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Scossi la testa, senza provare alcuna emozione.
Ero esausta e satura di emozioni per quel giorno: avevo trovato e perso tutto contemporaneamente, per tutto il resto non c'era spazio nel mio cuore. "Povera piccola..." guardandolo "E povera illusa..." sospirai appena. "Senti no, non l'ho ucciso io, sono entrata ed era già morto, ricordi?" sbuffando "Ora se non ti dispiace, avrei delle faccende da sbrigare...". Figurarsi se avevo tempo di star lì a parlare con lui. |
“Anche io ho da fare...” disse Frabbrus a Clio “... ci sono tre fuggiaschi nella campagna... facciamo un patto? Tu aiuti me a prenderli ed io aiuto te a trovare chi cerchi... ci stai?” Ridendo.
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“Si, sto bene, tranquilla...” disse Elv a Gwen.
Ma prima che potessero scendere dall'auto arrivò la pattuglia della polizia. Due poliziotti armati allora intimarono loro di uscire con le mani in alto. |
Annui ad Elv, ma la quiete durò poco.
Due poliziotti infatti scesero dalla macchina armati e ci ordinarono di scendere. Allora guardai Elv. Adesso avevamo davvero un problema. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Guardai Fabbrus negli occhi, non avevo affatto voglia di star lì a perdere tempo con lui, per una volta avrei messo la mia vita davanti ad Uaarania, visto che avevo sempre fatto l'esatto opposto.
Ma prima non avevo una ragione per vivere o morire, ora invece sì. Lo guardai, e sorrisi appena. "Mi dispiace Fabbrus..." con un sorriso tranquillo "Ma io lavoro da sola...". E alzando la pistola su di lui con un gesto rapido, lo colpii in mezzo agli occhi. Questa era carica, lo sentivo bene dal peso. "E comunque si chiamava Freda!" sussurrai, mentre sparavo. |
Un colpo secco.
In mezzo agli occhi e Fabbrus cadde a terra senza vita. Clio lo aveva fatto secco. Intanto, fuori dalla villa, nel cuore della campagna, Altea, Nyoko e Pier raggiunsero la stradina che portava verso la periferia cittadina. Ad un tratto videro due fari. Era un'auto. “Fermiamola, così ci riporterà in città.” Disse Pier alle due ragazze. |
Finalmente avevamo preso una stradina che portava in periferia.
Pier fermò una macchina per farci dare un passaggio ma io rimanevo dietro guardinga..mi aspettavo di tutto oramai. |
Gwen ed Elv furono costretti a scendere dall'auto con le mani in alto.
“Agenti...” disse il giovane medico “... credetemi... è un'emergenza... sappiamo forse dove si trova il bambino rapito... dobbiamo fare in fretta...” “Ti aspetti che ti creda?” Uno dei due poliziotti. “Zitto adesso!” |
Scendemmo cone mani in alto e il tentativo di Elv di convincere i poliziotti fallì miseramente.
Come potevamo fare adesso ad uscirne? Non potevamo certo dire la verità, sulle mie visioni e il resto, e dunque? Guardai Elv con espressione preoccupata ed impaurita, non avevo idea di cosa avremmo fatto adesso, ma temevo che non avremmo fatto in tempo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Fabbrus cadde a terra senza che io provassi niente di niente.
Avevo ucciso così tante persone, infondo, che non ero poi migliore di lui. Non avevo mai ucciso un bambino però, nonostante ne provassi l'irresistibile voglia quando me ne ritrovavo uno piagnucolante di fianco. Ma no, non ero un mostro fino a questo punto. Lasciai lì il cadavere del pagliaccio e me ne tornai a cercare Guisgard. Sempre che fosse ancora lì, probabilmente si era già messo in salvo, perchè sarebbe dovuto restare, dopotutto? Certo non per me, non sono esattamente una damigella in pericolo. |
Clio uccide Fabbrus e tornò a cercare Guisgard.
Lui però non c'era più in quella villa. La ragazza lo comprese quando vide un merlo fermo sul cancello della villa, per poi volare via nella notte. |
Pier fermò l'auto.
Si trattava di una macchina abbastanza vecchiotta e sporca, dimostrando come si spostasse prevalentemente in quei luoghi agricoli. “Sono un poliziotto...” disse mostrando il distintivo all'anziano al volante “... abbiamo urgente bisogno di un passaggio... in città o almeno alla più vicina stazione di polizia.” L'anziano annuì ed il poliziotto, Altea e Nyoko salirono in auto. Dopo una ventina di minuti erano in una stazione di polizia, dove Pier raccontò tutto. |
Era tutto inutile.
I due poliziotti non credevano a nulla di ciò che diceva loro Elv. Gwen lo aveva capito. “Non c'è tempo, maledizione...” disse il giovane medico. “Zitto.” Intimò uno dei due poliziotti. Ad un tratto arrivò qualcosa. Scura e veloce. Raggiunse uno dei due poliziotti e lo ferì al volto. Era un merlo. L'altro cercò di scacciarlo. Elv allora approfittò di tutta la situazione, prese Gwen per mano e corsero verso i vecchi depositi poco distanti. |
Niente, niente, tutto inutile.
Era tutto inutile. Improvvisamente, qualcosa piombò, scura e veloce, sui poliziotti. Un uccello. Ne ferì uno al volto e mentre l'altro cercava di aiutarlo, Elv mi prese per mano, approfittando della situazione ed insieme corremmo veloci diretti ai depositi, nella speranza di essere ancora in tempo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Salimmo in una vecchia auto guidata da un anziano. .fortunatamente una brava persona.
Raggiungemmo la centrale di polizia e Pier narro' tutto e io dissi ciò che mi era accaduto. http://pad.mymovies.it/cinemanews/20...2/fallen30.jpg |
No, non c'era più.
Certo, perchè avrebbe dovuto restare ad aspettarmi? Sospirai, guardando il merlo, per poi salutarlo con un cenno del capo. Addio... Un sorriso triste, infinitamente triste, malinconico. Non c'era niente per me lì, non c'era nemmeno niente che mi importasse ora. Sospirai. Avrei fatto meglio a farmi gli affari miei probabilmente. Ora avevo perso un cuore, perso un lavoro, e avevo un'organizzazione criminale che sicuro come l'oro mi avrebbe dato la caccia. Non male per un solo giorno, cara.. Sospirai, tanto a me che mi fregava? Vivere o morire ormai, che senso aveva? Nessuno. Ecco, appunto. Lasciai così la casa, andando a cercare la macchina di Guisgard, dovevo trovare un modo per andarmene di lì per lo meno. |
Gwen ed Elv raggiunsero i vecchi depositi.
Il dottore cominciò a chiamare, a far sentire la sua voce ma nessuno rispose. “E' inutile...” disse a Gwen. Ad un tratto la ragazza vide Fierr ed il fantasma del ragioniere fermi a fissarla, davanti al deposito contrassegnato come B51. |
Clio uscì dalla villa e trovò, dove l'avevano lasciata, l'auto di Guisgard.
Ora poteva tornare in città. |
Altea, Nyoko e Pier raccontarono tutto alla polizia del posto.
Fu poi chiamato il comandante Zulian e subito arrivò alla stazione di polizia. Poi riportò i tre in città. |
Entrammo nei depositi ed Elv cominciò a chiamare a gran voce, ma nessuno rispose.
Continuammo a girare, cercare, ma nulla. Ad un certo punto, però, vidi Fierr e il ragioniere davanti aD un deposito, il B51 per l'esattezza. "Credo sia lì" Indicandolo "Andiamo!" Una speranza, piccola, flebile, ma che significava tutto, finché c'era ancora. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Eravamo tornati in città e mi congedai..non avevo voglia di andare da Volpe..ero sfinita..ora la Polizia avrebbe fatto il resto e mi trovai a camminare solitaria nella notte lungo il Lungo Lagno rischiarato dalla Luna e in preda a tante emozioni e sensazioni e dissi .."Qui volano i merli..ovunque tu sia o tornerai mi mancherai signor Guisgard. .perché ci siamo visti per poco..ma a volte quel poco può valere un'eternità" sorridendo.
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L'auto di Guisgard era lì, io la presi e tornai in città.
A lui non serviva dopotutto, se n'era andato e la macchina era l'ultimo dei suoi problemi in quel momento. Tornai a casa, e scivolai nella doccia, pronta a lavarmi via tutto quello che mi aveva lasciato quella folle giornata. Niente, mi aveva dato e portato via tutto. Tutto, persino Ishtar. Uscendo dalla doccia mandai un messaggio a Guisgard. "La mia tutina per la tua macchina, ci stai? Clio" Un sorriso leggero, mentre guardavo il telefono e aggiungevo l'indirizzo di casa mia. Almeno una cosa non l'avrei persa, dopotutto. Mi preparai un tè, e restai lì, avvolta nell'asciugamano con lo sguardo perso nei miei pensieri. |
Elv non chiese il perchè.
Annuì e seguì Gwen. Prese una mazza di metallo a terra e cominciò a martellare la porta di ferro, fino ad aprirla. Entrarono nel deposito e in fondo cominciarono a sentire qualcosa. Un mormorio, come se qualcuno piangesse. Raggiungono così una sorta di botola e ci vedono dentro un bambino mezzo nudo e spaventato. http://blog-imgs-11.fc2.com/s/h/o/shokonet/paura2.jpeg |
Altea sorrideva malinconica presso le calme acque del Lagno che risplendevano tra i bagliori notturni di Afragolopolis.
Ad un tratto il suo cellulare squillò. Era il capo con un nuovo caso per lei. La giostra riprendeva e non c'era tempo per voltarsi indietro. |
Il telefono squillo' e risposi.."Accidenti Volpe..nemmeno il tempo di una doccia e una cena" ridendo "Di che si tratta?"...guardando le calme acque del Lagno scorrere.
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Elv fece di tutto per aprire la porta di ferro, fino a riuscirci.
Entrammo nel deposito semibuio e sentimmo qualcosa e guardando dentro una botola, infatti, vedemmo un bambino terrorizzato. "Aiutami a farlo uscire" ad Elv. Lo portammo finalmente fuori da lì ed io lo presi fra le braccia. "Va tutto bene, sei al sicuro adesso, sta' tranquillo" gli dissi dolcemente, sorridendogli e sorridendo felice anche ad Elv. Ce l'avevamo fatta, mi ero lasciata guidare e li avevamo salvato. Era una sensazione impagabile, impareggiabile ed ero contenta che anche Elv lo avesse capito, scegliendo di seguirmi. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Elv avvolse il piccolo nella sua camicia per coprirlo e Gwen lo prese in braccio.
Allora uscirono dal deposito ed in quel momento giunse la pattuglia con i due poliziotti. Allora Elv mostrò il piccolo e raccontò tutto. “E' il bambino rapito...” disse. I due poliziotti, finalmente, si convinsero e portarono i tre al più vicino ospedale, dove lasciarono il bambino, per poi chiamare i suoi genitori. Gwen ed Elv lasciarono la loro deposizione e tornarono a casa. |
Elv avvolse il bimbo nella camicia, io lo presi in braccio e finalmente i poliziotti si convinsero della nostra storia, accompagnandoci poi per lasciarlo in ospedale.
A quel punto, tornammo a casa. Lo guardai e sorrisi. "Sai, sono molto fiera di te" dissi, prendendogli le mani. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Finalmente ci riavevano portato in città. Io ero terrorizzata e non la smettevo di stringere la mano di Pier.
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Altea passeggiava sul Lungolagno, con ormai quella lunga notte ormai agli sgoccioli.
Ma un nuovo caso già richiedeva il suo rimettersi in discussione, il suo ricominciare. |
Tornarono a casa, in un'atmosfera nuova, distesa, serena, tranquilla.
Elv si voltò verso Gwen e sorrise. “Io sono fiero di te...” disse avvicinandosi a lei “... io non so, non ho capito e forse non lo capirò mai come hai fatto... ma il volto di quel bambino, il suo incontro con i genitori folli di gioia... Gwen... sei straordinaria, unica... perdonami e non l'ho capito prima... se non ho compreso quanto è grande il tuo dono...” e la strinse a sé. Forte. Poi la baciò. Un bacio che racchiudeva tutto ciò che avevano vissuto e ciò che vivranno d'ora in poi, se Dio vorrà. |
Non sentivo la voce di Volpe al telefono e mi avviai verso la Agenzia a piedi, entrai furtivamente dal retro ed entrai nel suo ufficio.."Eccomi qua..penso tu sappia tutto..mi auguro il nuovo cliente sia più affidabile" scostando una ciocca dal viso.
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Sorrisi incantata alle sue parole, ascoltandolo e ascoltando quelle parole stupende e quella meravigliosa rivelazione.
Lo perdonavo perchè l'importante era che lo avesse capito e che avesse scelto di seguirmi, non importava se prima o dopo, ero felice che lo avesse fatto. "E io sono felice che tu abbia capito" dissi piano "Ti amo" sussurrai, un attimo prima che mi baciasse, un bacio come una promessa. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...766f40d2c5.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Era finita.
Quella brutta storia era conclusa. Zulian ed i suoi perquisirono la villa di Monter e scoprirono tutto. I passaggi segreti fatti di tunnel e gallerie fino alle fogne per permettere al suo complice Fabbrus di attuare i loro meschini delitti. “Capo...” disse Monique a Zulian “... perchè? Non erano pedofili... allora perchè? Che male avevano fatto quei bambini?” “E' tutto spiegato nei suoi romanzi...” Zulian “...il loro assurdo piano era gettare fango sui preti... spacciarli per pedofili... spargere zizzania e sospetti...” scuotendo il capo. Pier era accanto a loro, con vicino a lui Nyoko. “Ora dovrai un bel po' di spiegazioni a tuo marito...” guardandola “... sarà difficile trovare una scusa plausibile... dovrai continuare a mentire... oppure... oppure scappare via con me, adesso per sempre... saltare in auto e correre via... correre fino a trovare la prima chiesa di campagna... e lì far cominciare tutto... se vorrai...” stringendole la mano, sicura però del suo si. http://68.media.tumblr.com/6650418c8...ztx1qgp297.jpg |
Lo guardai con gli occhi pieni di gioia e quasi non svenii.
"Sì!" dissi pederndo una lacrima e gettandomi fra le sue braccia. Che mi importava di mio marito? Io avevo lui e mi sarebbe bastato per sempre. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...f59288f356.gif Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Ad un tratto il cellulare di Clio squillò per un sms.
Era di Guisgard e così diceva: “Potrei mai lasciarti senza la tua tutina? E poi sono in debito con te, no? Per come hai sistemato i due tipacci (faccina con occhiolino). Sono in agenzia, quando vuoi.” Allora un delicato sorrise si accese sul volto di Clio, mentre una nuova alba, stavolta pulita, sorgeva su Afragolopolis. http://www.asianvistas.com/wp-conten...okyo-tower.jpg Fine |
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