Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 20-03-2015 02.58.14

Fu un attimo.
I due erano vicinissimi.
Icarius allora strinse le braccia di Clio.
“Lo so...” disse in un sussurro, con ormai la sua bocca vicinissima alle labbra di lei.
Labbra che sembravano accendere ogni suo senso, attirare ad esse ogni parte di lui.
Labbra morbide ed accoglienti che alla fioca e pallida luce della Luna parevano essere ancora più belle e sensuali.
“Lo so...” continuò lui “... ti bacerebbe... e lo farei anche io, adesso... si, lo farei, senza importarmi di ciò che farai o dirai... si, lo farei, ti bacerei... ma ho paura... ho paura che chiudendo gli occhi tu possa pensare e vedere lui e non me... Guisgard e non Icarius...”

Tessa 20-03-2015 05.51.49

Raccontai l'orribile sogno al prigioniero.

"Ho paura, messere. Ho veramente paura" gli dissi, alla fine.

Ma mi tirai su dal giaciglio e mi preparai per mettermi in viaggio.
Il prigioniero e Fra' Godwin avevano preparato il carretto e mi fecero accomodare sopra. Per una volta, io che amavo camminare, fui felice di non doverlo fare!
Salutammo e ringraziammo il buon frate, che tanto aveva fatto per noi, e ci mettemmo in cammino.

Viaggiammo quasi in silenzio, ognuno perso nei propri pensieri e dopo un breve tragitto, arrivammo alla destinazione indicataci dal frate.

"Ecco, deve essere questa la casa!" esclamai, mentre il prigioniero si accingeva a scendere.
Della casa, notai subito lo splendido giardino fiorito e fui presa da un'incredibile voglia di sedermi lì a riposare.

Il prigioniero bussò alla porta e dopo un attimo, una donna aprì la porta.

Lady Gwen 20-03-2015 08.27.26

Ozzillon rimase perplesso, dicendo che ero molto giovane e non voleva mandarmi in giro con sconosciuti.
In effetti neanche io mi fidavo molto, ma volevo saperne di piu`.
Ad un certo punto, la donna sorrise e disse qualcosa che mi spiazzo`.
Sorridendo, disse che si`, ero molto giovane, ma non mi ero fatta scrupoli in compagnia di quell'ufficiale.
Persi un battito: come faceva a sapere di Velven? Fu anche cio` che chiese Rida un attimo dopo.
"Non ne ho idea. Solo voi lo sapete" le dissi sottovoce.
Ci pensai un po'.
"Va bene, vengo. A patto che anche Rida venga con noi. Ultima offerta"

Clio 20-03-2015 12.29.05

Era così vicino.
Così vicino da permettermi di sentire il suo respiro sulla mia pelle, da permettermi di osservare ogni sfumatura dei suoi occhi, che ormai nulla differenziava da quelli di Guisgard, nulla, nemmeno lo sguardo.
Così vicino da accelerare i battiti del mio cuore.

E allora lo baciai, senza riflettere, senza pensare, ascoltando solo il mio cuore lacerato.
Un bacio intenso e travolgente, appassionato.
Un bacio in cui racchiusi la sofferenza di quei lunghi mesi, la flebile speranza degli ultimi giorni, il tormento per quella situazione senza senso.
Un bacio per Icarius e per Guisgard, perché nel mio cuore erano due aspetti della medesima persona.
Un bacio che avrebbe lavato via il mio dolore, e nutrito la speranza che lui potesse tornare da me.
Un bacio per dare al mio cuore la forza di battere ancora.
Un bacio che mi tolse il fiato ma mi diede vita.
Un bacio al termine del quale lui avrebbe aperto gli occhi e ricordato ogni cosa, e allora non ci sarebbero più stati Icarius e Guisgard, ma solo il mio Amore.


Un bacio che però, accadde solo nella mia mente, perché in realtà restai immobile, stupendomi del mio autocontrollo.
Arrossii appena, chiedendomi se lui avesse visto tutto accadere nei miei occhi.
Chinai il capo, ed eravamo talmente vicini, che sentii il suo petto contro la mia fronte.
Non so per quanto restai in silenzio, cercando di non ascoltare i miei pensieri.
"Se bacio te.." sussurrai, con voce tremante "Faccio un torto a lui... se bacio lui, faccio un torto a te..." scossi appena la testa, senza però alzarla "È una di quelle situazioni in cui si perde in ogni caso..." sorridendo piano, amaramente "Tanto vale fare un torto solo a me stessa...".
Restai in silenzio ancora per lunghi istanti, ascoltando la malinconia che mi avvolgeva.
"Perché io, Icarius?" sussurrai poi, alzando timidamente lo sguardo, seguendo lo sgangherato filo dei miei pensieri.
Sarebbe stato tutto più semplice, forse, se gli fossi stata indifferente. Eppure magari era proprio l'Amore la chiave per arrivare a Guisgard.
Quante probabilità c'erano che due uomini avessero non solo il medesimo volto, cosa già assurda di per sé, ma addirittura il medesimo cuore?
Tutto quello continuava a tormentarmi.

Altea 20-03-2015 14.53.51

A quella scena rimasi senza parole, ma sembrava un pollaio..avevano letto la lettera e mi prendevano in giro pure..certo lady Sissi iniziò con dei dubbi ma le due sorelle mi stavano canzonando.."Scusate, ma cos'è questa euforia immotivata..ma non avete compreso ciò che vi ho detto?" e ripetei esattamante ciò che Frate Severo mi disse:

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 70172)
“Io credo” disse Frate Severo ad Altea “che si debba scoprire di più su questa storia del sosia. Se davvero esiste potrebbe essere usato per scopi non proprio ortodossi. Questa lettera è un documento prezioso... ma bisogna essere accorti... serve qualcuno di cui poterci fidare e fargliela leggere.... qualcuno in grado di indagare in merito... e magari salterà fuori anche la storia del ciondolo... dopotutto abbiamo trovato la lettera proprio nel libro in cui si parla del ciondolo... strana coincidenza, non pensate?”

"Mi ha indicato voi lady Sissi e da quello che vi ho detto non mi sembra il frate scherzasse o cosa e non sono mie invenzioni...ma vedo non vi interessa..a questo punto io non so più che fare, ho sfidato la brughiera nella notte per informarvi e avere da voi quell' aiuto che ha detto di chiedervi il frate poichè per me da sola è pericoloso e pure ha dato importanza a quel ciondolo..ma è vero..io farnetico. Scusate a me è passata la fame, vado a dormire nella mia baita, ci vediamo domani qua fuori allo spuntare del Sole lady Sissi e andremo a Corte, ovvio sapete la strada ma l' Austero mi ha insegnato l'educazione, almeno a me, e non manderei mai una dama della vostra età sola a Corte" e ripresi la lettera.
Uscii scioccata da tutto questo trambusto ed entrai nella Baita dei Cedri, accesi le candele e poi il camino..a questo punto non sapevo che fare...il povero frate aveva fatto un buco nell' acqua o forse tutta questa storia era una presa in giro, e io mi ero pure inemicata Rodolfo..a questo punto non mi interessava nè del sosia, di Guisgard e del ciondolo visto per tutti dicevo solo stupidaggini, infatti il Duca nemmeno mi rispose quando gli parlai dell' orfanotrofio ma appena arrivata lady Elisabeth gli aveva subito dato udienza e ascoltata...forse stavo antipatica pure a lui..era meglio pensassi alla mia vita non a quella degli altri.
Mi stesi sul letto, tanto ero certa di non fare più quei sogni sulla Gioia, su Guisgard e quella voce macabra che mi assillava da molto e quindi potevo dormire, avevo messo un pesante mobile all'entrata, forse dovevo proprio accettare la proposta di matrimonio di mio zio con mio cugino e avrei regnato a Sygma se il notaio non dicesse io ero ancora vincolata da quel patto inutile, almeno sarei diventata regnante..e mi addormentai.

elisabeth 20-03-2015 15.20.51

Molto premuroso l'Arciduca..".Vi ringrazio sarò felice di essere presente domattina a colazione...."....ma a quanto pare....ricordando le parole della Sacerdotessa al cerchio di pietre i cani erano vili ...ma sempre in agguato.......Rodolfo aveva mandato la bella Dama...a prendere Guisgard....aveva paura che me lo portassi a letto per farmi raccontare le sue memorie ?.......Mi inchinai alla Dama che con gentilezza....si impossesso del Poveretto....." Figuratevi Lady Clio....Sua Signoria deve pur riposare......Noi Donne tendiamo ad essere tediose con i nostri problemi.....e non comprendiamo quando un uomo e' stanco.....anche quando i problemi che ci assillano sono veramente importanti ".......Sicura di aver parlato al vento tanto a quei due non importava nulla di Capomazda e dintorni....fui veramente dispiaciuta per quello che potenzialmente potevano essere i resti ancora viventi di Guisgard......sempre che fossero stati i suoi.....
Congedandomi....non andai nella mia stanza.....andai alla Locanda a cercare il Priore......la sera stava ancora volgendo al tramonto di tempo alla colazione ce ne era abbastanza........entrata...chiesi al locandiere di Chiamare il Frate che alloggiava nelle sua Locanda........mi sedetti ad un tavolo.......avevo il mal di testa......pensavo agli avvenimenti di quel giorno...una farsa dietro l'altra......Dovevo scoprire la verità..per conto e nome di chi......Mi venne in mente De Gur......e in che situazione mi aveva messa.......Che fine aveva fatto il Priore......o forse ero io che che ero troppo agitata.....

Guisgard 20-03-2015 18.53.33

L'ex galeotto ascoltò il racconto di Tessa su quel suo ultimo sogno, avvertendo tutta l'angoscia, l'inquietudine e la paura che attanagliava l'anima della ragazza.
“Era solo un sogno...” disse infine il misterioso individuo mascherato “... sicuramente siete ancora scossa per aver trovato il cadavere di Pirros, non lasciatevi impressionare dunque da questi incubi... ora partiremo e ci metteremo alle spalle tutti gli accadimenti degli ultimi giorni...”
Poco dopo ringraziarono e salutarono Fra' Godwin, per poi lasciare la sua chiesetta.
Si diressero verso Nord, seguendo le indicazioni del religioso.
Dopo un po' la vasta e misteriosa brughiera aveva ceduto il posto al lussureggiante bosco che correva fino a lambire i piedi dei monti.
Coloro che, come chi scrive ora, hanno percorso lungo una delle tante stradine il Settentrione Agragolignonese, avranno di certo oltrepassato, o almeno visto, un grandioso acquedotto nella fertile e profonda vallata che dal monte dell'apparizione dell'Arcangelo Michele conduce all'antica e nobile città di Sant'Agata di Gotya, riconosciuto da secoli come la porta del ducato di Capomazda.
Le sue monumentali murature, le imponenti arcate e la perfezione delle misure che lo regolano e lo bilanciano sembrano concorrere fra loro nel donare a quella straordinaria costruzione un assoluto senso di maestosità.
Attraversarlo da davvero l'idea di uscire da un mondo e di valicarne un altro.
E forse questo pensò la maschera di ferro mentre insieme a Tessa, a bordo del loro carretto, passando sotto quelle ciclopiche arcate, lasciavano il territorio Capomazdese.
L'ultima costruzione che videro lungo la strada era una piccola locanda, con affissa sul porticato un'insegna che raffigurava un grezzo disegno dell'acquedotto.
Naturalmente presentarsi in un luogo sicuramente con altre persone al suo interno scoraggiò l'uomo e la donna persino soltanto ad accarezzare l'idea di potersi fermare là.
Quella maschera sul suo volto era come un marchio di sangue impresso su un condannato e dunque destinava ad una vita raminga e solitaria.
Così il carretto passò oltre, fino a quando dopo qualche miglio intravidero un piccolo borgo addormentato alle pendici dei monti.
Lo raggiunsero e poco dopo, grazie alle indicazioni di Gra' Godwin, riconobbero la casa che doveva appartenere ai due anziani coniughi Oldano e Vecia.
Il carretto si fermò davanti al giardino fiorito di quella abitazione e l'ex galeotto scese a terra, per poi aiutare Tessa a fare lo stesso.
Bussò ed un'anziana donna venne ad aprire.
“Salute a voi...” a quella il prigioniero, che indossava un grosso scialle avvolto attorno al capo, lasciando scoperti solo gli occhi “... immagino siate la signora Vecia... noi due siamo in viaggio e giungiamo qui grazie alle raccomandazioni di Fra' Godwin... ci occorre ospitalità, signora...”
“Se venite a nome di Fra' Godwin” lo interruppe la donna “allora siete i benvenuti. Prego, entrate.”
I due seguirono l'anziana ed entrarono in casa.
“Per la miseria!” Esclamò ad un tratto qualcuno. “Finalmente ti si rivede!” Era un anziano seduto accanto al camino. “Il figliuol prodigo torna sempre, prima o poi!” Fissando il prigioniero che invece lo guardava perplesso. “Di nuovo nei guai, vero?” Scuotendo il capo l'anziano, per poi alzarsi. “Su, vieni almeno ad abbracciare il tuo vecchio zio, razza di spaccamontagne!” Ridendo. “Su, Edmond, vieni da tuo zio!”
Intanto da una delle finestre si intravedeva in lontananza il grande acquedotto nel tramonto.
http://www.beniculturali.it/mibac/mu...111ecf62a2.jpg

Guisgard 20-03-2015 18.57.43

Icarius restò per un lungo istante a fissare gli occhi azzurri di Clio, per poi alzarsi e fare qualche passo nel giardino.
“L'Amore” disse “dice qualcuno è simile ad una pianta spontanea... e non invece come ad una piantina da giardino, che si sceglie quando e dove seminare... non ho scelto io di incontrarti e di amarti... è accaduto e basta...” si voltò a fissarla “... scusami, Clio...” con occhi malinconici “... vieni, rientriamo, si è alzato il vento e quando soffia dalla brughiera è sempre freddo...” porgendole la mano e portarla così via da quel malinconico crepuscolo.

Guisgard 20-03-2015 18.59.49

“Nessuno qui ha detto che farneticate, milady.” Disse Melinna ad Altea. “Ma in tutta sincerità non credo esista un sosia perfetto di qualcun altro. La natura non fa di questi scherzi. Per quanto simiglianti, due individui recano comunque qualche seppur minima differenza e non penso che se un sosia di lord Guisgard si presentasse a corte lo accoglierebbero senza accorgersi delle differenze.”
“Domani comunque lo vedrò e saprò dirvi.” Sissi alle due sorelle. “Se Dio vorrà.”
Poi Altea uscì senza dare la possibilità alle tre donne di aggiungere altro e tornò alla Baita dei Cedri.
Poco dopo si stese per riposare, ma subito qualcuno bussò con vigore alla porta.
“Altea, apri...” era la voce di Bensuon “... sono io, Bensuon, apri che fa freddo qui fuori...”

Tessa 20-03-2015 19.01.23

L'ospitalità di Vecia mi scaldò il cuore e un'ondata di ottimismo mi pervase.
"Forse, tutto sommato, verremo a capo di questa situazione..." pensai.

La mia ondata di ottimismo però fu spazzata via dalle parole dell'uomo che, vedendo il prigioniero, lo accolse come se lo conoscesse da una vita.

Guardai il prigioniero, che mi parve visibilmente perplesso e, istintivamente, gli afferrai un braccio, quasi a voler essere rassicurata.

"Per l'amore del Cielo" pensai "questo vecchio deve sicuramente aver perso il senno!"

Clio 20-03-2015 19.02.21

Sorrisi appena alle sue parole, ma non dissi nulla, limitandomi ad annuire quando mi disse che dovevamo rientrare.
Presi la sua mano nella mia e lo seguii.
"Dovrai anche riposare..." dolcemente "È stata una lunga giornata, e domani non sarà da meno..." alzando gli occhi a cercare i suoi.

Altea 20-03-2015 19.06.30

Sentii bussare alla porta e udii la voce di Bensuon...faceva freddo..ma io avevo il camino acceso.
Con forza spostai il mobile, aprii la porta e lo guardai stupito.."Entra dentro..che è successo..si so del Duca..lo ho visto..ed è tutto strano, non volevo sfidare la brughiera sola di notte, ma credimi vorrei tornare a Corte e tornare domani mattina a prendere lady Sissi allo spuntare del sole" dissi sospirando e sedendomi.

Guisgard 20-03-2015 19.12.37

Tessa restò sorpresa, quasi sbigottita, dalle parole del vecchio.
E la stessa reazione la ragazza poté leggere negli occhi del prigioniero.
“Edmond...” disse questi “... Edmond?” Ripetè, per poi fissare prima Tessa e poi Vecia.
“Si, Edmond!” Esclamò il vecchio. “Cos'è, hai scordato il tuo nome, fanfarone? O forse fa parte del modo che hai trovato per uscire dai nuovi guai in cui sicuramente ti sarai cacciato? Come quello scialle attorno al capo!” Scuotendo il capo.
“Ehm, Oldano...” intervenne Vecia “... forse ti starai confondendo...”
“Credi che non riconosca più mio nipote?” Sbottò l'anziano.
“Perdonatelo, è un po'...” a bassa voce Vecia al prigioniero e a Tessa “... confuso, ecco...” sorridendo.
“Allora, dimmi...” il vecchio al prigioniero “... in quale nuovo casino sei finito? La moglie di chi stavolta hai traviato? Eh? O forse sei pieno di debiti fino al collo?”
“Guardate che vi sbagliate...” fece il prigioniero “... io mi chiamo Bernard...”
“Bernard!” Stupito il vecchio. “Capisco che sei nei guai, ragazzo, ma potevi sceglierti un nome migliore!” Scuotendo il capo Oldano. “Se mi chiamassi così mi sentirei depresso ogni giorno!” Si accorse finalmente di Tessa. “E lei?” Stupito. “Chi è lei?” Indicandola.
“Ecco...” mormorò il prigioniero.
Ma Oldano scoppiò a ridere.
“Finalmente!” Divertito il vecchio. “Finalmente hai messo la testa a posto, ragazzo!” Senza smettere di ridere. “E che bella moglie ti sei trovato! Davvero bella!”
“Veramente non è...” tentò l'ex galeotto.
“Benvenuta a casa nostra, ragazza!” Avvicinandosi Oldano a Tessa. “Anzi, casa anche vostra da oggi!”

Guisgard 20-03-2015 19.20.34

“Sto bene...” disse Icarius a Clio “... sto benissimo...” sorridendole, nonostante la malinconia nei suoi occhi.
Rientrarono e cenarono con Rodolfo.
Il pastore espresse poi il desiderio di voler passeggiare da solo per il cortile ed uscì.
“Come procede con lui?” Chiese Rodolfo alla spadaccina. “Migliora?” Apparve pensieroso. “Ma c'è altro che mi da preoccupazioni... mi chiedo cosa stia facendo ora Cimmiero... si sarà rassegnato? E poi c'è quell'ambasciatore... le mie spie mi hanno rivelato che non ha lasciato la città... cosa vorrà? Non si è neanche presentato a corte... cosa ne pensate voi?”

Guisgard 20-03-2015 19.23.45

Bensuon entrò e corse davanti al camino per scaldarsi.
“Che vento freddo...” disse infreddolito “... ma tu perchè sei venuta qui?” Fissando Altea. “Da sola e con questo freddo? Si, il duca... tutti sono impazziti di gioia a corte... in verità a me fa solo piacere che Cimmiero e suo fratello siano andati via... noi cosa facciamo adesso? Devo ancora fingere di essere conte?”

Guisgard 20-03-2015 19.26.26

E mentre Elisabeth era in balia di pensieri e preoccupazioni, qualcuno arrivò e si sedette accanto a lei.
“Bentornata, milady.” Disse il Priore Tommaso. “Novità dalla corte? Come ve la state cavando? Avete visto il redivivo duca? Impressioni particolari? So che siete un'attenta osservatrice... dunque?”

Guisgard 20-03-2015 19.27.16

La donna fissò Gwen.
“Sul mio calesse” disse “non vi sono che due posti. Dunque sono impossibilitata a portare con me più di una persona. Scegliete, allora, chi fra voi due deve venire con me nella mia dimora.” Con gli occhi fissi sulla ragazza di Avalon.

Clio 20-03-2015 19.30.40

Gli sorrisi, poco convinta.
Non sembrava abituato a nascondere i suoi stati d'animo, per mia fortuna, ma avrebbe dovuto imparare anche quello.
Cenammo con Rodolfo, e poi Icarius volle restare solo, lo osservai lasciare la stanza, finché non mi accorsi che il capo del Patto delle Civette mi stava parlando.
Gli annuii.
"Sì, migliora... da quando siamo a corte non gli ho mai visto lo sguardo pulito che aveva prima..." sospirai "Questo mondo consuma molto in fretta.." sussurrai "Ad ogni modo, domani riprenderemo gli allenamenti..".
Poi mi chiese di Cimmiero.
"Io credo che non dovremmo abbassare la guardia.." seria a Rodolfo "È stato persino troppo semplice, io non credo che Maraunia rinuncerà a Capomazda così facilmente..." scossi la testa "No, io so cosa sta facendo Cimmiero, sta elaborando un piano per riprendersi il trono... la cosa più semplice sarebbe uccidere il duca, ma io credo che escogiteranno qualcosa di più subdolo.. non so.." pensierosa "Anche la conversazione che ho origliato, e che vi ho riferito mi faceva pensare a questo... non lo so..." alzai le spalle "Ci vorrebbe una spia, in modo da conoscere i loro piani..".

Altea 20-03-2015 19.31.43

"Freddo..strano..sta succedendo qualcosa? Ora non posso dirti nulla Bensuon...è una storia lunga..un giorno te la dirò" non mi fidavo a parlare nemmeno con lui "Guisgard dicono ha perso la memoria lo sai? Trovato sul Lagno, incredibile...si facciamo sei conte..se vuoi rimanere oppure ti lascio libero, vi è un uomo..Rodolfo..impartisce ordini per lui come volesse comandare, e infatti mi ha preso in antipatia...e poi strano Cimmiero si sia arreso cosi ma ti dirò una cosa..Gvineth è vivo e non si arrenderà nemmeno lui..dobbiamo stare attenti a...Guisgard..se non ricorda nulla potrebbero approffittare e fargli del male e pure a Capomazda..allora vuoi tornare a Palazzo o rimaniamo qui? Magari puoi tornare tu a prendere domani mattina lady Sissi..ero venuta a chiedere aiuto a lei, ma quelle sorelle hanno una pessima influenza su di lei e spero lei da sola poi si rinsavisca" dissi guardando tra le fiamme e mi parve come di scorgere delle immagini che prendevano forma.

elisabeth 20-03-2015 19.40.29

Immersa in una fonte inesauribile di pensieri senza senso......sobbalzai all'arrivo del Priore.......quell'uomo per me....veniva fuori da un mondo innaturale........" Buonasera Priore......se dovessi descrivere il mio Spirito guida voi ne sareste l'immagine perfetta......Dunque......L'Arciduca e' una persona adorabile...mi ha accolta a braccia aperte....mi ha riverita con un dolcissimo e delicatissimo baciamano .... ha preso a cuore lamia situazione..difficile...come dice Lui...la situazione in cui mi sono venuta a trovare......Mi aiuterà a ritrovare il mio sposo sempre che sia vivo...o il suo cadavere...perchè noi comunque cerchiamo anche cadaveri...ma questo a Lui non l' ho detto....Mi restituirà il Castello..... e per la mia felicità differenza di Lord Cimmiero...non mi vuole tra le sue lenzuola..."......presi un sorso d'acqua..un bel respiro e continuai..." Cosa ho visto di strano...c'e' un certo Rodolfo e una Lady Clio che praticamente tengono sotto torchio Guisgard.....e'stato un miracolo se abbiamo potuto parlare in disparte........hanno il terrore che lui rimanga da solo...e quindi...la bella Dama....arrivata ad un certo punto...ci e' venuta vicino e ...con fare...molto carino si e' portata via il principino....."...incominciai a tamburellare con le dita sul tavolo......" Io penso che.......non sia Guisgard e loro hanno il terrore che lui si smentisca...non c'e' altra spiegazione......Devo darvi una bella notizia...domani sono a colazione con L'Arciduca e compagnia......avete consigli ?....."...

Tessa 20-03-2015 19.54.28

Avrei potuto ribellarmi alle parole del vecchio. Avrei dovuto dire a gran voce "vi state sbagliando, io quest'uomo lo conosco appena!".
Ma era tutto così assurdo che, quasi impietrita, mormorai fra i denti al prigioniero: "Sia chiaro che io nella stessa stanza con voi non dormirò!"

Guisgard 20-03-2015 20.16.23

Oldano era raggiante e sicuro di sé, mentre sua moglie Vecia appariva visibilmente imbarazzata.
“Eh, ne ero certo.” Disse il vecchio. “Ho sempre saputo che prima o poi qualcuna sarebbe riuscita a farti cadere ai suoi piedi, razza di Don Giovanni incallito!” Ridendo. “Ma come ha fatto una ragazza carina come voi a scegliersi come marito questa testa calda?” Fissando Tessa. “Ah, non ci avete ancora detto il vostro nome.”
“Si chiama Tessa.” Mormorò la maschera di ferro.
“Ehm, Oldano...” fece sua moglie “... i ragazzi... si, ecco, i ragazzi saranno affamati e stanchi, non credi?”
“Giusto!” Esclamò l'anziano. “Allora cosa aspetti ad apparecchiare? Su, stasera bisogna festeggiare!” Ed aiutò sua moglie a mettere in tavola.
“Beh, magari sarà una stanza comoda...” a bassa voce il prigioniero a Tessa, dopo che si erano messi accanto al camino per scaldarsi “... e poi io non russo, dunque sono un buon compagno di stanza.” Con tono ironico, per poi farle l'occhiolino.
La cena allora fu portata in tavola e i quattro mangiarono.
Finito il tutto Oldano accompagnò al piano di sopra i due ospiti e mostrò loro una comoda ed accogliente stanza matrimoniale.
“A domani, ragazzi.” Salutandoli e andando poi via.
“Eccoci qui...” guardandosi intorno il prigioniero “... mi sembra una bella stanza, no?” Divertito. “Eh, un vero nido d'Amore...” rise “... suvvia, non temete... non ho cattive intenzioni... chissà, magari sono un cavaliere, chi può dirlo...” sarcastico.
Prese allora un lungo laccio dalla finestra e lo legò alle due opposte pareti della camera.
“Conoscete le mura di Troia?” Chiese poi fischiettando. “O quelle di Roma, o di Costantinopoli? Hanno tutte una cosa in comune...” fissando la ragazza “... che sono cadute...” rise di nuovo “... ma non temete, queste non cadranno...” mise così un lenzuolo sul filo, in modo da dividere in due la stanza “... ecco... a voi la metà della stanza con il letto, mentre io prenderò l'altra... dormirò a terra, ci sono abituato... ah, mi raccomando, non invadete la mia metà...” scoppiando ancora una volta a ridere “... buonanotte, milady...” con un vistoso inchino, per poi andare nella sua metà di stanza.

Guisgard 20-03-2015 20.17.46

“Non mi ispira molto stare di notte nella brughiera...” disse Bensuon ad Altea “... io direi di tornare a corte e se vuoi verrò io domattina a prendere lady Sissi... così mi presenterai a quel Rodolfo e ci penserò io a fargli cambiare idea su di te...” facendole l'occhiolino “... sei d'accordo?”

Guisgard 20-03-2015 20.18.40

“Si, è una buona idea...” disse Rodolfo a Clio “... e voi conoscete gli uomini che sono con Cimmiero, giusto? Eravate con loro al vostro arrivo a Capomazda. Magari sarete facilitata... potreste con un trucco, una scusa qualsiasi avvicinarli di nuovo, per scoprire dove si nascondono adesso... cosa ne pensate?”

Guisgard 20-03-2015 20.19.21

Il Priore Tommaso ascoltò Elisabeth con attenzione.
“Addirittura...” disse poi “... pensate non sia Guisgard? Che non sia il vero duca? Dunque ci troviamo d'avanti ad una sorta di sosia?” Restò pensieroso un momento. “Sembra assurdo, ma ho imparato a conoscervi... siete una donna eccezionalmente sensibile e dunque la cosa mi fa pensare... domani siete a colazione col nostro presunto rampollo? Ottimo... allora cercate di farlo tradire... cercate di confonderlo, di fargli mostrare qualcosa che ci dia la conferma dei vostri sospetti... dobbiamo coglierlo in fallo... solo così giungeremo alla verità, svelando tutti questi misteri, partendo dalla tomba vuota, fino al luogo in cui dovrebbe trovarsi il vero duca... ammesso che i vostri sospetti siano fondati, milady...”

elisabeth 20-03-2015 20.48.58

C'era una candela accesa al centro del tavolo....illuminava il volto del Priore....." Io Ascoltavo un Oracolo....parlavo con un Drago.....ma non guardavo attraverso una palla di vetro.........La mia sensibilità....se lo fossi stata...avrei compreso che mio marito stava facendo il doppio gioco...e invece....guardate che situazione....quindi diciamo che anche un bambino....si insospettirebbe per una situazione del genere.......e comunque...vedremo domani a colazione ora torno nella mia camera....." ...Salutai il Priore...ed uscii dalla Locanda.......presi la strada che portava a Palazzo......ed entrai dal portico...che conduceva all'androne...salii per le scale in marmo e camminai lungo il corridoio...il rumore delle mie scarpe.......facevano eco nel silenzio della sera....entrai nella mia stanza e gettai il mantello su una sedia....ero esausta.......mi tolsi il vestito e misi la camicia da notte che trovai sul letto.......un'altra giornata.....l'indomani....il fuoco del camino era acceso......e la notte...poteva non essere così lunga da passare...

Altea 20-03-2015 20.49.37

"Io ero qui l' altra notte con messer Viscionne, era un fedele dei Taddei e credimi non avevo paura..a me la brughiera non fa paura..è come mi parlasse..non so perchè ne provo un forte richiamo..e poi sai amo camminare, ho sempre amato camminare per la brughiera leggendo un bel libro" forse per questo non ho mai visto il sosia nella brughiera pensai.
"Comunque ti vedo spaventato, senti freddo e...con gli spiriti maligni non si scherza" e lo guardai con aria misteriosa tornando a guardare quelle fiamme che si contorcevano quasi a prendere forma di un volto o qualcosa di strano "Allora, io mi sono già presentata a questo Rodolfo..però io penso lui non mi abbia avuto a simpatia perchè gli ho detto molte cose su Guisgard, che eravamo amici intimi, ci confidavamo e poi lui voleva avermi vicino nelle situazioni importanti ed altro..e questo lo disturba..io possa avere troppa libertà nella Corte, che sono stata istruita dall' Austero..e so tutto di Guisgard..e sembra io sia un pericolo..forse vuole prendersi il potere?" non dissi del sosia, era meglio di no...per ora no "Quindi non forzare le cose, odia qualcuno si imponga, facciamo la vita di semplici cortigiani, ma io devo riuscire a prendermi la amicizia e fiducia del Duca..non di Rodolfo...o vado a sposare mio cugino Ludovico e divento regina di Sygma e sai che possibilità mi sto perdendo? Aiutami in questo...tu tieni buono Rodolfo..fattelo amico. E niente storie di amore tra noi...io ho chiuso con l' Amore" e un velo malinconico apparve nei miei occhi " a volte vorrei..si..vorrei ricominciare tutto da capo, non aver mai incontrato Guisgard e ora potrei amare veramente" scossi il capo.
Uscimmo e presi il cavallo, lui era appiedato e lo feci salire.."Guido io il cavallo, tieniti forte" e ridendo iniziai a galoppare forte tra quel vento gelido della brughiera che ora sentivo pure io e dopo un pò raggiungemmo la Corte.
Diedi Cruz allo stalliere e con Bensuon mi stavo dirigendo verso il Palazzo quando mi parve di vedere il Duca camminare nel giardino e guardai Bensuon.."Vai dentro..vai a presentarti a mio nonno Mandus e digli sei il Conte de Fleur mio amico ed eri qui già quando vi era Cimmiero e di darti una degna stanza tramite Rodolfo ma non prendere iniziative".
Così avanzai verso il Duca e lo guardai, stava guardando la Luna..."Sua Signoria non sente freddo stasera? Cosa pensate...a una amata e sussurate appena...ma tu chi sei che avanzando nel buio della notte inciampi nei miei più segreti pensieri?" e guardandolo fu come vedere un Guisgard diverso..come un tornare indietro ma per un diverso futuro e rimasi in silenzio, ma non avevo paura.

Lady Gwen 20-03-2015 21.32.01

La donna mi disse che sul suo calesse c'erano solo due posti.
Ci fissammo per dei lunghi istanti. Aveva detto che dovevamo decidere chi sarebbe andato von lei, ma sapevo che voleva me, anche se non lo aveva ripetuto esplicitamente.
Quindi, decisi di accontentarla. Dovevo parlarle e capire chi fosse e che volesse da me.
"Va bene, vengo io. Torno presto" dissi alzandomi, sotto lo sguardo preoccupato di tutti.
Quando fummo abbastanza lontane dal caravan, non resistetti.
"Che volete da me? Come fate a sapere di quell'ufficiale?" le chiesi, schietta e senza giri di parole.

Clio 20-03-2015 23.27.42

Scossi la testa a quelle parole di Rodolfo.
"No, è fuori discussione... Mi sono comportata malissimo con loro, sono sparita da un momento all'altro... Si insospettirebbero subito, e poi..." Presi un profondo respiro "Mi avete presentata come il Maestro d'Armi del duca... Chi può pagarmi di più? Perché dovrei tornare da loro se non per spiarli..." Scossi la testa "No, dobbiamo pensare a qualcos'altro..." Pensierosa.
"Senza contare che ho risposto per le rime a Guanto..." Risi appena, e poi trasalii.
"Ci sono! Usiamo l'anello debole: Guanto!" Esclamai, guardando Rodolfo "Ci serve una donna, una donna bellissima e libertina che lo seduca, una di cui non sospetterebbe mai, e che riesca ad estorcergli informazioni..." Pensierosa "Certo non posso farlo io, quegli uomini sanno che mestiere faccio, mi hanno voluto proprio per questo..." Sospirai "Beh, ma sono sicura che conoscete qualcuna che faccia al caso nostro, anche se.. È inutile dire che deve essere assolutamente fidata...".
Qualcuna di completamente diverso da me..
Trasalii.
Magari una splendida dama dai capelli corvini e gli occhi verdi? Una di quelle a cui nessun uomo saprebbe resistere?
Una dama non soltanto bella, ma intelligente e brillante? Una dama per cui avrei sfidato il mondo intero, e che avrebbe fatto lo stesso per me?
Una dama la cui risata mi mancava terribilmente?
Sorrisi.
"Io.." Mormorai "Io avrei una persona che farebbe al caso nostro... Non esiterei ad affidarle la vita... Solo, non la vedo da mesi, non so se sia ancora a corte... Aspettate.." sorrisi appena a Rodolfo "Altrimenti è inutile che ve ne parli..".
Chiamai un servitore con un cenno della mano.
"Ditemi, la baronessa Azelle de Flobert abita ancora a corte?" Con noncuranza.
Io e Azelle vedevamo la vita in modo completamente diverso, lei collezionava amanti con la stessa facilità con cui io uccidevo qualcuno e viceversa, non avrebbe fatto male ad una mosca.
Eppure nessuna delle due aveva mai giudicato l'altra, anzi, ci compensavamo a vicenda.
Ci eravamo conosciute tempo fa, per caso, lei era scappata in una taverna di dubbia reputazione, per scappare dai suoi genitori.
Eravamo entrambe sole, e in qualche modo ci ritrovammo a parlare per ore, come se ci conoscessimo da sempre.
Da lì, eravamo diventate amiche. Era lei che mi aveva insegnato a ballare per portarmi a quel ballo, cercando di correggere la mia goffaggine.
Non potevano esserci due donne più diverse, anche nell'aspetto, eppure era la mia unica amica, conosceva ogni mio segreto, e io ero una delle poche persone a cui lei poteva confidare i suoi.
Sperai davvero che ci fosse e che potesse aiutarci, anche perché in quel caso avrei anche potuto raccontagli i tormenti del mio cuore, e sapevo che lei avrebbe compreso.

Guisgard 21-03-2015 00.39.54

“Si, milady.” Disse il servitore a Clio. “Madama Azelle abita ancora a corte, sebbene non stabilmente. Capita infatti spesso che si assenti, che si allontani a causa di svariati motivi, per poi farvi comunque ritorno.”
“Adesso è qui nel palazzo?” Chiese Rodolfo.
“Si, messere.” Annuì il servitore.
“Siete certa di poterci fidare?” Rodolfo alla spadaccina. “Vi avverto che la responsabilità di tutto sarà solo vostra. Ed io non tollero l'incapacità.” Con tono che non ammetteva repliche. “E sia...” guardando il servitore “... avvertila che la stiamo attendendo.”
“Temo sia impossibilitata a presentarsi qui ora, messere.”
“Perchè mai?” Stupito Rodolfo.
“Perchè in questo momento sta posando per il pittore di corte.” Rivelò il servitore.
“Andrete voi da lei, dunque.” Rodolfo fissando Clio.

Guisgard 21-03-2015 00.45.10

Gwen e la misteriosa donna incappucciata lasciarono il caravan per dirigersi verso un calesse che si trovava poco distante.
E a quella domanda della ragazza di Avalon la misteriosa donna rise.
“Sarai anche sveglia, ragazza mia, ma resti poco più di una ragazzina, mentre io invece sono una donna.” Disse.
Il cocchiere scese ed aprì lo sportellino.
“Al mio palazzo.” Ordinò la donna dopo che lei e Gwen salirono a bordo.
“Si, signora.” Annuì il cocchiere, per poi chiudere lo sportellino e risalire al posto di guida.
Il calesse partì e dopo un po' era già fuori dalla città, procedendo verso la brughiera avvolta dal silenzio e dalle tenebre.

Clio 21-03-2015 00.46.32

Il Re di Cuori ed il Fiore meraviglioso
 
Annuii a Rodolfo, cercando di sembrare distaccata quando in realtà non vedevo l'ora di rivedere la mia amica.
"Naturalmente..." Risposti seria a Rodolfo "Garantisco io per lei...".
Nascosi un sorriso divertito a quelle parole del servitore e mi alzai.
"Bene.. Conducetemi da madama Azelle, dunque..." Annuii al servitore.

Guisgard 21-03-2015 00.54.17

Il servitore condusse Clio attraverso un lungo corridoio, fino a giungere ad una marmorea scalinata.
Salita quella, imboccarono poi la direzione della torre Nord.
Ed in cima ad essa arrivarono davanti ad una porta chiusa.
Il servitore bussò e qualcuno dall'interno, una voce maschile un po' seccata, invitò ad entrare.
Così Clio ed il servitore entrarono nello studio del pittore di corte, nominato tale durante l'anarchia seguita alla presunta morte di Guisgard, trovando l'artista in piedi intento a dipingere e poco distante da lui, stesa su un lettino trapuntato, con posa da matrona romana, Azelle quasi completamente nuda a posare per lui.
Infatti vi erano fiori secchi e bottoni vitrei colorati a coprire a stento pochissimi tratti del suo bellissimo corpo.
“Clio...” disse la donna nel veder entrare la spadaccina “... sei proprio tu! Questa si che è una sorpresa!”
Il servitore restò per un attimo a fissare l'avvenente e disinibita modella, per poi essere mandato via in malo modo dal pittore.

Clio 21-03-2015 01.09.52

Mi illuminai nel vederla, era splendida proprio come la ricordavo.
"Ma ciao... Come stai?" Sorrisi "Credevi di esserti liberata di me?" Risi, facendole l'occhiolino.
"Vedo che ti stai divertendo, quindi non vorrei disturbarti... Ma già che ero qui, non vedevo l'ora di vederti..." Sorrisi "Immagno tu abbia sentito di Guisgard, no? Sono qui per questo, ha passato mesi difficili, farò in modo che sia in grado di tornare a combattere al più presto... E tu pensa ho delle stanze tutte per me..." Scuotendo appena la testa, divertita "Quando hai finito ti andrebbe di raggiungermi? Abbiamo un sacco di cose da raccontarci...".
Non potevo certo parlare davanti al pittore, ed ero certa che Azelle avrebbe capito perfettamente.
Sapeva di me e Guisgard e non era mai trapelato neanche un pettegolezzo, mi fidavo ciecamente di lei.
"A proposito.." Inclinando la testa per osservare il la scena che il pittore stava dipingendo "Stai interpretando qualche seducente dama in particolare, o semplicemente te stessa?" Con un sorriso divertito.

Guisgard 21-03-2015 01.18.15

“Beh, non credo ci sia differenza...” disse divertita Azelle a Clio “... il nostro straordinario artista è così talentuoso che negargli qualcosa è impossibile...” allungando la mano verso il pittore, che prontamente la baciò “... dovresti provare anche tu, sai?” Sorridendo la dama alla spadaccina. “A farti ritrarre intendo... ti ho sempre detto che sei troppo austera, troppo ritirata... il nostro pittore sono certa saprebbe come metterti... a nudo... dico bene?” Fissando il pittore.
“Ma certamente...” avvicinandosi questi a Clio “... permettetemi, damigella...” guardandola bene “... siete una dea... trovo affascinante il contrasto tra il vostro volto angelico e solare e l'impeto che la mia arte saprebbe cogliere in voi...” baciandole la mano.
“Ah, l'arte...” ridendo Azelle.

Clio 21-03-2015 01.32.03

Alzai gli occhi al cielo ridendo.
"Come no..." Scuotendo la testa "Ho proprio un visino angelico io..." Risi appena "Ho passato gli ultimi mesi a Miral e dintorni... Se già avevo poca pazienza, ora devo averla persa del tutto... Stare ferma per ore sembra una tortura... Lascio volentieri a te queste incombenze, mia cara..." Con un inchino divertito alla dama.

Guisgard 21-03-2015 01.38.16

“Non fateci caso, messere...” disse Azelle sorridendo al pittore “... la mia amica tratta così tutti gli uomini...” facendo poi l'occhiolino a Clio.
Si alzò, lasciando cadere quel poco che la copriva ed indossò una lunga veste di seta.
“Continueremo domani... anzi, stanotte...” maliziosa all'artista.
“Vi attenderò con ansia.” Con un leggero inchino il pittore.
Così Clio e Azelle lasciarono lo studio dell'artista, per poi raggiungere gli appartamenti dalla bella dama.
“Avanti...” lasciandosi cadere sul letto Azelle “... di cosa volevi parlarmi? Immagino c'entri il tuo amato duca... giusto?” Fissando la spadaccina di Miral.

Clio 21-03-2015 01.54.11

A quelle parole di Azelle, mi limitai a sorridere divertita, per poi seguirla nei suoi appartamenti uno dei pochi posti del palazzo che avevo già visto.
Sospirai, sprofondando in una comoda poltrona.
"Non so davvero da dove cominciare..." Fissando un punto sul soffitto "Ma sai che non c'è nessuno di cui mi fidi più di te... È inutile che ti dica quanto sia segreto tutto questo...".
Così raccontai alla dama gli avvenimenti degli ultimi mesi, la mia vita da mercenaria, il mio rocambolesco ritorno a Capomazda, il Patto delle Civette, l'ocarina e il Monaco che mi aveva trattato in malo modo, Icarius fino ad arrivare agli ultimi giorni, e alla storia di Cimmiero e Guanto.
Sapevo che anche se mi avesse detto di no, non avrebbe detto una parola.
"Insomma, una cosa da niente...." Sorrisi, sarcastica "Io sto impazzendo, ti giuro... Vorrei potermi mettere l'anima in pace, capire definitivamente se è lui e semplicemente non ricorda, o se è un'altra persona... Ma così è davvero..." Sospirai cercando la parola giusta "Un casino, ecco cos'è... Comunque vada, qualcuno si farà male...".
La guardai sorridendo "Cosa ne pensi di tutta questa storia?" Chiesi infine "Per la storia di Guanto mi sei venuta in mente tu.. Riusciresti ad ottenere qualunque cosa da un uomo... Però non so nemmeno cosa pensavi di loro, magari parteggiavi per Cimmiero..." Sorrisi "Era anche una scusa per vederti..." Facendo l'occhiolino ad Azelle "Nel caso la cosa non ti interessi, dirò a Rodolfo che hai detto qualcosa che mi ha fatto desistere dal mio intento di chiederti aiuto... La berrà...".

Guisgard 21-03-2015 02.03.34

Azelle ascoltò con attenzione ogni parola di Clio, per poi trasalire riguardo alla vicenda di Icarius.
“Ma...” disse saltando su dal letto “... allora non è il vero duca? O almeno... c'è questa possibilità?” Tornò a sedersi sul letto. “Incredibile... e tu ti sei fatta coinvolgere in tutto questo? Sai cosa rischi, vero? Sai cosa accadrà se si scoprirà tutta questa farsa e se soprattutto il tuo pastore non è il vero duca?” Scosse la testa, per poi ridere all'improvviso. “Oh, ragazza mia... tu sei matta... ma guardati... rischi la testa... si, la testa, perchè se tutto va storto il re vi farà decapitare tutti ed il vescovo come minimo chiederà un' anatema contro di voi... tu rischi tutto questo e la tua unica preoccupazione è scoprire se lui è un duca o un pastore...” sorrise “... ah, che assurda storia... comunque devo dire che è del tutto simile al duca, ammesso davvero non sia lui... no, è impossibile... è lui... non può esistere una sua copia così spudorata... è lui... ne sono certa... ma tu davvero non trovi differenze? Dai, non ci credo...”

Guisgard 21-03-2015 02.13.30

Icarius si voltò di scatto a quelle parole di Altea e la vide avanzare verso di lui.
Appariva come etera quella dama.
Con la pelle che quasi si confondeva e allo stesso tempo impreziosiva nel regale e misterioso pallore lunare, gli occhi chiari e luminosi, i lunghi capelli resi inquieti dalla cavalcata.
“Salute voi, lady Altea...” disse sorridendo il presunto duca “... non vi avevo sentita arrivare... freddo?” Tornando a guardare il firmamento. “Vi confesso che adoro il freddo... mi piace perchè rende l'aria asciutta, limpida... molti affermano che le sere d'Estate siano stellate e sognanti, ma io nei mesi caldi per la troppa afa ricordo raramente serate chiare... d'Inverno, quando soffia poi il freddo vento della terra, l'aria diventa quasi trasparente invece... e si riesce persino a vedere fin verso i monti lontani, con i loro borghi accesi, i profili delle valli che si stagliano nel chiaroscuro ed immaginare oltre tutto ciò di città sconosciute, raggiungibili solo a bordo di navi volanti e cavalli fatati...” sorrise “... oh, perdonatemi... mi piace fantasticare e a volte mi lascio andare... temo che a causa mia stiate prendendo freddo... e poi è notte fonda e tra non molto comincerà a spuntare l'alba... siamo all'equinozio di Primavera ed ormai giorno e notte hanno la medesima durata...”


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