Camelot, la patria della cavalleria

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Clio 28-02-2017 02.28.43

Risi piano, maliziosa e complice a quelle parole di Icarius.
"Stanotte ti ho risparmiato.." sussurrai, con voce calda, prima di lasciarlo andare.
Era vero, mai mi ero arresa in quel modo, mai mi ero sentito tanto sopraffatta.
E mai avevo provato una felicità e un appagamento tanto grandi.
Sospirai, nell'osservarlo andare via.
"Tu non lo sai?" chiesi a Vale, una volta sole "Dobbiamo assolutamente scoprire chi è.." pensierosa "Chiunque sia, c'entra qualcosa con Athia, e con la missione... altrimenti il medaglione non me lo avrebbe mostrato..".
Poco dopo Icarius tornò, e mi illuminai nel vederlo.
Quegli abiti sembravano già più comprensibili per me.
Allora mi avvicinai, in silenzio, accarezzando piano il suo braccio.
"Sei bellissimo.." cercando i tuoi occhi "Sei davvero bellissimo...".
Poi portai le mani sui fianchi, e lo guardai per un momento con un'espressione diversa, perentoria e decisa.
"Andiamo?" dissi, per poi ammorbidire il viso in un sorriso dolce "Sono impaziente..." divertita.

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Guisgard 28-02-2017 02.30.41

In barba a tutte le strane vicende di quel giorno e tutte le cose brutte accadute, Gaynor finì la cena e poi andò a dormire.
Il suo sonno fu tranquillo e senza sogni.
Si risvegliò poco dopo l'alba.
Era un giorno soleggiato e dal cielo terso.
Poco dopo Stewart bussò e portò, come ogni mattina, la colazione a letto alla sua padrona, naturalmente col giornale del giorno.

Lady Gwen 28-02-2017 02.38.06

Passarono circa due ore.
Ero totalmente sfinita, come se non avessi nemmeno la forza di sollevare le palpebre.
La domestica tornò, mentre la stanza era quasi completamente al buio, data l'ora.
Mi aspettava...
Per darmi di nuovo della schiava, della prostituta, per canzonarmi o cos'altro?
Restai qualche minuto ancora lì, poi mi preparai.
Non mi andava per niente di scendere, ma volevo evitare che piombasse di nuovo in camera e poi avrebbe visto i miei occhi rossi e gonfi per quel pianto che lui aveva causato.
Mi avvolsi in un abito sui toni del platino, raccolsi i capelli in una fascia dello stesso colore e scesi giù, mentre il mio vestito scintillava al debole lucore delle fiammelle, come i miei occhi verdi.
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Guisgard 28-02-2017 02.40.00

“Nessun disturbo.” Disse sorridendo Marot a Nyoko.
Pavel si avvicinò al letto e portò la mano davanti gli occhi di lei.
“Si, è cieca...” Marot “... forse momentaneamente... magari ha bisogno di riposo...”
“Dobbiamo chiamare il dottor Gadagn...” mormorò Pavel.
“Noi, Nyoko vuol tornare a casa sua.” Rispose Marot.

Nyoko 28-02-2017 02.43.19

Sentì le mani di quel giovane sul mio volto e una scossa mi pervase per tutto il corpo. Speravo tanto fosse così, che fosse momentaneo. Calai la testa mortificata "sono preoccupata per mia sorella e, sicuramente, anche lei lo sarà per me..." dissi arrossendo leggermente.

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Guisgard 28-02-2017 02.49.15

Icarius guardò Clio sorridendo, col l'espressione gaia sul viso.
Ma nei suoi occhi azzurri si poteva vedere il mare impetuoso generato dalla bellezza di lei, dal suo modo di parlare, di guardarlo, di toccarlo.
“Agli ordini, altezza.” Disse lui. “Stasera potrei essere il tuo cavalier servente, la tua guardia del corpo, mia regina.” Facendole l'occhiolino.
La prese per mano ed uscirono dalla stanza, raggiungendo il cortile, dove trovarono lo zio.
“Bei costumi!” Esclamò quello. “Vedo che pittore e modella hanno legato bene!” Ridendo.
“Già...” annuì Icarius.
Presero allora l'auto e percorsero le due miglia che dividevano il casale dal villaggio.
Vi giunsero e lo trovarono già in balia di luci, suoni, grida, risate e maschere.

Guisgard 28-02-2017 02.54.18

Gwen scese al pianterreno, arrivando in un vasto salone, illuminato solo da alcune candele e con la tavola imbandita.
“Non mi andava di cenare da solo...” disse lui, apparendo dalla penombra “... ti piacciono i piatti tipici del Carnevale? Puoi farmi compagnia...” fissandola con i suoi occhi neri e la maschera sul viso “... prego...” riempiendo due bicchieri di vino.

Clio 28-02-2017 02.57.12

"Naturalmente, milord.." con un cenno del capo "Non ho mai avuto un cavaliere al mio servizio, devo dire.." sorridendo, felice.
Mi piaceva l'idea di andare a una festa umana con Icarius.
Tutto per me era nuovo, e tutto in sua compagnia appariva sotto una luce più bella.
Così, lasciammo la casa, sotto lo sguardo divertito dello zio, e andammo alla festa.
"Sono così emozionata..." dissi ad Icarius, prendendogli la mano "Non sono mai stata ad una festa in maschera.." raggiante.

Guisgard 28-02-2017 02.58.17

“Se vuoi ti riporterò a casa...” disse Pavel a Nyoko “... ma ora è buio là fuori e forse dovresti riposare... magari domattina potrai tornare dalla tua famiglia se vuoi...”
“Si, credo sia la cosa migliore.” Annuì Marot. “Potresti cenare con noi.” A Nyoko.

Lady Gwen 28-02-2017 02.59.55

Arrivai in un salone e nella penombra dell'ambiente vidi la tavola riccamente imbandita.
Come faceva a passare dalla calma totale alla furia e viceversa?
Tutto questo era veramente incomprensibile, per me.
Presi il bicchiere e mi sedetti.
"È a questo che devo la maschera?" dissi sarcasticamente, riferito al giorno di festa, ostentando un'espressione ironica attraverso il tintinnante cristallo del bicchiere.

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Nyoko 28-02-2017 03.02.24

"Siete molto gentili..." dissi loro sentendo le guance infiammarsi sempre di più. "Ovviamente se non disturbo..." dissi con cortesia. Non volevo sembrare maleducata con chi si era preso cura di me e così gli sorrisi dolcemente. "Accetto volentieri" dissi sorridendo ancora.

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Guisgard 28-02-2017 03.23.10

Icarius sorrise e prendendo Clio per mano fecero il loro ingresso nel villaggio in festa.
Ovunque c'erano coriandoli, frizzi, lazzi, trombette e maschere.
Gente che ballava nelle stradine e musica che si diffondeva nell'aria.
Elfi, nani, gobbi e streghe si rincorrevano in ogni dove lanciandosi uova, sacchetti d'acqua, mazzi di fiori ed aggredendosi con motti e parole goliardiche.
Molti approfittavano delle maschere per baciare e corteggiare le ragazze, altri per mangiare e bere, altri ancora per gridare e cantare a squarciagola.
“Balliamo...” disse Icarius a Clio in quel baccano “... ti va?” E cominciarono a volteggiare tra quei costumi festanti, tra Elena e Paride, Cleopatra ed Antonio, Romeo e Giulietta.
Ballarono così tra Amori immortali, note e versi di antiche storie e maschere mutevoli alla luce Lunare dei giochi e dei sogni.
Per tutto il ballo lui guardò lei negli occhi, immaginando mille modi per ritrarla.
Ma anche infiniti modi per amarla.
La lieve brezza della sera accarezzava i capelli della regina che sfioravano il volto del pittore, in quel tripudio di gioia e sospiri.
Poi alcuni portarono dolci tipici di Carnevale ed invitarono i presenti ad assaggiarli.
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Guisgard 28-02-2017 03.34.14

Lui sorrise.
“Magari sono troppo bello...” disse lui a Gwen “... o forse troppo brutto... chissà...” bevendo “... ma alla fine cosa cambia per te? Mi odi... quindi vedere o meno il mio volto non ha importanza per te... hai fame? Io si...” mangiando “... assaggia, è tutto molto buono...”

Clio 28-02-2017 03.35.09

La festa era davvero incantata, con quel turbinio di maschere e colori.
Tutto mi appariva così sognante, le luci, i colori, lo sguardo di Icarius.
Quell'invito a ballare poi, riempì il mio cuore di gioia e felicità.
Allora mi lasciai prendere tra le braccia, e volteggiai insieme a lui, sulle note leggere che si disperdevano nell'aria.
Era come se fossimo noi soli, e il resto del mondo si fosse fermato a guardarci.
Noi, nei nostri costumi, eppure così veri da poterci leggere nell'anima.
Adoravo sentire le sue mani su di me, anche se quel contatto era pubblico, casto, riusciva a procurarmi caldi brividi appassionati.
E l'unione continua dei nostri sguardi, che si specchiavano l'uno dentro l'altro, era così intimo e intenso, così nostro.
"Ti amo.." sussurrai piano, come incapace di dire altro, immersa in quell'intensa felicità che sono la sua presenza custodiva.
Poi arrivarono dei dolci, e li guardai sorridendo.
"Sembrano invitanti" dissi, ad Icarius, entusiasta.

Guisgard 28-02-2017 03.36.09

“Ottimo.” Disse sorridendo Marot. “Beh, ora lasciamola sola, Pavel... Nyoko deve riposare.”
“Va bene...” Pavel “... io intanto taglierò un po' di legna per il camino...”
Lasciarono la ragazza sola a riposare, ma poco dopo lei sentì il ragazzo tagliare la legna nel cortile.

Lady Gwen 28-02-2017 03.40.07

Cosa cambiava...
Certo che cambiava.
Cambiava tutto.
Soprattutto nella misura in cui avrei voluto sapere disperatamente che quegli occhi e quella voce non erano quelli di cui mi ero innamorata, no, non potevano esserlo.
E poi non era nemmeno giusto parlare senza sapere chi si avesse davanti.
"E per te che cambia?" gli chiesi, poi abbassai lo sguardo sul piatto e cominciai a mangiare.
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Nyoko 28-02-2017 03.41.35

Sorrisi ai due che mi lasciarono sola a riposare. Tentai di riposare ma poco dopo udì il ragazzo tagliare la legna. Chissà che aspetto aveva? Sorrisi a quella domanda. Mi sentivo al sicuro, anche se non potevo vedere né Marot, né Pavel, né nessun altro. A quel pensiero però, il cuore mi si strinse ed il mio sorriso si spense. A tentoni toccai il materasso per verificarne lo spazio e cercare di non cadere per potermi sdraiare sul fianco destro e provai a pensare ad una delle mie avventure, come quelle in Egitto o in Cina, ed evitare di pensare a tutto quello che mi era accaduto. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...32663db3a2.jpg

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Guisgard 28-02-2017 03.46.26

“Ti amo anche io...” disse Icarius, per poi baciare dolcemente Clio.
Poi il profumo dei dolci invase l'aria e tutti corsero verso i tavoli imbanditi.
L'arciere si fece largo con i gomiti tra quella resa e riuscì a portare la sua regina davanti a quelle carnevalesche delizie.
“Ecco l'orgoglio della nostra tradizione culinaria di Carnevale...” indicando i tanti dolci sui tavoli “... allora, là ci sono le famose chiacchiere col sanguinaccio, ossia crema di cioccolato... poi le castagnole a vari gusti e con lo zucchero tutt'intorno... quelle invece sono le Santa Rose, cioè sfogliatelle farcite con crema e ciliege... infine laggiù c'è il migliaccio... un dolce fatto con ricotta e semola...”
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Clio 28-02-2017 03.58.35

Il profumo dei dolci era invitante, e l'amore che ci avvolgeva ancora di più.
Quel bacio leggero, quel tono innamorato, quello sguardo.
Ero felice, felice come non lo ero mai stata in vita mia.
Ogni momento mi sembrava magico e custode di felicità ancora da scoprire.
Restai a guardarlo, divertita, mentre si faceva largo tra la folla per portarmi dei dolci.
Li guardai estasiata, senza sapere cosa scegliere.
Poi presi una castagnola, e la assaggiai, era davvero squisita.
Così decisi di intingere una chiacchiera nel sanguinaccio, incuriosita da quello strano accoppiamento... ma nel farlo, una goccia mi scese sul petto, pericolosamente vicina al vestito bianco.
"Maledizione..." imprecai, cercando di toglierla.

Guisgard 28-02-2017 03.59.57

“Io posso già vederti...” disse lui a Gwen “... ormai conosco benissimo i tuoi occhi, quei capelli rossi, il modo che hai nel guardarmi, i tuoi gesti, persino quelli insignificanti...” fissandola “... non hai segreti per me...”

Guisgard 28-02-2017 04.06.15

Nyoko cercò di non pensare agli ultimi brutti avvenimenti, tentando di distrarsi col ricordo delle sue avventure.
Da fuori giungeva il rumore di Pavel che tagliava la legna e nel farlo cominciò a cantare.
Aveva una voce robusta e gradevole, tradendo forse un animo indomito e un tantino solitario, cupo, come la brughiera che faceva da sfondo al suo mondo, così lontano e diverso dal cemento, dal vetro e dalle insegne luminose della sterminata Afragolopolis.

Lady Gwen 28-02-2017 04.07.28

Quelle parole mi spiazzarono.
Sembrava...
No.
No, non poteva essere, no.
Dovevo smetterla di pensarlo.
Ma ogni parola, atteggiamento, quel suo tono spontaneo e canzonatorio in biblioteca, la sua voce, i suoi occhi...
"Già... È ciò che diceva anche una persona..." mormorai, pianissimo.
Abbassai per un attimo gli occhi, ma poi sospirai, come impaziente e li rialzai, frugando nell'oscurità e cercando i suoi occhi.
"Dimmi il tuo nome."

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Nyoko 28-02-2017 04.11.21

Pensavo alle mie avventure quando un canto mi riscosse. Era quel ragazzo, Pavel, che mentre tagliava la legna cantava. Aveva una voce che mi lasciò salire brividi lungo tutto il corpo e mi sembrava così unica... Immaginai una persona con il volto mascherato, circondato dal verde della brughiera a riempire il silenzio solitario dei boschi con la sua voce forte e calda. Mi scappò un sorriso, quel canto fu quasi come una ninna nanna, che mi cullava e mi rilassva. Avrei tanto voluto affacciarmi alla finestra e osservarlo mentre cantava.

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Guisgard 28-02-2017 04.15.18

Icarius guardò con piacere Clio che apprezzava quei dolci.
Poi quella goccia di cioccolato che scivolò sul suo petto, vicinissimo al vestito.
Lui vide quel cioccolato scendere piano sulla bianca pelle di lei.
Fu tentato di toccarla, ma erano nel bel mezzo della festa.
“Troviamo un posto appartato per pulirti...” disse lui fissando la musa.

Clio 28-02-2017 04.22.55

Lo zucchero a velo delle chiacchiere aveva ormai inondato il mio viso.
Ma non era la cosa più grave.
Continuavo a guardare quella goccia di cioccolato che scendeva piano sulla mia pelle, scivolando lentamente ma inesorabilmente verso la stoffa bianca del vestito.
Icarius sembrò sul punto di aiutarmi, ma si fermò.
Alzai gli occhi su di lui, a quelle parole e annui.
"Sì, ti seguo..." con un leggero sorriso "Grazie..".

Guisgard 28-02-2017 04.23.40

Lui guardò Gwen.
“Un nome vale l'altro...” disse mangiando “... dovresti chiamarmi signore o padrone... ma la cosa mi è indifferente... potrei farti un regalo... perchè no... se vuoi chiamami come più ti piace...”

Guisgard 28-02-2017 04.26.17

Nyoko ascoltò quel canto.
Poi si accorse che Pavel smise di tagliare la legna, per avvicinarsi alla finestra della camera di lei, senza smettere di cantare.
Si sedette a terra, con la schiena contro il muro e lì lei poteva sentirlo vicino e chiaro.

Nyoko 28-02-2017 04.29.01

Seguivo il suo canto quando poi mi accorsi che non stava più tagliando la legna. Invece, il suo canto continuò, facendosi più vicino e chiaro. Mi misi a sedere sul materasso, incantata da quella voce e mi misi ad ascoltare, con gli occhi che quasi sembravano poter vedere lui vicino la finestra a cantare.

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Guisgard 28-02-2017 04.36.28

Clio annuì ad Icarius e lui la condusse dietro una piccola abitazione, appena più appartata da quel trambusto.
L'innocenza ed il candore di lei erano disarmanti, non immaginando cosa quella situazione scatenava nel pittore.
Guardava infatti quella goccia di cioccolato tremolante che piano scivolava sulla bianca pelle di lei.
“Ti aiuto io...” disse in un sussurro caldo ed eccitato lui, per poi chinarsi sul petto di Clio.
Allora baciando il suo petto, dove il bel seno di lei si appoggiava nella scollatura generosa di quell'abito, prese fra le labbra quella goccia di cioccolato, per poi succhiando ed assaporando la pelle nuda.

Guisgard 28-02-2017 04.40.48

Pavel continuò a cantare, fino a quando si alzò e con un gesto istintivo guardò nella finestra, vedendo la sagoma di Nyoko seduta in mezzo al letto.
Sollevò allora il vetro.
“Ehi...” disse alla ragazza “... spero di non averti svegliata io... avevo scordato che stessi riposando...”

Nyoko 28-02-2017 04.43.35

Ero così persa in quel canto che quasi non mi accorsi del suo termine. Sussultai quando mi parlò e mi sentì un po' colta in flagrante. "Oh no... No, non è così, mi faceva piacere ascoltarti... Ecco..." dissi in imbarazzo ma in qualche modo felice di essere in sua compagnia.

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Clio 28-02-2017 04.45.41

Lo seguii dietro quella casa, buona buona.
Mi piaceva l'idea di restare da soli, mentre le luci e i rumori della festa si facevano lontani e ovattati.
Come fosse un posto segreto solo per noi.
Poi quelle parole, quel tono, non riuscii nemmeno a far arrivare l'informazione al cervello, che si chinò su di me con le sue labbra, provocandomi un intenso brivido.
Le sue labbra su di me, quel bacio caldo e dolce.
"Devo sporcarmi più spesso allora.." con voce eccitata e gli occhi socchiusi "Se poi mi pulisci così..".

Guisgard 28-02-2017 04.50.28

Pavel la guardò e sorrise appena.
“Non credo di avere una voce così bella poi...” disse a Nyoko “... però sei gentile, grazie... se vuoi posso cantare per te ancora... almeno fino a quando non ti avrò annoiata...” ridendo piano.

Guisgard 28-02-2017 04.59.35

Icarius non rispose nulla a Clio, troppo impegnato ad assaporare la sua pelle bianca e morbida, lasciando la ragazza a sospirare eccitata.
Le sue labbra non smettevano di baciare, di succhiare, mentre le sue dita presero a spostare la stoffa dell'abito, allargando la scollatura, fino a liberare tutto quel meraviglioso seno.
Allora la bocca del pittore scivolò si di esso, fino a trovare un capezzolo già gonfio, che subito iniziò a succhiare con sensuale devozione.
E fra i canti, le grida, i frizzi ed i lazzi del paese in festa, dietro quella piccola ed appartata abitazione, i gemiti di piacere di Clio, intensi e profondi, con le sue gote in fiamme, parvero coprire tutto il resto.

Clio 28-02-2017 05.08.34

Chiusi gli occhi, lasciando cadere la testa all'indietro, che toccò il muro della casa abbandonata, mentre quel fuoco intenso mi divorava.
Mai avrei pensato che un momento di distrazione, un pizzico di goffaggine avessero potuto aprire le porte ad un momento così intenso.
Sentivo le labbra di icarius prendere a giocare col mio corpo, ancora e ancora.
Più baciava, assaporava, succhiava la mia pelle eccitata, più caldi brividi di piacere attraversavano tutto il mio corpo.
Mi sentivo come imprigionata da quell'abito, perchè il mio corpo non desiderava altro che sentire le sue mani e le sua bocca su di me.
Quasi come se mi avesse letto nel pensiero, Icarius liberò il mio seno da quel vestito, per poi redente quel gioco ancora più audace, intenso ed eccitante.
Avevo spalancato gli occhi quando le sue labbra avevano raggiunto il capezzolo, che non bramava altro che essere imprigionato, sedotto, torturato in quel modo meraviglioso.
Mentre tutto intorno a noi si faceva lontano, le sue labbra e la sua lingua mi condannavano a quella tortura di piacere capace di far fremere tutto il mio corpo.
Allora le mie mani presero a stringerlo a me, ad accarezzarlo piano, quasi volessi appurare che era reale, che era davvero lì, e non me lo stavo immaginando.
Ma lui era reale, meraviglioso, e mio.

Guisgard 28-02-2017 05.19.21

Quel seno scoperto, sodo e meraviglioso, dal capezzolo rosato reso turgido ed umido dall'insaziabile bocca di Icarius, che sembrava volersi nutrire senza fine di quel sapore.
Clio gemeva e godeva per quel forte piacere, quella sensazione eccitante e travolgente, mentre tutto in lei prendeva fuoco.
Quell'abito che a stento copriva il suo bellissimo e pagano corpo, si muoveva, quasi ritmicamente, sotto i sussulti a cui Icarius costringeva la regina, accendendo in lei un vortice di passione folle, impagabile.
E mentre con la bocca giocava con un seno, la sua mano stringeva l'altro, toccandolo ovunque, tormentando il capezzolo con le dita.

Clio 28-02-2017 05.26.39

Quei baci così intensi, appassionati ed eccitanti, mi consumavano e mi bruciavano sempre di più.
Sentivo il calore del corpo di Icarius vicino, mentre il mio ormai andava a fuoco, incendiato dall'insaziabile desiderio di lui.
Quando poi prese a tormentare anche l'altro seno, giocando abile e seducente con il capezzolo rimasto orfano di quei baci che non lasciavano tregua all'altro.. per poi non impazzii.
Era una meravigliosa ed eccitante tortura, capace di farmi abbandonare a caldi gemiti nascosti da una notte dove il mondo si era fatto lontano.
Eravamo soli, e il resto forse nemmeno esisteva.
Solo noi, il nostro Amore, e quell'attimo rubato alla notte di carnevale.
Riaprii gli occhi, restando per un momento a guardarlo, in adorazione.
Ma più lo guardavo, più il mio desiderio cresceva, incontrollabile.
"Mi farai morire, così, Icarius..." sussurrai appena, con voce calda resa incerta dalla passione che mi divorava.

Guisgard 28-02-2017 05.38.23

“E' una prigione” disse l'uomo ad Altea “quindi ovvio che non è possibile visitarla... però non è difficile da raggiungere... dall'Asse Mediano è visibile...”
“Io uno studioso?” L'edicolante. “Ci mancherebbe!” Ridendo.

Guisgard 28-02-2017 05.41.39

“Ah, ecco...” disse l'ometto a Dacey “... un parente del grande campione... non sono un appassionato di calcio” sorridendo sornione “quindi ignoro chi sia questo Hiss... però è una disdetta loro non siano giornalisti... il mio padrone ne cercava appunto uno...”

Altea 28-02-2017 07.54.23

Annuii all' uomo..poi l'edicolante si intromise.."Non mi stavo rivolgendo a voi..è ovvio siete un edicolante, bensì a questo gentile signore" seccata.
Mi guardai in giro.."Grazie monsieur, non voglio disturbarvi oltre o essere invadente..a dire il vero sto cercando di rifarmi una vita e forse lì avranno pure un lavoro per me".
Poi udii della confusione e vidi della gente in maschera e dei cortei...era Carnevale..vero.
"Grazie milord..ora vi lascio" mi congedai..Non volevo essere invadente. Entrai in un negozio di vestiti mascherati..lì nell' Asse Mediano e nella brughiera nessuno mi avrebbe identificata con la maschera sul viso. Scelsi una maschera che copriva il volto e lasciava i lunghi capelli sciolti ed indossai il vestito di una dama..una regina medioevale.
Pagai e mi addentrai nella folla cercando un taxi che mi avrebbe portato sull' Asse Mediano..da lì avrei raggiunto la brughiera dove si trovava il carcere..tutto da sola purtroppo ma io avevo coraggio.

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