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Risi alla sua frase quando sentimmo bussare.
"Penso che miinceranno un giorno, visto che te ne liberi continuamente per stare con me..." scuotendo la testa divertita. |
“Bene...” disse Ehiss notando il rossore sul bel viso di Dacey “... vorrà dire che lo visiteremo presto...” annuì al locandiere “... potete indicarci come ci si arriva?”
“Certo, messere.” Sorridendo il locandiere. “Dovete uscire dalla città... oltre la chiesetta del Purgatorio che è posta fuori le mura cittadine.” “Del Purgatorio...” ripetè Ehiss “... così si chiama?” “Si, messere.” Annuì il locandiere. “La riconoscerete subito... è piccola e sull'ingresso reca l'immagine di uno scheletro in sella ad un cavallo...” |
Icarius sorrise a quelle parole di Clio e la baciò ancora.
Ma ad un tratto la carrozza si fermò di colpo. “Ci siamo fermati...” disse Icarius “... chissà perchè...” |
Quell'incanto non poteva certo durare per sempre.
La carrozza si fermò. Alzai le spalle a quelle parole di Icarius. "Saremo arrivati.." azzardai, avevo perso la cognizione del tempo. Ma nel dubbio portai la mano alla spada, che non si poteva mai sapere. |
" Che nome insolito" ammisi e ancora più insolita era l'immagine descritta.
" Potremmo anche vedere la chiesa allora, visto che è proprio sulla strada" |
Teous sorrise, per poi avvicinarsi a Gaynor e per tutta risposta la baciò.
Un bacio appassionato, magico, non meno di quell'incanto che li aveva fatti attraversare il Tempo senza alcun motivo apparente. “Si, voglio trovare un'isola e lasciarti scendere da questa nave...” disse lui accarezzando il viso di lei, mentre il vento gonfiava i suoi biondi capelli “... e naturalmente seguirti... trovare un'isola sconosciuta e disabitata... un'isola in cui due persone possono viverci ed essere felici... e se anche fosse abitata, magari da indigeni pacifici, la renderemo il nostro nido d'Amore... Tristano, essendo un cavaliere, trovò una grotta per vivere con la sua Isotta... io invece, essendo un pirata, dovrò scovare un'isola...” facendole l'occhiolino “... naturalmente se anche tu vorrai vivere con me...” |
Zoren aprì la porta e vide un servitore del barone.
“Il signor barone chiede di parlarvi.” Disse al mago, che poi si voltò a fissare Gwen. |
La barca entrò nel porto senza grossi problemi, nonostante il mare che andava gonfiandosi.
Poi raggiunse il molo ed attraccò. “Eccoci giunti, madama.” Disse l'uomo ad Altea, che poi aiutò a scendere a terra. Lei lo pagò col corno come pattuito e lui se ne andò a bere in una locanda. |
“Non mi pare...” disse Icarius guardando fuori dal finestrino “... siamo nella brughiera...”
La porta della carrozza si aprì. “Scendete...” disse Affon a lui e a Clio “... il maltempo ha bloccato la strada... ci vorrà tempo prima di riprendere il cammino. C'è una locanda qui vicino. Aspetteremo là...” |
“Si, ci andremo.” Disse Ehiss al locandiere.
Poi lui e Dacey terminarono di cenare e chiesero una camera in cui passare la notte. La raggiunsero e sistemarono lì le loro poche cose. “Direi di andare a visitare quel posto...” il cavaliere alla zingara “... è sera e magari sarà più magico.” Facendole l'occhiolino. |
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