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"Un film?" dissi, perplessa e all'oscuro di cosa fosse un film.
Sentimmo dei passi, poi delle voci. Rimasi in silenzio e guardai Elv. Quei tipi non mi piacevano per niente. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Destresya mise la giacca sporca, ma non trovò altro nel bidone.
In strada si udivano le auto che passavano ed i primi negozi che aprivano le porte. Il suono di una campana e la luce del giorno ormai chiara sulla città. |
Non c'era niente, nient'altro che potesse aiutarmi a coprirmi!
Ma che diavolo! Mica potevo andarmene in giro nuda per la città! Fortuna che la felpa mi copriva abbastanza, ma era a filo, arrivava appena sotto il sedere, non potevo andare in giro in quel modo! Tanto è un sogno, no? Sospirai. Già! Uno di quei sogni in cui te ne vai in giro nudo per la città e nessuno se ne accorge. Era tutto così assurdo! Non capivo che cosa mi stesse succedendo in quei giorni. E il mio piccolo? Dov'era il mio piccolo, perché non era con me? Sospirai, sconsolata. L'unico modo per capire dove fossi era andare in giro per la città, di cui sentivo i rumori di prima mattina al di là del vicolo. Così, mi feci coraggio e uscii per la via principale, iniziando a guardarmi intorno, stranita, stretta in quella felpa, e dannatamente sola. |
Quei tipi non avevano un aspetto rassicurante.
Erano tatuati, con ghigni perversi sul volto e fissavano Gwen in modo volgare. “Noi ce ne stiamo andando per i fatti nostri.” Disse Elv mettendosi davanti a Gwen. “Questo è il nostro territorio, amico.” Uno di quelli. “Infatti noi stiamo andando via.” Fissandoli Elv. “Posa la ragazza e puoi andartene.” “Tu sei fuori di testa.” Elv. Quelli allora estrassero subito dei coltelli. In un attimo però Elv afferrò una latta per terra e la tirò contro di loro. “Scappa, Gwen!” Gridò poi alla giovane, mentre afferrava una mazza di legno presa dall'immondizia e brandendola contro quei tipi. |
Destresya uscì dal vicolo e si ritrovò davanti alla strada principale di quella che sembrava essere la periferia cittadina.
Insegne della pubblicità, Croci dipinte ovunque, i negozi già aperti, le auto sulla carreggiata ed una chiesa oltre la piazza. Così quel posto si presentava. In quel momento si accorse di un'insegna che riportava la data. Era il 27 Agosto del 2071. |
Avevano uno strano ghigno sul volto e mi guardavano in uno strano modo, ma non come Elv.
Fossero ad Elv di andarsene senza di me. Cosa?! Ma erano impazziti?! Scoppiò una rissa fra loro ed Elv mi disse di scappare, ma non ne avevo assolutamente intenzione. Formai allora una sfera di fuoco con le mani e la scagliai su quei tizi, mandandoli letteralmente a fuoco. Se questo non fosse funzionato, allora non avrei saputo che fare.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...bd9f4dc76c.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
In un attimo quei tipi presero fuoco per effetto della magia di Gwen, bruciando letteralmente davanti a lei e ad Elv.
Uno si gettò nell'immondizia con la speranza di spegnere le fiamme, un altro corse via veloce, finendo però contro un muro. Un altro si accasciò bruciando vivo, mentre l'ultimo corse via in strada, chiedendo aiuto con le fiamme addosso ma finendo sotto un'auto. “Presto, andiamocene da qui.” Disse Elv a Gwen. |
Tutti presero fuoco, e morirono nel tentativo di spegnere quelle fiamme che li stavano consumando.
Annuii ad Elv ancora intontita per quanto appena successo e presi la sua mano, correndo via. Se questo era l'inizio, questo anno non mi piaceva poi molto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen ed Elv corsero via veloci mano nella mano.
Poco dopo dalla strada si sentì il suono di una sirena. I due ragazzi correvano rapidi per quel vicoletto. Arrivarono davanti ad una rete. “Bisogna scavalcare...” disse lui, aiutando poi Gwen a passare dall'altra parte. Fece poi lo stesso anche lui. Ripresero così a correre, ma ad un tratto si trovarono davanti quattro figure dall'aspetto massiccio ed autoritario. Indossavano dei caschi e delle divise più simili a quelle dei militari che non a quelle di poliziotti. “Voi due...” uno di quelli dal tono intimidatorio “... quanta fretta. Avete forse un appuntamento?” “Io dico di si...” un altro di quelli “... con la legge.” “Siete in arresto.” Un altro ancora di quelli. http://fr.web.img1.acsta.net/r_640_6...1/20180928.jpg |
Corremmo e corremmo, sentendo strani suoni dietro di noi.
Arrivammo poi davanti ad una rete di metallo e scavalcammo. Ma ci trovammo davanti strani individui dall'aspetto minaccioso. "Arresto? Ch abbiamo fatto?" sconvolta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Si, giusto...” disse Elv tenendo Gwen per mano “... con quale accusa ci arrestate?”
“Durante il tragitto fino alla più vicina stazione di polizia” rispose uno dei poliziotti “una qualche accusa ci verrà in mente. Su, forza, andiamo.” Li ammanettarono e li caricarono in un furgone, per poi andare alla stazione di polizia. |
Mi guardavo intorno in modo da capire dove diavolo fossi finita.
Era una città... possibile che fosse la mia città? Cercavo qualcosa che mi desse un modo per comprendere meglio, un segno di riferimento, l'antenna della radio o qualcosa del genere. Ma non vedevo nulla, dovevo essere in periferia. Certo che ero in periferia, pensai guardando con aria disgustata i negozi squallidi. Tuttavia, l'idea della lotta tra bande era ancora viva in ogni cosa, graffiti, croci, era davvero uno scenario da ghetto. Dovevo riuscire ad andare in centro, e subito, che quel posto mi metteva i brividi, altroché. Ma come mi potevo muovere se non avevo nemmeno un'auto, un soldo e o idea di dove fossimo? Poi mi bloccai. Immobile, ferma, davanti alla data riportata davanti a me. Numeri chiari, inequivocabili. 2071 eh? 2071 Strabuzzai gli occhi... allora era vero? I miei sospetti erano veri? Avevo viaggiato nel tempo? E perché? Per quale assurdo motivo? Dovevo assolutamente scoprirlo. E poi perché ora ero sola? Perché il mio piccolo non era con me? Non riuscivo a darmi una spiegazione. Ma mi mancava, e tanto. Continuavo a guardarmi intorno, spaesata, senza capire. Decisi di incamminarmi verso il centro. Già, ma da che parte era il centro? Allora mi guardai attorno alla ricerca di qualcuno a cui chiedere informazioni. |
Mi svegliai e sentivo confusione attorno a me, molta confusione, aprii gli occhi del tutto e mi trovavo quasi in una megalopoli decadente.
Ma la sorpresa fu vedere quella insegna...27 agosto 2071. Cercai lo scienziato con lo sguardo ma era sparito.."Dannazione" imprecai "Ora di nuovo deve riprendere una nuova vita, non finirà mai questa storia.." e mi alzai sistemandomi i fluenti capelli. https://i.pinimg.com/236x/09/29/a2/0...too-design.jpg |
"Cosa?!" esclamai, mentre ci portavano via.
Non potevano arrestarci senza motivo! Erano impazziti tutti, forse? Ma che futuro assurdo era?! Non poteva esistere che prendessero qualcuno senza una ragione! Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Altea era rimasta sola.
Gwen ed Elv erano andati via, ma come abbiamo visto erano finiti nei guai con la legge. In pochi istanti Altea comprese di essere nel futuro. Si sistemò i capelli e dal vicoletto uscì in strada. I negozi erano aperti e le auto sfrecciavano in strada. Il degrado periferico di quel posto faceva da contrasto invece con i grandi palazzi ed i grattacieli che rappresentavano l'elite di quella grandiosa città. |
Destresya vagava sul marciapiede, mentre ormai l'intero quartiere si era svegliato ed attivato.
Ad un tratto notò un cartellone pubblicitario. Riguardava le importanti aziende Taddei. Sullo sfondo del cartellone comparivano vari nomi, tra cui anche quello di Icarius de'Taddei. |
Senza un motivo apparente i poliziotti arrestarono Gwen ed Elv, caricandoli sul loro furgone e partendo verso la stazione di polizia.
Per evitare il traffico mattutino, svoltarono per una scorciatoia, attraverso un vicoletto secondario. Ma mentre il furgone proseguiva, ad un tratto una vecchia auto sbucò da una traversa e bloccò il passaggio. Il furgone frenò di colpo ed accese la sirena per intimare a quell'auto di spostarsi. Ma quella restava ferma. |
Presi a camminare trovandomi in una grande strada, mi sembrava quasi una Avenue di una futuristica New York, e vidi i grattacieli enormi.. "Forse Afragopolis nel futuro sarà così" sottovoce ma dovevo capire dove mi trovavo così entrai in un centro commerciale lussuoso e guardavo la merce in esposizione, specie le creme per il viso.
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Quel veicolo procedeva nei vicoli, io vicina ad Elv, quando improvvisamente si fermò.
Sentimmo ancora quel suono e vedemmo una macchina che ostruiva il passaggio. Non sembrava avere intenzione di muoversi, ma magari poteva aiutarci! Sì, lo speravo vivamente. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Altea entrò nel grande centro commerciale, fatto di luci, gallerie di negozi, locali per tutti i gusti culinari e monitor di tutti i tipi e formati.
Mentre cercava prodotti nel reparto cosmetici notò un cartello pubblicitario. Cercavano giovani e belle presenze per un provino cinematografico. |
La sirena continuava a suonare ma quell'auto era sempre lì a bloccare il passaggio.
Allora il furgone cominciò a suonare con insistenza il clacson. “Ehi, questa macchina...” disse uno dei poliziotti dal finestrino “... toglietela dalla strada!” Ma ad un tratto un esplosione e l'auto prese fuoco. “L'auto è esplosa!” Il poliziotto al volante. “Dobbiamo andarcene!” Inserendo la retromarcia. Tutto ciò fu udito da Gwen ed Elv chiusi all'interno del furgone. |
La macchina non voleva andare via e addirittura ad un tratto esplose!
Il fragore avvolse la zona e noi fummo obbligati a tornare indietro. "Deve esserci un modo per uscire da qui..." dissi piano ad Elv, guardandomi intorno. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv annuì a Gwen e cercò di vedere cosa stesse accadendo fuori, guardando dai vetri blindati del furgone.
Si vedevano le fiamme dell'auto che bruciava e tra quei bagliori, dal vicolo, emerse una figura. Avvolta da un lungo mantello nero e con una maschera sul volto avanzò verso il furgone. Subito i poliziotti scesero con le armi in pugno. “Mani bene in vista.” Disse uno di loro alla misteriosa figura. “Lentamente!” “Signori...” la figura avanzando piano verso di loro “... sono qui per vostro commiato.” Allora nell'aria echeggiò una scaricata di colpi. http://br.web.img3.acsta.net/r_1280_.../37/185387.jpg |
Elv guardò fuori.
"Che vedi?" gli chiedi. Ad un certo punto, sentii una voce, poi dei colpi. "Oh accidenti, che accade?" preoccupata. Cercai di guardare fuori dal piccolo finestrino e vidi una strana figura con un lungo mantello. "Magari potrebbe essere un diversivo per noi!" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Non mi sembrava di riconoscere niente.
Niente che mi ricordasse la mia città, la mia vita. Provai una stretta al cuore al ricordo della mia azienda, al pensiero di cosa stesse succedendo lì, considerando che io non ero mai arrivata alla convention. Quanti fornitori avevamo perso? Quanti investitori? Chi erano le aquile che avevano puntato il mio ruolo di amministratore delegato? E io che me ne stavo lì, coperta solo da una felpa a vagae per la città alla ricerca di.. cosa? Non lo sapevo, non sapevo un accidenti di niente. Tutta quella storia mi aveva rammollito, poco ma sicuro. Diamine, sei così disperata che ti manca icarius! Ma scherziamo? La Des che era partita non si sarebbe mai fatta prendere dal panico in quel modo, trovandosi in un luogo sconosciuto. Sì, era vero, dovevo farmi forza e pensare a me stessa. Dopotutto, anche l'ultima "tappa" sembrava così assurda ma poi si è rivelata decisamente più interessante. Oh si... Una lenta scarica di piacere mi avvolse tutta al ricordo del meraviglioso amplesso a cui ero stata strappata troppo presto. Il corpo del mio bel guardiacaccia, le sue sembra, il suo sguardo azzurro... Quel pensiero mi rintemprava, dando al mio corpo un nuovo calore. Continuavo a guardarmi attorno, alla ricerca di qualcuno a cui chiedere, quando vidi qualcosa che attirò decisamente la mia attenzione. Prima il nome: Taddei. Il mio nome, il nome dell'azienda. E poi... sgranai gli occhi. Icarius! Ma guardalo un po' lì, il piccolino! Io qui a vagare per il tempo senza mai qualcosa di decente addosso, e lui che se ne stava addirittura in azienda, e con il suo nome sul poster! Ma stiamo scherzando? Adesso cominciavo ad alterarmi, e io idiota che l'avevo anche cercato in quel bosco e ora qui. L'ho detto io che ti sei rammollita.. Un'ondata di fastidio si propagò in me, tanto da osservare meglio il manifesto, e di nuovo guardarmi in giro per capire se ci fosse qualcuno. Dovevo raggiungere l'azienda, subito, immediatamente. Se solo avessi avuto dei punti di riferimento avrei potuto andarci da sola, sempre che in più di cinquant'anni i nostri discendenti non avessero cambiato la sede. Ci mancava solo! in quel momento mi resi conto che Icarius poteva essere un vecchietto oppure addirittura un nostro discendente. Alla faccia della maledizione! Sì, in effetti. Ad ogni modo, dovevo scoprirlo. Così cercai nuovamente qualcuno a cui chiedere come arrivare all'azienda. |
Elv cercò di aprire lo sportello del furgone, ma era chiuso da fuori e con un blocco di sicurezza.
Intanto, fuori, continuavano ad esplodere colpi. Ma più nulla, solo un cupo silenzio. Ad un tratto delle scintille si videro dalla serratura dello sportello, poi questo si aprì. Gwen ed Elv videro quella figura davanti a loro. “Giammai la turpe anima funerea di sì raccolto congedo è invece saluto estremo da siffata cupa vita.” Disse con tono solenne quella rivolta ai corpi senza vita dei poliziotti. “Così Crizia il giovane al capezzale dell'amico Policrate di Scio.” Con tono teatrale. “Non vi è anima nel corpo dei miei simili, ma solo intelletto e miseria.” Guardando i due giovani. “Soleva ripetere Socrate ai suoi.” Con un cenno del capo. “Siete liberi poiché non vi è nessuna legge a condannarvi.” Rivolto ai due ragazzi. http://s2.glbimg.com/jlpX3B_o9GFp4Xs...ganca-2005.jpg |
Destresya si accorse di un passante che la fissava, di certo attratto dal modo in cui era vestita.
Infatti le fece un sorriso a mò di ammiccamento. |
Non si sentì più nulla.
Elv tentava di aprire, ma era bloccato. Poi, però, il veicolo si aprì. Quella figura si presentò davanti a noi, era strana, indossava una maschera. Non capii nulla di quello che disse, ma le ultime parole le capii benissimo. Guardai Elv, poi lui. "Grazie infinite, signore, vi siamo debitori" annuendo e scendendo con Elv per mano dal veicolo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv aiutò Gwen a scendere e poi fissò la figura.
I due giovani la guardavano perplessi, come se avesse parlato in un lingua sconosciuta. L'uomo mascherato rise di gusto. “Fatti non foste” disse con la sua cadenza teatrale “a viver come bruti ma per seguir virtude e conoscenza.” Elv lo fissò stranito. “Ahimè, la conoscenza è il vostro tallone d'Achille, o anche, se preferite, la vostra spalla di Sigfrido.” Annuendo. “Ossia il vostro punto debole.” Guardandoli attraverso la maschera. |
Mi guardai attorno, la gente che mi passava attorno, e io non la vedevo nemmeno, avevo come l'impressione di aggirarmi in una città fantasma, tanto da non accorgermi di chi mi stava intorno.
Ma poi vidi un passante che mi guardava, e mi resi improvvisamente conto di non essere sola in quella via, ma che essa era popolata dagli abitanti del futuro. Mi avvicinai al passante, anche se il suo sguardo non era proprio rassicurante. "Mi scusi, posso chiederle come posso raggiungere le Aziende Taddei?" con tono gentile ma distaccato. |
L'uomo guardò Destresya avvicinarsi e le lanciò un'occhiata dalla testa ai piedi.
"Non è vicinissima..." disse con un sorriso lascivo "... le serve un passaggio? Devo passare di lì stamani..." |
Continuava a dire strane cose che non conoscevo e stavolta neanche Elv le conosceva!
Questo sì che era buffo. Ci disse che la cultura era il nostro punto debole, ma che potevamo farci? "Ehm... Potreste dirci, di grazia, in che città ci troviamo?" chiesi, anche un po' per toglierci dall'imbarazzo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lo guardai.
Non mi piaceva, non mi piaceva per niente. Il modo in cui mi guardava, era disgustoso, veramente. Forse era un azzardo, ma che altra scelta avevo? "Oh grazie..." annuendo "Se non è di troppo disturbo..". |
“Nella Babilonia dei bigotti, in un antico e triste regime di Cattolici e superstiziosi.” Disse l'uomo mascherato a Gwen. “In una Roma senza le gioie di Poppea ed in una Firenze senza più Beatrice a redimerla dal peccato di ignoranza.” Col suo solito tono montato su ad arte. “Afragolopolis è il crepuscolo dell'intelletto, della verità e della libertà. Come in una Spagna sotto il gioco di Isabella e Ferdinando, qui chi non ha Fede deve convertirsi, andarsene oppure morire.”
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Mi ritornarono in mente le parole di Minsk.
Cercava un futuro senza religione, ma forse non lo aveva trovato. Ma perché era così importante? "Perché è così importante il ruolo dellaa religione? E perché voi indossate una maschera?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Ma certo.” Disse entusiasta l'uomo a Destresya. “Venga, ho l'auto qui vicino.”
Arrivarono ad un'auto dal design futuristico e salirono a bordo. La macchina partì ed attraversarono la città. “Come mai lei vuol raggiungere la Taddei Corporation?” Guidando lui e guardandole le gambe. “Ragazza immagine? O forse modella per qualche spot pubblicitario?” |
“La Religione è il solo modo che si ha per incatenare l'uomo all'infelicità ed all'ignoranza.” Disse l'uomo mascherato a Gwen. “Ripeteva Emile Zolà.” Annuì. “E controllare uomini infelici ed ignoranti è molto più semplice, ragazza mia.”
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L'auto era diversa da qualunque altra avessi mai visto, chiaro segno del futuro.
Aveva un design futuristico, che sembrava anche molto bello, a modo suo. Ero improvvisamente curiosa di vedere come fosse cresciuta l'azienda in quei decenni. Mi scappò quasi da ridere quando mi chiese se ero una ragazza immagine. Sono l'amministratore delegato, razza di idiota! Anche se, tecnicamente, lo ero! Dopo tutti quegli anni chissà chi c'era a capo. Non vedevo l'ora di scoprirlo, anche se non sapevo bene cosa aspettarmi. Beh, se non altro era rimasto in famiglia. "Oh si... devo fare un provino" sorridendo. A volte era meglio dire qualcosa che le persone volevano sentirsi dire. |
Riflettei su ciò che disse.
Forse era vero... Comunque fosse, ora erano altre le priorità. "Dovremmo cercare un posto dove stare..." dissi ad Elv "Anche se non abbiamo soldi..."sospirando. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Mentre guardavo incuriosita tra luci, paillettes e oggetti di ogni lusso vidi un cartellone pubblicitario. Cercavano una attrice.. Poteva essere una opportunità, almeno avrei saputo di che vivere. Guardai attentamente nel cartellone a chi dovevo rivolgermi.
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