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Infatti, milady!
La famosa triade della DC Comics è proprio formata da Superman, Batman ed appunto Wonder Woman! Che dire? Vi siete dimostrata una donna... meravigliosa (vabbè, battuta scontata in questo caso :rolleyes:)! I miei complimenti, lady Destresya :smile_clap: |
Ah, mi definite meravigliosa solo per una battuta, eh? :laughing_lol1:
Sono lieta di aver risolto ancora questo tipo di arcano... anche se devo ammettere che due enigmi senza storia consecutivi perdono gran parte del loro fascino. Per farvi perdonare ora non è che ci date le "soluzioni" delle altre frasi? |
Wow.. La mia adorata Wonder Woman che più volte Altea ha vestito i panni in incognito.
P. S. Spero presto di poter sedermi bene a tavolino e studiare questi nuovi tipi di Enigmi [emoji6] Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Citazione:
Avete ragione, milady! Dal prossimo enigma, se Dio vorrà, torneranno le storie ad accompagnare i tutto ;) Spiegazione alle altre affermazioni? Beh, naturalmente sono tutte vere, anche quelle più curiose o che abbattono luoghi comuni e stereotipi radicati da sempre. Un esempio su tutti può essere l'affermazione numero 1, riguardo al fatto che oggi non tutti sanno che durante la cosiddetta "caccia alle streghe" (1450-1750) la stragrande maggioranza dei processi avvenne nei paesi di credo protestante, mentre solo un decimo si svolse in quelli Cattolici. Purtroppo la storia è piena zeppe di false credenze, concezioni sbagliate e via dicendo, come se la cultura moderna vivesse di “sentito dire” e roba simile. Molti ad esempio credono ancora che davvero l'uomo discenda dalla scimmia, mentre la scienza attuale ha definitivamente spazzato via questa falsa convinzione. Un po' anche come la Juventus, che a detta di molti riceverebbe aiuti arbitrali ma che poi, puntualmente, alla fine di ogni campionato secondo le classifiche del rendimento arbitrale risulta sempre tra le squadre meno “aiutate”! Potenza dei luoghi comuni :rolleyes: |
Quando Ordifren era un giovane novizio al convento di San Michele Arcangelo più a volte aveva sentito i monaci parlare dell'ultima cella, quella in cima alla scalinata e che a lui era vietato salire.
Due volte al giorno, all'ora terza ed all'ora nona, un monaco portava in quella cella un pasto caldo con dell'acqua, di Domenico anche con del vino. Per il ragazzo tutto ciò era un mistero che divenne ben presto un'ossessione. Così, un pomeriggio, di nascosto decise di salire quella scalinata, arrivando davanti alla misteriosa ultima cella. La porta era socchiusa ed allora vi sbirciò oltre. Vide un uomo robusto, con le spalle più larghe di qualsiasi altro monaco del convento, lunghi capelli argentati ed indosso un ampio saio chino a leggere su uno scrittoio. “Fai troppo rumore...” disse ad un tratto lui senza voltarsi “... non potrai mai diventare un cavaliere.” Ordifren restò profondamente sorpreso, come se quell'uomo avesse gli occhi anche dietro la nuca. “Vieni avanti, su.” L'uomo. Ordifren però, spaventato, scappò via. Trascorse tutto il giorno a rimuginare sull'accaduto. Nessuno dei monaci lo riprese, segno che l'uomo dell'ultima cella non aveva rivelato ad alcuno ciò che era successo. Così, il giorno dopo, vinto dalla curiosità, Ordifren ritornò su, stavolta entrando nella cella. Cosa accadde dopo, ossia l'amicizia con quell'uomo di nome Roberto che un tempo fu cavaliere e che terminò i suoi giorni in quel convento con il saio indosso, Ordifren lo rammentò ogni giorno, soprattutto quando fu cacciato dal convento e dovette lasciare quelle terre. Lo rammentava perchè Roberto, credendolo un giusto, lo amò come un fratello minore ed in punto di morte gli rivelò dove aveva sepolto le sue ricchezze di cavaliere prima di prendere i voti. Che fosse vero o meno, Ordifren decise di provare a cercare quel tesoro. Raggiunse il luogo indicatogli da Roberto, un antico castello diroccato e cominciò a scavare secondo le parole del nobile uomo. I suoi dubbi si dissolsero quando dalla terra di quel posto tirò fuori sei grossi forzieri, pieni zeppi di pietre preziose giunte dall'Oriente, gioielli appartenuti alle principesse di Cipro e di Rodi, monete d'oro e d'argento battute dai grandi Satrapi del re di Persia, perle e coralli delle Indie e le ceramiche più rare e preziose del Catai, oltre alle corone dei più importanti sovrani dal Borneo al Giappone. Per non dare nell'occhio riverso quell'incredibile ricchezza in sei bare, sigillandole con catene maledette. Ripartì portandosi dietro quell'indicibile tesoro che secondo la leggenda protesse con un codice oscuro ed indecifrabile, conosciuto come Aureo di Uaarania. Una delle tante versioni dell'Aureo di Uaarania presenta 9 parole racchiuse in tre file perpendicolari, tutte legate da un particolare, eccetto una. L'Aureo di Uaarania in questione così recita: "SATIRA-CESPO-ATTORE SALITA-CAMMINO-TEATRO MONACI-RISATA-PESCO" E voi, dame e cavalieri di Camelot, sapete risolvere l'Aureo di Uaarania? https://i.pinimg.com/originals/f4/2d...0421ac9a71.jpg |
Direi "salita", poichè è l'unica che non ha un corrispettivo anagrammato (spero di averlo spiegato bene)
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Non ho capito se la risposta riguarda una delle 9 parole o una delle tre file perpendicolari.. Provo con le file.
La seconda fila é intrusa perché se divido le parole in sillabe delle tre file avrò che la prima e la terza sono composte da due parole con 3 sillabe e una con 2 sillabe (cespo e pesco che sono anagrammabili e danno la stessa parola). Nella seconda fila tutte le parole sono divise in 3 sillabe. Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Citazione:
No, lady Altea, l'enigma riguarda le parole, non le file :smile: |
Grazie per la precisazione Milord.. [emoji6]
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Citazione:
Non avete detto se la mia risposta era esatta oppure no |
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