![]() |
Gwen e Theris seguirono la vecchia servitrice che li condusse in una fornita biblioteca.
C'erano libri ovunque e di tutti i tipi, antichi e moderni, alcuni persino creduti persi per sempre. “Il professore arriverà a momenti...” disse la vecchia, per poi uscire e lasciando i due giovani da soli. |
Seguimmo la donna, che ci condusse in una biblioteca stupenda, piena di libri di ogni genere.
Poi ci lasciò soli. "Allora? Hai intenzione di rivelarmi qualche particolare in più adesso?" Con le mani sul suo petto, sorridendo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Voglio farti conoscere un uomo eccezionale...” disse Theris a Gwen “... una mente superiore...”
|
"Sono ansiosa di conoscerlo allora..." dissi, eccitata, continuando a guardarmi attorno incantata.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Bene... a momenti lo conoscerai...” disse Theris a Gwen “... vedrai, ti cambierà la vita... come ha fatto con me...”
Ad un tratto la porta della stanza si aprì ed entrò una fugura. |
Il cielo cominciava ad imbrunire e l'aria si stava facendo più fresca e piacevole.
Decisi quindi di tornare in hotel per prepararmi per questa ormai attesissima inaugurazione. Mi presi del tempo per decidere l'abito optando per un vestito chiaro con sottili inserti dorati. Cercai di non ostentare troppo con i gioielli, restando sul essenziale. Alla fine ero soddisfatta, guardandomi allo specchio. Mi piaceva come il dorato dell'abito si riflettesse sulla mia pelle rendendola ancora più luminosa. Udii i rintocchi del campanile. Appena in tempo, pensai poiché il giornalista sarebbe giunto a momenti. |
Quel dipinto... non potevo averlo creato io, eppure era uscito dai miei sogni, dalla mia mano. Ora che il dipinto era ultimato, potei finalmente prendere fiato, ma quel volto sfigurato, quelle ombre scure che lo riempivano, mi terrorizzarono e lo fecero ancora di più, quando presero a muoversi. Era premonitore quel sogno ed il dipinto l'aveva confermato. Cosa avrebbe detto quel uomo? Ed il mio capo? Come avrebbero reagito difronte ad un presagio così crudele nei confronti di un uomo? Un uomo già morto nell'anima ma ancora vivo dal corpo, putrido dentro, marcio, immondo. Chi era l'uomo che avevo dipinto?
Portai il quadro concluso al capo. "Capo, il dipinto è ultimato, però..." non mi diede tempo di spiegare che me lo levó di mano con forza. |
L'ispettore Ozzillon, dopo aver dato ennesima prova della sua inettitudine, si convinse ad affidare il mistero del tappeto a me e Lion. Sapendo che lui non avrebbe cavato un ragno dal buco, ero felice che avesse affidato il compito a Lion, che ritenevo molto più capace. Siccome il caso mi intrigava moltissimo, evitai di sottolineare che non ero un agente di polizia e quindi non avrei potuto svolgere un'indagine ufficiale. Dopotutto, me l'aveva appena comandato lui...
"Sarà fatto, ispettore..." gli risposi, avvicinandomi poi a Lion. "Tenente, venite con me... ho già in mente cosa controllare..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Aprii la valigia e rimasi esterefatta...terra...argillosa e solida e si riversò sul pavimento. Col cuore in gola corsi nello stanzino e presi una scopa ed un sacco e tornata nella camera la chiusi a chiave e raccolsi la terra gettandola nel sacco.
Portai valigia e sacco nella mia stanza e la nascosi, l' indomani sarei andata dal professor Trevor, insegnante e collaboratore di Antone, e avrei fatto analizzare la terra e pensai non vi fosse qualcosa pure nascosto in quella terra ma non osavo guardare oltre. Mi alzai e ricordai dovevo andare a Palazzo dei Gigli, avevo scritto nella lettera a Lord Taddei volevo conoscerlo prima della inaugurazione..sperando fosse presente..questa città era diventata di fantasmi a quanto sembrava. Mi vestii e preparai con cura ed uscii dalla stanza naturalmente per parlare con la servitù "Se dovesse arrivare l' inquilino non deve girare per il Palazzo, ha le sue stanze...e poi se dovesse arrivare altro da parte sua non accettate nulla..deve presentarsi lui di persona, io non mando intermediari in giro" li congedai e mi avvicinai a Petronilla "Non spaventatevi..ho aperto una valigia..era piena di terra...non ho visto se vi era altro..andate voi a pulire..io devo andare a Palazzo dei Gigli. Non posso immaginare le altre valige siano pure vuote e le abbia riempite di terra per dar loro peso e fate attenzione se qualcuno controlla il Palazzo..massimo riserbo con la servitù..non si sa mai. Ma niente allarmismi...magari è un tipo eccentrico" alzando le spalle perplessa. E andai a Palazzo dei Gigli, ma quella serata era rovinata ormai...speravo non fosse nulla di grave e serio. Arrivata a Palazzo mi presentai e dissi avevo dato una lettera all' omino alla manifestazione per essere presente alla inaugurazione ma era mia volontà conoscere prima Lord Taddei...a dire il vero volevo sapere se vi era un nesso tra il portare una fabbrica di armi in capitale e i moti di certi rivoluzionari di cui Antone mi parlò prima della sua morte..d' altronde io ero una scrittrice e giornalista. |
Sorrisi sempre più curiosa.
Doveva essere davvero una persona per cui valeva la pena, se lui ne parlava in questi termini, dicendo addirittura che gli aveva cambiato la vita. Ad un tratto la porta si aprì e ci voltammo. http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...c44aa654e0.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 18.10.58. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli