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Ascoltai attentamente le parole di Guisgard.
Poi scossi la testa. "È totalmente illogico, lui non sa governare, tu sei stato educato come un aristocratico.." dissi "Come potremo sconfiggere Cimas?". Ero preoccupata, molto preoccupata. Tornare a Capomazda significava essere sempre sotto il tiro della bestia, mentre lontano sarebbe stato al sicuro. "La cosa più sensata è che partiamo noi a cercare il Fiore.." prendendo da mangiare. "Se andassimo a Capomazda, i baroni capirebbero che non è stato educato come un duca, anche se nessuno si stupirebbe visto che si sa che è stato allontanato..." pensierosa. "Io posso organizzare le truppe, insegnargli ciò che Anione ha insegnato a me, ma non è la stessa cosa.." scuotendo piano la testa. "E soprattutto prima bisogna riconquistare Capomazda, cosa che non mi sembra facile, o no?" chiesi, perplessa. "Ad ogni modo, ho letto le storie dei Taddei partiti alla ricerca del Fiore... come pensi di poterlo trovare da solo?" scuotendo la testa. "Anche perché il tuo ragionamento fila, non può essere un fakera a trovare il Fiore.." sostenendo lo sguardo di Guisgard "Quale miglior prova di questa dunque, per affermare chi sia il vero Guisgard? La tua parola non è una prova sufficiente..." alzando le spalle. "Dovreste partire entrambi.." sospirai " E chi dei due troverà il Fiore, regnerà su Capomazda...." passando lo sguardo su entrambi. "Anche perché signori miei, parliamoci chiaro... senza quel Fiore, siete morti.. che razza di senso ha rischiare?" con il mio sguardo che per un istante incrociò quello di Guisgard. "O il tuo piano è mandarlo a Capomazda dove la maledizione possa trovarlo? Dovrebbe essere innamorato perché funzioni, no?" alzando gli occhi al cielo. Non capivo quella situazione. Volevo partire per cercare il Fiore, come avevo letto nei racconti che adoravo, ma nello stesso tempo non volevo nemmeno che il sosia si appropriasse del diritto di Icarius su quel seggio. Volevo restare sola con lui, certo, ma avendolo con noi avrei potuto tenerlo d'occhio. Che razza di situazione assurda. Possibile non ne bastasse uno? |
" Avete un concetto di romanticismo che oserei definire discutibile" scherzai ancora prima di arrivare al cimitero.
Trovata la tomba giusta Ehiss notò un particolare. La pietra che aveva ricevuto durante la messa combaciava con la lapide. " Non capisco" ammisi perplessa" perché dovrebbe averci dato quella pietra?" Cercai di leggere l'iscrizione o per lo meno una parte ma fui distolta da un rumore di ruote che cigolavamo sul selciato. |
“Magari potrebbe essere un'idea.” Disse ridendo Zoren a Gwen. “No, scherzi a parte... raggiungeremo Suession, troveremo un alloggio e organizzeremo lo spettacolo. Poi, appena procuratoci un mezzo di locomozione, torneremo indietro a recuperare il carrozzone.”
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“Non temete, vi offrirò io un bicchiere di latte ed una ciambella, madama.” Disse il locandiere ad Altea. Per festeggiare la fine di Cimas.” E le servì quanto detto.
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“Capomazda è già libera.” Disse Guisgard a Clio. “Cimas è morto per sua stessa mano, dopo che l'esercito del re ha raggiunto il ducato. Mandare il Fakera è la mossa più giusta a mio parere. Nessuno si aspetta che sappia governare, essendo stato allontanato da piccolo e fatto crescere nella brughiera. Se invece lo mandassi a cercare il Fiore Azzurro, non avrebbe alcuna possibilità di riuscita.” Fissandola. “Perchè? Ovvio, perchè io sono il vero Guisgard. E se anche tu non vuoi accettarlo, la verità è questa.” Mangiando.
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Quel rumore di carro e subito Ehiss e Dacey si voltarono a guardare.
Videro allora un carretto e da esso saltare giù un uomo con una pala. “Vieni...” il cavaliere alla zingara, per poi avvicinarsi all'uomo “... salve...” salutò. “E voi che fate in un luogo come questo?” Chiese l'uomo. “Non ci vive più nessuno ormai.” “Veniamo da Tocco Vetus...” mormorò Ehiss. “Ah, il paese fantasma...” fece l'uomo. “Fantasma?” Ripetè il cavaliere. “Già...” annuì l'uomo “... non ci vive più nessuno laggiù... quasi tutta la popolazione morì e da allora vi abitano solo silenzio e desolazione...” |
Risi a Zoren divertita e annuii.
"Come hai deciso di intraprendere questa carriera?" chiesi poi, incuriosita. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Sorrisi all' uomo e addentai la ciambella.."Allora alla libertà di Capomazda e al futuro Duca" alzando il bicchiere di latte, aspettando impaziente di partire...e poi che sarebbe stato di me? Se non avessi trovato mia zia..
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“Perchè mi ha sempre affascinato la magia.” Disse Zoren a Gwen. “Sin da piccolo, quando mi divertivo ad inventare giochi di prestigio con le carte. Poi un giorno mi fu regalato un libro per aspiranti illusionisti.” Sorridendo.
“Ehi, capo...” fece Go “... una città...” indicando in lontananza una vasta città racchiusa da mura. |
E mentre Altea mangiava, l'uomo della barca entrò nella locanda.
“Sono pronto a partire, madama.” Disse alla dama. |
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