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Il pirata correva veloce, tirandosi dietro Gaynor tenendola per mano.
Alla fine uscirono dalla villa, ormai in mano alle bestiali creature e agli animali. Corsero verso la spiaggia e qui trovarono la barca di Sbrozz. Presero il mare, dove la Santa Lucia era ancorata all'ingresso della baia. |
" Attento a non crearmi troppe aspettative" risposi soltanto prima di bere.
Ci stavo mettendo me stessa, ero completamente persa per un uomo che sapevo bene non poteva amarmi. Cercavo di ignorarlo, di non pensarci ma era difficile non fare i conti con la realtà. Speravo che qualche semplice momento, in un luogo dove nessuno ci conosceva , dove saremmo potuti essere chiunque, mi avrebbe regalato un po' di serenità |
Ci furono lunghi istanti di silenzio tra i due.
Con lo sguardo di lui fermo in quello di lei. Poi, ad un tratto, con un gesto improvviso ma deciso, Guisgard prese Clio fra le braccia e la baciò. La baciò con disperata passione, virile trasporto e incontrollabile impeto. Un bacio voluto, desiderato, rubato, preso forse con troppo vigore, come se lei gli appartenesse da sempre. Un bacio lungo, profondo, penetrante. Un bacio rafforzato da quell'abbraccio appassionato e sensuale. |
Tenendoci stretti per mano, corremmo fino a trovare l'uscita della villa. Ci dirigemmo sempre di corsa verso la spiaggia, dove trovammo la nave di Sbroz con cui lasciammo finalmente l'isola.
Quella corsa mi aveva sfinito. Stanca e ansante, mi avvicinai al Capitano e lo abbracciai. Appena ripresi fiato, gli raccontai cosa era successo mentre lui era privo di conoscenza. "Adesso puoi anche ringraziarmi per averti salvato la vita..." finii, proprio nel momento in cui arrivammo al punto dove era ancorata la Santa Lucia. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“Inoltre” disse il barone “potrete dimorare qui al castello, presso gli alloggi della servitù.”
“Grazie, milord.” Con un inchino Zoren, per poi fare l'occhiolino a Gwen. Il servitore allora li condusse ai loro alloggi. |
Quel silenzio, quella tensione, quell'intesa.
Era palpabile come l'aria attorno a noi. E poi quel bacio. Quel bacio intenso e travolgente, che avevo fatto di tutto per dimenticare. Un bacio a cui mi abbandonai una volta ancora, dannandomi e crogiolandomi in quella dannazione. Mi aggrappai a lui e a quel bacio per lunghissimi e appassionati istanti. Era incredibile, era incontrollabile e indomabile. Ero davvero un mostro. Infine mi staccai da lui, a fatica, con il viso rigato di lacrime. Tutto quello non aveva senso, eppure era reale. "Me ne andrò..." Sussurrai, tra le lacrime "Da sola... Sì, forse è la cosa migliore...". |
“Chissà...” disse Ehiss bevendo “... magari potrei organizzare una cena romantica, a lume di candela... certo, dovrei chiedere a qualcuno del posto per trovare il luogo adatto... appartato, romantico, esclusivo... dove poter guardare le stelle, contarle ed aspettare che qualcuna scenda giù portandosi dietro un bel desiderio da esaudire...” facendo l'occhiolino a Dacey “... o dici è troppo sfacciato un padrone così?” Sorridendo.
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Sorrisi e annuii al barone, ringraziandolo.
Poi risi piano e scossi la testa all'occhiolino di Zoren, mentre camminavamo, mano nella mano, diretti verso i nostri alloggi. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Clio si staccò da quel bacio e da quell'abbraccio, mentre Guisgard restò a fissarla col respiro reso incerto dall'impeto della passione.
“Dimmi” disse lui “che ti è piaciuto... che ti piace quando ti bacio e ti stringo... dimmi che ti senti donna fra le mie braccia... dimmelo... dimmelo se è la verità...” |
Gli alloggi erano accoglienti e neanche troppo piccoli.
Inoltre potevano accedere al cortile interno del castello, luogo ideale per provare il loro spettacolo senza essere disturbati dai vari lavori che servi e valletti svolgevano nel maniero. “Beh, sembra che ci siamo sistemati alla grande.” Disse Zoren a Gwen, per poi abbracciarla e baciarla. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 23.29.44. |
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