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“Già...” disse Guisgard sorridendo a Vivian “... sono qui ora e potrei mettervi a letto e rimboccarvi le coperte...” ridendo piano “... come si fa con le brave bambine...” finendo il suo vino “... stanotte però non siete efficiente come al solito... infatti ignorate le mie domande... come quella che vi ho rivolto riguardo il vostro viso...” accarezzandole appena la guancia rossa “... siete arrossata e calda... avete fatto un brutto sogno forse?”
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Risi piano a quella battuta, con un sorriso vagamente malizioso.
Poi insistette con quelle domande sul mio viso, sfiorandomi addirittura la guancia, provocandomi così un intenso brivido. Trattenni una risata divertita e irriverente a quelle parole. "Oh, al contrario..." Sussurrai con voce calda "Temo fosse un sogno troppo bello..." Con lo sguardo incatenato al suo "E se fate così non migliorate certo la situazione.." Con un sorrisetto malizioso. |
Mi appoggiai alla carrozza chiudendo gli occhi, mentre una lacrima cadeva giù.
Poi mi avvicinai a lui, molto vicino, tanto che i nostri respiri si unirono. "Non cercarmi..." sussurrai sulle sue labbra "...Addio..." Raggiunsi in fretta la carrozza, che ripartì subito alla ricerca di Theris, quasi lasciando insoluto quel pesante quesito, sia per me che per lui. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
“Oh, ecco...” disse Guisgard guardando Vivian negli occhi, uno sguardo eloquente, profondo, intimo “... allora vi ho disturbata... magari vi ho svegliata da quel bel sogno che tanto sembra avervi colpito ed affascinata... che inopportuno capo vi ritrovate, mia cara...” sorridendo.
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Gwen andò via, lasciando Misk nel cuore della notte e della brughiera.
La carrozza corse veloce, senza però riuscire a trovare Theris. Ritornò alla tenuta e fuori il portone Gwen vide proprio suo marito con i vestiti sporchi. |
E'hiss sorrise a Gaynor, lasciando che lei gli accomodasse la cravatta.
“Comunque il mio era un complimento...” disse ora che erano molto vicini, tanto che lui poteva quasi avvertire il respiro di lei sulla sua bocca “... non sapete che le storielle più divertenti e spinte riguardano proprio le crocerossine?” Ridendo piano. “Siete una ragazza strana...” mormorò “... di quelle sognanti... si, siete una sognatrice che va nel visionario... per questo vendete fiori... siete convinta che vadano messi ovunque, anche nei cannoni... peccato... se non foste una fioraia vi avrei offerto un posto qui nel mio locale... ma immagino vi troviate molto meglio tra petali e profumi, che in mezzo ad alcolizzati e giocatori d'azzardo.” Divertito. |
Quello sguardo, così intenso e profondo, quasi conoscesse il mio animo e i miei desideri più reconditi.
Per quanto ancora mi avrebbe torturato in quel modo? Se non mi voleva perché diavolo era lì nel cuore della notte? Se mi voleva perché continuava a parlare a vanvera? Forse era proprio quello che voleva, avermi in pugno e lasciarmi lì, sola, un'altra volta. Ricambiai quello sguardo, con la medesima intensità. "Niente affatto.." sorridendo "Ero già sveglia... devo aver dormito abbastanza..". |
Molto spesso mi voltai indietro a guardare la strada buia che si allontanava.
Ritenevo comunque di aver fatto la scelta più giusta. Intanto di Theris non c'era nemmeno l'ombra. Quando tornammo alla tenuta, pero, lo vidi fuori dal portone e sospirai di sollievo. Corsi subito fuori dalla vettura e lo abbracciai. "Grazie al cielo, sei qui... Ti ho cercato ovunque, tutta la notte..." dissi preoccupata, accarezzandogli il viso. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
Non riuscivo a capire finché non arrivai in giardino..martoriato in modo orribile vi stava il corpo di uno dei domestici.
Mi voltai .. ora pure gli omicidi..e a che scopo. Presi Petronilla e la portai dentro...dissi al servitore più anziano di coprire il corpo con un telo e chiamare la polizia e portai Petronilla nella sua camera. "Stai tranquilla.." e le somministrai un calmante..non aggiunsi altro aspettando la polizia ma avevo paura..di rimanere in questa casa..Non volevo rivolgermi a Trevor..ecco un motivo in più per parlare con Lord Taddei a colazione..necessitavo di parlare con una persona sopra le parti...il mio pensiero andò a Misk. .ma non potevo incolparlo..forse una vendetta? |
" Affascinante" mormorai. Mi piacevano gli edifici con un passato, pieni di storia.
Guardai verso Ottan poi. Dunque anche il misterioso proprietario non era un uomo del posto, ma uno straniero proprio come me. " Dite davvero? E da dove viene il vostro padrone, se mi é lecito sapere... Come avrete sicuramente notato anche io sono straniera...dunque sapere di qualcun altro che non è natio di queste terre solleva la mia curiosità" verso il segretario. " Se dovessi risiedere qui la servitù resterà? E allora il problema di comunicazione come credete si possa risolvere?" |
la sua domanda mi lasciò in aria. Non ero mai stata con un'altra persona al di fuori del mio capo, e i ricordi del Giappone si erano offuscati nella mia mente. I miei amici, la mia famiglia e tutto il resto, erano ricordi sfumati della mia vita.
"Beh, da dove vieni? Cosa fai nella vita?..." |
In breve il panico si diffuse in tutto il palazzo di Altea.
L'orribile martirio a cui era stato sottoposto il domestico ucciso aveva gettato tutti nel terrore più profondo. Altea portò Petronilla nella sua camera, per poi somministrarle un calmante. Ma un attimo dopo arrivò un altro dei domestici visibilmente scosso. "Madama..." disse ad Altea "... le opere di vostro marito... sono... sono sparite..." "È stato lui!" Gridò Petronilla. "È stato il fantasma! Io l'ho visto!" Terrorizzata. |
Guisgard sorrise a quelle parole di Vivian.
"Certe notti non sono fatte per dormire..." disse in un sussurro, per poi avvicinarsi alle labbra di lei "... sarebbe un delitto..." vicinissimo alla sua bocca. Ma ad un tratto dal cortile si udì la voce di qualcuno. Era Bafon che cercava il suo capo nel cuore della notte. |
Gwen accarezzò il bel viso di Theris, ma lui si allontanò.
Dopo qualche istante arrivò Misk in sella al suo magnifico basco. E Theris gli si avvicinò con fare minaccioso. |
"Il proprietario è originario del Nord, madama." Disse Efreim a Dacey. "Quanto alla servitù potrete naturalmente disporre liberamente circa il suo utilizzo. Ma sarà il proprietario ad illustrarvi per bene riguardo a simili questioni. Prego, vi mostrerò altre zone del palazzo."
"È davvero una dimora magnifica." Fece Ottan. |
Mi limitai ad annuire ascoltando le spiegazioni e rimirando le sale.
" Si lo è... Forse però un po' grande per una persona sola" riflettei rivolta ad Ottan |
"Beh, diciamo" disse Seth a Nyoko "che mi ritengo cittadino del mondo e non sono legato a nessuna terra in particolare." Sorrise. "Quanto alla mia occupazione, beh, sono un liberale a tempo pieno, un cinico osservatore del mondo e un disilluso attore di questa farsa che chiamiamo vita."
Il locandiere portò in tavola le frittate accompagnate da del pane bianco. |
"Madama, il palazzo è molto grande come potete vedere voi stessa e diviso in due grandi domus." Disse Efreim a Dacey. "Il proprietario è intenzionato a vendere o ad affittare una sola ora. Fra un anno poi cederà l'intero complesso."
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Non potevo parlare, mentre potevo sentire il mio cuore accelerare sempre di più.
Era così vicino, così vicino da poter sentire il suo respiro sulle mie labbra. Tanto che da parte mia non badai alla voce di Bafon, ma immaginai che lui si sarebbe distratto. Insomma ce n'era sempre una! |
Sì allontanò ed io mi sentii morire ancora di più.
Un attimo dopo arrivò Misk a cavallo e Theris gli andò in contro con un'espressione che non faceva pensare a nulla di buono. "Theris ti prego, è una follia, perché insistere?" tirandolo a me "Cosa vuoi dimostrare? Di aver vinto? Di far capire che io sono solo tua? Se è per questo non c'è bisogno di farsi ammazzare o di ammazzare un altro, perché è già così " dissi, implorandolo di cambiare idea. Ad un certo punto, avvicinai il mio viso al suo e lo baciai con tutto l'amore e la dolcezza che potei per farlo desistere. "Ti prego, se ci tieni a me, a noi, più di quanto tieni al tuo onore, non farlo..." Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
" Oh comprendo... Questo non era specificato nell'annuncio..." Guardai verso Ottan in cerca di conferma.
" E tutto l'esterno? Anch'esso sarà diviso in due ... Non che mi dispiaccia avere un vicino" cercando di non essere troppo fredda quindi abbozzai un sorriso. " Devo essere franca, mi piace qui ma vorrei parlare direttamente con il vostro padrone prima di prendere una decisione. E naturalmente sapere le condizioni economiche" |
Un servitore arrivò e trasalii alle sue parole..le opere sacre di Antone erano state rubate.
In un attimo elaborai mille pensieri...prima di tutto il furto era avvenuto nella confusione, dopo il brutale omicidio, visto quando entrai nella stanza tutto era al suo posto. Poi pensai chi mai potesse sapere tenessi quelle opere...ne parlai alla Taddeus ma esclusi loro..avevo addirittura offerto di metterli nella loro cassaforte quindi li avrebbero avuti in qualche modo e il pensiero tornò a Misk..la sera prima..quei rumori nella mia stanza e poi lui seminascosto vicino alla mia camera...e poi questa era una residenza privata non una chiesa ed un museo...forse quelle opere racchiudevano una chiave di lettura della spada o quella formidabile lama. Mi dannai..avrei dovuto insistere di più con Lord Taddei per portare le opere sacre da lui. Poi Petronilla spaventata iniziò a parlare.."Il fantasma?" e pensai a una delle ipotesi sentita al Museo dopo la rapina ed omicidio.."Tranquilla Petronilla..dicci cosa hai visto? Ma la polizia tarda tanto ad arrivare?". Non capivo perchè per rubare dei quadri avevano compiuto un omicidio davvero sacrificale..non erano ladri quelli ma una banda di assassini esaltati. |
Parlare di storielle spinte a due centimetri dalla mia bocca ebbe l'effetto di rendermi le gambe molli. Era affascinante E'hiss, terribilmente affascinante.
"Si, forse sono una sognatrice e non mi sono mai sognata di giocare d'azzardo, ma non è detto che non mi troverei bene qui... potrei venire a cantare, la sera, dopo aver chiuso la bottega. Sapete, tutti mi dicono che ho una bella voce..." Quella risposta venne fuori da sola, parole dotate di vita propria... Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Le loro labbra, ormai vicinissime.
Il loro respiro che le accarezzava, gli occhi azzurri di lui che divennero grandi e quelli chiari di lei che piano stavano chiudendosi. Poi la voce di Bafon che chiamava il capo. Guisgard si voltò di scatto verso la finestra. “Scusami...” disse a Vivian alzandosi ed affacciandosi “... ehi, sono qui...” “Capo...” Bafon “... corre voce che ci sia stato un altro omicidio in città... ancora legato a delle opere d'arte sembra...” |
Così vicini.
Così vicini da riuscire quasi a sfiorarsi, come facevano i nostri respiri, che sembravano rincorrersi sulle nostre labbra, ormai vicinissime. Sentivo il battito del cuore accelerare, sempre di più. Naturalmente però, lui non ignorò quella voce che lo chiamava. Così la magia si ruppe e si alzò per andare alla finestra. Mi chiedevo che cosa avremmo potuto fare noi in piena notte, se non raccogliere informazioni la mattina seguente. Ad ogni modo, restai in silenzio, forse non sarei nemmeno riuscita a parlare, anche volendo. |
Theris si allontanò da Gwen, senza rispondere a quel bacio, avanzando verso Misk che lo fissava.
Allora lo schiaffeggiò. “Immagino sappiate ciò che questo comporterà.” Disse con un lieve sorriso Misk. “Certo, signore.” Annuì Theis. “A voi la scelta dell'arma e del luogo destinato.” “Domani alle sei...” Misk “... dietro il Frattaburgo... con la spada.” Come una sentenza. Una sentenza per Theris. |
“Sarebbe un onore avervi come inquilina e prossima acquirente del mio palazzo.” Disse ad un tratto una voce alle loro spalle.
E nel vedere il nuovo arrivato, Efrein mostrò un lieve inchino. “Immagino siate il proprietario.” Ottan. “Esatto...” annuì il nuovo arrivato “... sono il professor Ordifren... i miei omaggi.” A Dacey ed al giornalista. http://3.bp.blogspot.com/-43mCdMz1lT...ette_opt-1.jpg |
Si allontanò da me, senza nemmeno rispondere al mio bacio, e diede uno schiaffo a Misk.
Tutte le loro parole furono troppo per me, che fuggii in camera, chiudendo a chiave e buttandomi sul letto in lacrime, sfogandomi in un pianto accorato e senza alcuna speranza di consolazione, piangendo come mai avevo fatto in tutta la mia vita. Mi chiedevo come era stato possibile arrivare a quello, a Theris che non voleva più guardarmi negli occhi e a loro due che avevano acconsentito ad uccidersi a vicenda. Tante domande, ma in quel momento esisteva solo il dolore. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
Petronilla era sotto shock.
Poco dopo arrivò finalmente la polizia. “Sono l'ispettore capo Ozzillon...” disse l'uomo che ben conosciamo ad Altea “... cosa è accaduto?” |
Sentii qualcuno rispondere alla mia frase così mi voltai.
Sorrisi allo sconosciuto che si presentò come il proprietario attuale. Chissà perché me lo ero immaginato anziano, cosa che invece non era affatto. " Professore... É un vero piacere conoscervi. Il mio nome è Dacey, e si potrei essere la vostra futura coinquilina" allungando una mano per stringere la sua. |
“Interessante...” disse E'hiss guardando Gaynor “... beh, possiamo provare subito se volete... Nero...” rivolto al pianista “... suona qualcosa...”
“Cosa volete cantare?” Il pianista di colore a Gaynor. |
Petronilla non parlava quando udii la voce di Ozillon e mi alzai.."Ispettore, ci rivediamo..lo dissi sempre nel luogo del delitto..solo stavolta a casa mia. Un mio servitore è stato barbaramente ucciso in giardino, abbiamo fatto mettere un lenzuolo sopra tanto è macabra la scena e poi..sono stati rubati delle opere sacre paleocristiane di mio marito..ricordate ciò che vi narrai quella sera in ispettorato? Infatti ero molto preoccupata, penso prima sia avvenuto l' omicidio e poi il furto, io stessa ho visto le opere erano a posto prima a meno che non siano state sostituite..ma questo poco importa. La mia governante è stata testimone, parla di un fantasma ma è in stato di shock..certo è non mi sento al sicuro qui per vari motivi" speravo ne venissero a capo.
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Guisgard congedò Bafon e tornò da Vivian.
“In città sembra scoppiato il caos...” disse fissandola “... purtroppo è destino che io non possa dedicarvi qualche momento piacevole... forse abbiamo scelto il tempo sbagliato...” sorrise malinconicamente, accarezzò il viso di lei ed uscì dalla camera. |
Mentre Gwen piangeva disperata nel suo letto, qualcuno bussò.
“Damigella, sono io...” disse da fuori Frediana “... posso entrare?” |
Ero disperata, riuscivo solo a piangere.
"Andatevene!" urlai "Andate via tutti!" affondando il viso nel cuscino, scossa dai singhiozzi. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
Ordifren sorrise a Dacey e le strinse la mano in segno di saluto.
“L'onore è mio, madama.” Disse. “Prego, accomodatevi pure. Immagino il mio segretario vi abbia mostrato parte del palazzo. Cosa desiderate bere? E' molto tardi e mi scuso se non posso offrirvi altro. La servitù è fuori servizio ora e solo domattina sarà di nuovo ai miei ordini.” Con un forte accento straniero. |
Non risposi, non dissi nulla.
Lasciai che a rispondergli fossero i miei occhi, a mostrargli la mia ennesima delusione. Lo osservai andare via, di nuovo. Già, sembrava quasi che il destino lo facesse apposta, che si divertisse a tirare le cose in lungo. O forse chissà, magari c'era una ragione nascosta. Una ragione che avrebbe fatto meglio a saltar fuori perché io cominciavo a perdere la pazienza. Ma d'altronde non potevo dirgli nulla. Chi ero io? Chi ero io di fronte a quegli omicidi? Questo però non calmava la rabbia e la delusione che avevo dentro. Finii il vino in un sorso, chiudendo gli occhi per non piangere, e mi buttai all'indietro sul letto. |
Sorrisi notando l'accento straniero. Mi sentivo meno in imbarazzo con il mio di accento almeno.
" Vi ringrazio siete molto gentile. Oh non temete non dovete preoccuparvi. Qualsiasi cosa per me va bene, davvero non voglio arrecarvi troppo disturbo, vista anche l'ora. Ma sarà un piacere aver l'occasione di conoscervi meglio" |
“E sia...” disse Ozzillon ad Altea “... daremo un'occhiata al cadavere e poi lo spediremo al dipartimento della polizia medica... ispezioneremo l'intero palazzo e soprattutto la stanza dove era conservata la merce rubata... nel frattempo nessuno può lasciare questo palazzo.”
“Ispettore...” arrivando Lion “... da una prima analisi del cadavere appare chiaro che l'arma utilizzata doveva essere molto affilata, forse una spada. Ed è stata usata con straordinaria maestria, quasi fosse la mano di un chirurgo...” “Al diavolo...” seccato Ozzillon “... detesto i serial killer...” “Tutto fa credere che si tratti dello stesso assassino che ha ucciso il direttore del museo...” Lion. “Ecco, lo dicevo io...” |
"Pianista, suonatemi Go Slow..." risposi cercando di tener ferma la voce. Ero emozionata, era la prima volta che cantavo espressamente per un uomo. Le note della canzone cominciarono ad echeggiare nel locale, così attaccai a cantare.
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