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Il discorso di Ennius mi sembrò molto ipocrita.
"Secondo te, a quante parole crede realmente, fra tutte quelle che ha detto?" dissi sarcasticamente ad Elv, camminando. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Era tutto così veloce, così caotico. Come facevo ancora a colpire non lo sapevo nemmeno io. Ad un tratto, tutti quanto si addosarono su di noi, facendosi buio. Ero ferma e decisa. Sentivo una forza in me, una forza che non avevo mai sentito. Il mio medaglione iniziò ad illuminarsi da solo, come se avesse vita propria ed io lo guardai scioccata. Era magia quella? E veniva da me? Afferrai il medaglione con una mano e, come se avessi toccato del ferro fuso, questo esplose in un onda di luce che scaraventò tutti i nemici lontani da noi, rischiarando con la sua luce tutto quanto.
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“Sinceramente credo molto poche...” disse Elv scettico a Cassandra “... un desiderio del barone?” Voltandosi poi incuriosito.
E guardò Ennius. |
Erano in troppi, erano sempre di più.
Io non volevo arrendermi, e nemmeno gli altri accennavano a cedere. Eravamo lì, decisi e pronti a batterci fino alla fine. Ci stringemmo gli uni agli altri quando tutto intorno a noi divenne buio. Solo per un momento, però, perchè poi, inspiegabilmente, una luce intensa e forte mi accecò. |
Annuii dubbiosa ad Elv, prima che entrambi fossimo incuriosito da quella frase.
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Sembrava finita.
Era impari lo scontro. Troppo. Poi accadde qualcosa. Qualcosa di incredibile. Un fascio di luce investì tutti. Buoni e cattivi. Un fascio di luce che partì dal medaglione di Astral. La luce mise fuori combattimento gli uomini mascherati, ma fece perdere conoscenza ad Aegos, ad Elyse ed a Lavaros. |
Quel fascio di luce, così potente, così magico, aveva fatto il suo dovere con i nemici, ma aveva anche steso i miei compagni. La luce si affievolì sotto il mio comando e tutto tornò normale. Mi avvicinai ai miei compagni e, come avevo fatto quella volta con quel ragazzo, feci anche con loro, ripetendo l'incantesimo di Babaluci per farli rinvenire.
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Cassandra si voltarono verso Ennius.
“Si, un desiderio...” disse questi “... un desiderio che il signor barone voleva esaudire... per se stesso e per tutta la contrada... un tesoro inestimabile... un tesoro nascosto qui...” |
Quella luce, forte, potente, la cosa più forte che avessi ma visto.
Mi accecò, mi trasportò, mi sconvolse. E dopo quella luce, solo il buio. |
Un desiderio?
Un tesoro? Ma di che diamine parlava? E poi perché avrebbe dovuto dirlo a tutta quella gente? A me sembrava semplicemente più falso ogni secondo che passava, perché assolutamente certa che fosse coinvolto nella morte del barone. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Astral si ritrovò da sola.
Intorno vi erano i cadaveri dei suoi nemici ed i corpi senza conoscenza dei suoi tre amici. Allora la ragazza con i suoi incantesimi li fece ridestare. “Cosa...” disse confuso Aegos “... cosa diavolo è stato?” “Sono tutti morti...” guardandosi intorno Lavaros. Aegos allora si sincerò che Elyse stesse bene. “Beh, scopriremo ciò che è stato dopo...” fece Lavaros “... ora sarà meglio uscire da qui...” “Si, faremo la strada a ritroso...” mormorò Aegos. E così fecero, ritrovandosi fuori poco dopo. Superarono il muro di cinta e furono nella brughiera, dove gli uomini di Lavaros stavano aspettando. “I miei uomini...” indicò Lavaros. “Noi allora ci divideremo.” Aegos. “Io ed Elyse riprenderemo la nostra ricerca... grazie di tutto...” fissando Astral e Lavaros. Si salutarono e si divisero. |
Riuscì, con i miei incantesimi, a svegliarli, senza portare danni. Ci avviammo, poi, al di fuori di quel posto dove vi erano gli uomini di Lavaros.
"Grazie" dissi loro sorridendo. Guardai la bella donna bionda e gli porsi il pugnale che mi a aveva prestato. "Che possiate essere baciati dalla fortuna" dissi dolcemente e sorridendo. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
“Un tesoro...” disse Ennius “... si, un tesoro... il leggendario tesoro del Rosso... l'eretico arso vivo secoli fa... il tesoro, inestimabile e favoloso, però è nascosto ancora qui... dobbiamo trovarlo... per il barone e per l'intera contrada.”
Tutti applaudirono. “Un tesoro...” mormorò Elv “... sarà vero? O una leggenda?” A Cassandra. "Il Rosso" ancora Ennius "aveva scoperto il modo per mutare i metalli vili in oro. Come il mitico re Mida." |
Ascoltai Ennius ed Elv e la cosa mi sembrava sempre più strana, come il fatto che Ennius avesse voluto rendere la cosa pubblica.
Continuai ad ascoltarlo ed alzai appena le sopracciglia. "Vuole dire che il Rosso era una sorta di alchimista?" sorpresa, ad Elv. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Aprii gli occhi, frastornata, e trovai Aegos accanto a me che mi chiedeva se stessi bene.
"Sì, sto bene.." annuendo. Ci alzammo e mi guardai intorno. "Tutti morti.." sorpresa e ammirata "Che fortuna...". Sorrisi poi alla ragazza. Non avevo ben capito cosa fosse successo, ma capii che c'entrava lei, non mi feci molte domande, non era né il momento né il luogo. Così seguii gli altri a ritroso, finchè le nostre strade non si divisero. La ragazza mi diede il pugnale ma io rifiutai, con un gesto gentile. "Ci hai salvato la vita..." sorridendo "Qualunque cosa ti servirà, porta quel pugnale a Beltas come segno della mia gratitudine... buona fortuna..". Poi ci dividemmo e restammo soli. "Ehi, tesoro.." stringendomi a lui "Come stai?". |
Astral e Lavaros salutarono Aegos ed Elyse, per poi raggiungere gli altri mercenari.
“Ehi, capo...” uno di questi “... eravamo preoccupati e non sapevamo dove cercarvi... cos'è accaduto?” “Poi vi racconterò tutto...” Lavaros “... ora torniamo in paese... a denunciare quel cane di Ennius... è lui il colpevole!” |
“Pare di si...” disse Elv a Cassandra “... almeno stando a ciò che sta dicendo Ennius... ma dubito si possano mutare i metalli in oro...” pensieroso “... c'è qualcosa che non quadra...”
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Sorrisi a quella bella donna e mi inchinai, per poi voltarmi insieme a Lavaros. Tenevo il pugnale da lei donatomi fra le mani, era davvero bello. Raggiungemmo gli altri del gruppo e ascoltai il piano di Lavaros. Dovevamo tornare subito in paese, aveva ragione.
"Muoviamoci, allora" dissi mettendomi in cambino. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...2a000aa441.jpg Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
"Io non capisco perché abbia dovuto rendere noto ciò. Tu che pensi?" ad Elv.
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I mercenari con Astral e Lavaros montarono in sella e galopparono verso il paese.
“Dobbiamo denunciarlo ai militari di Rodolfo...” disse Lavaros “... e costringerlo così a confessare i suoi crimini... magari conosce il mistero della bestia..." |
“Forse perchè vuole mobilitare l'intero paese...” disse Elv a Cassandra “... in modo che la ricerca del tesoro abbia più possibilità...”
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Partimmo a cavallo, sicuri del piano, ma più ci avvicinavamo, più avevo dei dubbi.
"Ci cresceranno?" dissi guardando Lavaros dal mio cavallo. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...46fd6caad9.jpg Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
"Sì, in effetti il ragionamento fila" annuendo "Deve essere allora qualcosa di veramente inestimabile, se lo cerca con tanto accanimento."
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“Devono crederci...” disse Lavaros ad Astral “... devono... è un assassino e deve pagare...” galoppando con lei e con gli altri.
Dopo un po' arrivarono in paese, quando ormai il funerale del barone erano quasi concluso. C'era gente in chiesa, tra cui anche Cassandra ed Elv. “Questo è poco ma sicuro...” lui a lei “... e da come ne parla sembra non abbia dubbi circa l'esistenza di quel tesoro. |
"Strano però che non ne conosca l'ubicazione. Se è così certo dell'esistenza, perché magari il barone gliene ha parlato, come fa a non conoscerla? Comunque sì, sembra abbastanza convinto."
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Annuì a Lavaros, sospirando leggermente e continuando a galoppare. Presto arrivammo in paese, dove ci accolse un funerale. Bel bentornati...
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“Non lo so...” disse dubbioso Elv a Cassandra “... se il barone conosceva l'ubicazione del tesoro, perchè non l'ha riportato lui stesso alla luce?” Pensieroso.
La messa funebre era terminata e tutti cominciarono ad uscire dalla chiesa. Videro così i mercenari di Lavaros ed Astral in piazza. E dalla chiesa uscì anche Rodolfo, affiancato proprio da Ennius. |
"Magari non si fidava di nessuno, nemmeno di Ennius, dal momento che non glielo ha rivelato. E ha fatto bene, anche se è morto lo stesso..." scuotendo la testa.
Poi, vidi la ragazza dai capelli chiari. "Guarda, c'è Astral!" ad Elv. Lo presi per mano e la raggiunsi. "Ciao! Ti ricordi di me? Sono Cassandra" sorridendole. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...e53b200a4f.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Eravamo vicini alla chiesa da dove uscì molta gente, tra i quali, con mia sorpresa, la ragazza dai capelli rosso fuoco che avevo incontrato tempo a dietro.
"Cassandra! Sì, mi ricordo di te" dissi sorridendole e scendendo da cavallo per abbracciarla. Poi, con la coda dell'occhio vidi Rodolfo affiancato da Ennius e il mio sguardo si fece truce e scuro. Guardai Lavaros con aria preoccupata. "Lavaros... Guarda un po' dov'è il nostro assassino" dissi cercando di non sembrare troppo chiassosa. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Ricambiai l'abbraccio di Astral, poi seguii lo scambio di occhiate e di battute con un ragazzo.
"Assassino? Avete le prove?" stupita alla ragazza. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Cassandra riconobbe Astral e le si avvicinò.
Le due si salutarono, poi quella dai capelli bianchi indicò a Lavaros proprio Ennius accanto a Rodolfo. Il giovane mercenario annuì ad Astral e si avvicinò ad Ennius. “Signore...” disse “... vi ricordate di me? E di lei?” Indicando Astral. “Dovrei?” Indifferente Ennius. “Si, dato che volevate bruciarci vivi.” Ed Ennius scoppiò a ridere. |
Vidi Lavaros avviarsi verso Ennius e mostrare il suo odio nei suoi confronti. Lasciai uno sguardo addolcito alla ragazza rossa, cercando di dirle con lo sguardo che dovevo raggiungerlo. Mi avvicinai a Lavaros e guardai truce quell'uomo.
"Di me ti ricordi, sicuramente..." dissi mostrando i polsi feriti dalle catene. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Seguii la scena e rimasi letteralmente a bocca aperta, guardando poi Elv.
Aveva detto... "Bruciarci vivi"? Poi guardai i polsi feriti di Astral e non potevano essere casuali, ma purtroppo le prove erano ancora deboli, non saremmo riusciti, per ora, ad incastrarlo, infatti lui era lì che se la rideva. "Spero trovino davvero un modo per incastrarlo, è odioso" ad Elv, con rabbia. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Ennius rise con disprezzo anche ad Astral.
“Dannato...” disse con rabbia Lavaros “... i suoi polsi sono davvero segnati... è la prova...” “Sono solo fandonie!” Ennius. “Quei segni può esserseli fatti ovunque! Andate via, prima che sia io a farvi incarcerare, cani!” “Senza prove non potete accusare nessuno.” Fece Rodolfo. “La vedo male...” sottovoce Elv a Cassandra. |
Sospirai scuotendo il capo.
Era una brutta situazione davvero, Ennius era inattaccabile in quel modo. Sapevo che era colpa sua, ma se non c'erano prove, Astral avrebbe potuto procurarsi quelle ferite in qualsiasi modo. "Purtroppo Rodolfo ha ragione, non possono fare nulla senza le prove..." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Si, hai ragione...” disse piano Elv a Cassandra.
Ennius allora andò via bruscamente, seguito da Rodolfo. “Andiamo...” Elv alla sua giovane moglie “... restare qui è inutile... torniamo alla locanda...” a lei. |
Ennius se ne andò, quasi indignato, seguito da Rodolfo.
Annuii ad Elv e lo seguii, sollevata soprattutto di lasciare quel posto cupo e triste, oltre che per la prospettiva di avere finalmente un po' di tempo per me ed Elv. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Elv e Cassandra raggiunsero la locanda, salendo poi le scale mano nella mano, fino alla loro camera.
Entrarono piano, immergendosi nella dolce e vaga penombra della stanza per le tendine abbassate. Allora lui accese una candela e poi si avvicinò a lei. E sorrise, le sfiorò il viso e poi la baciò piano. |
“Si...” disse Hiss ad Eeila “... ora vediamo di farlo parlare... altrimenti lo infilzo come uno spiedo...”
“No, parlerò... dirò ciò che so...” fece l'uomo grasso “... si, lei è la bestia... è lei... la bestia... io ne sono solo il custode...” “Dunque” fece Hiss “se tu sei il custode, significa che c'è anche un padrone... vero?” |
Si divisero ed Aegos ed Elyse restarono soli.
“Sto bene...” disse lui sorridendole “... sarà meglio tornare indietro... lontano da questa casa... abbiamo una ricerca da continuare...” E cercarono di fare la strada a ritroso, ma era ormai il crepuscolo e la brughiera diventava sempre più dimora delle ombre. |
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