "Via di qua, ragazzino!" Urlò Guisgard. "Vattene a casa tua!" Iniziò lo scontro impari. Guisgard tentava di difendersi con quel bastone, ma gli avversari erano troppi ed erano armati. Lo costrinsero così ad indietreggiare, fino alla porta del convento. E proprio mentre sembrava perduto, la porta si aprì ed una mano tirò dentro Guisgard, salvandolo da morte certa. Intanto, gli altri della compagnia, ancora stupiti per il comportamento di Guisgard, si preparavano a trascorrere la notte. "Mio padre spesso mi ripeteva con decisione: cuore caldo e testa matta son una maledizione!" Recitò Jigaen scuotendo il capo. Ma proprio in quel momento arrivarono due soldati. "Commedianti" cominciò a dire uno di loro "il barone ha saputo del vostro arrivo a Tintagel. Egli vuole che vi rechiate al castello per mettere in scena uno dei vostri spettacoli. Il barone ha fissato che lo spettacolo dovrà avvenire il terzo giorno da oggi." Detto questo, le due guardie andarono via. I nostri novelli attori erano attesi da una prova tutt'altro che facile: organizzare uno spettacolo in tre giorni... http://www.unisi.it/ricerca/dip/dba/...0titolo-15.gif |
Dopo aver appreso la bella notizia, prepararsi per una rappresentazione in soli tre giorni, credo che l' improvvisazione sarebbe stato il nostro miglior copione........volli comunque mettere al corrente il resto dei compagni ..." Sir Guisgard, e' al convento..un 'anima pia lo ha tolto dalle grinfie del capo delle guardie......un uomo perfido e vigliacco..senza le sue guardie non credo abbia la stessa spavalderia, stasera mi aspetta nel bosco se qualcuno di voi mi accompagnasse forse riusciremmo a toglierlo di mezzo per qualche giorno e si puo' vedere di farlo parlare....credo che non sia difficile sciogliergli la lingua, l'unione fa' la forza e lui sara' da solo....."
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Eravamo appena arrivati a Tintagel e già la nostra copertura traballava: "Accidenti alla mancanza di autocontrollo di sir Guisgard!!!" dissi con rabbia "Siamo venuti qui per cercare di scoprire informazioni cercando di rimanere il più anonimi possibile... ma appena lo ritrovo lo legherò come un salame, così stara fermo e zitto!"
Poi continuai: "Milady, verremo tutti con voi, però non possiamo far sparire un capitano delle guardie e sperare che nessuno se ne accorga. Noi staremo nascosti... so benissimo cosa intende fare questo capitano delle guardie, ma dovrete cercare di parlargli e scoprire se è un tipo di cui ci si possa fidare... solo se sarà strettamente necessario lo faremo sparire. Siete d'accordo?" |
Il buio regnava ovunque, rotto solo dall'austera luce di una candela.
Ed accanto a questa, illuminata da quel tepore, vi era il volto di un frate. "Possibile che ci incontriamo sempre in situazioni movimentate o critiche, messere!" Disse il frate. "Sangue del demonio" disse Guisgard "siete proprio voi! Frate Elia!" "Amate troppo le beghe ed i duelli, amico mio" aggiunse sorridendo il frate "dovreste scegliere una vita più tranquilla." "Grazie di avermi tratto in salvo" disse Guisgard "stavolta credevo fosse davvero giunta la fine." "Il vostro labbro sanguina...venite, ci metteremo sopra qualcosa." Disse il frate. "E quell'occhio pesto! Figliolo, siete più litigioso di un Lancillotto!" "Già, Lancillotto..." Ripetè con un tono da beffato Guisgard. Poi raccontò al frate tutta la storia, dell'espediente degli attori itineranti all'arrivo a Tintagel. "Cosa avete fatto per attirare l'attenzione delle guardie del barone?" Chiese il frate. "Lasciamo perdere..." Rispose Guisgard che poi aggiunse: "Pittosto...credo di essere stato un idiota a lasciare gli altri da soli..." "In effetti" rispose frate Elia "non credo sia stata lo mossa più furba che abbiate compiuto in vita vostra." "Questo posto non mi piace..." Disse Guisgard. "C'è una strana aria qui" disse il frate "come se l'attraversasse un sinistro lamento di morte. Il barone poi, lord Niclas, è un uomo oscuro e misterioso e suo fratello sir Geowan non gli è da meno. Bisogna essere cauti. Senza dimenticare poi che fuori le mura di Tintagel si aggirano i feroci cavalieri neri..." Guisgard lo fissò con una strana inquietudine che gli attraversava lo sguardo. http://2.bp.blogspot.com/_Rr8D_QqbVA...aE/s320/01.jpg Intanto, il resto della compagnia stava discutendo sui vari problemi che erano arrivati così improvvisamente. E dopo aver ascoltato i propositi di Hastatus, Jigaen disse: "Cavaliere, in voi è forte il valore e la costanza, ma il capitano delle guardie ricorda Gano di Maganza! Incontrare lui è come vedere madonna Sciagura e tutti noi potremmo finire vittime di una congiura!" |
Ormai il danno era fatto, quindi forse bisognava correre qualche rischio.
"Il menestrello ha parlato. Voi cosa ne pensate?" dissi rivolgendomi al resto del gruppo. |
"Credo proprio che Guisgard si meriti una lezione! Lo prenderò a schiaffi così non avrà bisogno del trucco di scena! Ha corso il rischio di far saltare tutta la copertura! Ah uomini!!! Tzè! Ora riprendiamoci: dobbiamo evitare di compiere altre mosse azzardate: valutiamo le priorità.
Il capitano sembra Gano di Magonza, Jigaen? Non sarebbe male fargli passare un quarto d'ora come quello che ha passato Gano: procurate un somarello e ci penso io;) A parte gli scherzi: dobbiamo fare in modo che non si intrometta nei nostri movimenti. Ubriachiamolo, addormentiamolo, non ci deve stare tra i piedi. Poi il signore di qui ci vuole vedere recitare. Improvvisazione come ha suggerito Elisabeth: ce la facciamo? Dobbiamo. Forza: agghindiamoci come meglio possiamo e incontriamo quest'uomo. |
Ero pensierosa ma Sir hastatus aveva detto il vero......." Ebbene faremo cosi, voi mi starete vicini e salterete fuori soltanto se io non avessi un'altra via di scampo, spero di sfruttare a nostro favore questa situazione.........vuol dire che incomincero' da stasera a fare le prove della recita........andro' a prepararmi..........c'e' una parola che usano gli attori prima di andare in scena....merda.....e sentivo che quella parola racchiudeva un po' tutta la situazione...".......guardai Llamrei, sentivo che mi era vicina era una donna e lei sapeva cio' che provavo......
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"Se proprio avete deciso, miei signori,
allora apriamo le danze con tutti gli onori! Siate scaltri come volpi e discreti come serpenti, poichè stanotte Belzebù attuerà i suoi intenti!" Disse preoccupato Jigaen. E così venne l'ora dello strano appuntamento. Dietro il convento, intanto, il capo delle guardie parlava ad alcuni dei suoi uomini. "Voi tre" ordinò "restate nei paraggi e state in guardia...il tipo che mi ha aggredito potrebbe non gradire che la donna stannotte se la spassi con me. Al più piccolo allarme, tirate fuori le spade e colpite a morte!" E finito di istruire i suoi, prese la via del bosco, già assaporando i piaceri d'amore che gli avrebbe portato quella ragazza. |
Avevo promesso a Sir Hastatus che sarei stato calmo..ma ..a quel punto..prendo la mia spada e i miei pugnali e li nascondo sotto il mio mantello.
"Sir Hastatus, Lady Llamrei..io vi seguirò a distanza...caso mai la situazione dovesse precipitare..me ne accorgerò"! "Lady Elisabeth è molto astuta..spero se la cavi egregiamente a fargli spifferare qualcosa.. senza che quel porco osi soltanto sfiorarla"! http://www.komix.it/images/batman-begins01.JPG |
Figuramoci se avrei lasciato Elisabeth a sbrigarsela con quel ceffo! Anche se, sinceramente, sapevo che se la poteva sbrigare da sola.
Infilai una daga nella cintola, mi infilai il mantello e con Hastatus ci avviammo nel luogo stabilito dal comandante delle guardie. Sapevo che Morris ci era alle spalle e potevo contare su di lui. Sembrava un pippistrello padrone dell'oscurità. Notai un pò di brusio poco più avanti, vi erano degli uomini, ma non riuscivo a definirne il numero. Lentamene ci avvicinammo, guardando Elisabeth che stava ad una decina di metri dinnanzi a noi |
Infondo era solo un uomo e che diamine, la sensazione pero' era quella che altri occhi stavano assistendo alla scena.......lo vidi.....e istintivamente piazzai sul mio viso il migliore dei miei sorrisi, almeno speravo fosse cosi'..." Bene mio signore, spero di non avervi fatto attendere molto, dovro' farmi perdonare....incantevole il bosco di notte, esso cela posti incantevoli illuminati solo dalla luna, non ricordo di aver sentito il vostro nome, ma ho visto come sapete farvi obbedire dai vostri uomini, siete audace e scommetto avete molte cose da raccontarmi........."
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Il capo delle guardie appena vide Elisabeth le andò incontro con un sguardo che tradiva la lussuria più viva.
"Raccontarti?" Cominciò a dire "Non sei stanca di ascoltare parole? Quelle le lascio a quei buffoni dei tuoi amici commedianti. Quanto alla Luna, sono stupidaggini che cantano i poeti o gli innamorati. Noi abbiamo di meglio da fare stanotte..." E cominciò a stringerla a sè... Nel convento intanto, Guisgard si era ormai pentito di aver lasciato il resto della compagnia. "La smettete di passeggiare con un invasato?" Disse il frate al cavaliere. "Qui domina la pace e la tranquillità! Voi, messere, avete l'argento vivo addosso!" "Frate" rispose Guisgard "meglio che torni dai miei compagni. Qui non chiuderei occhio, sapendoli la fuori." "Meglio attendere domani" disse il frate "è probabile che le guardie vi stiano ancora cercando. Domattina sarà più prudente uscire." "Ho capito" rispose Guisgard sorridendo "volete che passi la notte qui! Magari a pregare con voi!" "Non sarebbe una cattiva idea!" Rispose il frate, scoppiando a ridere. |
Non perdeva tempo......infondo cosa mi aspettavo ...." non vi ho chiesto poesie e racconti d' amore, avete ragione tutto il giorno ascolto chiacchiere di buffoni e commedianti.......ma sapete bene che le parole di un uomo valoroso accendono le fantasie di una donna.......abbiamo tutta la notte..che fretta c'e'....parlatemi di voi.....date un senso a questa notte e vi prometto che non ve ne pentirete......."......speravo allentasse la presa, un senso di disgusto si era insinuato nella mia mente ma dovevo ricacciarlo infondo all' anima...avrebbe pagato caro tutto questo......
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"Ma quali fantasie vuoi che accenda ad una commediante come te?" Rispose con tono volgare quell'uomo. "Tutta la notte non basterebbe per quello che voglio farti, bellezza! Perchè non cominci a toglierti questo costume? Avanti, non essere timida. Tanto lo so che non vedi l'ora!"
Intanto, al convento tutti stavano per andare a letto. "Venite" disse frate Elia a Guisgard "vi mostrerò la cella in cui potrete dormire." Ad un tratto si udì un rumore e poi delle grida. "Ho beccato questo landruncolo!" Disse un altro monaco che arrivava dal cortile. "Aveva appena scavalcato il muretto di cinta!" "Non sono un ladro! Lascatemi!" "Ma questo ragazzo lo conosco!" Esclamò Guisgard. "E' il ragazzino che mi ha tirato la mazza per difendermi dalle guardie!" "Ed è un ladro a quanto pare!" Tuonò frate Elia. "Non è vero!" Gridò il ragazzo. "E cosa ci facevi nel convento a quest'ora?" Chiese frate Elia. "Ecco io..." Rispose il ragazzino. "Volevo avvisare lui...che ci sono le guardie in giro stasera...e ci sono anche i suoi compagni." "Cosa?" Saltò su Guisgard. "Sei sicuro?" "Lo giuro, signore!" "Avessi almeno la mia spada!" Ringhiò Guisgard. "Qui non abbiamo armi." Disse frate Elia. "Io ho una frusta che ho...ehm...ho preso da una carrozza incustodita." Disse il ragazzino. "Allora me la presterai, piccolo." Disse deciso Guisgard. "Andiamo!" "State in guardia, cavaliere!" Si raccomandò frate Elia. Un attimo dopo Guisgard ed il ragazzino uscirono nella notte. |
Non vedevo l'ora di togliermi le sue mani sudice da dosso, non vedevo l'ora che finisse di alitarmi in faccia......" anche se volessi spogliarmi, mi state togliendo il respiro , forse dovreste lasciarmi andare e potrei fare i modo che le danze comincino ".....avevo il mio stiletto sotto le gonne.....e gli e lo avrei piazzato in petto.......il problema era che si sarebbe scatenato un ginepraio, e saremmo stati nei guai...........ma soltanto all' idea che continuasse a tenermi stretta mi dava di volta allo stomaco
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Guisgard ed il ragazzino scivolarono nella notte.
"Quante guardie hai contato?" "Quattro, signore" rispose il ragazzino "tre sono laggiù dove comincia il boschetto, mentre una quarta e nel boschetto con una delle ragazze della vostra compagnia." Sul volto di Guisgard si formò una smorfia di rabbia. "Bisognerebbe dividere quei tre." Disse il cavaliere. "Perchè il frate vi ha chiamato cavaliere?" Chiese il ragazzino. Guisgard lo fissò per un momento e rispose: "Sai tenere un segreto?" "Certo, signore!" "Bene, te l'ho dirò quando avrò accoppato quei quattro bastardi!" "E come?" Chiese il ragazzino. "Ascolta e fa quello che ti dirò..." Poco dopo le tre guardie sentirono un pianto. "Che succede?" Chiese una di loro. "C'è qualcuno là" disse un'altra "sembra un ragazzino." Il piccolo stava sotto un albero a piangere e verso di lui avanzarono due di quelle guardie, mentre la terza restò ferma al suo posto. E proprio a questa mirò Guisgard. Lo raggiunse con la frusta e silenziosamente lo soffocò, trascinandolo poi fra i cespugli. E qui trovò, seminascosto nel buio Morris. "Non guardatemi con quell'espressione" cominciò a dire divertito Guisgard al compagno "mi sono accorto un'ora fa che eravate nascosto qui dietro. Fate più rumore di un cavallo imbizzarrito! Avanti, aiutatemi a nascondere il corpo di questo maledetto!" Poi, guardando verso gli altri due aggiunse: "Il piccolo li distrae...svivoliamo nel buio e accoppiamo gli atri due, amico mio!" |
Mi era sembrato di aver udito il pianto di un bimbo, ma li' non poteva esserci un bambino che piangeva......l'animale mi aveva sciolto dalla stretta, ma mi teneva abbastanza vicina da potermi bloccare in qualsiasi momento.......alzai un lato della gonna per arrivare allo stiletto, continuando a guardarlo negli occhi, lo sfilai e glie lo piazzai sotto la gola, rivoli di sudore mi scendevano lungo la schiena......" vi giuro che se adesso fate solo una mossa falsa io non esito un attimo per piazzarvelo in gola.........".......
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"Vuoi fare la coraggiosa, eh!" Disse spavaldo l'uomo. "Sei hai il coraggio ti conviene usarlo quell'affare...perchè ora ti farò molto male..."
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Di male me ne aveva gia' fatto, se lo avessi ucciso, sarebbe stata la fine per tutti, volevo sapere dove erano finiti tutti....gettai lo stiletto, non ero vigliacca, ma non potevo far condannare i miei compagni per un' azione avventata.......
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"Voi prendetevi quello più basso....io prenderò l'altro"!
Stavolta, senza fare rumore, vado dietro il soldato più alto e gli spezzo il robusto collo. Guardo Sir Guisgard: "Bel lavoro anche il vostro.. amico mio maleducato"! A passi felpati, quasi a non sentirli neanche....sono ad un albero da Lady Elisabeth...è in pericolo....prendo la rincorsa e plano sui loro corpi avvolgendoli col mio mantello: Il capo delle guardie giace.. senza vita.. in terra. Io.. prendo il suo posto..baciando sulla guancia Lady Elisabeth! http://www.komix.it/images/batman-begins01.JPG |
"Sembra siamo giunti appena in tempo." Disse Guisgard guardandosi attorno.
Fissò soddisfatto Morris e aggiunse: "Ottimo lavoro, amico mio!" Vide poi venire verso di loro Hastatus e Llamrei. Si rivolse allora al ragazzino: "Piccolo, va dai frati e dì che dobbiamo nascondere i corpi di questi miserabili prima dell'albeggiare." Il ragazzino corse veloce verso il convento. |
In pochi istanti fui investita da qualcuno che non riconobbi subito, riconobbi il largo mantello, Sir Morris era piombato da non so' dove, ma che importanza aveva era arrivato....." Salve Sir Morris, ben arrivato.....il bacio dovrei darvelo io, .......e adesso prima che mi addormenti sotto il vostro mantello datemi una mano a rialzarmi......."....L' essere immondo giaceva a terra e adesso erano guai..............improvvisamente ci ritrovammo tutti riuniti nel bosco, per mia sorpresa c'era anche Sir Guisgard ed un ragazzo......infondo eravamo insieme e tutti sani...questo era l' importante
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Guisgard allora fissò Elisabeth.
"Come state?" Chiese. "Vi ha fatto qualcosa quel porco di un soldato?" |
Sorrisi e guardai il volto preoccupato di Sir Guisgard....." Credetemi e' morto senza soddisfare il suo ultimo desiderio......"
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Guisgard, alle parole di Elisabeth, accennò un sorriso, poi disse:
"Milady...volevo scusarmi per come mi sono comportato ieri...sono stato uno sciocco...spero possiate perdonarmi..." In quel momento giunsero sul posto alcuni monaci capeggiati da frate Elia. "Bontà divina" disse questi segnandosi tre volte, imitato subito dagli altri suoi fratelli "cosa è successo qui?" "Belzebù è venuto a reclamare le anime di questi dannati." Rispose Guisgard. "Ora però occorre trovare un posto sicuro dove seppellirli, altrimenti tra qualche ora ci ritroveremo l'intera guardia del barone alle calcagna!" "Addentrandoci nel boschetto" disse frate Elia "troveremo uno spiazzo irregolare. Lì daremo sepoltura a questi uomini." Così, in breve i nostri eroi seppellirono i corpi di quei soldati, cancellando ogni più piccola traccia dell'accaduto. |
"Credo che vorremmo strozzarvi un po' tutti...ma visto che il vostro collo e' uno solo.....e' meglio perdonarvi e cercare di porre rimedio a questa cosa.......prima che Tintagel si svegli e' meglio essere di ritorno...tutti sanno che il capo delle guardie, aveva qualche problema con Sir Guisgard.....e siamo dei perfetti sconosciuti.....questo non va' a nostro favore.....seppelliamoli e facciamola finita......e' meglio pensare.....a questa recita che sara' piu' lunga del previsto.."
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Presi le mani di lady Elisabeth e l'aiutai ad alzarsi...
Le accarezzai il viso e le sussurrai:"Chi oserà importunarvi ancora, avrà una morte più dolcemente atroce"! Seppellimmo quei farabutti.. e coremmo nella notte..ormai nostra complice! http://www.fantascienza.com/magazine..._e_batgirl.jpg |
Eravamo rientrati senza farci scorgere, ora però avevamo un serio problema.
"Va bene, fermiamoci un attimo e cerchiamo una soluzione. Il tentativo di non peggiorare la situazione ammetto che è stata un'idea stupida. Ora però come proseguiamo? ........ Abbiamo questo spettacolo che ci attende, però qualcuno di noi non potrà partecipare..." e guardai Guisgard "... il vostro viso è stato visto da tanta gente. Siete stato visto litigare col capo delle guardie, e la sua sparizione risulterà sospetta. Forse dovremo dividere il gruppo o trovare una soluzione che ci renda estranei alla sparizione di quattro soldati. Su questa seconda opzione al momento non ho idee." |
Avevo avuto un'idea.. ma la tenni per me....Sir Guisgard stava per dire la sua!
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"Beh" prese a dire Guisgard dopo aver udito le parole di Hastatus "potrei sempre recitare con una maschera..."
Poi aggiunse: "Direi di tornare tutti al nostro carrozzone. Restare qui non ci gioverà di certo." "Credo che sir Guisgard abbia ragione." Intervenne frate Elia. "Per quel che accadrà domani, possiamo solo affidarci alla Provvidenza." E mentre la compagnia salutava e ringraziava i monaci per l'aiuto, il ragazzino prese a dire a Guisgard: "Sono stato bravo, vero?" Guisgard gli accarezzò il capo. "Dovevate parlarmi di un segreto, ricordate?" "Il segreto è che" rispose Guisgard sorridendo "pur essendo un attore so tirare bene di spada!" Gli fece un'occhilino e si incamminò con gli altri verso il carrozzone. "Aspettate" gridò il ragazzino "vengo con voi!" "Niente da fare, ragazzo!" Disse frate Elia prendendolo per il bavero. "La notte è già stata abbastanza lunga per te. A casa, forza!" L'indomani, la vita riprese il suo normale corso a Tintagel. Ma nella caserma della guardia baronale non impiegarono molto ad accorgersi che mancava un capo delle guardie e ben tre dei suoi. Iniziarono così ricerche in tutta la città. Attorno il carrozzone intanto, i nostri novelli attori erano impegnati a buttar giù qualche idea per il loro spettacolo da mostrare al barone. Quando all'improvviso si presentarono alcune guardie. Cominciarono a fare domande su cosa avessero fatto la sera e la notte precedenti. Poi chiesero i nomi di ciascuno dei membri di quella compagnia. Guisgard intanto era nel carrozzone. Ed aveva udito che le guardie erano intenzionate ad ispezionarlo. Prese allora una maschera ed un mantello nero. Indossò il tutto e saltò fuori dal carrozzone. "E tu chi sei?" Chiese una delle guardie. "Oh, è Le Noir Faineant, il fannullone nero! E credetemi, miei signori, vi ho detto il vero!" Rispose lesto Jigaen. Guisgard allora fece due salti in avanti ed un inchino. "Sono Le Noir Faineant!" "Togliti la maschera e mostrami il tuo viso!" Ordinò la guardia. "Oh no, mio signore" rispose gesticolando Guisgard "ho paura di vedere la mia anima...e se fosse brutta come la vostra?" "Poche storie, mimo dei miei stivali" tuonò quella guardia "mostrami il tuo volto come hanno fatto i tuoi compagni!" "Non posso" rispose Guisgard "ma non l'ho dirò...Colombina e Falaminia sanno il perchè..." Mentre diceva questo fissava Elisabeth e Llamrei, quasi ad invocare il loro aiuto in quella difficile situazione... http://dustedoff.files.wordpress.com/2009/01/pic123.jpg |
Sapevo che sarebbe andata a finire così... ora dovevamo fare qualcosa per attirare l'attenzione delle guardie da un'altra parte.
Per fortuna avevo lasciato fuori il mio mantello, quindi lo presi e senza farmi notare mi spostai sul retro del carrozzone. Me lo infilai e mi calai il cappuccio in testa, poi mi allontanai furtivamente dal carrozzone. Appena mi fui allontanato a sufficienza, presi di mira una delle persone che stavano attraversando il piazzale, la spinsi a terra e cercai di rubarle il fagotto che stava portando... speravo che si sarebbe messa ad urlare. Mi misi a correre e per cercare di attirare maggiormente l'attenzione urtai altre due persone. Pensai: "Guarda cosa mi tocca fare." |
" Signori, perdonatelo ma la maschera fa' parte ormai della sua vita, il suo volto e' spaventoso, e la maschera fa' di lui un uomo prigioniero, non mettete alla prova i vostri occhi..." Guardai con sguardo lucido e lacrimoso Sir Guisgard....."pover' uomo......il teatro e' la sua ragione di vita"....prsi un fazzoletto e singhiozzai esageratamente........fuori dal carrozzone pero' qualcuno urlava al ladro......e non immaginavo che signora provvidenza avesse un nome........sino a quando le guardie scesero di corsa dal carro e dalla porte posteriore non vidi entare un uomo....con un mantello scuro....." Adesso abbiamo anche gli ospiti.....che non bussano"..
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"Santa pazienza!!! Mi chiedo perchè ce l 'hanno tutti con noi!!!AhHH Ma che fa Hastatus? si mette a rubare alle vecchiette??? ahahahahh non ci posso credere!!! Meriterà un premio per le sue doti astute quest'uomo!!!" Pensai tra me e me.
Mi fu detto che volevano ispezionare il carro. Dovevamo approffittare del colpo di ingegno di Hastatus: lanciai un'occhiata di intesa ad Elisabeth e le feci cenno di prendere le armi, che erano avvolte in mantelli, e di correre fuori delle mura per nasconderle tra i rovi. |
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