Camelot, la patria della cavalleria

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Clio 07-06-2016 17.36.02

Icarius parlò, finalmente.
Io dapprima restai in silenzio ad ascoltare, in realtà comprendevo il discorso di Guisgard, ma sapevo che non era tutto lì.
La trappola c'era eccome.. la Gioia.
Ma decisi di non dirlo a Icarius, lo stava già insultando abbastanza, ci mancava che scoprisse pure di essere il bersaglio di una maledizione.
Strinsi i pugni quando nominò Anione.
"Non parlare così del mio signore.." sbottai alla fine "Nemmeno lo conoscevi.." scuotendo la testa, per poi prendere da bere.

Guisgard 07-06-2016 17.42.37

Il cielo era divenuto di colpo cupo e nuvoloso, con sordi boati lontani e fulmini che squarciando le dense nuvole scendevano come folgori sul bosco.
I quattro però intravidero le alte mura di una città.
“Si, deve essere Suession...” disse Zoren a Gwen e agli altri “... andiamo, prima che giunga un temporale.”
Accelerarono il passo e dopo un po' furono presso la porta della città.
Era un agglomerato di gusto classicheggiante, con edifici in pietra bianca e marmi policromi, alte guglie di strabiliante perfezione, campanili che svettavano fin quasi al cielo e palazzi di monumentale bellezza.
Il bosco ne cingeva le alte e spesse mura, penetrando fin sui massicci e slanciati bastioni, avvolgendone i pilastri e le colonne dai capitelli finemente scolpiti.
Armoniose statue arricchivano le logge, i camminamenti e le terrazze, dietro cui una moltitudine regolare di case correva fino alla parte nobile della città, dove sorgeva quella che un tempo doveva essere l'acropoli e che ora invece ospitava un grandioso castello dai tratti fiabeschi, meraviglioso baluardo dell'unione di due stili, due Tempi e due mondi.
E questa spettacolare e vasta città era tagliata in due dal millenario e verde corso del Lagno, il fiume attraverso cui la civiltà aveva raggiunto queste terre uniche al mondo e scegliendole come sua più alta e degna dimora.
http://wir.skyrock.net/wir/v1/resize...fbeQ.jpg&w=760

Lady Gwen 07-06-2016 17.46.21

Il cielo non permetteva nulla di buono, ma raggiungemmo presto le mura della città.
Quando le varcammo, rimasi senza fiato.
Mi guardavo attorno estasiata e incantata; quella città era di una bellezza indicibile, raffinata, vagamente classicheggiante, con un castello a dominarla degno delle illustrazioni dei libri di favole che leggevo da bambina, non avevo mai visto uno spettacolo simile.
"È stupenda" soffiai, senza smettere di guardarmi attorno.

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Guisgard 07-06-2016 18.02.03

“Mi chiamo Ufols...” disse l'uomo ad Altea, raggiungendo con lei il porto e poi la sua barca “... raggiungeremo il litorale Flegeese, approdando nel porto di Baias... lì potrete raggiungere qualunque località vogliate.”

Altea 07-06-2016 18.05.22

Salimmo sulla barca e rimasi pensierosa per un attimo.."Las Baias..ci ero andata e ho avuto una pessima avventura..a dire il vero non saprei proprio dove andare..avete mai sentito parlare di un palazzo da quelle parti..Palazzo delle Ginestre..era di importanti nobili, almeno saprei dove andare..comunque partiamo..vedremo cosa accadrà, messer Ufols".

Guisgard 07-06-2016 18.41.53

Ehiss prese Dacey per mano, quasi a pregarla di desistere.
Continuare a dare spiegazioni a quell'uomo era inutile.
Infatti quello raccolse un po' di terra, caricandola con la pala sul carretto e partì.
“E' inutile, ci avrebbe presi per pazzi...” disse il cavaliere alla zingara una volta rimasti soli.
Tornò a chinarsi sulla lapide per osservarla.
E notò qualcosa, dopo aver inserito ancor meglio il pezzo di pietra mancante.
“Sembra...” mormorò “... sembra che sulla lapide sia inciso qualcosa... ora è leggibile... un nome Arpas...”

Dacey Starklan 07-06-2016 18.47.53

" Scusami... Non sono abituata a tutte queste stranezze io..." Tenendo lo sguardo basso a osservare le nostre mani unite.

" Ehiss... Se quell'uomo ha ragione però..." Una volta che quello era lontano,, " cosa abbiamo visto noi?"

Ma la risposta la temevo.

" Aspetta fa vedere" mi abbassai anche io verso la lapide, " si è vero... Arpas.. Che significa?"

Guisgard 07-06-2016 18.50.02

Sbroz ed Ester presero di peso il pirata e lo fecero stendere sul lettino, per poi legarlo, mentre Gozzone accanto a Gaynor le accarezzava il viso.
“Il nostro bel pirata” disse il dottore “è un uomo dall'impeto dominante. Portatemi un bel cobra reale. Li uniremo entrambi.”
E subito Sbroz ed Ester andarono a prendere il serpente.

Guisgard 07-06-2016 18.54.31

“Invece lo conosco e bene.” Disse Guisgard a Clio, guardandola con i suoi occhi azzurri.
“Cosa dovrei fare allora?” Chiese Icarius. “Io non so neanche come si fa a governare un ducato.”
“Tranquillo, nessuno pretenderà da te questo.” Bevendo Guisgard. “Sei cresciuto nella brughiera, lontano dalla corte ducale. Affon ti farà da consigliere. E poi hai la tua donna accanto...” fissando Clio “... farebbe di tutto per te...”
“Non è la mia donna.” Sbottò Icarius.
“Sei un idiota...” alzandosi Guisgard “... beh, non c'è altro... vi farò portare a Capomazda oggi stesso...”
“Aspetta...” fece Icarius “... non mi hai detto tutto... la maledizione? Tutti ne parlano ed io voglio vederci chiaro...”

Guisgard 07-06-2016 18.58.16

Gwen, Zoren, Go e Nyccio varcarono la monumentale porta della città, ritrovandosi in quell'agglomerato urbano che appariva sterminato.
Una lunga e larga strada lastricata correva fin verso il centro cittadino, aprendosi su piazze e spiazzi laterali, in cui pullulava una svariata umanità.
E camminando, i quattro si accorsero di alcuni soldati che sorvegliavano le strade.


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